I.N.R.I

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geremia60(2019)
00sabato 29 febbraio 2020 14:25
posto in questa sezione questa notizia chiedendo se per caso ne siete a conoscenza e se è affidabile la traduzione riporta riguardo la scrittura posta sul capo di Cristo


Giandujotta.50
00sabato 29 febbraio 2020 15:32
Non si vede l'immagine...prova a postarla di nuovo

in ogni caso, per partire da un'info biblica INRI "è un’abbreviazione del latino Iesus Nazarenus, Rex Iudæorum, che significano Gesù di Nazaret, Re dei Giudei. Una variazione di ciò è I.N.R.J., Iesus Nazarenus, Rex Judæorum (Gesù di Nazaret, Re dei Giudei). Questa abbreviazione si basa su ciò che l’apostolo Giovanni dice era sull’insegna posta sul palo di tortura: “Gesù il Nazareno, il Re dei Giudei”. — Giov. 19:19."

fonte

vedi anche la Treccani
barnabino
00sabato 29 febbraio 2020 18:23
I pittori non badavano molto al realismo...

Shalom
geremia60(2019)
00sabato 29 febbraio 2020 18:29
Sopra la croce di Gesù non era scritto solo INRI. Ecco il vero significato dell’iscrizione ebraica
di Daniele Di Luciano



In Esodo 20,2 Dio rivela il suo nome a Mosè:

“Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto”

La parola tradotta con “il Signore” è il famoso Tetragramma che gli ebrei non possono neanche pronunciare:

“YHWH“, vocalizzato in diversi modi tra i quali “Yahweh“. Le quattro lettere ebraiche che lo compongono sono queste: “יהוה“, yod-he-waw-he. Ricordiamo che l’ebraico si legge da destra verso sinistra.

Nel Vangelo di Giovanni, capitolo 19 versetti 16-22, leggiamo:

“Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco. I capi dei sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: «Non scrivere: «Il re dei Giudei», ma: «Costui ha detto: Io sono il re dei Giudei»». Rispose Pilato: «Quel che ho scritto, ho scritto».”

Nonostante il brano in questione sia famosissimo, la scena che si è svolta davanti a Gesù crocifisso dev’essere stata un po’ diversa da come ce la siamo sempre immaginata. Giovanni, forse, ha provato a sottolinearlo ma il lettore, non conoscendo la lingua ebraica, è impossibilitato a comprendere.

L’iscrizione di cui parla Giovanni è la famosa sigla “INRI“, raffigurata ancora oggi sopra Gesù crocifisso. L’acronimo, che sta per il latino “Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum“, significa appunto “Gesù il Nazareno, il re dei Giudei“.

Ma Giovanni specifica che l’iscrizione era anche in ebraico. Non solo: in un momento così importante l’evangelista sembra soffermarsi su dei particolari apparentemente di poco conto:

- il fatto che molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città

- i capi dei sacerdoti che si rivolgono a Pilato per far modificare l’iscrizione

- Pilato che si rifiuta di cambiarla.

Ponzio Pilato, che era romano, probabilmente non capiva che, senza volerlo, aveva creato un po’ d’imbarazzo – se vogliamo definirlo così – agli ebrei che osservavano Gesù crocifisso con quell’iscrizione sopra la testa.

Henri Tisot, esperto di ebraico, si è rivolto a diversi rabbini per chiedere quale fosse l’esatta traduzione ebraica dell’iscrizione fatta compilare da Pilato. Ne parla nel suo libro “Eva, la donna” nelle pagine da 216 a 220.

Ha scoperto che è grammaticalmente obbligatorio, in ebraico, scrivere “Gesù il Nazareno e re dei Giudei“. Con le lettere ebraiche otteniamo “ישוע הנוצרי ומלך היהודים“. Ricordiamo la lettura da destra verso sinistra.

Queste lettere equivalgono alle nostre “Yshu Hnotsri Wmlk Hyhudim” vocalizzate “Yeshua Hanotsri Wemelek Hayehudim“.

Quindi, come per il latino si ottiene l’acronimo “INRI“, per l’ebraico si ottiene “יהוה“, “YHWH“.

Ecco spiegata l’attenzione che Giovanni riserva per la situazione che si svolge sotto Gesù crocifisso. In quel momento gli ebrei vedevano l’uomo che avevano messo a morte, che aveva affermato di essere il Figlio di Dio, con il nome di Dio, il Tetragramma impronunciabile, inciso sopra la testa.

Non poteva andar bene che YHWH fosse scritto lì, visibile a tutti, e provarono a convincere Pilato a cambiare l’incisione. Ecco che la frase del procuratore romano “Quel che ho scritto, ho scritto” acquista un senso molto più profondo.

Sembra incredibile? Pensate che Gesù aveva profetizzato esattamente questo momento. In Giovanni 8,28 troviamo scritto:

“Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono”

Per “innalzare” Gesù intende la crocifissione. “Io Sono” allude proprio al nome che Dio ha rivelato a Mosè in Esodo 3,14:

“Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: «Io-Sono mi ha mandato a voi»”


www.iltimone.org/news-timone/sopra-la-croce-di-ges-non-era-scritto-solo-inri-ec/?fbclid=IwAR3a4dmDWbux-QKkI4jFi0rS7f2ViL7_rNK6HeQOla9wtZiuV24...


non è tanto la interpretazione di ciò che mi incuriosisce, ma se effettivamente si può ottenere il tetragramma dalle iniziali delle parole.. per il resto la chiave di lettura : io sono, non lo condivido come senso, o traduzione

Angelo Serafino53
00sabato 29 febbraio 2020 18:45
Re:
geremia60(2019), 29/02/2020 14.25:

posto in questa sezione questa notizia chiedendo se per caso ne siete a conoscenza e se è affidabile la traduzione riporta riguardo la scrittura posta sul capo di Cristo






pensa se ogni pittore disegnava le lettere in ebraico greco e latino un vero problema , più sbrigativo le abbreviazioni latine

I.N.R.I. Questa è un’abbreviazione del latino Iesus Nazarenus, Rex Iudæorum, - Gesù di Nazaret, Re dei Giudei-.

tutto si basa su ciò che l’apostolo Giovanni scrisse era sul palo : “Gesù il Nazareno, il Re dei Giudei”.  Giov. 19:19.

non so poi se di proposito si sono volute nascondere le parole

"Gesù di Nazaret, Re dei Giudei"

ci sarebbe stato qualche futuro contrasto, "chiese cristiane " con gli ebrei?

barnabino
00sabato 29 febbraio 2020 19:15

non è tanto la interpretazione di ciò che mi incuriosisce, ma se effettivamente si può ottenere il tetragramma dalle iniziali delle parole..



Mi pare una forzatura... anche perché non scrissero le iniziali ma la frase completa e pure ammesso che sia quella la frase (con la e che non c'è in greco) il giochino riesce solo con Giovanni perché gli altri evangelisti danno una versione differente. Una scemenza è dire che i giudei la volevano cambiare per quello, poi, dato che è detto esplicitamente che il problema non era un ipotetico gioco di parole che Nessun romano avrebbe mai fatto ma il chiamarlo re.

Shalom
geremia60(2019)
00sabato 29 febbraio 2020 21:16
Re:
barnabino, 29/02/2020 19.15:


non è tanto la interpretazione di ciò che mi incuriosisce, ma se effettivamente si può ottenere il tetragramma dalle iniziali delle parole..



Mi pare una forzatura... anche perché non scrissero le iniziali ma la frase completa e pure ammesso che sia quella la frase (con la e che non c'è in greco) il giochino riesce solo con Giovanni perché gli altri evangelisti danno una versione differente. Una scemenza è dire che i giudei la volevano cambiare per quello, poi, dato che è detto esplicitamente che il problema non era un ipotetico gioco di parole che Nessun romano avrebbe mai fatto ma il chiamarlo re.

Shalom



si , sono daccordo con te che è banale dire che i farisei la volevano cambiare per quel motivo ..semmai gli dava solamente fastidio che venisse considerato re dei giudei in modo oggettivo , cioè non come semplice autoproclamazione ,come avrebbero invece voluto ; che mi pare il motivo più ovvio
Comunque il gioco delle iniziali lho trovato singolare come curiosità; il fatto che I.N.R.I tradotto in ebraico “Yshu Hnotsri Wmlk Hyhudim” vocalizzate “Yeshua Hanotsri Wemelek Hayehudim“... corrisponderebbe a YHWH almeno come semplice coincidenza... Ma che sia diversamente impostato negli altri vangeli non credo che cambia il latino I.N.R.I così scelto a prescindere. O mi sbaglio?
(SimonLeBon)
00sabato 29 febbraio 2020 21:18
Re:
geremia60(2019), 2/29/2020 6:29 PM:

Sopra la croce di Gesù non era scritto solo INRI. Ecco il vero significato dell’iscrizione ebraica
di Daniele Di Luciano

...

non è tanto la interpretazione di ciò che mi incuriosisce, ma se effettivamente si può ottenere il tetragramma dalle iniziali delle parole.. per il resto la chiave di lettura : io sono, non lo condivido come senso, o traduzione





Si, con le iniziali delle quattro parole ottieni il tetragramma.

Simon
barnabino
00sabato 29 febbraio 2020 22:18
Beh, se consideri la congiunzione l'iniziale di melek e se prendiamo per buona la versione di Giovanni ed errate tutte le altre. Francamente mi pare un'ipotesi un po' fantasiosa. Per altre neppure INRI funziona con gli altri vangeli che darebbero altre acronimi.

Shalom
(SimonLeBon)
00sabato 29 febbraio 2020 22:37
Re:
barnabino, 2/29/2020 10:18 PM:

Beh, se consideri la congiunzione l'iniziale di melek e se prendiamo per buona la versione di Giovanni ed errate tutte le altre. Francamente mi pare un'ipotesi un po' fantasiosa. Per altre neppure INRI funziona con gli altri vangeli che darebbero altre acronimi.

Shalom



Certamente è un'ipotesi come tante altre, piu' o meno probabile.
La congiunzione "waw" è tipicamente ebraica, ma evidentemente se la togli cade tutto il "giochino".

Fingiamo di crederci e mettiamo da parte anche questa teoria, che comunque non ha riscontro nelle scritture.

Simon
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