I Testimoni di Geova sono Monoteisti?

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Roberto M
00giovedì 17 ottobre 2019 19:16
Salve a tutti.
Sono da poco iscritto e volevo porre un quesito piuttosto complesso.

Un quesito sempre posto si tanti Testimoni di Geova a volte incontrati per strada ed a cui non è mai stata data una risposta.

Le principali religioni cristiane considerano Gesù Dio all'interno di un concetto di Trinità.
Ciò viene dedotto principalmente dal passo di Giovanni 1:1.

Di fatto se leggiamo le varie principali traduzioni leggiamo:

C.E.I.:1 In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.

Diodati:1 NEL principio la Parola era, e la Parola era appo Dio, e la Parola era Dio.

Nuova Diodati:1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio.

Riveduta:1 Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio

Nuova Riveduta: 1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.

L'unica differenza la si trova nella Traduzione del Nuovo Mondo (Revisione 2017): In principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era un dio.

Si percepisce immediatamente come Gesù (la Parola) venga identificato come un dio e non come l'unico Dio.
Pertanto lascia intendere che oltre a Geova Dio per i Testimoni di Geova esiste anche un altro dio di nome Gesù.

A questa mia osservazione spesso ho visto imbarazzo ed ho ascoltato versioni molto diversificate. Tra di esse alcune sostenevano che "e la Parola era un dio" potesse tradursi anche come "la Parola era divina".

Ma chi ha studiato le scritture tutti sanno che Giovanni scriveva in greco ed in greco dio si traduce "theós" mentre divino si traduce" theíos". E Giovanni usa il termine "theós"!


I Testimoni di Geova quindi sono politeisti o monoteisti?

Grazie qualora desideraste rispondermi.
Saluti

Aquila-58
10giovedì 17 ottobre 2019 19:20
Re:
Roberto M, 17/10/2019 19.16:

Salve a tutti.
Sono da poco iscritto e volevo porre un quesito piuttosto complesso.

Un quesito sempre posto si tanti Testimoni di Geova a volte incontrati per strada ed a cui non è mai stata data una risposta.

Le principali religioni cristiane considerano Gesù Dio all'interno di un concetto di Trinità.
Ciò viene dedotto principalmente dal passo di Giovanni 1:1.

Di fatto se leggiamo le varie principali traduzioni leggiamo:

C.E.I.:1 In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.

Diodati:1 NEL principio la Parola era, e la Parola era appo Dio, e la Parola era Dio.

Nuova Diodati:1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio.

Riveduta:1 Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio

Nuova Riveduta: 1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.

L'unica differenza la si trova nella Traduzione del Nuovo Mondo (Revisione 2017): In principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era un dio.

Si percepisce immediatamente come Gesù (la Parola) venga identificato come un dio e non come l'unico Dio.
Pertanto lascia intendere che oltre a Geova Dio per i Testimoni di Geova esiste anche un altro dio di nome Gesù.

A questa mia osservazione spesso ho visto imbarazzo ed ho ascoltato versioni molto diversificate. Tra di esse alcune sostenevano che "e la Parola era un dio" potesse tradursi anche come "la Parola era divina".

Ma chi ha studiato le scritture tutti sanno che Giovanni scriveva in greco ed in greco dio si traduce "theós" mentre divino si traduce" theíos". E Giovanni usa il termine "theós"!


I Testimoni di Geova quindi sono politeisti o monoteisti?

Grazie qualora desideraste rispondermi.
Saluti





Caro Roberto, ne abbiamo parlato un' infinità di volte che neppure immagini.
I cristiani testimoni di Geova, come i cristiani del I secolo, sono rigidamente monoteisti.
Infatti fanno proprie le parole di Gesù, per cui il Padre è il solo Dio, come puoi leggere in Giovanni 17:3 e Giovanni 5:43-45.
Ciò non toglie che il titolo di "Dio" possa essere conferito anche al Figlio, per esempio quale re messianico, come attestato in Isaia 9:6, senza che questo vada a creare politeismo o monolatria.


Ho studiato anch' io il greco e theos senza l' articolo indica indeterminazione, indica quindi una qualità, non una personalità.
Da qui il "divina" con cui ti hanno risposto

Ti va bene come risposta?




Seabiscuit
10giovedì 17 ottobre 2019 19:32
Caro Roberto

Come precisato nel regolamento, prima di postare va fatta una presentazione qui

testimonidigeova.freeforumzone.com/a/545924/Presentazioni-e-addii/carte...


[SM=g8925]
Roberto M
00giovedì 17 ottobre 2019 19:35
Re: Re:
Aquila-58, 17/10/2019 19.20:




Caro Roberto, ne abbiamo parlato un' infinità di volte che neppure immagini.
I cristiani testimoni di Geova, come i cristiani del I secolo, sono rigidamente monoteisti.
Infatti fanno proprie le parole di Gesù, per cui il Padre è il solo Dio, come puoi leggere in Giovanni 17:3 e Giovanni 5:43-45.
Ciò non toglie che il titolo di "Dio" possa essere conferito anche al Figlio, per esempio quale re messianico, come attestato in Isaia 9:6, senza che questo vada a creare politeismo o monolatria.


Ho studiato anch' io il greco e theos senza l' articolo indica indeterminazione, indica quindi una qualità, non una personalità.
Da qui il "divina" con cui ti hanno risposto

Ti va bene come risposta?








No ed argomento il perchè.

E' assolutamente vero che in greco non esistono articoli indeterminativi e che l'indefinitezza è marcata semplicemente dall'assenza dell'articolo.

Tuttavia, usando questa interpretazione su Giovanni, avreste dovuto tradurre anche "e la Parola era con Dio" con "e la Parola era con un dio".

E questo non viene fatto anche perchè nell'analisi del passo di Giovanni, in nessun caso viene fatto riferimento ad "un dio" in nessuno dei versetti ma solo Dio!

Rimane pertanto aperta la domanda...

Grazie comunque per essere intervenuto.
barnabino
10giovedì 17 ottobre 2019 19:36
Caro Roberto,

Innanzi tutto dovresti presentarti nell'apposita sezione.


Ma chi ha studiato le scritture tutti sanno che Giovanni scriveva in greco ed in greco dio si traduce "theós" mentre divino si traduce" theíos". E Giovanni usa il termine "theós"!



Chi ha studiato le Scritture dovrebbe sapere che in Giovanni 1,1c la parola theos non è soggetto come ho theos nel primo stico, qui il soggetto è ho logos e theos è predicato nominale indicando dunque una qualità del Logos, questo aspetto qualitativo può essere reso come "divino". Se Giovanni avesse voluto indicare l'identità tra logos e theos avrebbe dovuto usare ho theos.

I testimoni di Geova dunque non sono politeisti, al contrario sono strattamente monoteisti. Il Logos non è "ho theos" (che si riferisce a Geova nel contesto) ma è un essere certamente divino, circostanza che non è un unicum nelle Scritture.

Shalom
Aquila-58
00giovedì 17 ottobre 2019 19:40
Re: Re: Re:
Roberto M, 17/10/2019 19.35:




No ed argomento il perchè.

E' assolutamente vero che in greco non esistono articoli indeterminativi e che l'indefinitezza è marcata semplicemente dall'assenza dell'articolo.

Tuttavia, usando questa interpretazione su Giovanni, avreste dovuto tradurre anche "e la Parola era con Dio" con "e la Parola era con un dio".





stai scherzando?
Giovanni 1:1 b legge kai ho logos en pros ton theon.
Qui theos ha l' articolo determinativo e quindi indica una personalità ben precisa.
Non si può quindi tradurre "la Parola era con un dio"


Roberto M, 17/10/2019 19.35:


E questo non viene fatto anche perchè nell'analisi del passo di Giovanni, in nessun caso viene fatto riferimento ad "un dio" in nessuno dei versetti ma solo Dio!

Rimane pertanto aperta la domanda...

Grazie comunque per essere intervenuto.



ma ti ho già risposto: l' indeterminazione indica che Giovanni 1:1c esprime una qualità, non una personalità.
Per cui la domanda è chiusa.



barnabino
10giovedì 17 ottobre 2019 19:46
Caro Roberto,


Tuttavia, usando questa interpretazione su Giovanni, avreste dovuto tradurre anche "e la Parola era con Dio" con "e la Parola era con un dio"



Non capisco l'obiezione, nella frase "la parola era con Dio" theos non è predicato nominale e Giovanni usa l'articolo determinativo per specificare che sta parlando di "ho theos", cioè l'Iddio Onnipotente degli ebrei.


E questo non viene fatto anche perchè nell'analisi del passo di Giovanni, in nessun caso viene fatto riferimento ad "un dio" in nessuno dei versetti ma solo Dio!



Non capisco neppure questa affermazione, in Giovanni 1,1c infatti non si fa riferimento a Dio ma il soggetto è ilLogos mentre theos è una qualità del Logos.

Shalom
Roberto M
01giovedì 17 ottobre 2019 20:02
Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 17/10/2019 19.40:



ma ti ho già risposto: l' indeterminazione indica che Giovanni 1:1c esprime una qualità, non una personalità.
Per cui la domanda è chiusa.






Perdonami Aquila-58. Non amo gli assoluti. Comprendo il fatto che in cuor tuo sei spinto verso una direzione che ti dia una risposta rassicurante.

Tuttavia l'indeterminazione non può essere soggettiva ed applicata in una traduzione a casaccio.

Si deve anche considerare il testo nel suo insieme e l'autore che se avesse voluto marcare l'idea di "un dio" l'avrebbe evidenziata in qualche modo in altri passi del testo. E questo non accade perchè Giovanni non può immaginare che qualcuno in futuro avrebbe tradotto i suoi passi in italiano.

Giovanni non può quindi aver considerato la Parola insieme a Dio sempre ed ovunque e solo in un piccolo trafiletto considerarla un "un dio".


Ma vogliamo per un attimo considerare come traduzione corretta "e la Parola un dio!
Questo vorrebbe dire che per i Testimoni di Geova considerano l'esistenza di un dio minore un pò come Apollo verso Zeus aprendo però la porta al paganesimo.
Quindi suggerirei di non perseguire una argomentazione del genere perchè diverrebbe molto scabrosa.

Rimane quindi apertissima la mia domanda...





Roberto M
01giovedì 17 ottobre 2019 20:07
Re:
barnabino, 17/10/2019 19.46:

Caro Roberto,


Tuttavia, usando questa interpretazione su Giovanni, avreste dovuto tradurre anche "e la Parola era con Dio" con "e la Parola era con un dio"



Non capisco l'obiezione, nella frase "la parola era con Dio" theos non è predicato nominale e Giovanni usa l'articolo determinativo per specificare che sta parlando di "ho theos", cioè l'Iddio Onnipotente degli ebrei.


E questo non viene fatto anche perchè nell'analisi del passo di Giovanni, in nessun caso viene fatto riferimento ad "un dio" in nessuno dei versetti ma solo Dio!



Non capisco neppure questa affermazione, in Giovanni 1,1c infatti non si fa riferimento a Dio ma il soggetto è ilLogos mentre theos è una qualità del Logos.

Shalom




Mi spiace Barnabino. Pensavo fosse intellegibile a tutti.

Le mie non sono obiezioni ma considerazioni che vorrebbero trovare una risposta.
Aquila-58
10giovedì 17 ottobre 2019 20:09
Re: Re: Re: Re: Re:
Roberto M, 17/10/2019 20.02:



Perdonami Aquila-58. Non amo gli assoluti. Comprendo il fatto che in cuor tuo sei spinto verso una direzione che ti dia una risposta rassicurante.

Tuttavia l'indeterminazione non può essere soggettiva ed applicata in una traduzione a casaccio.

Si deve anche considerare il testo nel suo insieme e l'autore che se avesse voluto marcare l'idea di "un dio" l'avrebbe evidenziata in qualche modo in altri passi del testo. E questo non accade perchè Giovanni non può immaginare che qualcuno in futuro avrebbe tradotto i suoi passi in italiano.

Giovanni non può quindi aver considerato la Parola insieme a Dio sempre ed ovunque e solo in un piccolo trafiletto considerarla un "un dio".




Giovanni può eccome, perché Giovanni è un giudeo e conosce benissimo che theos nel giudaismo può essere un titolo che indica un senso rappresentativo.
Ti faccio un esempio: Stefano, davanti al Sinedrio disse che sul Monte Sinai era stato l' angelo a dare a Mosè i sacri oracoli (Atti 7:38), ma in Esodo 19:18-20 ; 20:1 viene detto tranquillamente che era Geova, Dio a dare i sacri oracoli...
L' angelo è chiamato Geova, Dio ovviamente non in senso immanente ma rappresentativo, è Dio perché lo rappresenta e agisce in suo nome e per suo conto.
Idem per il Logos




Roberto M, 17/10/2019 20.02:




Ma vogliamo per un attimo considerare come traduzione corretta "e la Parola un dio!
Questo vorrebbe dire che per i Testimoni di Geova considerano l'esistenza di un dio minore un pò come Apollo verso Zeus aprendo però la porta al paganesimo.
Quindi suggerirei di non perseguire una argomentazione del genere perchè diverrebbe molto scabrosa.

Rimane quindi apertissima la mia domanda...








guarda, se leggi attentamente la mia risposta, ti renderai conto che la domanda è chiusa e che la tua obiezione non ha senso.
Nessuno dei giudei considerava l' angelo chiamato Geova nell' A.T. un "dio minore", non ti pare?





Roberto M
01giovedì 17 ottobre 2019 20:17
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 17/10/2019 20.09:



guarda, se leggi attentamente la mia risposta, ti renderai conto che la domanda è chiusa e che la tua obiezione non ha senso.
Nessuno dei giudei considerava l' angelo chiamato Geova nell' A.T. un "dio minore", non ti pare?








Perdomani ma le tue sono congetture.

Ma consideriamo corretta traduzione dei Testimoni di Geova e non consideriamo Gesù un dio minore ma semplicemente un dio e basta.

In questo modo ne esistono sempre e comunque due!
Geova e Gesù!

Mi stai quindi dicendo che siete politeisti?
Aquila-58
10giovedì 17 ottobre 2019 20:20
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Roberto M, 17/10/2019 20.17:



Perdomani ma le tue sono congetture.

Ma consideriamo corretta traduzione dei Testimoni di Geova e non consideriamo Gesù un dio minore ma semplicemente un dio e basta.

In questo modo ne esistono sempre e comunque due!
Geova e Gesù!

Mi stai quindi dicendo che siete politeisti?




ascolta bene, le mie non sono affatto congetture, perché l' angelo è chiamato Geova, Dio. C' è poco da fare…

Prendiamo la traduzione CEI:

"In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio
. "

Che cosa può significare una simile traduzione, nel I secolo, se non diteismo?

Dimmi tu


Anthony.Sidra
10giovedì 17 ottobre 2019 20:28
Non siamo politeisti .
La perogrativa del politeismo è adorare più dèi non riconoscere l'esistenza di essi.
Dio chiama Dei anche i re ribelli del passato.
In sostanza il significato di Dio biblico differenzia molto dal significato odierno, ha più il senso di un essere che definisce le proprie regole a un livello un po' più alto del semplice libero arbitrio, viene chiamato dio anche satana per esempio.

i testimoni di Geova adorano esclusivamente il Dio onnipotente chiamato Geova ma riconoscono l'esistenza di altri dei come satana e Gesù questo non fa di noi politeisti
Aquila-58
10giovedì 17 ottobre 2019 20:30
Re:
Anthony.Sidra, 17/10/2019 20.28:

Non siamo politeisti .
La perogrativa del politeismo è adorare più dèi non riconoscere l'esistenza di essi.
Dio chiama Dei anche i re ribelli del passato.
In sostanza il significato di Dio biblico differenzia molto dal significato odierno, ha più il senso di un essere che definisce le proprie regole a un livello un po' più alto del semplice libero arbitrio, viene chiamato dio anche satana per esempio.

i testimoni di Geova adorano esclusivamente il Dio onnipotente chiamato Geova ma riconoscono l'esistenza di altri dei come satana e Gesù questo non fa di noi politeisti



I cristiani testimoni di Geova adorano in spirito e verità il solo Dio, il Padre, Geova (Giovanni 17:3 ; 5:43-45)



johnny01
00giovedì 17 ottobre 2019 20:32
Dalla Treccani:
Il termine politeismo significa letteralmente «molte divinità» e viene utilizzato di solito per indicare una religione basata sulla VENERAZIONE di molti dei o esseri superiori.
Anthony.Sidra
00giovedì 17 ottobre 2019 20:32
Non siamo politeisti .
La perogativa del politeismo è adorare più dèi non riconoscere l'esistenza di essi.
Dio chiama Dei anche i re ribelli del passato.
In sostanza il significato di Dio biblico differenzia molto dal significato odierno, ha più il senso di un essere che definisce le proprie regole a un livello un po' più alto del semplice libero arbitrio, viene chiamato dio anche satana per esempio.

i testimoni di Geova adorano esclusivamente il Dio onnipotente chiamato Geova ma riconoscono l'esistenza di altri dei come satana e Gesù questo non fa di noi politeisti
Aquila-58
10giovedì 17 ottobre 2019 20:34
Re:
Anthony.Sidra, 17/10/2019 20.32:

Non siamo politeisti .
La perogativa del politeismo è adorare più dèi non riconoscere l'esistenza di essi.
Dio chiama Dei anche i re ribelli del passato.
In sostanza il significato di Dio biblico differenzia molto dal significato odierno, ha più il senso di un essere che definisce le proprie regole a un livello un po' più alto del semplice libero arbitrio, viene chiamato dio anche satana per esempio.

i testimoni di Geova adorano esclusivamente il Dio onnipotente chiamato Geova ma riconoscono l'esistenza di altri dei come satana e Gesù questo non fa di noi politeisti




nel giudaismo altri possono fregiarsi del titolo di Dio (per esempio il re messianico, Isaia 9:6), senza per questo creare monolatria o politeismo…

Anthony.Sidra
10giovedì 17 ottobre 2019 20:38
johnny01, 17/10/2019 20.32:

Dalla Treccani:
Il termine politeismo significa letteralmente «molte divinità» e viene utilizzato di solito per indicare una religione basata sulla VENERAZIONE di molti dei o esseri superiori.

Si, ma noi veneriamo e adoriamo solo Geova, nessun altro dio viene venerato o adorato da noi e non rendiamo alcun culto ad un altro dio.


Gesù è un dio sottoposto a Geova

Satana è un dio che ha una controversia con Geova

Ma nessuno di loro due gode di adorazione.
A Gesù sono siconosciuti numerosi meriti ed è stato posto come Re dei cristiani ma non viene adorato.

Ci manca come dire il punto essenziale del politeismo
Roberto M
01giovedì 17 ottobre 2019 20:38
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 17/10/2019 20.20:




ascolta bene, le mie non sono affatto congetture, perché l' angelo è chiamato Geova, Dio. C' è poco da fare…

Prendiamo la traduzione CEI:

"In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio
. "

Che cosa può significare una simile traduzione, nel I secolo, se non diteismo?

Dimmi tu






Non entro nel merito del presunto diteismo cattolico...

Ma la traduzione CEI da significato al fatto che Gesù è egli stesso Dio facendosi carne come recita successivamente Giovanni.

CEI
1 In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.

14 E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.


Ma io credo tu stia divagando.
Vanno bene i nozionismi ma non vorrei perdere il senso logico del mio quesito.

Ed il mio quesito rimane aperto.

Se si traduce "un dio" allora esiste Geova ed esiste Gesù che poi si fa carne.

Perdonami ma non puoi affermare un'aberrazione del genere.
Stai palesemente affermando che siete politeisti!
johnny01
00giovedì 17 ottobre 2019 20:38
Anthony.Sidra, 17/10/2019 20.38:

Si, ma noi veneriamo e adoriamo solo Geova, nessun altro dio viene venerato o adorato da noi e non rendiamo alcun culto ad un altro dio.


Gesù è un dio sottoposto a Geova

Satana è un dio che ha una controversia con Geova

Ma nessuno di loro due gode di adorazione.
A Gesù sono siconosciuti numerosi meriti ed è stato posto come Re dei cristiani ma non viene adorato.

Ci manca come dire il punto essenziale del politeismo

Si infatti appoggiavo quello che dicevi tu
Anthony.Sidra
00giovedì 17 ottobre 2019 20:39
Re: Re:
Aquila-58, 17/10/2019 20.34:




nel giudaismo altri possono fregiarsi del titolo di Dio (per esempio il re messianico, Isaia 9:6), senza per questo creare monolatria o politeismo…


Esatto è quello che cercavo di dire.
Che il senso biblico di divinità è differente dal concetto moderno.
Roberto M
01giovedì 17 ottobre 2019 20:42
Re:
Anthony.Sidra, 17/10/2019 20.38:

Si, ma noi veneriamo e adoriamo solo Geova, nessun altro dio viene venerato o adorato da noi e non rendiamo alcun culto ad un altro dio.


Gesù è un dio sottoposto a Geova

Satana è un dio che ha una controversia con Geova

Ma nessuno di loro due gode di adorazione.
A Gesù sono siconosciuti numerosi meriti ed è stato posto come Re dei cristiani ma non viene adorato.

Ci manca come dire il punto essenziale del politeismo



Ci mancherebbe. So benissimo che adorate solo Geova.

Ma ciò che affermi mi arriva come paganesimo.

Anche nell'antica Grecia esisteva Zeus, padre degli dei, Apollo suo figlio e Ade dea degli Inferi.

O devo pensare che siete una forma moderna di paganesimo che considera l'esistenza di altre divinità seppur adorandone una suprema alle altre?


barnabino
30giovedì 17 ottobre 2019 20:44

O devo pensare che siete una forma moderna di paganesimo che considera l'esistenza di altre divinità seppur adorandone una suprema alle altre?



Grammaticalmente c'è un errore di base nelle tue considerazioni che inficia anche le possibili risposte che ti vengono date. L'uso di theos in Giovanni 1,1c è quello di predicato nominale riferito a "ho logos" e dunque in quanto tale ha un valore qualitativo, se infatti divino in greco si rende con theios qui theos in quanto predicato nominale ha un valore semantico corrispondente. Questa è la risposta, mi pare abbastanza chiara. Errata è la tua considerazione per cui ogni volta che c'è "theos" dovremmo rendere "un dio/divino" perché ha quel significato solo in quella particolare costruzione sintattica e non sempre. Le Scritture pur affermando l'esistenza di un solo Dio non escludevano l'esistenza di altri esseri genericamente divini diversi da Dio. Per le Scritture la "divinità" non indica una "deità": gli angeli erano "divini" senza che questo in alcun modo compromettesse l'unicità di Dio.

Shalom
Aquila-58
10giovedì 17 ottobre 2019 20:46
Re: Re:
Roberto M, 17/10/2019 20.42:



Ci mancherebbe. So benissimo che adorate solo Geova.

Ma ciò che affermi mi arriva come paganesimo.

Anche nell'antica Grecia esisteva Zeus, padre degli dei, Apollo suo figlio e Ade dea degli Inferi.

O devo pensare che siete una forma moderna di paganesimo che considera l'esistenza di altre divinità seppur adorandone una suprema alle altre?






Roberto, perdonami.
Ti ho già spiegato che per Gesù e per noi esiste un solo Dio, il Padre (Giovanni 17:3 ; 5:43-45), ma che nel giudaismo altri possono essere definiti theos/theoi (come per esempio i giudici iniqui di Giovanni 10:34, che erano chiamati così perché rappresentavano Dio nel giudizio) senza per questo creare alcuna monolatria o politeismo, quindi perché continui a parlare di Zeus?
Ti si è forse incantato il disco?

Vabbè, io adesso devo andare a cena, a dopo


[SM=x1408425]
Roberto M
01giovedì 17 ottobre 2019 20:51
Re:
barnabino, 17/10/2019 20.44:


O devo pensare che siete una forma moderna di paganesimo che considera l'esistenza di altre divinità seppur adorandone una suprema alle altre?



Grammaticalmente c'è un errore di base nelle tue considerazioni che inficia anche le possibili risposte che ti vengono date. L'uso di theos in Giovanni 1,1c è quello di predicato nominale riferito a "ho logos" e dunque in quanto tale ha un valore qualitativo, se infatti divino in greco si rende con theios qui theos in quanto predicato nominale ha un valore semantico corrispondente. Questa è la risposta, mi pare abbastanza chiara. Errata è la tua considerazione per cui ogni volta che c'è "theos" dovremmo rendere "un dio/divino" perché ha quel significato solo in quella particolare costruzione sintattica e non sempre. Le Scritture pur affermando l'esistenza di un solo Dio non escludevano l'esistenza di altri esseri genericamente divini diversi da Dio.

Shalom




Perdonami ma credevo avessimo superato l'aspetto legato alla traduzione.

Ma voglio prendere per buono il tuo ragionamento e consideriamo corretto tradurre come "divino".

Ma a questo punto o siamo di fronte ad un errore da parte della JW.ORG oppure hai torto tu.

Perchè sulla Traduzione del Nuovo Mondo io non leggo "divino" ma "un dio".

Devo quindi dare per buona la tua traduzione o cio che la JW.ORG pubblica?
Aquila-58
10giovedì 17 ottobre 2019 20:54
Re: Re:
Roberto M, 17/10/2019 20.51:




Perdonami ma credevo avessimo superato l'aspetto legato alla traduzione.

Ma voglio prendere per buono il tuo ragionamento e consideriamo corretto tradurre come "divino".

Ma a questo punto o siamo di fronte ad un errore da parte della JW.ORG oppure hai torto tu.

Perchè sulla Traduzione del Nuovo Mondo io non leggo "divino" ma "un dio".

Devo quindi dare per buona la tua traduzione o cio che la JW.ORG pubblica?




Roberto, "un dio" indica un essere "divino" per il fatto che la mancanza dell' articolo contraddistingue l' indeterminazione, quindi esprime una qualità del Logos.

La resa della TNM, sulla base del possibile valore qualitativo di theos in Gv. 1:1c , è corretta: anzi, onore alla TNM che, con la sua resa, permette di differenziare i due soggetti di Gv. 1:1, cosa che non permette di fare la resa della CEI

a dopo cena





Anthony.Sidra
20giovedì 17 ottobre 2019 20:58
Se posso.
Riguardo a tradurre dal greco io sto studiando su YouTube con un professore molto bravo

youtu.be/S3qRnZ2L1Wo

Nel minuti 18:24 fino al minuto 21 spiega una cosa fondamentale nella lingua greca antica.
Questa cosa spiega anche in parte la traduzione "un dio" (anche se parla di altro perché lui insegna greco non bibbia)
Ma il concetto è la natura divina non una divinità in sé, ergo non sbaglia ne barnabino e neanche la wts
Anthony.Sidra
00giovedì 17 ottobre 2019 20:59
Se posso.
Riguardo a tradurre dal greco io sto studiando su YouTube con un professore molto bravo

youtu.be/S3qRnZ2L1Wo

Nel minuti 18:24 fino al minuto 21 spiega una cosa fondamentale nella lingua greca antica.
Questa cosa spiega anche in parte la traduzione "un dio" (anche se parla di altro perché lui insegna greco non bibbia)
Ma il concetto è la natura divina non una divinità in sé, ergo non sbaglia ne barnabino e neanche la wts
barnabino
20giovedì 17 ottobre 2019 21:01
Caro Roberto,


Perdonami ma credevo avessimo superato l'aspetto legato alla traduzione



Direi che la tua tesi è incompleta, infatti non tieni conto del predicato nominale e tratti theos come se fosse il soggetto della frase. In quella posizione l'aspetto qualitativo è evidente.


Perchè sulla Traduzione del Nuovo Mondo io non leggo "divino" ma "un dio"



Perché divino in greco rende più precisamente theios e dunque sarebbe è impreciso tradurre "divino" come è altrettanto errato tradurre con "Dio" che nel contesto indica non il Logos ma colui presso cui il Logos era. Qui abbiamo invece theos in posizione di predicato nominale, ad indicare la qualità del Logos e dunque la TNM sceglie di tradurre "un dio" che è la forma più neutra: il Logos ha la qualità di essere un "theos", dunque un essere divino.

Shalom
Pino2019
10venerdì 18 ottobre 2019 07:50
Re: Re:

O devo pensare che siete una forma moderna di paganesimo che considera l'esistenza di altre divinità seppur adorandone una suprema alle altre?



Che esistano altre entità definite dio o dei lo ha detto Dio stesso e confermato da Gesù Cristo:


E Geova disse a Mosè: “Vedi, ti ho costituito Dio per il faraone, e tuo fratello Aronne sarà il tuo profeta
Esodo 7:1

Dio prende posto nell’assemblea divina;giudica in mezzo agli dèi dicendo:
Salmo 82:1

Io ho detto: ‘Voi siete dèi,siete tutti figli dell’Altissimo.
Salmo 82:6

"Gesù replicò: “Non è scritto nella vostra Legge: ‘Ho detto: “Voi siete dèi”’? Se Dio chiamò ‘dèi’quelli contro i quali fu rivolta la sua parola (e il passo della Scrittura non può essere annullato),come mai a me, che dal Padre sono stato santificato e inviato nel mondo, dite che bestemmio perché ho detto: ‘Sono Figlio di Dio’?"
Giovanni 10:34,36


Il problema nasce quando si cerca di interpretare la Bibbia usando una cultura ad essa estranea come la cultura filosofica greca che ha portao ad esempio a concepire il dogma della trinità, dogma estraneo alle scritture.

Infatti il biblista cattolico L. McKenzie nel suo dizionario biblico scrive: “La trinità delle persone all’interno dell’unità di natura è definita in termini di ‘persona’ e ‘natura’, che sono termini filosofici greci; essi infatti non appaiono nella Bibbia. Le definizioni trinitarie sorsero come risultato di lunghe controversie nelle quali questi termini, e altri come ‘essenza’ e ‘sostanza’, furono erroneamente applicati a Dio da alcuni teologi”

In parole povere oggi quando si parla di Dio si cerca di definirlo usando termini come "persona" "natura" "essenza" "sostanza" ma sono concetti estranei al contesto Biblico.

Nella Bibbia il termine Dio spesso identifica semplicemente qualcuno dotato di autorità.






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