Risposta all'accusa: cosa dicono i fatti
Ci segnalano che, come accade ciclicamente, i detrattori "frignano": nel senso che, in pieno stile "atrocity stories", citando il sociologo Wilson:
L’apostata ha generalmente bisogno di giustificare se stesso. Cerca di ricostruire il suo passato, di scusare le sue affiliazioni precedenti e di biasimare coloro che erano stati i suoi colleghi più prossimi. Non è dunque raro che impari a fabbricarsi una “storia di atrocità” per spiegare come — attraverso la manipolazione, l’inganno, la coercizione o le frodi — è stato prima condotto ad aderire, quindi gli è stato impedito di abbandonare un’organizzazione che oggi disapprova e condanna.
Nello specifico, riportano che i giovani tdG praticamente "erediterebbero" la religione dei genitori: non avrebbero alcuna possibilità di scegliere diversamente, e anche se cambiassero idea sarebbe quasi impossibile lasciare i tdG.
Questa è una sciocchezza davvero ENORME sotto tutti i punti di vista.
Se fosse vero, infatti, ci aspetteremmo famiglie "alla cattolica", famiglie tdG in blocco con una percentuale di adesione filiale come minimo del 99,99%.
Chiunque conosca bene i tdG sa che non è così.
Nella mia congregazione ad esempio abbiamo
1) una coppia di tdG per i quali NESSUNO dei 4 figli è diventato tdG
2) una coppia di tdG per i quali un figlio su tre si è dissociato
3) una coppia in cui, dei due figli, solo uno si è battezzato: l'altro ha abbandonato completamente la fede, restando comunque in ottimi rapporti coi genitori e svagandosi con essi regolarmente.
4) una coppia con un figlio su tre - il più grande - che non è tdG
5) stessa situazione della 4) per una seconda coppia: uno dei tre figli a un certo punto ha deciso di lasciare, smettendo di essere proclamatore perché non condivideva alcune cose
Ometto tantissime altre situazioni di figli che hanno lasciato la religione dei genitori tdG (sia prima che dopo il battesimo), per non risultare pedante. Le situazioni che ho riportato riguardano famiglie dove ENTRAMBI i genitori sono tdG attivi.
La situazione è estremamente fluida, ed è così sostanzialmente in tutte le congregazioni. Siamo ben lontani dalle famiglie di altre religioni, dove i figli sono al 99,99 % eredi automatici delle religioni dei genitori.
A conferma di questo abbiamo anche studi specifici.
Uno studio - riportato dal Time - ha infatti mostrato come i tdG siano la religione (o una delle religioni) col maggior "turnover", nel senso che
2/3 delle persone che hanno riferito di essere state educate come tdG non ha aderito alla fede o ha abbandonato in seguito, smettendo di essere tdG.
Questo smentisce le arrampicate dei detrattori, i quali "frignano" che un giovane tdG è sostanzialmente costretto, senza via di scampo, a ereditare la religione dei genitori.
In realtà è esattamente il contrario, i tdG sono la religione con minore adesione riconducibile all'ambito familiare. Tanto che l'articolo riportante lo studio commenta ironicamente:"Non meraviglia che abbiano bisogno di andare di casa in casa".
content.time.com/time/nation/article/0,8599,1716987,00.html
I fatti, quindi, dimostrano che esiste ampia libertà di scelta sul seguire o meno la religione dei genitori: nessun "indottrinamento", e la cosa è talmente evidente, sia nei fatti - basta conoscere la composizione familiare di una qualsiasi congregazione per rendersene conto - sia nei dati riportati che, ammesso che possano non essere rappresentativi al 100%, presentano una situazione talmente evidente a favore della libertà di scelta, da far superare persino il 50/50 di percentuale, a favore di coloro che non seguono la religione dei genitori tdG.
Risulta, quindi, confermata per l'ennesima volta la natura menzognera e ben poco obiettiva delle "storie" dei fuoriusciti: non è un caso che le loro "testimonianze" siano cassate in pieno dai sociologi del globo come artefatte, vittimiste e poco attendibili.