Re: Re:
caro Aldo,
Aldo, 28/03/2017 17.40:
Non hai capito quello che intendo, chi con le proprie opere è già stato giudicato alla morte da Dio non verrà risorto una seconda volta, simbolicamente è già gettato nella Geenna.
Barnabino fai lo stesso errore di Aquila (desumo di tutti i TdG). La Geenna è una caso la resurrezione è un'altra cosa.
infatti la Geenna indica il lago di fuoco e zolfo dell' Apocalisse, cioè a dire la seconda morte, cioè a dire l' annientamento sulla base dell' accostamento che Gesù fa in Matteo 10:28 con l' uso del verbo
apollymi in relazione alla Geenna medesima.
Per cui la risurrezione dei giusti e degli ingiusti è una cosa, il giudizio della Geenna è null' altro che l' annientamento eterno e la
non risurrezione dei malvagi e di chi è già stato giudicato avversamente come i farisei e chi non esercita fede in Cristo (Giovanni 3:18).
Per cui non capisco di quale errore tu stia cianciando..
Aldo, 28/03/2017 17.40:
La Bibbia dice che risorgono tutti, giusti e non giusti. Non dice da nessuna parte che i malvagi non risorgono e non dice da nessuna parte che gli ingiusti e i malvagi sono due categorie differenti. Oltre a guardare le vostre pubblicazioni, quali passi della Bibbia attestano questa tua tesi???
la Bibbia dice che risorgono i giusti e gli ingiusti, ma non dice che risorgono tutti gli ingiusti, giacchè come ti ho detto i farisei hanno già il giudizio della Geenna, ergo la seconda morte, ergo l' annientamento sulla base del verbo greco apollymi di Matteo 10:28.
Per cui i malvagi farisei non risorgeranno
Come non risorgeranno i malvagi di cui in Apocalisse 21:8, mi dispiace ma sei in grave errore...
Aldo, 28/03/2017 17.40:
La risurrezione riguarda solo gli "ingiusti" cioè coloro che per ignoranza di Dio o altro non possono essere dichiarati "malvagi",
Come prima. Questa è una tua inferenza che non ha nessun riscontro scritturale. Citare i passi per favore.
non è un' inferenza, giacchè Paolo parla della risurrezione degli ingiusti, come quella dei giusti, come di una speranza.
Mi chiedo che razza di speranza possa essere una risurrezione di chi verrà risorto e condannato per le cose che ha fatto prima di ricevere il salario del peccato adamico...
Aldo, 28/03/2017 17.40:
Chi è nella Geenna non viene risorto.
Dov'è scritto.
ti risulta che dal lago di fuoco e zolfo vi sia una risurrezione?
Puoi citarmi il passo che lo attesti?
Aldo, 28/03/2017 17.40:
Come detto lo dice Daniele 12:2
non è detto che Daniele 12:2 riguardi necessariamente una risurrezione in senso letterale.
Infatti in Daniele capitolo 12 si parla del tempo della fine. Durante questo periodo c’è stata una risurrezione? L’apostolo Paolo scrisse che la risurrezione di “quelli di Cristo” sarebbe avvenuta “durante la sua
parousia”. Comunque coloro che vengono risuscitati alla vita in cielo sono destati “incorruttibili”. (1 Corinti 15:23, 52) Nessuno di loro viene destato “ai biasimi e all’aborrimento di durata indefinita” predetti in Daniele 12:2. Esiste un altro tipo di risurrezione?
Certo!
Nella Bibbia a volte si parla di risurrezione in senso spirituale, che a te sfugge drammaticamente....
Aldo, 28/03/2017 17.40:
e lo dice Gesù in Gv. 5:29 dove la traduzione corretta è che i giusti saranno risorti per una resurrezione di vita eterna e gli ingiusti per una resurrezione di condanna (vedi CEI).
traduzione corretta?
Mi sa che tu di greco ne mastichi poco, vero?
Infatti in Giovanni 5:29 troviamo il sostantivo greco
krisis, che secondo l' autorevole Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento di Balz e Schneider (volume II,pagina 103), significa "
giudizio".
Mi dispiace..
Aldo, 28/03/2017 17.40:
Del resto se i giusti vanno alla vita eterna sono già stata giudicati prima di morire, pertanto perché non può accadere altrettanto per gli ingiusti? Sarebbe contraddittorio il passo, dato che alcuni sono stati giudicati giusti mentre altri
hanno il giudizio sospeso (a settembre )
credi di essere spiritoso?
Ai giusti e agli ingiusti verrà offerta la possibilità della risurrezione e al termine del Millennio, quando spariranno perfino la morte e l' Ades, avverrà il giudizio definitivo, che condurrà alla vita eterna o alla seconda morte, il lago di fuoco e zolfo, non prima.
In caso contrario, se una persona fosse risorta per essere giudicata sulla base delle cose che ha fatto in questa vita, ben difficilmente Paolo potrebbe parlarne come di una speranza, sarebbe al contrario un' autentica disdetta...
Aldo, 28/03/2017 17.40:
Perdonami, ma se uno è stato giudicato da Dio nella Geenna non viene risorto. D'altronde Dio sarebbe ingiusto a dichiarare "malvagio" chi in vita non ha mai avuto la possibilità di poter conoscere Dio.
Questo è appunto l'assurdo a cui porta la tua esegesi. Il problema è alla base: tu consideri la Geenna come un luogo di distruzione.
La secondo morte non è fisica, ma spirituale.
questa è semplicemente una tua inferenza.
La Geenna non è un luogo letterale, ma è simbolo di distruzione, infatti Gesù in Matteo 10:28 usa il verbo greco
apollymi, in relazione alla Geenna, che secondo l' autorevole dizionario che ti ho citato sopra, significa "
annientare, perdere, svanire, morire, andar perduto".
Mi dispiace..
Aldo, 28/03/2017 17.40:
Se fosse fisica significa che gli uomini muoiono due volte e questo contraddice il passo di Ebrei 9:27 dove Paolo specifica che dopo la morte (che avviene una sola volta) avviene il giudizio. La tua esegesi è contraria a questo passo, lo capisci???
lo capisci invece che sei tu in errore e anche grave per giunta?
Ebrei 9:27 dice che l' uomo muore una sola volta e dopo ciò un giudizio, infatti moriamo di morte ereditata tutti quanti e una sola volta, non tante.
Ma il giudizio sarà per tutti i morti
in un tempo preciso stabilito da Dio, non un giudizio operato singolarmente nell' immediatezza post mortem:
"
18 perché hai preso in mano la tua grande potenza
e hai instaurato il tuo regno.
Le genti fremettero,
ma è giunta la tua ira,
il tempo di giudicare i morti,
di dare la ricompensa
ai tuoi servi, i profeti, e ai santi,
e a quanti temono il tuo nome,
piccoli e grandi,
e di annientare coloro
che distruggono la terra». " (Apocalisse 11:18 CEI)
Non conosci le Scritture, è questo il tuo problema (serio)
Aldo, 28/03/2017 17.40:
Ingiusta è tutta l'umanità, non c'è uomo che non abbia peccato. La persona che adora Dio viene "giustificata" dalla sua fede nel sacrificio di Cristo, ma milioni sono morti prima di Cristo o non lo hanno conosciuto, dunque hanno peccato (e dunque sono ingiusti) solo perché erano nell'ignoranza. Questi non possono essere definiti "malvagi" perché come dice Paolo in Romani 10:13-14: "Poiché “chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato”. Comunque, come invocheranno colui nel quale non hanno riposto fede? Come, a loro volta, riporranno fede in colui del quale non hanno udito parlare?".
Il punto è che "non è solo chi invoca il nome del Signore" sarà salvato.
si fa riferimento a un passo anticotestamentario, come sai bene, quindi a quel passo dobbiamo rifarci per stabilire chi è il
kyrios in questione,
ma qui siamo OT su Romani 10
Aldo, 28/03/2017 17.40:
In questo le scritture ci chiariscono le idee e ti cito Romani 2:12-15
"Per esempio, tutti quelli che hanno peccato senza legge periranno anche senza legge;+ ma tutti quelli che hanno peccato sotto la legge+ saranno giudicati mediante la legge.+ 13 Poiché non gli uditori della legge sono giusti dinanzi a Dio, ma gli operatori+ della legge saranno dichiarati giusti.+ 14 Poiché tutte le volte che quelli delle nazioni+ che non hanno legge+ fanno per natura le cose della legge,+ questi, benché non abbiano legge, sono legge a se stessi. 15 Essi sono i medesimi che dimostrano come la sostanza della legge sia scritta nei loro cuori,+ mentre la loro coscienza+ rende testimonianza con loro e, nei loro propri pensieri, sono accusati+ oppure scusati
Come vedi non c'è nessuna necessità di mettere alla prova nessuno. La legge non serve a nulla se non a conclamare il peccato, ma questo non basta ai fini della nostra salvezza. Dio è avanti, ha di fatto scolpito la legge nel cuore degli uomini e di fatto quindi non cìè bisogna di conoscerla mentalmente. E' quello che noi chiamiamo coscienza, quella voce interiore che ci dice se stiamo peccando oppure no. Quindi la conoscenza letterale della legge non serve, pertanto viene meno la tua deduzione tutta made in USA che chi non ha conosciuto la legge deve essere messo alla prova da Dio. Mi dispiace ma non c'è nulla di scritturale in quello che dici, anzi questo passo di Romani attesta proprio il contrario di quanto vi insegna la WTS.
"
la tua deduzione tutta made in USA che chi non ha conosciuto la legge deve essere messo alla prova da Dio. Mi dispiace ma non c'è nulla di scritturale in quello che dici, anzi questo passo di Romani attesta proprio il contrario di quanto vi insegna la WTS."
Queste frasi puoi tenertele per te, vedi di essere più educato e di avere rispetto per chi ti ospita, ok?
Pur essendosi allontanato da Dio, l’uomo ha ancora la capacità di distinguere il bene dal male. Questo perché, essendo stato fatto a immagine di Dio, riflette in una certa misura le qualità divine della sapienza e della giustizia, questo vuole dire il passo di Romani da te citato.
Quando è illuminata secondo le norme di Dio, la coscienza è maggiormente in grado di agire come un dispositivo di sicurezza sotto il profilo morale, permettendoci di “distinguere il bene e il male”. (Ebrei 5:14)
Senza le norme di Dio, la coscienza può non avvertirci quando intraprendiamo una condotta sbagliata. “Esiste una via che davanti all’uomo è retta”, dice la Bibbia, “ma la sua fine son poi le vie della morte”.(Proverbi 16:25; 17:20).
E con questo ho risposto anche al post sopra, che non vado a riprendere.
Quanto ho scritto è' più che sufficiente...