Il cervello non ha età!!!!

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Amalia 52
00sabato 2 marzo 2013 21:57
I neuroni possono durare più dell'organismo cui appartengono





Il cervello non ha età: contrariamente ad altre cellule dell'organismo, quelle nervose non hanno una durata di vita programmata, ma sono in grado di sopravvivere perfino il doppio del tempo rispetto all'organismo cui appartengono. Lo dimostra un esperimento italiano nel quale neuroni di un topo, che vive in media un anno e mezzo, sono stati trapiantati e si sono ambientati perfettamente nel cervello di un ratto molto più longevo.

La ricerca, pubblicato sulla rivista dell'Accademia di Scienze degli Stati Uniti (Pnas), è italiana ed è stata cordinata dal neurochirurgo Lorenzo Magrassi, che lavora all'università di Pavia, presso la Fondazione Policlinico San Matteo e l'Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Al lavoro hanno partecipato anche Ferdinando Rossi e Ketty Leto, dell'Istituto di Neuroscienze della Fondazione Cavalieri Ottolenghi dell'università di Torino.

Considerando le differenze di specie, il risultato suggerisce che nell'uomo un prolungamento della vita non creerebbe problemi di sopravvivenza dei neuroni. I dati indicano infatti che la sopravvivenza dei neuroni non è geneticamente fissata, ma può essere determinata dal microambiente del cervello dell'organismo ospite. Contraddicendo così l'opinione diffusa che aumentare la vita media dell'uomo potrebbe essere inutile in quanto i neuroni - anche in assenza di malattie - morirebbero, riducendo chi sopravvive oltre una certa età ad una vita priva di facoltà cognitive.

L'esperimento, ha spiegato Magrassi, "ha previsto il trapianto di neuroni immaturi e precursori, cioè cellule già parzialmente indirizzate a diventare neuroni, prelevati dal cervello di un embrione di topo di una specie con una vita media di circa 18 mesi, nel cervello di un ratto (in stato embrionale), di una specie con vita media di circa 36 mesi". Le cellule trapiantate si sono sviluppate in neuroni, integrandosi nel cervello del ratto, pur mantenendo le dimensioni un po' più piccole tipiche del topo donatore, e vivendo il doppio del tempo rispetto all'organismo dal quale provenivano. Sono vissuti infatti fino alla morte naturale del ratto in cui sono state trapiantate.

Il prossimo passo, prosegue Magrassi, è identificare i meccanismi che hanno permesso ai neuroni di vivere così a lungo e ciò potrebbe aprire la strada a nuove terapie, anche nel caso di malattie neurodegenerative dovute alla morte precoce dei neuroni in aree specifiche del cervello.

www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/biotech/2013/02/26/cervello-ha-eta_8312...
(garoma)
00domenica 3 marzo 2013 07:42
Quindi c'è qualche speranza per il mio unico neurone? [SM=g7405]
(SimonLeBon)
00domenica 3 marzo 2013 09:54
Re:
Allora tra un centinaio d'anni, eventualmente, posso donare il mio!

Simon
dispensa.
00lunedì 4 marzo 2013 13:54
anto_netti
00lunedì 4 marzo 2013 17:21
Da studioso di fisica estrema. Quella dei fisici visionari, ho imparato a diventare un visionario anch’io. Andrei oltre quello che è il cervello, inteso come semplice organo biologico, già con caratteristiche incredibili e potenzialità impensabili. Andrei ad approfondire gli studi anche su quello che sono i concetti di mente, pensiero e coscienza, che non hanno sede nel cervello come organo biologico, e rendono il cervello come il computer più perfetto che esista nell’intero universo. (Attenzione! Non sto parlando dell’anima come entità che sopravvive alla morte secondo le filosofie umane. Erroneamente si potrebbe intendere questo. Sto parlando di informazione quantistica). Ma da dove hanno origine queste caratteristiche del cervello? Meccanica quantistica. Cervello quantico. Qubit. Informazioni che risiedono nel mondo quantistico. Sicuramente l’origine viene dal nostro creatore che ha in se queste caratteristiche e le ha donate anche a noi. Lo scambio d’informazioni è probabile che vengano dal mondo quantistico, dove esistono un numero infinito di bit (Qubit) di informazioni. Nel nostro universo invece le informazioni, o meglio i bit d’informazione sono di numero finito. Per indicarlo con il numero di Eddington che indica il numero di particelle elementari e quindi di spin esistenti nell’universo 10^80 (Uno seguito da dieci zeri). Le particelle elementari dovrebbero essere portatrici d’informazione.

L’universo è già in se per stesso una macchina pensante. L’universo è pervaso da qualcosa di pensante. Con tutta probabilità le leggi della meccanica quantistica risiedono anche nel cervello, tanto che lo fanno funzionare come funzionerebbe un computer quantistico.

Ciao
anto_netti
dispensa.
00lunedì 4 marzo 2013 18:41
Re:
anto_netti, 04/03/2013 17:21:

Da studioso di fisica estrema. Quella dei fisici visionari, ho imparato a diventare un visionario anch’io. Andrei oltre quello che è il cervello, inteso come semplice organo biologico, già con caratteristiche incredibili e potenzialità impensabili. Andrei ad approfondire gli studi anche su quello che sono i concetti di mente, pensiero e coscienza, che non hanno sede nel cervello come organo biologico, e rendono il cervello come il computer più perfetto che esista nell’intero universo. (Attenzione! Non sto parlando dell’anima come entità che sopravvive alla morte secondo le filosofie umane. Erroneamente si potrebbe intendere questo. Sto parlando di informazione quantistica). Ma da dove hanno origine queste caratteristiche del cervello? Meccanica quantistica. Cervello quantico. Qubit. Informazioni che risiedono nel mondo quantistico. Sicuramente l’origine viene dal nostro creatore che ha in se queste caratteristiche e le ha donate anche a noi. Lo scambio d’informazioni è probabile che vengano dal mondo quantistico, dove esistono un numero infinito di bit (Qubit) di informazioni. Nel nostro universo invece le informazioni, o meglio i bit d’informazione sono di numero finito. Per indicarlo con il numero di Eddington che indica il numero di particelle elementari e quindi di spin esistenti nell’universo 10^80 (Uno seguito da dieci zeri). Le particelle elementari dovrebbero essere portatrici d’informazione.

L’universo è già in se per stesso una macchina pensante. L’universo è pervaso da qualcosa di pensante. Con tutta probabilità le leggi della meccanica quantistica risiedono anche nel cervello, tanto che lo fanno funzionare come funzionerebbe un computer quantistico.

Ciao
anto_netti



bravo hai predetto il futuro, quando Dio sarà ogni cosa a tutti...
L'interazione con la sua consapevolezza nella misura che che ti è comprensibile e ti serve per percepire il vero senso di ciò c he è reale dal punto di vista del creatore.

IO ormai inizio a percorrere la strada del buoi, del tunnel del nulla, e quindi inizio a spegnermi, sonoio stesso frose che chiudo i lucchetti sulla visione di questo mondo che ti fa morire dentro prima del tempo.

Quei pochi passaggi aperti, me li tengo e spero di tenerli se Geova vuole per mantenere il dialogo con il suo spirito.

I lucchetti li aprirà Dio nel nuovo mondo a ciascuno nella sua misura secondo il suo ruolo la sua funzione statica e dinamica, per interagire tra noi stessi nel giusto senso atto e finalizzato all'operazione della vita eterna .

Il che oggi non sai cosa significa cosa comporta...se non che ne puoi avere solo l'idea.





anto_netti
00martedì 5 marzo 2013 08:48
Mi sono accorto di un errore

Ho detto:
Nel nostro universo invece le informazioni, o meglio i bit d’informazione sono di numero finito. Per indicarlo con il numero di Eddington che indica il numero di particelle elementari e quindi di spin esistenti nell’universo 10^80 (Uno seguito da dieci zeri). Le particelle elementari dovrebbero essere portatrici d’informazione.

Invece è corretto:
10^80 (Uno seguito da ottanta zeri).

Beh! Un numero molto grande. Ma è un numero finito. Le informazioni del mondo quantistico sono invece praticamente infinite.

Il numero di Eddington, può indicare anche il numero di protoni, di elettroni o di tipi di quark. Dotati di spin queste particelle possono essere considerate portatrici d’informazione.

Ciao
anto_netti
Seabiscuit
00martedì 5 marzo 2013 10:58
Re:
(garoma), 03.03.2013 07:42:

Quindi c'è qualche speranza per il mio unico neurone? [SM=g7405]



per il tuo si, quello che se la vede male è Felix

età stimata del suo cervello: 13

[SM=g7405]


torlok
00martedì 5 marzo 2013 11:02
Il problema è trovare del buon materiale celebrale in giro.....non è mica facile sapete [SM=g27993]
Seabiscuit
00martedì 5 marzo 2013 12:53
Re:
torlok, 05.03.2013 11:02:

Il problema è trovare del buon materiale celebrale in giro.....non è mica facile sapete [SM=g27993]



cerebrale volevi scrivere [SM=g27987]


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