Caro Thufir,
Da questo punto di vista le differenze con l'Islam sono molte e profonde, ma il discorso è un pò complesso perché i TdG non credono che esistano un "paradiso" e un "inferno" tradizionalmente intesi. Ma questo è un altro argomento.
Rispetto al peccato Paolo scrive: "
Ecco perché, come per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato" (Romani 5:12) dunque per Paolo tutti hanno peccato, e che sia così lo dimostra che tutti muoiono, anche i bambini innocenti, anche quelli appena nati, e dunque che non hanno la possibilità di trasgredire alcuna Legge. Semplicemente pagano la scelta di disubbidire a Dio che ha fatto nostro padre terreno, Adamo.
Inoltre il peccato per le scritture non è "cancellato" dal battesimo. Piuttosto è cancellato per l'immeritata benignità di Dio, che ha provveduto un riscatto (o una propiziazione, una copertura) affiché tutta l'umanità potesse essere redenta, Paolo nella lettera ai Romani continua il suo ragionamento:
"
Ma non è del dono come fu del fallo. Poiché se per il fallo di un solo uomo molti sono morti, molto di più l’immeritata benignità di Dio e il gratuito dono con l’immeritata benignità del solo uomo Gesù Cristo sono abbondati a molti. E non è del gratuito dono come del modo in cui le cose accaddero per mezzo del solo uomo che peccò. Poiché il giudizio portò da un solo fallo alla condanna, ma il dono portò da molti falli a una dichiarazione di giustizia. Poiché se per il fallo di un solo uomo la morte ha regnato per mezzo di quel solo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza dell’immeritata benignità e del gratuito dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di uno solo, Gesù Cristo. Così, dunque, come per mezzo di un solo fallo risultò a uomini di ogni sorta la condanna, similmente anche per mezzo di un solo atto di giustificazione è risultato a uomini di ogni sorta che sono dichiarati giusti per la vita. Poiché come per mezzo della disubbidienza di un solo uomo molti furono costituiti peccatori, similmente anche per mezzo dell’ubbidienza di uno solo molti saranno costituiti giusti" (Romani 5:15-19)
Dunque
a "cancellare" la macchia del pecccato non è il battesimo ma l'immeritata di benignità di Dio che ha fornito la vita di Cristo, l'agnello di Dio, simile a quello provveduto nel caso di di padre Abraamo ed Isacco, ed ha accettato il suo sangue sancendo un patto con per riportarla alla perfezione originale perduta da Adamo.
Per questo è importante commemorare tale avvenimento ogni anno il 14 nisan, perché è da esso, e non dal battesimo o altre azioni che possiano compiere, che dipende interamente la salvezza dell'umanità.
Shalom