Il senso di Giobbe 6:14

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Theokratik
00lunedì 21 marzo 2016 22:10
Confrontando alcune versioni...

La TNM traduce così il versetto:
"Riguardo a chiunque trattiene l’amorevole benignità dal suo proprio prossimo, Perfino lascerà anche il timore dell’Onnipotente"

La sua versione inglese 2013 rende similmente il senso, dall'inglese dovrebbe essere così: "Chi trattiene amore leale dal suo simile,
Abbandonerà il timore dell'Onnipotente
"

Un'altra versione, la Sacra Bibbia edizione paoline di Pasquero rende così: "Rifiutare la pietà al suo prossimo, è rigettare il timore dell'Onnipotente"

- Queste rese mi pare che rendono chiaro il senso "Se non fai atti di bene, aiutando gli altri, non mostri timore di Dio, o l'abbandoni"

Però il senso cambia leggendo altre versioni;

Nuova Riveduta: "Pietà deve l'amico a colui che soccombe,
se anche abbandonasse il timor dell'Onnipotente
"

Luzzi: "Pietà deve l'amico a colui che soccombe, quand'anche abbandoni il timor dell'Onnipotente"

Nuova Diodati: "A colui che è afflitto, l'amico dovrebbe mostrare clemenza, anche se egli dovesse abbandonare il timore dell'Onnipotente"

CEI 2008: "A chi è sfinito dal dolore è dovuto l'affetto degli amici, anche se ha abbandonato il timore di Dio"

- Queste rese invece lasciano intendere che "bisogna aiutare i propri amici anche se lasciano il timore di Dio"

Ancora diverso è il senso che dà la versione Parola del Signore : "L'uomo sfinito ha bisogno di un vero amico
per non dubitare dell'amore dell'Onnipotente
"

- Qual è la vostra opinione? Come mai questa diversità di resa?
Aquila-58
00lunedì 21 marzo 2016 22:27
Re:
Theokratik, 21/03/2016 22.10:

Confrontando alcune versioni...

La TNM traduce così il versetto:
"Riguardo a chiunque trattiene l’amorevole benignità dal suo proprio prossimo, perfino lascerà anche il timore dell’Onnipotente"



- Qual è la vostra opinione? Come mai questa diversità di resa?



caro Theo,
non conosco l' ebraico antico, per cui riporto dall' interlineare ebraico - italiano del pastore evangelico A. Vianello:

"all' afflitto amico suo benignità, ma il timore dell' Altissimo abbandona".

La Bibbia di Gerusalemme (testo CEI) traduce così:

"a chi è sfinito dal dolore è dovuto l' affetto degli amici, anche se ha abbandonato il timore di Dio "

ma nella nota in calce riporta la traduzione della Bible de Jerusalem, con i mss ebraici:

"rifiutare la pietà al prossimo è rigettare il timore del Signore ".....come vedi molto simile alla nostra!




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