Abolizione del Concordato
A quanti vorrebbero veder saltare l'Intesa con lo Stato e i TdG per via della disassociazione rispondo con un documento approvato dalla chiesa cattolica, la Regola di San Benedetto che viene rispettata da questo ordine monastico.
Cosa vorranno fare a questo punto? Abolire anche il concordato? Abolire l'ordine benedettino?
Ogni successo dei nostri oppositori è un passo in più verso il totalitarismo, la dittatura che vorrebbero instaurare per eliminarci.
fonte:
www.ora-et-labora.net/RSB_it.html#Cap23
Capitolo XXIII - La scomunica per le colpe
1.
Se qualche fratello si dimostrerà ribelle o disobbediente o superbo o mormoratore, o assumerà un atteggiamento di ostilità e di disprezzo nei confronti di qualche punto della santa Regola o degli ordini dei superiori,
2.
questi lo rimproverino una prima e una seconda volta in segreto, secondo il precetto del Signore.
3.
Se non si migliorerà, venga ripreso pubblicamente di fronte a tutti.
4.
Ma nel caso che anche questo provvedimento si dimostri inefficace, sia scomunicato, purché sia in grado di valutare la portata di una tale punizione.
5.
Se invece difetta di una sufficiente sensibilità, sia sottoposto al castigo corporale.
Capitolo XXIV - La misura della scomunica
1.
La scomunica e, in genere, la punizione disciplinare dev'essere proporzionata alla gravità della colpa
2.
e ciò è di competenza dell'abate.
3.
Però il monaco che avrà commesso mancanze meno gravi sia escluso dalla mensa comune.
4.
Il trattamento inflitto a chi viene escluso dalla mensa è il seguente: in coro non intoni salmo, né antifona, né reciti lezioni fino a quando non avrà riparato alle sue mancanze;
5.
mangi da solo dopo la comunità,
6.
sicché se, per esempio, i monaci pranzano all'ora di Sesta, egli mangi a Nona; se pranzano a Nona, egli a Vespro,
7.
fino a quando avrà ottenuto il perdono con una conveniente riparazione.
Capitolo XXV - Le colpe più gravi
1.
Il monaco colpevole di mancanze più gravi sia invece sospeso oltre che dalla mensa anche dal coro.
2.
Nessuno lo avvicini per fargli compagnia o parlare di qualsiasi cosa.
3.
Attenda da solo al lavoro che gli sarà assegnato e rimanga nel lutto della penitenza, consapevole della terribile sentenza dell'apostolo che dice:
4.
"Costui è stato consegnato alla morte della carne, perché la sua anima sia salva nel giorno del Signore".
5.
Prenda il suo cibo da solo nella quantità e nell'ora che l'abate giudicherà più conveniente per lui;
6.
non sia benedetto da chi lo incontra e non si benedica neppure il cibo che gli viene dato.
Capitolo XXVI - Rapporti dei confratelli con gli scomunicati
1.
Se qualche monaco oserà avvicinare in qualche modo un fratello scomunicato, o parlare con lui, o inviargli un messaggio, senza l'autorizzazione dell'abate,
2.
incorra nella medesima punizione.