Isaia 11:6-9 e il paradiso

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
erevnitis
00venerdì 1 dicembre 2017 10:45
Che argomenti oppure che sostegno biblico abbiamo che questo brano di Isaia non si limita solo al ritorno degli esilitati ebrei?

Non voglio parlare della genesi oppure del proposito di Dio per quanto riguarda la terra ma solo di queste profezie di Isaia.

Cosa indica che questi brani di Isaia siano profetici per la futura nuova terra e non limitati al ritorno degli esiliati?

Aquila-58
00venerdì 1 dicembre 2017 11:18
Re:
erevnitis, 01/12/2017 10.45:

Che argomenti oppure che sostegno biblico abbiamo che questo brano di Isaia non si limita solo al ritorno degli esilitati ebrei?

Non voglio parlare della genesi oppure del proposito di Dio per quanto riguarda la terra ma solo di queste profezie di Isaia.

Cosa indica che questi brani di Isaia siano profetici per la futura nuova terra e non limitati al ritorno degli esiliati?





caro Erev,
il ritorno degli israeliti addita il Paradiso, celeste e terrestre, "nuovi cieli e nuova terra".
Isaia 11:6-9 è una splendida "pennellata" (come ce ne sono altre nei profeti) del futuro Paradiso.
Lo si comprende per esempio da Isaia 65:17-19.
Intanto questa promessa viene ripresa da Pietro (2 Pietro 3:13) e Giovanni nell' Apocalisse ne ha una visione (Apoc. 21.1-4)

Isaia 65:17 ci aiuta a capire, perché ci fa comprendere che si parla di una palingenesi e non per una creazione ex novo di cieli e terra:

poiché si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per creare, poiché creo Gerusalemme per la gioia, e il suo popolo per il gaudio. 19 Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo. Non si udranno più in essa voci di pianto, grida di angoscia” (Isaia 65:18-19 CEI, si confronti con Apoc. 21:4, il rinnovamento è quindi rispetto alla condizione precedente).

Gerusalemme era qualcosa che già esisteva. “Creo Gerusalemme” sta quindi ad indicare un rinnovamento, una rinascita, una rigenerazione (e questo ci porta a Matteo 19:28, dove troviamo il sostantivo greco palingenesia, il cui significato è proprio "rinnovamento, rigenerazione, rinascita") rispetto alla condizione precedente, sia per quanto riguarda la rinascita della nazione israelita di ritorno dalla cattività babilonese, sia per ciò che concerne i "nuovi cieli e nuova terra" di cui Giovanni ha visione nell' Apocalisse.

Ciao.

erevnitis
00venerdì 1 dicembre 2017 15:07
Re: Re:




caro Erev,
il ritorno degli israeliti addita il Paradiso, celeste e terrestre, "nuovi cieli e nuova terra".
Isaia 11:6-9 è una splendida "pennellata" (come ce ne sono altre nei profeti) del futuro Paradiso.
Lo si comprende per esempio da Isaia 65:17-19.
Intanto questa promessa viene ripresa da Pietro (2 Pietro 3:13) e Giovanni nell' Apocalisse ne ha una visione (Apoc. 21.1-4)



Caro Aquila, la scrittura di Isaia 65:17-19 "nuovi cieli e nuova terra" in relazione con secondo Pietro 3:13 e l'apocalisse mi era completamente sfuggita pur conoscendola molto bene.


Gerusalemme era qualcosa che già esisteva. “Creo Gerusalemme” sta quindi ad indicare un rinnovamento, una rinascita, una rigenerazione (e questo ci porta a Matteo 19:28, dove troviamo il sostantivo greco palingenesia, il cui significato è proprio "rinnovamento, rigenerazione, rinascita") rispetto alla condizione precedente, sia per quanto riguarda la rinascita della nazione israelita di ritorno dalla cattività babilonese, sia per ciò che concerne i "nuovi cieli e nuova terra" di cui Giovanni ha visione nell' Apocalisse.



Infatti, del resto il seguito della profezia di Isaia cap 65 è sostanzialmente identica ad Isaia cap 11.

Ti ringrazio [SM=g28002]



(SimonLeBon)
00venerdì 1 dicembre 2017 20:40
Re:
erevnitis, 01/12/2017 10:45:

Che argomenti oppure che sostegno biblico abbiamo che questo brano di Isaia non si limita solo al ritorno degli esilitati ebrei?

Non voglio parlare della genesi oppure del proposito di Dio per quanto riguarda la terra ma solo di queste profezie di Isaia.

Cosa indica che questi brani di Isaia siano profetici per la futura nuova terra e non limitati al ritorno degli esiliati?




Con l'AT bisogna sempre andare coi piedi di piombo.
Il primo riferimento è sempre alla realtà del popolo d'Israele e alle sue (dis)avventure.
La seconda (o qualche volta anche terza) lettura è la nostra, cristiana, che attualizza i versetti adattandoli alla nostra realtà.

Simon
Aquila-58
00venerdì 1 dicembre 2017 21:45
Re: Re: Re:
erevnitis, 01/12/2017 15.07:





caro Erev,
il ritorno degli israeliti addita il Paradiso, celeste e terrestre, "nuovi cieli e nuova terra".
Isaia 11:6-9 è una splendida "pennellata" (come ce ne sono altre nei profeti) del futuro Paradiso.
Lo si comprende per esempio da Isaia 65:17-19.
Intanto questa promessa viene ripresa da Pietro (2 Pietro 3:13) e Giovanni nell' Apocalisse ne ha una visione (Apoc. 21.1-4)



Caro Aquila, la scrittura di Isaia 65:17-19 "nuovi cieli e nuova terra" in relazione con secondo Pietro 3:13 e l'apocalisse mi era completamente sfuggita pur conoscendola molto bene.


Gerusalemme era qualcosa che già esisteva. “Creo Gerusalemme” sta quindi ad indicare un rinnovamento, una rinascita, una rigenerazione (e questo ci porta a Matteo 19:28, dove troviamo il sostantivo greco palingenesia, il cui significato è proprio "rinnovamento, rigenerazione, rinascita") rispetto alla condizione precedente, sia per quanto riguarda la rinascita della nazione israelita di ritorno dalla cattività babilonese, sia per ciò che concerne i "nuovi cieli e nuova terra" di cui Giovanni ha visione nell' Apocalisse.



Infatti, del resto il seguito della profezia di Isaia cap 65 è sostanzialmente identica ad Isaia cap 11.

Ti ringrazio [SM=g28002]







grazie a te, Erev...le tue domande sono sempre molto interessanti


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:48.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com