Re:
erevnitis, 01/12/2017 10.45:
Che argomenti oppure che sostegno biblico abbiamo che questo brano di Isaia non si limita solo al ritorno degli esilitati ebrei?
Non voglio parlare della genesi oppure del proposito di Dio per quanto riguarda la terra ma solo di queste profezie di Isaia.
Cosa indica che questi brani di Isaia siano profetici per la futura nuova terra e non limitati al ritorno degli esiliati?
caro Erev,
il ritorno degli israeliti addita il Paradiso, celeste e terrestre, "
nuovi cieli e nuova terra".
Isaia 11:6-9 è una splendida "pennellata" (come ce ne sono altre nei profeti) del futuro Paradiso.
Lo si comprende per esempio da Isaia 65:17-19.
Intanto questa promessa viene ripresa da Pietro (2 Pietro 3:13) e Giovanni nell' Apocalisse ne ha una visione (Apoc. 21.1-4)
Isaia 65:17 ci aiuta a capire, perché ci fa comprendere che si parla di una
palingenesi e non per una creazione
ex novo di cieli e terra:
“
poiché si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per creare, poiché creo Gerusalemme per la gioia, e il suo popolo per il gaudio. 19 Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo. Non si udranno più in essa voci di pianto, grida di angoscia” (Isaia 65:18-19 CEI, si confronti con Apoc. 21:4, il rinnovamento è quindi rispetto alla condizione precedente).
Gerusalemme era qualcosa che già esisteva. “
Creo Gerusalemme” sta quindi ad indicare un
rinnovamento, una rinascita, una rigenerazione (e questo ci porta a Matteo 19:28, dove troviamo il sostantivo greco
palingenesia, il cui significato è proprio "
rinnovamento, rigenerazione, rinascita") rispetto alla condizione precedente, sia per quanto riguarda la rinascita della nazione israelita di ritorno dalla cattività babilonese, sia per ciò che concerne i "nuovi cieli e nuova terra" di cui Giovanni ha visione nell' Apocalisse.
Ciao.