Istruzione universitaria

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Eupeptico
00lunedì 22 settembre 2008 17:01
Un po' di tempo fa, mi parlarono di alcuni problemi importanti che si verificano in certi paesi del mondo. Il fatto è che certi Stati o Istituzioni offrono prestiti (anche corposi) a chi si vuole iscrivere all'università, in modo da coprire tutti i possibili costi per qualsiasi corso/master. Il prestito verrà restituito al termine degli studi solo quando si avrà iniziato a lavorare.

Il problema sta nel fatto che molte famiglie (anche all'interno delle congregazioni) si sono indebitate e poi, vuoi perchè il lavoro del figlio non è automatico alla fine dei corsi, vuoi perchè non tutti riescono a completare il ciclo di studi, vuoi per tutta una serie di imprevisti, si sono trovate nell'impossibilità di adempiere agli obblighi assunti con le banche/istituzioni.

Il problema mi venne descritto come assolutamente serio (e parlo all'interno delle congregazioni) e mi dissero che i consigli dell'organizzazione in merito all'università sono attualmente influenzati anche da queste vicende.

Oggi, leggendo il Sole24ore, scopro che le Banche italiane hanno deciso di seguire questa stessa linea, ormai una prassi all'estero.
Alcune banche (tipo la Sella) arrivano a prestare 50.000 euro agli iscritti alle università per coprire tutti i costi di specialistica/master/ecc... Tali soldi potranno essere restituiti con comodo.... quando lo studente inizierà a lavorare.

Non so a voi, ma a me sta storia di una società sempre più basata sui debiti, inquieta un po'.

Eup


Methatron
00lunedì 22 settembre 2008 17:35
Non solo ciò è inquietante, ma è anche sintomo di una economia malata e di una classe sociale emergente che non può andare avanti se non con la cultura del debito.
L'accesso al credito è solo un palliativo economico per velocizzare le transazioni altrimenti stagnanti nella speranza che la ripresa economica si assesti sulla normale transazione partita-contropartita, merce-contanti.
L'accesso al credito finirà quando l'indebitamento avrà raggiunto dimensioni endemiche e le transazioni si fermeranno del tutto poiché la gente vorrà anche acquistare ma nessuno avrà l'accesso al credito per farlo.
Localmente ciò sta già avvenendo.
barnabino
00lunedì 22 settembre 2008 17:37
Sono d'accordo. E' ovvio che la WTS parla in particolare avendo presente la situazione negli USA ed in altri paesi in cui l'istruzione universitaria non è come quella italiana, che prevede al massimo un investimento intellettuale di pochi anni.

Negli USA si tratta di un pesante investimento anche economico che determinerà le tue scelte per la vita. Un fratello del Texas, mio caro amico, ha dovuto rinunciare anche all'amore in Italia perché per molti anni doveva restituire il presito per il College negli USA, le cui rate sono altissime, non paragonabili neppure con quelle italiane. Ti posso solo dire che la scuola elementare (ovviamente privata) costa sui 40.000 dollari all'anno... immagina Harvard!

La WTS saggiamnete consiglia di soppesare con attenzione una carriera che renderà schiavi prima del prestito e poi delle professione che si è scelto.

Shalom

Teodoro Studita
00lunedì 22 settembre 2008 19:31
Domanda. Anche ammesso che la WTS faccia propaganda anti-università per via di questa storia (cosa tutta da dimostrarsi e in cui non credo affatto), perché mai dovrebbe dire le stesse identiche cose anche in tutto il resto del mondo che non funziona affatto come gli USA?
barnabino
00lunedì 22 settembre 2008 19:57
Caro Polidori,


perché mai dovrebbe dire le stesse identiche cose anche in tutto il resto del mondo che non funziona affatto come gli USA?



La WTS non fa nessuna campagna anti-università, piuttosto mette solo in guardia contro certi aspetti dell'istruzione universitaria. Tanto è vero che non esiste nessun tipo di "disciplina" verso chi frequenta l'università o altre forme di istruzione superiore.

A me pare che ci sia sempre un certi equivoco "legalista" nei confronti dei TdG, certo funzionale alla propaganda, ma poco aderente alla realtà delle cose. Nella pratica la coscienza di ciascun cristiano è in grado di valutare dove e fino a che punto una scelta (sia quella dell'università, della professione, della donna con cui condividerai la tua vita, di quanto bere prima di mettersi al volante) influirà sulla propria relazione con Dio ed il desiderio di ciascun cristiano di seguire le orme del nostro Maestro.

Shalom
Chameleon.
00lunedì 22 settembre 2008 21:27

Tanto è vero che non esiste nessun tipo di "disciplina" verso chi frequenta l'università o altre forme di istruzione superiore.



Posso confermare, essendone la testimonianza vivente. Anzi, alcuni anziani erano anche contenti del fatto che mi stessi laureando, uno di loro ha anche detto che qualora il figlio (ora minorenne) decidesse di andare all'Università non glielo impedirebbe di certo.
Quando si dice di valutare bene, o di stare attenti, non significa che automaticamente "non si fa". All'ultima assemblea si è fatto anche un discorso specifico sullo stare attenti alla tecnologia (palmari, cellulari, e robe varie), ma mica significa che dobbiamo tornare ai segnali di fumo: semplicemente è un consiglio a valutare bene, e a non buttarsi a capofitto sull'acquisto senza pensarci. Sia per le rate, le spese, l'eventuale eccessiva perdita di tempo, etc. Stesso discorso vale per l'università.
jwfelix
00lunedì 22 settembre 2008 21:38
Conosco diversi che vanno all'UNI.
Qual è il problema Teo?
Consigli, non divieti

Se ti dicessi "Ti consiglio di non postare più" significa forse che se lo fai ti banno?
[SM=g8111]


[SM=g8112] [SM=g8113] [SM=g8114] [SM=g8115]
Teodoro Studita
00lunedì 22 settembre 2008 21:39
bah questo discorso vale virtualmente per qualsiasi attività umana, che può sottrarre tempo, soldi e risorse se il suo peso rispetto alla vita spirituale diventa eccessivo, perché accanirsi sempre e costantemente contro l'istruzione?
decorlanzi
00lunedì 22 settembre 2008 21:45
Re:
jwfelix, 22/09/2008 21.38:

Conosco diversi che vanno all'UNI.
Qual è il problema Teo?
Consigli, non divieti

Se ti dicessi "Ti consiglio di non postare più" significa forse che se lo fai ti banno?
[SM=g8111]


[SM=g8112] [SM=g8113] [SM=g8114] [SM=g8115]




quello che non capite (oppure fate finta di non capire) è che tra milioni di tdg ci sono tante teste diverse e tra queste ce ne sono anche di quelle che faticano a capire la differenza tra un consiglio e un divieto, se anche solo un ragazzo in tutto il mondo fosse ostracizzato dalla propria famiglia nel frequentare l'università,questo sarebbe un danno gravissimo, ho sentito con le mie orecchie un genitore che cercava di convincere il figlio a non continuare gli studi... se per voi questo poi non è un problema non mi resta che dirvi... contenti voi...contenti tutti [SM=x1408442] [SM=g8161]
jwfelix
00lunedì 22 settembre 2008 21:52
Re: Re:
decorlanzi, 22/09/2008 21.45:




quello che non capite (oppure fate finta di non capire) è che tra milioni di tdg ci sono tante teste diverse e tra queste ce ne sono anche di quelle che faticano a capire la differenza tra un consiglio e un divieto[SM=g8161]



Pensa che ci sono anche molti al di fuori che faticano a capire questa differenza [SM=g7566]
admintdg1
00lunedì 22 settembre 2008 21:53
Re: Re: Re:
jwfelix, 22/09/2008 21.52:



Pensa che ci sono anche molti al di fuori che faticano a capire questa differenza [SM=g7566]




zitto, alcuni sono qui tra noi [SM=g7574]
Chameleon.
00lunedì 22 settembre 2008 22:15
Re:
Teodoro Studita, 22/09/2008 21.39:

bah questo discorso vale virtualmente per qualsiasi attività umana, che può sottrarre tempo, soldi e risorse se il suo peso rispetto alla vita spirituale diventa eccessivo, perché accanirsi sempre e costantemente contro l'istruzione?



Ma non è vero...
Molti più discorsi vengono fatti sullo svago, tanto per fare un esempio. Che è davvero un argomento frequente (non solo in ogni assemblea, ma anche bisogni locali, etc).
barnabino
00lunedì 22 settembre 2008 22:37
Confermo, non vedo alcun "accanimento costante" verso l'istruzione, anzi mi pare che si metta molto più spesso in guardia verso il pericolo di perseguire mete materialistiche, lo svago, la pornografia o altro.

E comunque, come ha detto molto intelligentemente Chamaleon, che si metta in guardia contro i pericoli insiti nelle nuove tecnologia non significa che si debba ritornare ai segnali di fumo.

Shalom
Chameleon.
00lunedì 22 settembre 2008 22:47
Re:
barnabino, 22/09/2008 22.37:

Confermo, non vedo alcun "accanimento costante" verso l'istruzione



comunque per certi versi li capisco, se uno si basa su youtube e sulla frequenza di certi video, allora può anche farsi un'idea del genere.
se su 1000 discorsi, 5 parlano dell'università, 30 dello svago, 15 della tecnologia, 35 della pornografia, e piazzo su youtube solo quei 5 sull'università, allora chiaramente si crea un effetto "gonfiato" che, associato al fatto di voler vedere a tutti i costi degli aspetti negativi, e unito anche a certe esagerazioni degli ex, può dare un'idea distorta di come vadano realmente le cose nelle congregazioni.
E' un po' come certe storie tipo la mucca pazza, l'aviaria, i cani che aggrediscono la gente, etc...si crea la psicosi, e tutti esasperano le notizie. Quando magari nello stesso giorno per ogni persona aggredita da un cane ne sono morte 100 per tumore dovuto alle sigarette.
Ma non vien detto.
Esperidia
00martedì 23 settembre 2008 08:37
Behhh, ritengo sia un bene avvertire dei pericoli che può incontrare un giovane universitario (orgoglio, debiti, grande impegno che sottrarrà molto tempo ad altre attività, .........), ogni buon cristiano dovrebbe mettere in guardia i propri figli da questi rischi in modo che possano prendere una decisione in piena consapevolezza. D'altra parte l'università italiana è ben diversa da quella americana e quindi i discorsi andrebbero adattati alla situazione locale e non a quella che a livello mondiale pare più preoccupante.
Barnaba1977
00martedì 23 settembre 2008 10:48
Penso sia anche giusto valutare aspetti come lontananza da casa e capacità dello studente. Conosco di quegli zucconi che vanno all'università...


Dialogo avuto con un giovane che ha fatto uno stage da me:
B = Barnaba1977
R = Ragazzo

B: Che facoltà hai scelto?
R: Informatica.
B: Ah! Bello! E che ti piace di più, sistemistica o progettazione software.
R: Mah! Non so! Veramente mi piace di più studiare lingue straniere... Non sono molto portato per l'informatica...
B: Ah! Allora cambia facoltà! Sei ancora al primo anno, fai in tempo...
R: Ma... non so... forse... è che non ho voglia di ricominciare...
B: ...!!!...
R: Sai com'è... no?
B: No, non lo so! Spiegami! Di solito se non mi piace fare una cosa, lascio perdere e vado a fare quel che mi piace, sempre che ne abbia l'opportunità...
R: No... cioè... non è che non mi piaccia, ma mi annoia...
B: ???!!!!???!!!!???
R: Vabbé, devo andare!
B: Ciao, e bevi Sambuca Molinari... prendi una decisione chiara!!!

Spero, e penso, che la maggioranza dei ragazzi non sia così, ma che se mio figlio fosse così lo accompagnerei all'ateneo a calci in culo!
Chameleon.
00martedì 23 settembre 2008 11:26
Re:
Barnaba1977, 23/09/2008 10.48:

Penso sia anche giusto valutare aspetti come lontananza da casa e capacità dello studente. Conosco di quegli zucconi che vanno all'università...


Dialogo avuto con un giovane che ha fatto uno stage da me:
B = Barnaba1977
R = Ragazzo

B: Che facoltà hai scelto?
R: Informatica.
B: Ah! Bello! E che ti piace di più, sistemistica o progettazione software.
R: Mah! Non so! Veramente mi piace di più studiare lingue straniere... Non sono molto portato per l'informatica...
B: Ah! Allora cambia facoltà! Sei ancora al primo anno, fai in tempo...
R: Ma... non so... forse... è che non ho voglia di ricominciare...
B: ...!!!...
R: Sai com'è... no?
B: No, non lo so! Spiegami! Di solito se non mi piace fare una cosa, lascio perdere e vado a fare quel che mi piace, sempre che ne abbia l'opportunità...
R: No... cioè... non è che non mi piaccia, ma mi annoia...
B: ???!!!!???!!!!???
R: Vabbé, devo andare!
B: Ciao, e bevi Sambuca Molinari... prendi una decisione chiara!!!

Spero, e penso, che la maggioranza dei ragazzi non sia così, ma che se mio figlio fosse così lo accompagnerei all'ateneo a calci in culo!




eh, purtroppo molti scelgono una facoltà che possa dargli qualche sbocco lavorativo...
Io scelsi Lettere, mi è piaciuta tantissimo, era quello che davvero volevo fare, ma per quanto riguarda il lavoro, no comment...con la Gelmini poi [SM=g8286]
Allora il dilemma è: faccio una facoltà che mi piace e sto disoccupato per tanti anni? Oppure sacrifico le mie aspirazioni, mi rassegno a fare un mestiere che non mi piace, ma almeno lavoro?
pavel43
00martedì 23 settembre 2008 17:40
Dal discorso di Gerrit Losch membro del CD all’Assemblea di Monza

“Se state attualmente frequentando l’università perché non riflettete in preghiera di smettere e di fare qualcosa di meglio? Ma per noi che siamo desti al significato degli avvenimenti mondiali, alla luce della profezia biblica, ci sono ragioni assai più valide per non mettere al primo posto nella vita una carriera mondana.
Potremmo paragonarci ad una persona che vede un edificio con un cartello: “Questa ditta chiude per cessata attività”. Andreste a cercare lavoro lì? Naturalmente, no! E se lavorassimo per tale ditta cercheremmo, saggiamente, lavoro altrove.
Ebbene, su tutte le istituzioni di questo mondo è evidente il cartello: “Imminente cessazione delle attività. La fine è vicina”. Si, il mondo passa, ci assicura la Bibbia, perciò, saggiamente, non adotteremo come modelli di comportamento i personaggi che ne sono parte integrante.”

Innanzitutto vi prego di verificare se se il brano corrisponde al vero.
Se sì chiedo: questo discorso si inserisce nel tipo di analisi che si svolge in questa discussione o il problema è considerato in tutt’altro contesto?

Pavel
Eupeptico
00martedì 23 settembre 2008 17:45
Non vorrei si equivocasse il mio post iniziale.
Ho scritto: "i consigli dell'organizzazione in merito all'università sono attualmente influenzati anche da queste vicende".

Inoltre chiedevo opinione sul fatto che la nostra società è sempre più basata sul debito.

Com'è che siamo sempre finiti alle solite critiche? Il thread non lo ho aperto a caso nella sezione "pensieri e riflessioni" piuttosto che in "Cristiani testimoni di Geova".

... per il resto, fate voi.

Eup

pavel43
00martedì 23 settembre 2008 17:59
Spero prorio di non avere equivocato , il discorso dal problema “debiti” si è poi ampliato a quello della “moralità” dell’ambiente universitario, ora, se quello che ho riportato corrisponde al vero il ventaglio delle “motivazioni” sembrerebbe più variegato.

Pavel
Eupeptico
00martedì 23 settembre 2008 18:01
Re:
pavel43, 23/09/2008 17.59:

Spero prorio di non avere equivocato , il discorso dal problema “debiti” si è poi ampliato a quello della “moralità” dell’ambiente universitario, ora, se quello che ho riportato corrisponde al vero il ventaglio delle “motivazioni” sembrerebbe più variegato.

Pavel



In tutta onestà, personalmente cosidero più "pericoloso" l'ambiente delle superiori rispetto a quello universitario.

Ciao
Eup
Wiki NT
00martedì 23 settembre 2008 18:01
Re:
pavel43, 23/09/2008 17.40:

Dal discorso di Gerrit Losch membro del CD all’Assemblea di Monza

“Se state attualmente frequentando l’università perché non riflettete in preghiera di smettere e di fare qualcosa di meglio? Ma per noi che siamo desti al significato degli avvenimenti mondiali, alla luce della profezia biblica, ci sono ragioni assai più valide per non mettere al primo posto nella vita una carriera mondana.
Potremmo paragonarci ad una persona che vede un edificio con un cartello: “Questa ditta chiude per cessata attività”. Andreste a cercare lavoro lì? Naturalmente, no! E se lavorassimo per tale ditta cercheremmo, saggiamente, lavoro altrove.
Ebbene, su tutte le istituzioni di questo mondo è evidente il cartello: “Imminente cessazione delle attività. La fine è vicina”. Si, il mondo passa, ci assicura la Bibbia, perciò, saggiamente, non adotteremo come modelli di comportamento i personaggi che ne sono parte integrante.”

Innanzitutto vi prego di verificare se se il brano corrisponde al vero.
Se sì chiedo: questo discorso si inserisce nel tipo di analisi che si svolge in questa discussione o il problema è considerato in tutt’altro contesto?

Pavel



E' tutto vero ma Losch non è certo il Padre eterno. Infatti i TDG che frequentano o hanno frequentato senza alcun tipo di "prescrizione" congregazionale sono moltissimi. E' tuttavia possibile che qualche fratello consideri le parole di Losch alla stregua di quelle pronunciate da un Papa quando si esprime in maniera dogmatica, IMHO atteggiamento del tutto insostenibile ma ognuno è libero di pensarla come crede, tuttavia non posso fare a meno di constatare che letture assolutiste di questo tipo sono estranee alla cultura ed alla storia moderna dei TDG.
barnabino
00martedì 23 settembre 2008 18:06
Caro Pavel,

Sicuramente tra i fattori che determinano le scelte di un cristiano, non soltanto quelli in fatto di istruzione ma anche per quanto riguarda la scelte del lavoro, di avere figli, ecc... c'è il senso di urgenza e la convinzione che ha ogni cristiano di vivere negli "ultimni giorni".

Ma da questo non si può inferire che il CD dei TdG "proibisca" o "sconsigli" di avere figli, di fare un certo lavoro o di andare all'università. Si tratta di scelte personali, da valutare alla luce di diversi fattori, ma pur sempre scelte personali, su cui il CD è sempre molto equilibrato.

Non si tratta di essere pro Università o anti Università, semplicemente qualunque attività che assorba "l'anima" nelle attività mondane o meterialistiche potrebbe rivelarsi un pericolo per la spiritualità.

A me pare tanto semplice da capire...

Shalom
Chameleon.
00martedì 23 settembre 2008 18:13
Re:
pavel43, 23/09/2008 17.40:

Dal discorso di Gerrit Losch membro del CD all’Assemblea di Monza

“Se state attualmente frequentando l’università perché non riflettete in preghiera di smettere e di fare qualcosa di meglio?



e rilancio con:

"se, appena finite le scuole, state pensando a trovarvi un lavoro, perchè non riflettete in preghiera di svolgere il servizio di pioniere?"

Sigifica che chi non fa il pioniere non è un bravo TdG? No.

Stesso discorso vale per l'Università. Losch può essere stato frainteso quanto gli pare, ma se vi staccate una buona volta dal pc e tenete conto di ciò che succede effettivamente nelle congregazioni, vi renderete conto che ciò che può apparirvi una "uscita" un po' estrema in realtà non ha quell'influenza che qui qualcuno gli vuole attribuire e nel modo che gli si vuole attribuire .
pavel43
00martedì 23 settembre 2008 19:00
io ho solo riportato senza commenti, va da sè che la cosa mi lascia alquanto perplesso, vedo però che manifestate senza riserve le stesse perplessità e ne prendo atto.

Pavel
Esperidia
00martedì 23 settembre 2008 19:06
Concordo con Chameleon, l'uscita estrema di Gerrit Losch non ha sortito paticolari effetti sulle congregazioni che hanno appunto inteso le sue parole esattamente come vengono intesi i vari inviti al pionierato, al celibato (v'invito a leggere i passi paolini a questo riguardo che tutto sembrano fuorchè inviti), al non avere figli. Detto questo non posso nascondere che alcune espressioni di Gerrit Losch le ho trovate decisamente estremiste e fuori luogo qui in Italia ................ libertà di pensiero!
Esperidia
00martedì 23 settembre 2008 19:08
Re:
pavel43, 23/09/2008 19.00:

io ho solo riportato senza commenti, va da sè che la cosa mi lascia alquanto perplesso, vedo però che manifestate senza riserve le stesse perplessità e ne prendo atto.

Pavel


Bene, questo ti dimostra che siamo liberi di esprimere il nostro parere, al contrario di come falsamente asserisce qualcuno.

@nounou@
00martedì 23 settembre 2008 20:07

In tutta onestà, personalmente cosidero più "pericoloso" l'ambiente delle superiori rispetto a quello universitario.

Ciao
Eup



Concordo!



Detto questo non posso nascondere che alcune espressioni di Gerrit Losch le ho trovate decisamente estremiste e fuori luogo qui in Italia ................ libertà di pensiero!



un applauso all' irreprensibilità [SM=g8149]
Methatron
00martedì 23 settembre 2008 20:33

Spero, e penso, che la maggioranza dei ragazzi non sia così, ma che se mio figlio fosse così lo accompagnerei all'ateneo a calci in culo!



Mi sembra chiaro tu non abbia figli o se li hai, davvero non vorrei essere nei loro panni.

Il dialogo che esponi è inquietante, ma la tua risoluzione lo è molto di più.

Io mi chiederei, invece che pestare indefessamente il deretano di mio figlio cercando con codesto rozzo modo di ottenere un disincanto delle sue facoltà intellettive, che cos'ho sbagliato, che cosa non ho fatto per dare un indirizzo e una direzione al pensiero e alle qualità di mio figlio.

Se oggi mio figlio non sa che cosa vuole, non sa che cosa scegliere e si sente un'onda spazzata dal vento dell'indecisione e vittima di un indolente fatalismo che lo fagocita, un'anima fuori luogo e anacronistica, se oggi mio figlio vive la sua vita da comparsa e non da protagonista, se assiste agli eventi come ad un film che passa sullo schermo senza prendere in mano le redini della sua esistenza per tracciarne il cammino... bhé io mi chiederei che cosa ho sbagliato, in cosa ho mancato e in cosa ho fallito in qualità di genitore.

Non posso solo trasmettere un'eredità genetica, devo trasmettere anche un'eredità dell'essere e dello spirito... proprio quello che manca agli sfortunati prodotti di questa società basata sulla modalità dell'avere.
Teodoro Studita
00martedì 23 settembre 2008 22:41
Re: Re:
Esperidia, 23/09/2008 19.08:


Bene, questo ti dimostra che siamo liberi di esprimere il nostro parere, al contrario di come falsamente asserisce qualcuno.



Certo, da anonimo internettiano [SM=g8336]
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