L'albo non mette al riparo dai terroristi

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
(SimonLeBon)
00mercoledì 18 marzo 2015 20:45
Imam, prediche solo da “patentati
Le associazioni di rappresentanza dei musulmani in Italia concordano. E’ arrivato il momento di istituire un albo degli imam. Una “patente” per ministri di culto. Ben vengano gli imam italiani. La proposta è allo studio del Viminale ma una volta approvata, lo Stato non deve intervenire nel merito



All’albo dei medici e a quello degli avvocati presto si aggiungerà quello degli imam d’Italia. A chiederlo, da anni a gran voce sono le rappresentanze dei musulmani in Italia. Una richiesta unanime che, finora, non è stata concretizzata da alcun governo. La richiesta torna in questi giorni, prepotente, perché è chiaro - in prima istanza ai musulmani - che è urgente sottrarsi alle strumentalizzazioni derivanti dagli episodi di terrorismo, a partire da quelli a Parigi e Copenaghen e poi a mettere distanza rispetto alle minacce anche all’Italia che arrivano dai jihadisti dell’Isis, anche loro musulmani.
I requisiti necessari per predicare nelle moschee e nei luoghi di culto? Studio e predisposizione. Il primo, da perseguire in facoltà di teologia (italiane o arabe basta che siano riconosciute). La seconda da conquistare con l'attivismo religioso. Ben vengano gli imam italiani, anche perché su un milione e settecentomila musulmani nella penisola la maggioranza è italiana.

La proposta è stata depositata sul tavolo del Viminale in seguito alla ripresa del dialogo con le associazioni di rappresentanza dell’islam voluta dal ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha riaperto la “Consulta per l’islam” avviata da Giuseppe Pisanu, nel 2005. Il 23 febbraio, il ministro ha convocato alcuni rappresentanti delle comunità islamiche, dopo gli atti terroristici a Parigi e a Copenaghen, ai quali ha chiesto di “distinguere chi prega da chi spara” e ha aggiunto che “chi prega ha il dovere di prendere duramente, incontrovertibilmente, inequivocabilmente le distanze da chi spara, anche con denunce”.

Una delle organizzazione più convinte della bontà della proposta di codificare a livello nazionale un albo per gli imam è l’Ucoii, l'unione delle comunità islamiche in Italia (di ispirazione sunnita). Il suo presidente, l’imam di Firenze, Izzedir Elzir è chiaro al riguardo: “chiunque può fare l’imam – afferma - . Nella realtà italiana o viene nominato dal direttivo della comunità islamica locale o viene accettato dalla comunità stessa. Se abbiamo un imam istruito, è meglio. Ben venga la trasparenza, noi lo chiediamo dal 1991. La comunità islamica non ha un’intesa con lo Stato, non abbiamo neanche il riconoscimento dell’imam. Siamo amministrati ancora dalla legge dei culti ammessi del 1929”. La creazione di un albo, secondo Elzir, può viaggiare da sola rispetto alla stipula di un’intesa con la confessione religiosa.
(SimonLeBon)
00mercoledì 18 marzo 2015 20:46
Re: Imam, prediche solo da “patentati
Magari non è la soluzione magica, ma se venissero formata a rispettare le leggi italiane e allo studio del Corano nel suo ambito storico-politico non sarebbe certo una cattiva soluzione.


Simon
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:27.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com