L'innocenza degli oggetti

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Lungosonno
00domenica 18 novembre 2012 11:54
di Orhan Pamuk
Orhan Pamuk ha fatto ciò che sembrava esclusiva dei maghi delle fiabe o del Genio delle Mille e una notte. Ha preso ciò che esisteva tra le pagine del suo ultimo romanzo, Il Museo dell'innocenza, e l'ha trasformato in qualcosa di materiale, di fisico, uno spazio da esplorare con tutti i nostri sensi: ha costruito il Museo dell'innocenza. Un luogo unico al mondo, un tesoro nel cuore incantato di Istanbul: la celebrazione dell'amore, della memoria, del potere dell'immaginazione di plasmare la realtà.

Il Museo dell'innocenza narrava l'ossessione amorosa di Kemal per la giovane Füsun. Ma è un amore destinato all'infelicità, così Kemal, per placare il suo desiderio verso la ragazza che non può avere, inizia a raccogliere ogni oggetto che gliela ricordi: a cominciare ovviamente dall'orecchino che lei perse la prima volta che fecero l'amore insieme, "il momento più felice della mia vita". Proprio per riconquistare quell'attimo perduto nel tempo, Kemal accumula oggetto dopo oggetto con una compulsività che agli occhi del mondo non può che apparire follia. Giunto al termine della vita, Kemal chiederà all'amico scrittore Orhan Pamuk di costruire un museo che raccolga queste memorie: il Museo dell'innocenza.
E lo scrittore l'ha fatto, progettando e inaugurando a Istanbul - nel vecchio palazzo dove "abitava" Füsun - il museo di cui questo libro è il catalogo. L'innocenza degli oggetti è un testo completamente illustrato che restituisce tutta la magia di quel luogo, uno spazio incantato dove i confini tra realtà e immaginazione sono labili come in un romanzo di Pamuk.

dispensa.
00lunedì 19 novembre 2012 10:32
Re: di Orhan Pamuk
Lungosonno, 18/11/2012 11:54:

Orhan Pamuk ha fatto ciò che sembrava esclusiva dei maghi delle fiabe o del Genio delle Mille e una notte. Ha preso ciò che esisteva tra le pagine del suo ultimo romanzo, Il Museo dell'innocenza, e l'ha trasformato in qualcosa di materiale, di fisico, uno spazio da esplorare con tutti i nostri sensi: ha costruito il Museo dell'innocenza. Un luogo unico al mondo, un tesoro nel cuore incantato di Istanbul: la celebrazione dell'amore, della memoria, del potere dell'immaginazione di plasmare la realtà.

Il Museo dell'innocenza narrava l'ossessione amorosa di Kemal per la giovane Füsun. Ma è un amore destinato all'infelicità, così Kemal, per placare il suo desiderio verso la ragazza che non può avere, inizia a raccogliere ogni oggetto che gliela ricordi: a cominciare ovviamente dall'orecchino che lei perse la prima volta che fecero l'amore insieme, "il momento più felice della mia vita". Proprio per riconquistare quell'attimo perduto nel tempo, Kemal accumula oggetto dopo oggetto con una compulsività che agli occhi del mondo non può che apparire follia. Giunto al termine della vita, Kemal chiederà all'amico scrittore Orhan Pamuk di costruire un museo che raccolga queste memorie: il Museo dell'innocenza.
E lo scrittore l'ha fatto, progettando e inaugurando a Istanbul - nel vecchio palazzo dove "abitava" Füsun - il museo di cui questo libro è il catalogo. L'innocenza degli oggetti è un testo completamente illustrato che restituisce tutta la magia di quel luogo, uno spazio incantato dove i confini tra realtà e immaginazione sono labili come in un romanzo di Pamuk.



si in effetti l'amore ti porta a conservare molti degli oggetti che appartengono in qualche modo al ricordo di ciò che abbiamo amato.

da non confondere con il culto.

servono per non dimenticare, perchè non vogliamo dimenticare ciò che abbiamo vissuto dell'altra persona.

non si tratta di una sovraposizione oggettiva per valorizzare l'immagine dell'altra, ma per ricordarla.

Di per me stesso non gradisco le cincaglierie che la donna usa indossare per esaltare la linearità tondeggiante del suo corpo, e relative vernici, ma non posso di certo imporre la mia fede ; ciò nonostante amo conservare anche la lampadina tascabile piccolissima di mia moglie; la fede nuziale, e altro, poichè il fine è il ricordo di lei.






Lungosonno
00lunedì 19 novembre 2012 16:04
se il tuo dolore lo elabori
attraverso le immagini,i ricordi,i sentimenti che ne derivano
si crea o crei
una sorta di "luogo"dove esplorare ed accettare
il rapporto perduto.....

le immagini restano o divengono innocenti
ricordi,ricordi ma mano il dolore si attenua

il potere delle immagini nel culto
è certamente più complesso o diverso

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