La Cina verso il “lato oscuro della Luna”

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Hal.9000
00venerdì 7 dicembre 2018 21:38
partita la missione Chang'e 4

Decollata alle 19 e 23 italiane, arriverà tra 27 giorni nel cratere Von Karman. Un lander e un rover esploreranno la superficie, analizzeranno la composizione del suolo. Porteranno anche una mini biosfera con semi di patata, una pianta da fiore e uova del baco da seta

di MATTEO MARINI

È partita alla volta del “lato oscuro della Luna” la missione cinese Chang'e 4. Sarà la prima a posarsi sulla parte del nostro satellite naturale invisibile alla Terra, stabilendo così un primato, arrivando dove né americani né sovietici o europei si sono mai avventurati in oltre 50 anni di esplorazione spaziale. A quasi 50 anni dal primo viaggio dell'uomo oltre l'orbita terrestre, quello dell'Apollo 8, che fece un giro attorno alla Luna nel dicembre del 1968.

Il programma prevede di far allunare un lander e un rover lì dove nessuna missione spaziale è mai arrivata. Il lancio è avvenuto alle 19.23, ora italiana, dalla base spaziale di Xichang, nella prefettura di Sichuan, nel sudovest del paese, in testa a un razzo Lunga Marcia 3B. Non è stato trasmesso in diretta, ma su Twitter e altri social, sono stati diversi i contributi con immagini e video che hanno ripreso l'evento, soprattutto grazie anche a uno streaming non ufficiale da parte di Starparty, un'associazione di astroamatori dello Yunnan.

Secondo chi ha assistito al lancio, il decollo sembra sia avvenuto con successo, anche se si attende una conferma ufficiale che tutte le fasi siano andate come previsto e Chang'e 4 sia sulla sua giusta rotta verso la Luna.

L'arrivo a gennaio
Tra 27 giorni la sonda dovrebbe arrivare a destinazione, allunando nel cratere Von Karman, all'interno del bacino Polo Sud-Aitken, con il suo carico di esperimenti scientifici. In tutto più di una tonnellata di “payload”, per studiare la superficie e il sottosuolo della parte meno esplorata del nostro satellite.

Il lander si poserà sul suolo lunare e farà scendere il rover. Il cratere è enorme, ha una larghezza di circa 2.500 chilometri ed è profondo 13. È stato scelto perché l'impatto con l'asteroide che lo ha generato potrebbe aver scavato abbastanza a fondo nella crosta lunare da portare in superficie il mantello, rivelando rocce non visibili direttamente in altre parti del pianeta.
Ma essere dall'altra parte della Luna significa anche non poter comunicare con la Terra direttamente. Il lander e il suo rover saranno dietro l'orizzonte, quindi per spedire foto e dati scientifici faranno affidamento sul satellite Queqiao lanciato a maggio e sistemato su un'orbita detta “halo”, che gli permette di 'vedere' sia loro che la Terra, e fare così da ponte radio.

Missione pionieristica
Chang’e 4 è la prima missione dopo lo storico allunaggio del 2013, che ha portato sulla Luna il primo rover cinese. Chang’e-3 e il rover Yutu (coniglio di giada), hanno scritto il primo capitolo dell'esplorazione lunare dopo quasi 40 anni dall'ultima sonda che si era appoggiata sulla superficie, la sovietica Luna 24.

Oltre ad arrivare dove nessuna missione, americana, europea o sovietica ha mai osato prima, Chang’e 4 avrà la possibilità di compiere esperimenti inediti. Il cielo dal “dark side” infatti è schermato da qualsiasi segnale radio proveniente dalla Terra. Sgombro da questo inquinamento elettromagnetico, potrà eseguire osservazioni nelle lunghezze d'onda radio a bassa frequenza.

Il rover si guarderà intorno, esplorerà la superficie, la topografia e le sue caratteristiche, assieme al lander che, con i suoi sette strumenti, analizzerà la composizione delle rocce per rivelare nuovi indizi per comprendere la formazione del nostro satellite naturale. Alcuni degli strumenti sono stati sviluppati e realizzati in Europa da Germania, Svezia e Olanda.
Uno degli esperimenti più interessanti riguarda . Chang'e 4 porta con sé, secondo quanto divulgato nei mesi scorsi dall'agenzia stampa cinese Xinhua, una piccola biosfera all'interno dalla quale si trovano semi di patata, una pianta da fiore (Arabidopsis) e uova di bachi da seta.

I dettagli sugli obiettivi della missione sono stati pubblicati in un recente studio sulla rivista Planetary and Space Science dal gruppo di Yingzhuo Jia, dell'Università dell'Accademia delle scienze cinese a Pechino.

FONTE: www.repubblica.it/scienze/2018/12/07/news/la_cina_verso_il_lato_oscuro_della_luna_partita_la_missione_chang_e_4-213683870/?ref=RHPPRT-BS-I0-C4-P1...
Hal.9000
00venerdì 7 dicembre 2018 21:41
Bisogna riconoscere che i progressi tecnologici e l'audacia di questa nazione sono impressionanti
Hal.9000
00venerdì 7 dicembre 2018 21:44
Perché Pechino guarda al "dark side of the Moon"

La Cina cerca conferme del suo nuovo ruolo di superpotenza. Dopo questa missione Chang’e 4, ne sono già pronte altre per raccogliere e riportare sulla Terra dei campioni di suolo lunare. E si sogna lo sbarco di un cosmonauta con bandiera rossa al seguito

dal nostro corrispondente FILIPPO SANTELLI

PECHINO - Essere la prima. Anche nello spazio la Cina cerca primati, conferme del suo nuovo status di superpotenza. E se tutto andrà bene a gennaio ne otterrà uno: quello di Pechino sarà il primo programma spaziale a far atterrare un mezzo sul lato oscuro della Luna, sempre nascosto agli ammirati occhi di noi terrestri. Al di là del valore scientifico della missione Chang’e 4, comunque notevole perché ci dirà di più su origini e struttura del satellite, un traguardo dal valore simbolico che Xi Jinping potrà rivendere ai cittadini e al mondo: neppure i sovietici, neppure gli americani erano arrivati lì. E quanto per il regime conti questo grande balzo tra le stelle lo dimostra il posto d’onore riservato a scafandri, razzi e navicelle al Museo Nazionale di Pechino, nella mostra che in questi giorni celebra i 40 anni delle riforme che hanno trasformato il Paese.

La leadership comunista però non ha nessuna intenzione di fermarsi qui. Se una qualità non le manca è la visione lunga, l’unica possibile per dei programmi spaziali, insieme ai capitali per portarla avanti. Dopo questa Chang’e 4, in agenda ci sono già altre missioni per raccogliere e riportare sulla Terra dei campioni di suolo lunare, si inizia perfino a immaginare lo sbarco di un cosmonauta, ovviamente con bandiera rossa al seguito. Ma il prossimo grande obiettivo è mandare in orbita una Stazione spaziale. Il ritardo tecnologico da colmare è ancora ampio, rispetto al Lunga Marcia decollato ieri ci vorranno razzi più capaci e potenti. Eppure di questo passo non sembra impossibile rispettare le date segnate sul calendario: lancio del primo modulo nel 2020, accensione del laboratorio nel 2022. Due anni dopo la Stazione spaziale internazionale, di cui gli Stati Uniti non vogliono più finanziare la manutenzione, andrà in pensione. E a quel punto chiunque volesse fare esperimenti scientifici in orbita dovrebbe bussare a casa Cina. Altro che prima. Lassù nel cielo Pechino potrebbe presto essere l’unica.

FONTE: www.repubblica.it/scienze/2018/12/07/news/pechino_la_luna_e_piu_vicina_un_robot_e_un_rover_verso_il_lato_oscuro_del_satellite-213666219/?ref=RHPPRT-BS-I0-C4-P1...

(SimonLeBon)
00venerdì 7 dicembre 2018 23:04
Re:
Devo dire che quelle cinesi sono una cultura e una mentalità che non sono facilmente comprensibili per l'europeo-occidentale.

Il loro progresso pero' è sotto gli occhi delle altre popolazioni mondiali, che ne constatano direttamente anche la disapora, tra l'altro.

Simon
Hal.9000
00sabato 8 dicembre 2018 05:44
"L'obiettivo è far luce sull'evoluzione della Luna e tentare la coltivazione di piante in vista di una futura base lunare" sottolinea l'Istituto Nazionale di Astrofisica su media.inaf.it
...

Secondo una notizia diffusa in primavera dall'agenzia di stampa cinese Xinhua, Chang'e-4 porterà sulla Luna anche una mini 'biosfera' con semi di patata e Arabidopsis, una pianta da fiore e uova del baco da seta, per testarne la coltivazione attraverso un esperimento biologico progettato da 28 università cinesi.

RIPRODUZIONE RISERVATA Copyright Adnkronos.
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Sarà interessante conoscere i dettagli e gli esiti di questo esperimento, le difficoltà da superare sono parecchie!
monseppe2
00sabato 8 dicembre 2018 08:56
Re:
Hal.9000, 08/12/2018 05.44:

"L'obiettivo è far luce sull'evoluzione della Luna e tentare la coltivazione di piante in vista di una futura base lunare" sottolinea l'Istituto Nazionale di Astrofisica su media.inaf.it
...

Secondo una notizia diffusa in primavera dall'agenzia di stampa cinese Xinhua, Chang'e-4 porterà sulla Luna anche una mini 'biosfera' con semi di patata e Arabidopsis, una pianta da fiore e uova del baco da seta, per testarne la coltivazione attraverso un esperimento biologico progettato da 28 università cinesi.

RIPRODUZIONE RISERVATA Copyright Adnkronos.
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Sarà interessante conoscere i dettagli e gli esiti di questo esperimento, le difficoltà da superare sono parecchie!



i 27 giorni sono quelli necessari per un ciclo lunare non sinodico (ovvero non come osservabile da terra, ma riferito alle stelle) in pratica la sonda deve fare un appuntamento con l'orbita lunare..

Sono i primi, infatti, per la maggiore difficoltà delle comunicazioni da terra al lato non visibile della luna.
La luna comunque compie una rotazione su se stessa ogni mese e pertanto potranno osservare comunque tutto lo spazio visibile dalla Luna. Non potranno quasi mai vedere la terra (dipende da che angolo del lato scuro siano allunati). ma questo può essere una novità interessante..

Ma neppure potranno essere visti da terra.... (speriamo bene).

Mi pare di ricordare che il lato non visibile della Luna sia pure maggiormente esposta ad impatti di meteoriti rispetto a quello geostazionario che è visibile da terra.

Speriamo che ne tengano conto in caso di base lunare... [SM=g27988]

monseppe2
anto_netti
00mercoledì 12 dicembre 2018 08:40
Ben venga la ricerca scientifica! Ma ho paura che non manchino anche gli interessi politici, economici e militari. Visto che la Cina è ora anch'essa una potenza mondiale.

Ciao
anto_netti
Hal.9000
00giovedì 3 gennaio 2019 06:19

Rappresentazione artistica del rover della missione cinese Chang'e 4 sulla superficie della Luna (fonte: Chinese Academy of Sciences) ANSA/Ansa


Conto alla rovescia per la prima volta della Cina sul lato oscuro della Luna: il rover della missione Chang'e 4 potrebbe posarsi sul suolo lunare entro il 3 gennaio. La febbre dell'attesa corre sui tweet, che si stanno moltiplicando. Il primo rover cinese si era posato sulla Luna il 6 dicembre 2016 con la missione cinese Chang'E-3; era stato anche il primo veicolo spaziale a posarsi sulla Luna dopo 40 anni, dopo la missione sovietica Luna 24, del 1976.

Lanciata il 7 dicembre 2018 dall'agenzia spaziale cinese (Cnsa) ed entrata nell'orbita lunare il 12 dicembre, la missione prevedeva 27 giorni di viaggio, al termine dei quali è previsto che il lander e il rover a bordo della sonda si posino nel cratere Von Karman, all'interno del bacino Polo Sud-Aitken. L'avvicinamento della sonda è cominciato il 30 dicembre, quando il veicolo è sceso su un'orbita più bassa di 15 chilometri. L'obiettivo è raccogliere nuovi dati che aiutino a ricostruire l'evoluzione della Luna e tentare la coltivazione di piante in vista della costruzione di una futura base lunare.

Il principale obiettivo scientifico della missione Chang'e-4 è esplorare la faccia nascosta della Luna nel campo d'azione del rover, studiandone la topografia e la composizione mineralogica. Poiché il rover si trova sull'altra faccia della Luna non può esistere un contatto diretto con la Terra: per questo è previsto l'uso del satellite, chiamato Queqiao, lanciato nel maggio 2018. A bordo della missione c'è tanta tecnologia europea, con strumenti realizzati da Germania, Svezia e Paesi Bassi. Secondo una notizia diffusa in primavera dall'agenzia di stampa cinese Xinhua, Chang'E-4 porta sulla Luna anche una mini 'biosfera' con semi di patata e Arabidopsis, una pianta da fiore e uova del baco da seta, per testarne la coltivazione con un esperimento progettato da 28 università cinesi. Nella nuova corsa alla Luna la Cina si prepara così a precedere Stati Uniti e Russia.

RIPRODUZIONE RISERVATA Copyright ANSA
www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2019/01/02/la-cina-in-dirittura-darrivo-sulla-luna_9a5227a0-d380-476f-9582-2d9d8729a...
(SimonLeBon)
00giovedì 3 gennaio 2019 07:25
Re:
Hal.9000, 03/01/2019 06:19:




Conto alla rovescia per la prima volta della Cina sul lato oscuro della Luna: il rover della missione Chang'e 4 potrebbe posarsi sul suolo lunare entro il 3 gennaio. La febbre dell'attesa corre sui tweet, che si stanno moltiplicando. Il primo rover cinese si era posato sulla Luna il 6 dicembre 2016 con la missione cinese Chang'E-3; era stato anche il primo veicolo spaziale a posarsi sulla Luna dopo 40 anni, dopo la missione sovietica Luna 24, del 1976. ...



La Cina è indiscutibilmente in grande sviluppo e progresso.
Con la popolazione e le potenzialità che hanno, sono destinati a diventare la piu' grande potenza del mondo.

Simon
anto_netti
00giovedì 3 gennaio 2019 09:06
Potrebbe verificarsi una nuova gara spaziale come lo era tra U.S.A e Unione Sovietica.

Questa volta le parti in gioco potrebbero essere: U.S.A., Russia, Cina e l'europea E.S.A.

Ciao
anto_netti
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