Re:
Ti propongo alcune osservazioni tratte da una nostra pubblicazione:
"*** it-1 pp. 78-79 Agricoltura ***
L’agricoltura ebbe una parte importante nella legislazione di Israele. La terra apparteneva a Geova e quindi non si doveva abusarne. (Le 25:23) La terra non si poteva vendere in perpetuo e, fatta eccezione per le proprietà all’interno delle città cinte da mura, la terra venduta a seguito di disgrazie e rovesci finanziari veniva restituita al proprietario originale nell’anno del Giubileo. (Le 25:10, 23-31) Ogni sette anni c’era un anno sabatico, durante il quale la terra rimaneva incolta e riacquistava fertilità, coi risultati che attualmente si ottengono con l’avvicendamento delle colture. (Eso 23:10, 11; Le 25:3-7) Questa esigenza poteva sembrare rischiosa e certo metteva alla prova la fede della nazione nella promessa di Dio di provvedere a sufficienza per arrivare fino al raccolto dell’anno dopo. Allo stesso tempo incoraggiava la prudenza e la previdenza. Anche l’anno del Giubileo (ogni 50 anni) era un anno di riposo per la terra. — Le 25:11, 12.
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*** it-1 p. 79 Agricoltura ***
Anche se con la benedizione di Dio quello sarebbe stato per loro un paese ‘dove scorreva latte e miele’, c’erano problemi di natura agricola da risolvere. A condizione che ubbidissero non ci sarebbe stato bisogno di irrigazione su larga scala. (De 8:7; 11:9-17) La stagione delle piogge iniziava con le prime piogge verso la metà di ottobre e continuava fino al tempo delle ultime piogge, che finiva verso la metà di aprile. (De 11:14) Seguivano poi cinque mesi generalmente asciutti, durante i quali il calore e la siccità erano alleviati dall’abbondante rugiada che calava di notte e rinfrescava il terreno e le piante. — Ge 27:28; De 33:28; vedi RUGIADA.
Per la conservazione del suolo lungo i pendii si ricorreva a terrazze trattenute da muretti di pietra, onde evitare l’erosione del prezioso terriccio coltivabile. Scavi archeologici mostrano che su alcuni pendii c’erano anche 60 o più di queste terrazze. Per proteggere le messi nei vigneti e nei campi si costruivano capanne, baracche o anche torri permanenti affinché un guardiano potesse sorvegliare la zona circostante. — Isa 1:8; 5:2; Mt 21:33."
Ci sono anche i riferimenti biblici, ad esempio:
(Esodo 23:10, 11) 10 “E per sei anni devi seminare la tua terra e ne devi raccogliere il prodotto. 11 Ma il settimo anno la devi lasciare incolta e la devi far stare a riposo, e i poveri del tuo popolo ne devono mangiare; e ciò che è lasciato da loro devono mangiarlo le bestie selvagge del campo. Così devi fare con la tua vigna e col tuo oliveto...
La storia dell'inferno è fasulla: la Bibbia non parla mai né di inferno né di condanna alle fiamme dell'inferno.
Simon