Opprimere chi è pacifico e non fa del male al prossimo, richiede una cervellotica giustificazione non facile da escogitare, tanto che il Ministero della Giustizia nel formulare le accuse è dovuto ricorrere a delle estrapolazioni di frasi riportate nelle pubblicazioni dei testimoni ritenute “estremiste”, giungendo a condannare le interpretazioni bibliche dei testimoni e gli stessi passi dalla Bibbia usata dai testimoni. Insomma un vero e proprio processo alle idee e alle convinzioni e non ai comportamenti visto che reati da parte dei testimoni non sono stati rilevati dalle autorità. Un atteggiamento da far rivoltare nella tomba il buon Voltaire che condannava il “diritto delle tigri”, ovvero l’intolleranza verso chi la pensava diversamente. Una serie di accuse quelle delle autorità russe che per essere credute devono preferibilmente avere il sostegno mediatico e propagandistico dei mezzi di informazioni, i quali hanno a volte successo nella manipolazione delle menti, anche se non di tutte fortunatamente.
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