La Sacra Bibbia, Galbiati, Penna e Rossano, UTET 1963, 1964, 1973.

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roberto.testimonidigeova
00martedì 24 gennaio 2012 09:18
Ho "sottratto" questa Bibbia in tre volumi a mio padre. Ha un ampio apparato di note testuali ed esegetiche. Qualcuno può farmi una recensione della stessa, e dargli un valore (non monetario!).
Grazie [SM=g27985]
jwfelix
00martedì 24 gennaio 2012 20:35
Re:
roberto.testimonidigeova, 24/01/2012 09.18:

Ho "sottratto" questa Bibbia in tre volumi a mio padre. Ha un ampio apparato di note testuali ed esegetiche. Qualcuno può farmi una recensione della stessa, e dargli un valore (non monetario!).
Grazie [SM=g27985]





Ce l'ho.
E' una buona Bibbia in quanto riporta il nome di Dio.
Ha delle note interessanti.
Il valore che gli dò è un valore medio.
Tieni conto che è servita di base per fare la traduzione della CEI.


Nella traduzione della CEI alla voce "L'EDIZIONE IN LINGUA ITALIANA DELLA SACRA BIBBIA PER L'USO LITURGICO" al sottotitolo "Come si è proceduto" (pag. VIII) troviamo scritto che "la nuova versione, pur partendo dal testo U.T.E.T., doveva essere condotta sui testi originali, tenendo però conto della versione dei LXX, della Volgata e della Neo-Volgata…".
Che questo sia vero è confermato anche dalle seguenti frasi che si riferiscono a come è stata fatta la Bibbia CEI tratte sempre dal libro "LA TRADUZIONE DELLA BIBBIA nella Chiesa italiana. Il Nuovo Testamento a cura di Carlo Buzzetti e Carlo Ghidelli. CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Ufficio Liturgico Nazionale. © EDIZIONI SAN PAOLO s.r.l., 1988":
"Fu scelta la soluzione intermedia, quella cioè di far uso di un testo base e come tale fu adottata l'eccellente versione dei monsignori Rossano, Penna e Galbiati, edita in bella veste dall'Unione tipografica editoriale tori-nese (UTET)." (pag.81)
"Il comitato per la versione italiana della Bibbia incominciò col pre-cisare a se stesso che la nuova versione, pur partendo dal testo UTET, do-veva essere condotta sui testi originali, tenendo però conto della versione dei LXX, della Volgata e della Neo-Volgata e di quanto, nell'esegesi cristiana dei secoli precedenti, potesse costituire un'indicazione impegnativa o utile per il traduttore". (pag. 81)
"La finalità e l'urgenza dell'iniziativa fecero giudicare non opportuno approntare una versione del tutto nuova del Testo Sacro. Si preferì curare – come avvenne inizialmente – la revisione di una traduzione già esistente. La scelta cadde sulla Bibbia UTET di Enrico Galbiati, Angelo Penna, Piero Rossano, che aveva incontrato favorevole accoglienza da parte del pubblico e giudizio positivo da parte degli specialisti, soprattutto nel settore della critica testuale per la fedeltà all'originale". (pag. 100)
"Come è detto all'inizio dell'edizione biblica CEI, questa traduzione serve come base per quella". (pag. 113)
"la nuova versione, pur partendo dal testo UTET" viene condotta sui testi originali, tenendo però conto della versione dei LXX e della Neo-Vulgata e di quanto, nell'esegesi cristiana dei secoli precedenti, potesse costituire un'indicazione impegnativa o utile per il traduttore". (pag. 115)
roberto.testimonidigeova
00martedì 24 gennaio 2012 21:23
Grazie Felix
[SM=g8925]
DIEGO.1966
00martedì 24 gennaio 2012 23:56
Ciao Roberto e buona serata,
spero di esserti utile nel fornirti qualche info sui traduttori di questo ottimo lavoro in tuo possesso.
Inizio nel citare Don Angelo Penna mio corregionale Abruzzese di Pereto prov. dell' Aquila noto teologo biblista docenta in lingue semitiche (ebraico, siriaco) , Piero Rossano Vescovo teologo Tra le sue pubblicazioni "Il Nuovo Testamento" (1983), "La speranza che è in noi" (1966, tradotto in 24 lingue), "Il problema teologico delle religioni" (1975), "Una fede pensata" (1988). Docente di Sacre Scritture nel Seminario Diocesano deceduto anch'esso, nel 91, Enrico Rodolfo Galbiati frequentò il Pontificio Istituto Biblico, insegnò greco biblico, partecipò alla Commissione diocesana per l'ecumenismo, anche lui purtroppo se ne andato nel 2004.

Queste sono alcune note biografiche di chi ha "firmato" l'opera.
Sperando di esserti stato utile ti saluto.
Ciao
barnabino
00mercoledì 25 gennaio 2012 00:23
Tre grandi biblisti italiani, ahimè tutti e tre deceduti.

Shalom
roberto.testimonidigeova
00mercoledì 25 gennaio 2012 09:06
Grazie a tutti voi. Mi pare di aver capito da Diego, Felix e Barnabino che i curatori di questa Bibbia erano tre persone estremamente competenti e capaci (d'altronde, se il loro lavoro ha fatto da base per la traduzione della cei...) . Ciò che mi ha colpito di questa traduzione in tre volumi è il notevole apparato di note in calce e l'uso costante del nome Jahvè nelle Scritture Ebraiche.

Altre curiosità:
Io non ho la Garofalo, che sovente è stata citata nelle nostre pubblicazioni. Mi sembra che abbiano delle notevoli similitudini.
Quali sono i motivi per cui, più o meno nello stesso periodo furono prodotte nell'ambito della Chiesa Cattolica varie traduzioni ufficiali, anche prima del concilio Vaticano II? Quali erano le differenze sostanziali tra l'una e l'altra? E perché (se si sa) fu scelta proprio questa traduzione come base per la CEI?

E infine: le note della Garofalo e della Galbiati-Penna-Rossano sono le stesse?

Grazie







DIEGO.1966
00mercoledì 25 gennaio 2012 16:52
Ciao Roberto,
mi fa piacere eserti stato utile le informazioni (biografiche) sui tre traduttori citati.
In riferimento alla Bibbia di Mons. Garofalo, denominata dai più "Bibbia di Garofalo" è più p meno della stessa epoca ed è corredata anch'essa con illuminanti note storico-esegetiche.
Come la prima citata ha la particolarità, sicuramente a te gradita [SM=g27988], di rendere sempre il Sacro Tetragramma con Jahve.
Due ottime opere.
Ciao
jwfelix
00mercoledì 25 gennaio 2012 18:40
Re:
roberto.testimonidigeova, 25/01/2012 09.06:


E infine: le note della Garofalo e della Galbiati-Penna-Rossano sono le stesse?

Grazie



No
gordon62
00venerdì 11 maggio 2012 17:08
Tempo fa ne avevo trovata una in rete a cura di un certo Mons.Angelini riveduta da Mons.Galbiati in 5 volumi mi sembra a una settantina di euro sempre edita nello stesso periodo, primi anni '60.
Com'è Felix ?

jwfelix
00venerdì 11 maggio 2012 21:15
Re:
gordon62, 11/05/2012 17.08:

Tempo fa ne avevo trovata una in rete a cura di un certo Mons.Angelini riveduta da Mons.Galbiati in 5 volumi mi sembra a una settantina di euro sempre edita nello stesso periodo, primi anni '60.
Com'è Felix ?




Veramente non l'ho mai sentita.

domingo7
00sabato 12 dicembre 2015 16:23
Carissimi Roberto e Jwfelix
Mi permetto di intervenire, visto che questo mi pare l'unico sito che ha diffuso qualche informazione in più sulla grande Bibbia Utet del 1963 (peraltro ancora ristampata nel 1973)

Oggi, moltissimi cattolici non sanno neppure che tale Bibbia fu realizzata, comprata e gustata dal popolo cristiano e solo pochi ricordano che la Bibbia Cei 1974 nacque da una revisione della Bibbia Utet.

Pubblicata in tre volumi, con un ampio apparato di introduzioni, note, cartine geografiche, mappe e fotografie, fu un'opera fedelissima ai testi originali e pregevole per le indicazioni filologiche, pastorali, critiche e storiche. La versione ebbe larga diffusione tra il pubblico, assicurando un notevole successo al progetto editoriale.

Fu apprezzata anche dai non cattolici per la stretta aderenza al testo masoretico (nell'Antico Testamento) e al testo critico di Nestle - Aland (per il Nuovo Testamento).

Il tetragramma fu sempre tradotto con Iahvé, mentre in moltissimi punti venne accantonata la Settanta per tornare al testo ebraico (emblematici furono, ad esempio, i casi del Salmo 110, 3 e di Proverbi 8,22).

In Matteo 1,25 Giuseppe non conobbe Maria "finché non ebbe partorito un figlio", mentre in Matteo 6,13 si preferì la traduzione "non ci esporre alle tentazioni" all'opzione tradizionale "non ci indurre in tentazione".

In Matteo 13,55 i fratelli di Gesù rimasero "fratelli" con un'onesta nota esplicativa e senza forzare il testo, mentre in Marco 1,15 si lesse un invito alla "conversione" piuttosto che al "far penitenza".

In Luca 1,28 "piena di grazia" rimase al suo millenario posto, mentre in Luca 2,14 gli "uomini di buona volontà" diventarono finalmente gli "uomini del suo amore".

Per la prima volta i cattolici italiani ebbero tra le mani una Bibbia tradotta in forma semplice e moderna, curata da biblisti molto competenti ed onesti, con introduzioni e note innovative ma equilibrate e, comunque, al di sopra di ogni sospetto.

Per leggibilità, precisione e cura, la Bibbia Utet superò perfino la mitica Riveduta del Luzzi, sbarrando definitivamente il passo alle ricorrenti critiche alle vecchie traduzioni cattoliche.

Il testo Utet fu quindi utilizzato per la prima edizione della Bibbia CEI (1971), che però scelse un approccio eclettico nell'adattarlo all'uso liturgico, abbandonando in alcuni punti il Masoretico e ritornando alla Volgata e alla Settanta.....
(SimonLeBon)
00sabato 12 dicembre 2015 16:40
Re: Carissimi Roberto e Jwfelix
domingo7, 12/12/2015 4:23 PM:

Mi permetto di intervenire, visto che questo mi pare l'unico sito che ha diffuso qualche informazione in più sulla grande Bibbia Utet del 1963 (peraltro ancora ristampata nel 1973)

Oggi, moltissimi cattolici non sanno neppure che tale Bibbia fu realizzata, comprata e gustata dal popolo cristiano e solo pochi ricordano che la Bibbia Cei 1974 nacque da una revisione della Bibbia Utet.

Pubblicata in tre volumi, con un ampio apparato di introduzioni, note, cartine geografiche, mappe e fotografie, fu un'opera fedelissima ai testi originali e pregevole per le indicazioni filologiche, pastorali, critiche e storiche. La versione ebbe larga diffusione tra il pubblico, assicurando un notevole successo al progetto editoriale.

Fu apprezzata anche dai non cattolici per la stretta aderenza al testo masoretico (nell'Antico Testamento) e al testo critico di Nestle - Aland (per il Nuovo Testamento).

Il tetragramma fu sempre tradotto con Iahvé, mentre in moltissimi punti venne accantonata la Settanta per tornare al testo ebraico (emblematici furono, ad esempio, i casi del Salmo 110, 3 e di Proverbi 8,22).

In Matteo 1,25 Giuseppe non conobbe Maria "finché non ebbe partorito un figlio", mentre in Matteo 6,13 si preferì la traduzione "non ci esporre alle tentazioni" all'opzione tradizionale "non ci indurre in tentazione".

In Matteo 13,55 i fratelli di Gesù rimasero "fratelli" con un'onesta nota esplicativa e senza forzare il testo, mentre in Marco 1,15 si lesse un invito alla "conversione" piuttosto che al "far penitenza".

In Luca 1,28 "piena di grazia" rimase al suo millenario posto, mentre in Luca 2,14 gli "uomini di buona volontà" diventarono finalmente gli "uomini del suo amore".

Per la prima volta i cattolici italiani ebbero tra le mani una Bibbia tradotta in forma semplice e moderna, curata da biblisti molto competenti ed onesti, con introduzioni e note innovative ma equilibrate e, comunque, al di sopra di ogni sospetto.

Per leggibilità, precisione e cura, la Bibbia Utet superò perfino la mitica Riveduta del Luzzi, sbarrando definitivamente il passo alle ricorrenti critiche alle vecchie traduzioni cattoliche.

Il testo Utet fu quindi utilizzato per la prima edizione della Bibbia CEI (1971), che però scelse un approccio eclettico nell'adattarlo all'uso liturgico, abbandonando in alcuni punti il Masoretico e ritornando alla Volgata e alla Settanta.....



Purtroppo non ce l'ho. Sto studiando le "Origini del cristianesimo" curato da Penna e alcuni capitoli sono molto interessanti, almeno per me.

Quanto a questa edizione della Bibbia, a quanto leggo, aveva un buon valore filologico ma ho la sensazione che sia andata persa nella miriade delle traduzioni e ristampe del testo biblico.

Con ogni probabilità si avvicina alla nostra TNM, anch'essa spesso molto letterale.

Simon
Ema1985
00sabato 25 giugno 2016 15:15
Buongiorno a tutti, scusate se riapro questa vecchia discussione ma volevo sapere cosa cambia tra le versioni del 63,54 e 73. Insomma, se un'edizione vale l'altra o ci sono sostanziali differenze tra le tre.
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