I testimoni di Geova ucciderebbero gli apostati.
Come trasformare persone pacifiche in potenziali assassini, questo è il perverso gioco di prestigio messo in atto da alcune persone che hanno trovato nel web un campo fertile in cui seminare l’intolleranza. Come ci sono riusciti? Beh, gli ingredienti sono più o meno sempre gli stessi: prendi una pubblicazione dei testimoni di Geova (possibilmente “vintage”); estrapola quelle frasi che servono allo scopo (se sono ad effetto è meglio); interpretale e spiegale senza alcun rispetto per il contesto (della pubblicazione stessa e della dottrina intera dei testimoni di Geova); infine, ripeti tale interpretazione come se fosse un mantra (che così diventa “vera”).
Nel caso specifico, la pubblicazione è una Torre di Guardia del 15/01/1954 (più d’antiquariato che “vintage”, ma è ancora meglio), che a un certo punto afferma:
“Essendo circoscritti dalle leggi delle nazioni in cui viviamo ed anche dalle leggi di Dio mediante Gesù Cristo, possiamo agire contro gli apostati soltanto fino a un certo punto, vale a dire, conformandoci alle due serie di leggi. La legge dello Stato e la legge di Dio mediante Cristo ci proibiscono di uccidere gli apostati, anche se sono membri della nostra stessa famiglia carnale.”
Un piatto veramente succulento! Ora, saltando a piè pari il senso dell’intero articolo e anche il punto di vista dei testimoni riguardo l’amore, la pace e la tolleranza, basta aggiungere a quella citazione frasi del tipo
“Sembra quasi che alla Torre di Guardia dispiaccia di non poterlo fare…”, e voilà, il gioco è fatto! Siamo diventati un gruppo di persone desiderosi di ammazzare coloro che non la pensano più come noi…
…lo scrivo maiuscolo e in grassetto così non sfugge:
CHE SQUALLORE!
Trovo superfluo sottolinearlo, ma vi sono costretto dalle circostanze, che nessuno di noi, per quanto offeso, indignato, mortificato, dalle mezze verità e dalle menzogne di certe persone, oserebbe mai, neppure lontanamente, nutrire un odio omicida di questo genere. Il nostro punto di vista è ben spiegato in ogni nostra pubblicazione ed è lo stesso del nostro Signore Cristo, che come è riportato in Giuda 9, quando
“ebbe una controversia col Diavolo e disputava intorno al corpo di Mosè, non osò portare un giudizio contro di lui in termini ingiuriosi, ma disse: “Ti rimproveri Geova””.
Anche quando siamo esortati dalle Sacre Scritture a odiare coloro che odiano Geova (Salmo 139:21-22:
"Non odio io quelli che ti odiano intensamente, o Geova, E non provo nausea per quelli che si rivoltano contro di te? Li odio con odio completo. Mi sono divenuti veri nemici".), tale odio non ha MAI lo scopo di fare del male agli altri. Questo è ben spiegato nel libro Perspicacia volume 2 pag. 417-419: ““Odio” può anche significare
forte avversione per qualcosa o qualcuno
senza però alcuna intenzione di nuocere, bensì con l’intento di evitarlo per un senso di ripugnanza.”, oppure: “Ma
questo odio non cerca di nuocere ad altri e non è sinonimo di disprezzo o rancore.”
Per cui, che sia chiaro, noi non faremmo mai del male volontariamente a qualcuno, né tantomeno proveremmo il desiderio di ucciderlo, neppure coloro che (loro sì!) ci vorrebbero far sparire dalla faccia della Terra.
Sono stato meno sintetico di quello che volevo, ma ci sarebbero molte altre considerazioni da fare al riguardo…