MATTEO 10:28

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Aquila-58
00domenica 1 agosto 2010 20:12
Perchè Gesù opera una distinzione tra "anima" e "corpo"?
Il testo greco di Matteo 10:28 legge:

"Kai me fobeisthe apo ton apoktennonton to soma, ten de psuchen me dunamenon apokteinai; fobeisthe de mallon ton dunamenon kai psuchen kai soma apolesai en geennei",
letteralmente:
"E non abbiate paura da gli uccidenti il corpo ma la anima non potenti uccidere, ma abbiate paura di più del potente sia anima che corpo distruggere (o "perdere", o "far perire") nella Geenna".
La TNM traduce:
"E non abbiate timore di quelli che uccidono il corpo ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può distruggere sia l’anima che il corpo nella Geenna".
Ho già parlato molte volte del significato delle parole di Gesù: qui per psuche si intende la vita del' essere umano.
Ergo, l' uomo può ucciderci, ma non toglierci definitivemente la vita.
Perchè? Perchè questa facoltà spetta solo a Dio (Rivelazione/Apocalisse 21:8 ; Giacomo 4:12)
La pericope parallela di Luca 12:4-5 ci viene in aiuto in tal senso; infatti, il testo lucano legge:
"Inoltre, dico a voi, amici miei: Non abbiate timore di quelli che uccidono il corpo e dopo ciò non possono fare nient’altro.  Ma vi indicherò io chi temere: Temete colui che dopo avere ucciso ha l’autorità di gettare nella Geenna. Sì, vi dico, temete Lui".
Il senso è chiarissimo, e si ricollega a quanto dicevo sopra: l' uomo non può far null' altro che uccidere il nostro corpo, mentre Dio può ucciderci ("l' intera persona", secondo il testo lucano, in quanto l' evangelista non opera alcuna dicotomia psuche/soma) e gettarci nella Geenna, ergo può annientarci, annichilirci definitivamente. La seconda morte, da cui non c' è risurrezione!

Tuttavia, la domanda è: perchè Gesù nel testo matteano, opera una distinzione psuche/soma?
E qui ci è di grande aiuto la cattolica Bibbia di Gerusalemme, da cui trarrò la versione e le relative note esplicative.
Proprio il capitolo 12 di Luca chiarisce bene il punto.
Abbiamo già visto il passo di Luca 12:4-5, ma anche nel resto del corpus del capitolo 12 Luca, riferendo le parole di Gesù, l' evangelista fa una distinzione psuche/soma, esattamente in Luca 12:23.
Qui la Bibbia di Gerusalemme traduce così:
"La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito" (Luca 12:23).
Il testo greco, però, legge:
"He gar psuche pleion estin tes trofes kai to soma tou endumatos".
La nota della Bibbia di Gerusalemme è illuminante!
Si legge, infatti:
"Luca 12:23: La vita: alla lettera "l' anima" in senso biblico, come nel versetto 19".
Avete notato: la "Gerusalemme" parla di "anima" in senso biblico (evidentemente contrapposto a un senso "teologico/filosofico"), traducendo psuche con "vita", e richiamando al versetto 19.
Di che si parla in questo versetto?
Si narra la parabola del ricco epulone e stolto, che la Bibbia di Gerusalemme traduce come segue:
"Poi dirò a me stesso ("kai erô têi psuchêi mou", letteralmente : "E dirò all' anima di me", ergo, "dirò a me stesso", cioè "alla mia persona"): "Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia". Ma Dio gli disse: "Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita ("psuchên sou", l' "anima tua", nel testo greco)" (Luca 12:19-20).
La distinzione psuche/soma operata da Gesù nel racconto lucano mette ben in evidenza "l' uomo biblico" nella sua perfetta unità psicosomatica.
Infatti il racconto prosegue dicendo:
"Poi disse ai discepoli: Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra vita ("psuchei" nel testo greco), di quello che mangerete; ne per il vostro corpo ("somati" nel testo greco), come lo vestirete. La vita ("psuche") vale più del cibo e il corpo ("soma") più del vestito" (Luca 12:22-23 - Bibbia di Gerusalemme).
Se non mangeremo, la nostra vita andrà perduta, perchè saremmo destinati a morire; se non copriremo il nostro corpo, potremmo ugualmente morire a causa del freddo, delle intemperie.
Perfetta unità psicosomatica dell' "uomo biblico", pertanto.
Ecco il senso della distinzione psuche/soma.
Grazie.
[SM=g27987]
Luca Jeff Ricci
00mercoledì 18 gennaio 2017 20:34
Ciao aquila,aprofitto del tuo post relativo a Matteo 5 per porti una domanda su un versetto di questp capitolo,il 5.Non avevo intenzione di aprire un tread per una cosina così,quindi chiedo:
-Perché viene detto che i perseguitati andranno in cielo quando poco prima(matteo 5-5)si dice che i miti erediteranno la terra?In Matteo 5-5 e Matteo 5-10 non capisco bene a cho si riferisce.
Se qualcuno affermassse che Matteo 5-10 è una "prova" del fatto che tutti vanno in cielo,tu cosa diresti riguardo a questo versetto?
barnabino
00mercoledì 18 gennaio 2017 20:50
Forse sarebbe meglio aprire un 3D a parte.

Shalom
Aquila-58
00mercoledì 18 gennaio 2017 21:15
Re:
Luca Jeff Ricci, 18/01/2017 20.34:

Ciao aquila,aprofitto del tuo post relativo a Matteo 5 per porti una domanda su un versetto di questp capitolo,il 5.Non avevo intenzione di aprire un tread per una cosina così,quindi chiedo:
-Perché viene detto che i perseguitati andranno in cielo quando poco prima(matteo 5-5)si dice che i miti erediteranno la terra?In Matteo 5-5 e Matteo 5-10 non capisco bene a cho si riferisce.
Se qualcuno affermassse che Matteo 5-10 è una "prova" del fatto che tutti vanno in cielo,tu cosa diresti riguardo a questo versetto?




Ti do una breve risposta, perchè siamo OT.
Gesù è il principale erede della terra come di ogni altra cosa (Ebrei 1:2), i suoi coeredi celesti erediteranno anch' essi la terra insieme a Lui (Rom. 8:15-17 ; Dan. 7:13-14, 18, 27).
Cristo e coeredi sono essi stessi il regno dei cieli, un Governo celeste che avrà dominio su ogni cosa, cielo e terra (1 Cor. 15:24-28), per cui i mansueti, i miti discepoli di Cristo, ma che non sono suoi coeredi celesti, erediteranno anch' essi la terra paradisiaca dove vivranno per sempre.
Poco dopo Gesù dice che nemmeno una particella della Legge passerà senza che tutto si sia adempiuto (Mt. 5:18), così si adempirà ciò che è scritto in Dan. 7:18,27 riguardo ai santi e Salmo 37:11 riguardo ai miti...

Sono solo brevissimi cenni...

TNM
00giovedì 19 gennaio 2017 00:39
Re: Re:
Aquila-58, 18/01/2017 21.15:

Gesù è il principale erede della terra come di ogni altra cosa, i suoi coeredi celesti erediteranno anch' essi la terra insieme a Lui



[SM=g28002]
Luca Jeff Ricci
00giovedì 19 gennaio 2017 17:48
Re: Re:
Aquila-58, 18/01/2017 21.15:




Ti do una breve risposta, perchè siamo OT.
Gesù è il principale erede della terra come di ogni altra cosa (Ebrei 1:2), i suoi coeredi celesti erediteranno anch' essi la terra insieme a Lui (Rom. 8:15-17 ; Dan. 7:13-14, 18, 27).
Cristo e coeredi sono essi stessi il regno dei cieli, un Governo celeste che avrà dominio su ogni cosa, cielo e terra (1 Cor. 15:24-28), per cui i mansueti, i miti discepoli di Cristo, ma che non sono suoi coeredi celesti, erediteranno anch' essi la terra paradisiaca dove vivranno per sempre.
Poco dopo Gesù dice che nemmeno una particella della Legge passerà senza che tutto si sia adempiuto (Mt. 5:18), così si adempirà ciò che è scritto in Dan. 7:18,27 riguardo ai santi e Salmo 37:11 riguardo ai miti...

Sono solo brevissimi cenni...




Aaaah quindi si può ereditare la terra anche essendo in cielo.Chiaro.
Quindi in sostanza in matteo 5 si riferisce agli unti?Perché poi in matteo 5:10,11 parla proprio di "regno dei cieli",quindi si riferiva in quel caso agli unti,come anche nel capitolo 5,che però è applicabile anche alla "grande folla".
Intendi questo?Spero di non aver capito male :) [SM=g1871112]
Aquila-58
00giovedì 19 gennaio 2017 18:00
Re: Re: Re:
Luca Jeff Ricci, 19/01/2017 17.48:



Aaaah quindi si può ereditare la terra anche essendo in cielo.Chiaro.




ovvio!
Gesù non sta nei cieli?
Direi di si (1 Tim. 6:16).
Ma Egli è erede di tutte le cose (Ebrei 1:2), quindi anche della terra (Ebrei 2:5)

Luca Jeff Ricci, 19/01/2017 17.48:


Quindi in sostanza in matteo 5 si riferisce agli unti?Perché poi in matteo 5:10,11 parla proprio di "regno dei cieli",quindi si riferiva in quel caso agli unti,come anche nel capitolo 5,che però è applicabile anche alla "grande folla".
Intendi questo?Spero di non aver capito male :) [SM=g1871112]



Mt. 5 non è un' isola a parte.
Il N.T. chiarisce una volta per tutte che cos' è il Regno dei cieli, appena abbozzato in sede anticotestamentaria (Dan. 7:13-14, 18,27).

Il Regno dei cieli non è altro che un Governo celeste che avrà il proprio dominio ovunque, cielo e terra (1 Cor. 15:27).
Devi focalizzarti inoltre su Mt.5:18: Gesù dice che nemmeno una minima lettera della Legge passerà senza che tutto si sia adempiuto.
Per Gesù "la Legge" include anche i salmi (Gv. 10:34), così come il libro di Daniele.
Per cui in sostanza Gesù, con le felicità o beatitudini e con Mt. 5:18, sta dicendo che quanto stabilito in Dan. 7:13-14, 18, 27 e Salmo 37:11 deve realizzarsi in senso escatologico mediante il Regno Celeste...quindi si, le felicità o beatitudini, in senso escatologico, saranno applicabili sia agli unti coeredi di Cristo che alle "altre pecore"..

Ti è chiaro?


barnabino
00giovedì 19 gennaio 2017 18:15

Quindi in sostanza in matteo 5 si riferisce agli unti?Perché poi in matteo 5:10,11 parla proprio di "regno dei cieli",quindi si riferiva in quel caso agli unti,come anche nel capitolo 5,che però è applicabile anche alla "grande folla"



Non necessariamente... i mansueti possederanno la terra (secondo la profezia di Salmo 37) perché vivranno su di essa per sempre, ma appartiene anche il "regno dei cieli". Regno dei cieli non indica una ubicazione specifica, indica il Regno di Dio (se leggi il passo corrispondente di Luca 6:20 si parla di regno di Dio e "cielo" a volte è usato come un eufemismo per indicare Geova) che certamente è in cielo ma che estende il suo dominio su tutto l'universo terra compresa, non c'è dunque un regno dei cieli e un regno della Terra, ma c'è il regno di Dio che domina sia sui cieli che sulla terra, dunque anche gli abitanti della terra erediteranno il regno dei cieli, diventando a suo tempo di nuovo figli di Dio.

Shalom
Aquila-58
00giovedì 19 gennaio 2017 18:20
Re:
barnabino, 19/01/2017 18.15:

dunque anche gli abitanti della terra erediteranno il regno dei cieli, diventando a suo tempo di nuovo figli di Dio.

Shalom




esattissimo!

Quando si realizzerà Rom. 8:21, gli abitanti della nuova terra (2 Pt. 3:13) diverranno sudditi terreni del Regno Celeste, acquisendo anch' essi la relazione filiale con Dio che già gli unti coeredi di Cristo avevano (Rom. 8:19)...

Sarà quindi l' adempimento definitivo di Efes. 1:10, saranno radunate in Cristo sia le cose nei cieli che le cose sulla terra...





Luca Jeff Ricci
00giovedì 19 gennaio 2017 19:29
Tutto chiaro eccetto una cosa:In salmo 37-29 si dice che i giusti risiederanno sulla terra per sempre.
Qua si riferisce a coloro che vivranno sulla terra,a quelli che vivranno in cielo(non mi sembra),o entrambi?
A me sembra che si riferisca solo a coloro che corporalmente risiederanno dulla terra.
Luca Jeff Ricci
00giovedì 19 gennaio 2017 19:34
Re:
barnabino, 19/01/2017 18.15:


ma appartiene anche il "regno dei cieli".


Non ho capito cosa dici qui,scusami. [SM=g7393]

Luca Jeff Ricci
00giovedì 19 gennaio 2017 19:39
Re: Re:
Aquila-58, 19/01/2017 18.20:




diverranno sudditi terreni del Regno Celeste








Ma non è stato detto prima che non esiste un "regno terreno" e un "regno celeste"?E che esiste solo il regno di dio?
Forse intendevi dire il regno di dio che è esercitato dai cieli,se intendevi così allora ok,mi è chiaro.
Scusami per la domanda. [SM=g1871115]
barnabino
00giovedì 19 gennaio 2017 19:43

Tutto chiaro eccetto una cosa:In salmo 37-29 si dice che i giusti risiederanno sulla terra per sempre.
Qua si riferisce a coloro che vivranno sulla terra,a quelli che vivranno in cielo(non mi sembra),o entrambi?



Le Scritture ebraiche non conoscono la speranza celeste, dunque è ragionevole credere che il salmista pensasse solo alla vita sulla terra.

Shalom
barnabino
00giovedì 19 gennaio 2017 19:54
Caro Luca,


Forse intendevi dire il regno di dio che è esercitato dai cieli,se intendevi così allora ok,mi è chiaro.



Infatti è così, il regno di Dio è "celeste" perché il potere è esercitato dai cieli, inaccessibili alla "carne e sangue", e promana da Dio. Giovanni ne parla come de "la nuova Gerusalemme che discende dal cielo": il regno è nei cieli ma scende giù sulla Terra esercitandovi la sovranità.

Shalom
Luca Jeff Ricci
00giovedì 19 gennaio 2017 20:31
Perfettamente chiaro,tutto chiaro.
Scusate per l'O.T,e vi ringrazio di cuore per la gentilezza e chiarezza delle vostre risposte :)
Aquila-58
00giovedì 19 gennaio 2017 22:38
Re:
Luca Jeff Ricci, 19/01/2017 19.39:




Forse intendevi dire il regno di dio che è esercitato dai cieli,se intendevi così allora ok,mi è chiaro.
Scusami per la domanda. [SM=g1871115]



esatto, è proprio questo che intendevo.
Come ho spiegato, il regno dei cieli (o regno di Dio, Mt. 19:23-24) è un Regno, un Governo celeste che - dai cieli - eserciterà il suo dominio anche sulla terra

Luca Jeff Ricci, 19/01/2017 20.31:

Perfettamente chiaro,tutto chiaro.
Scusate per l'O.T,e vi ringrazio di cuore per la gentilezza e chiarezza delle vostre risposte :)



grazie a te per la domanda...



dom@
00venerdì 20 gennaio 2017 00:31
Re:
Luca Jeff Ricci, 1/18/2017 8:34 PM:

Ciao aquila,aprofitto del tuo post relativo a Matteo 5 per porti una domanda su un versetto di questp capitolo,il 5.Non avevo intenzione di aprire un tread per una cosina così,quindi chiedo:
-Perché viene detto che i perseguitati andranno in cielo quando poco prima(matteo 5-5)si dice che i miti erediteranno la terra?In Matteo 5-5 e Matteo 5-10 non capisco bene a cho si riferisce.
Se qualcuno affermassse che Matteo 5-10 è una "prova" del fatto che tutti vanno in cielo,tu cosa diresti riguardo a questo versetto?



In Revelatione 6 Geova cerca riempire un Numero celestiale Che alla Terra non c'e'!

Revelatione 6: 9 E quando aprì il quinto sigillo, vidi sotto l’altare+ le anime+ di quelli che erano stati scannati+ a causa della parola di Dio e* a causa dell’opera di testimonianza*+ che avevano.

10 E gridarono ad alta voce, dicendo: “Fino a quando, Sovrano+ Signore* santo e verace,+ ti tratterrai dal giudicare+ e dal vendicare il nostro sangue+ su quelli che dimorano sulla terra?

” 11 E a ciascuno di loro fu data una lunga veste bianca;+ e fu detto loro di riposarsi [SM=g2037506] ancora un po’, """""finché fosse completo anche il numero""""""" dei loro compagni di

schiavitù e dei loro fratelli che stavano per essere uccisi+ come lo erano stati anche loro.
Cattolico Curioso
00domenica 22 gennaio 2017 17:53
Re: Perchè Gesù opera una distinzione tra "anima" e "corpo"?
Aquila-58, 8/1/2010 8:12 PM:

Il testo greco di Matteo 10:28 legge:

"Kai me fobeisthe apo ton apoktennonton to soma, ten de psuchen me dunamenon apokteinai; fobeisthe de mallon ton dunamenon kai psuchen kai soma apolesai en geennei",
letteralmente:
"E non abbiate paura da gli uccidenti il corpo ma la anima non potenti uccidere, ma abbiate paura di più del potente sia anima che corpo distruggere (o "perdere", o "far perire") nella Geenna".
La TNM traduce:
"E non abbiate timore di quelli che uccidono il corpo ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può distruggere sia l’anima che il corpo nella Geenna".
Ho già parlato molte volte del significato delle parole di Gesù: qui per psuche si intende la vita del' essere umano.
Ergo, l' uomo può ucciderci, ma non toglierci definitivemente la vita.
Perchè? Perchè questa facoltà spetta solo a Dio (Rivelazione/Apocalisse 21:8 ; Giacomo 4:12)
La pericope parallela di Luca 12:4-5 ci viene in aiuto in tal senso; infatti, il testo lucano legge:
"Inoltre, dico a voi, amici miei: Non abbiate timore di quelli che uccidono il corpo e dopo ciò non possono fare nient’altro.  Ma vi indicherò io chi temere: Temete colui che dopo avere ucciso ha l’autorità di gettare nella Geenna. Sì, vi dico, temete Lui".
Il senso è chiarissimo, e si ricollega a quanto dicevo sopra: l' uomo non può far null' altro che uccidere il nostro corpo, mentre Dio può ucciderci ("l' intera persona", secondo il testo lucano, in quanto l' evangelista non opera alcuna dicotomia psuche/soma) e gettarci nella Geenna, ergo può annientarci, annichilirci definitivamente. La seconda morte, da cui non c' è risurrezione!

Tuttavia, la domanda è: perchè Gesù nel testo matteano, opera una distinzione psuche/soma?
E qui ci è di grande aiuto la cattolica Bibbia di Gerusalemme, da cui trarrò la versione e le relative note esplicative.
Proprio il capitolo 12 di Luca chiarisce bene il punto.
Abbiamo già visto il passo di Luca 12:4-5, ma anche nel resto del corpus del capitolo 12 Luca, riferendo le parole di Gesù, l' evangelista fa una distinzione psuche/soma, esattamente in Luca 12:23.
Qui la Bibbia di Gerusalemme traduce così:
"La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito" (Luca 12:23).
Il testo greco, però, legge:
"He gar psuche pleion estin tes trofes kai to soma tou endumatos".
La nota della Bibbia di Gerusalemme è illuminante!
Si legge, infatti:
"Luca 12:23: La vita: alla lettera "l' anima" in senso biblico, come nel versetto 19".
Avete notato: la "Gerusalemme" parla di "anima" in senso biblico (evidentemente contrapposto a un senso "teologico/filosofico"), traducendo psuche con "vita", e richiamando al versetto 19.
Di che si parla in questo versetto?
Si narra la parabola del ricco epulone e stolto, che la Bibbia di Gerusalemme traduce come segue:
"Poi dirò a me stesso ("kai erô têi psuchêi mou", letteralmente : "E dirò all' anima di me", ergo, "dirò a me stesso", cioè "alla mia persona"): "Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia". Ma Dio gli disse: "Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita ("psuchên sou", l' "anima tua", nel testo greco)" (Luca 12:19-20).
La distinzione psuche/soma operata da Gesù nel racconto lucano mette ben in evidenza "l' uomo biblico" nella sua perfetta unità psicosomatica.
Infatti il racconto prosegue dicendo:
"Poi disse ai discepoli: Per questo io vi dico: Non datevi pensiero per la vostra vita ("psuchei" nel testo greco), di quello che mangerete; ne per il vostro corpo ("somati" nel testo greco), come lo vestirete. La vita ("psuche") vale più del cibo e il corpo ("soma") più del vestito" (Luca 12:22-23 - Bibbia di Gerusalemme).
Se non mangeremo, la nostra vita andrà perduta, perchè saremmo destinati a morire; se non copriremo il nostro corpo, potremmo ugualmente morire a causa del freddo, delle intemperie.
Perfetta unità psicosomatica dell' "uomo biblico", pertanto.
Ecco il senso della distinzione psuche/soma.
Grazie.
[SM=g27987]


Se ritieni che la parola pronunciata da Gesù in Matteo 10:28 e tradotta come "anima" non significhi "anima" ma significhi altro, perchè chiedi a chi legge la Bibbia di interpretare la Bibbia diversamente da come è tradotta? Non sarebbe meglio correggere l'errore di traduzione?
Aquila-58
00domenica 22 gennaio 2017 18:00
Re: Re: Perchè Gesù opera una distinzione tra "anima" e "corpo"?
Cattolico Curioso, 22/01/2017 17.53:


Se ritieni che la parola pronunciata da Gesù in Matteo 10:28 e tradotta come "anima" non significhi "anima" ma significhi altro, perchè chiedi a chi legge la Bibbia di interpretare la Bibbia diversamente da come è tradotta? Non sarebbe meglio correggere l'errore di traduzione?




Significa banalmente proprio "anima", ma in senso biblico, non metafisico, come alberga nella tua mente.

Vuoi che ti faccia degli esempi di che cosa sia la psychè neotestamentaria?

Se vuoi, inizio....


[SM=g27985]
barnabino
00domenica 22 gennaio 2017 22:46

Se ritieni che la parola pronunciata da Gesù in Matteo 10:28 e tradotta come "anima" non significhi "anima" ma significhi altro, perchè chiedi a chi legge la Bibbia di interpretare la Bibbia diversamente da come è tradotta? Non sarebbe meglio correggere l'errore di traduzione?



La traduzione è corretta e dovrebbe far meditare chi crede nell'anima immortale, infatti qui Gesù dice chiaramente che l'anima, qualunque cosa sia, può essere distrutta da Dio... dunque non è "immortale".

Shalom
Cattolico Curioso
00lunedì 23 gennaio 2017 18:00
Re:
barnabino, 1/22/2017 10:46 PM:


Se ritieni che la parola pronunciata da Gesù in Matteo 10:28 e tradotta come "anima" non significhi "anima" ma significhi altro, perchè chiedi a chi legge la Bibbia di interpretare la Bibbia diversamente da come è tradotta? Non sarebbe meglio correggere l'errore di traduzione?



La traduzione è corretta e dovrebbe far meditare chi crede nell'anima immortale, infatti qui Gesù dice chiaramente che l'anima, qualunque cosa sia, può essere distrutta da Dio... dunque non è "immortale".

Shalom


Si, qui Gesù dice sia che l'anima, qualunque cosa sia, può essere distrutta da Dio, sia che un essere umano non può uccidere l'anima.

Quindi, in questo versetto, non si dia ragione nè a chi sostiene che l'anima è immortale, nè a chi sostiene che i concetti di anima e corpo (di una persona viva) coincidano?

In altre parole, basandoci su questo versetto, entrambi possiamo sostenere che la Bibbia contraddice la controparte, ma non possiamo sostenere che la Bibbia concordi con la nostra idea?
Aquila-58
00lunedì 23 gennaio 2017 18:03
Re: Re:
Cattolico Curioso, 23/01/2017 18.00:


Si, qui Gesù dice sia che l'anima, qualunque cosa sia, può essere distrutta da Dio, sia che un essere umano non può uccidere l'anima.

Quindi, in questo versetto, non si dia ragione nè a chi sostiene che l'anima è immortale, nè a chi sostiene che i concetti di anima e corpo (di una persona viva) coincidano?

In altre parole, basandoci su questo versetto, entrambi possiamo sostenere che la Bibbia contraddice la controparte, ma non possiamo sostenere che la Bibbia concordi con la nostra idea?




l' essere umano non può distruggere, annientare (apollymi) la psychè, qui tradotto "anima".
Dobbiamo capire che cos' è la psychè.
Per far questo, tu devi vedere, caro Cattolico, l' applicazione biblica del sostantivo psychè, sia nel N.T. che nell' A.T. (nella LXX)...
Non siamo quindi autorizzati a dare al sostantivo un significato non biblico, dobbiamo restare al paradigma giudaico e biblico...

Ciao.




Cattolico Curioso
00lunedì 23 gennaio 2017 18:14
Re: Re: Re: Perchè Gesù opera una distinzione tra "anima" e "corpo"?
Aquila-58, 1/22/2017 6:00 PM:


Significa banalmente proprio "anima", ma in senso biblico, non metafisico, come alberga nella tua mente.

Vuoi che ti faccia degli esempi di che cosa sia la psychè neotestamentaria?
Se vuoi, inizio....
[SM=g27985]


Ti riconosco la capacità di scrivere cose che, anche se (per me) non sono condivisibili, sono pur sempre (per me) interessanti, ovvero utili per capire come ragiona chi non la pensa come me, quindi... inizia.


Aquila-58
00lunedì 23 gennaio 2017 18:16
Re: Re: Re: Re: Perchè Gesù opera una distinzione tra "anima" e "corpo"?
Cattolico Curioso, 23/01/2017 18.14:


Ti riconosco la capacità di scrivere cose che, anche se (per me) non sono condivisibili, sono pur sempre (per me) interessanti, ovvero utili per capire come ragiona chi non la pensa come me, quindi... inizia.






ho iniziato appena un minuto fa nel post sopra, il n. 22

Puoi leggerlo e commentarlo....

Leggerò stasera il tuo commento, ora devo uscire....

A stasera dopo cena....


[SM=g1944981]
(SimonLeBon)
00lunedì 23 gennaio 2017 18:27
Re: Re:
Cattolico Curioso, 23/01/2017 18:00:


Si, qui Gesù dice sia che l'anima, qualunque cosa sia, può essere distrutta da Dio, sia che un essere umano non può uccidere l'anima.

Quindi, in questo versetto, non si dia ragione nè a chi sostiene che l'anima è immortale, nè a chi sostiene che i concetti di anima e corpo (di una persona viva) coincidano?

In altre parole, basandoci su questo versetto, entrambi possiamo sostenere che la Bibbia contraddice la controparte, ma non possiamo sostenere che la Bibbia concordi con la nostra idea?



Caro cattolico,
Il problema dell'anima nasce già dall'inizio, da quando l'uomo viene creato da Dio e diventa "essere (o anima) vivente".
Se c'era un anima immortale, deve essere stata creata da Dio in principio alla creazione, altrimenti vedo difficile l'idea di farla "aggiungere" a posteriori.
Non so se le piace il ragionamento.

Simon
Cattolico Curioso
00mercoledì 25 gennaio 2017 18:27
Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 1/23/2017 6:27 PM:



Caro cattolico,
Il problema dell'anima nasce già dall'inizio, da quando l'uomo viene creato da Dio e diventa "essere (o anima) vivente".
Se c'era un anima immortale, deve essere stata creata da Dio in principio alla creazione, altrimenti vedo difficile l'idea di farla "aggiungere" a posteriori.
Non so se le piace il ragionamento.

Simon


Vediamo un po' di analizzare la situazione...
Per i cattolici, l'anima di ciascun essere umano esiste da quando esso nasce, ed è immortale dallo stesso momento...
Per i TdG, l'anima di ciascun essere umano esiste da quando nasce, ma può morire, però l'anima dei "giusti" risuscita... immortale.

Forse l'anima dei "giusti" è stata creata da Dio, in principio alla creazione?

Mi pare che il tuo ragionamento contrasti con le mie idee quanto contrasta con le tue.
barnabino
00mercoledì 25 gennaio 2017 18:44
Caro Cattolico,


Per i cattolici, l'anima di ciascun essere umano esiste da quando esso nasce, ed è immortale dallo stesso momento...



Non saprei, sei tu il cattolico... sull'origine dell'anima credo che ci sia più di una teoria filosofica, dato che la Bibbia non dice da nessuna parte che l'anima è data da Dio al momento del concepimento. Le opinioni dei Padri divergono notevolmente non so cosa dica oggi il catechismo sulla questione, magari citaci il punto.


Per i TdG, l'anima di ciascun essere umano esiste da quando nasce, ma può morire, però l'anima dei "giusti" risuscita... immortale



Per la Bibbia, non per i testimoni di Geova, l'essere vivente (questa è la nefesh) esiste dal concepimento (non dalla nascita). L'essere vivente perfetto era destinato a vivere eternamente, il peccato ha condotto alla morte di tutti gli esseri, il sacrificio di Cristo ha ripristinato il paradiso e tutte le persone morte risorgeranno per tornare a vivere eternamente.


Forse l'anima dei "giusti" è stata creata da Dio, in principio alla creazione?



Geova per le Scritture ha creato solo Adamo in quanto uomo, tutti gli essere umani, compresi i giusti, sono discendenti di Adamo e non sono creati direttamente da Geova.


Mi pare che il tuo ragionamento contrasti con le mie idee quanto contrasta con le tue



A noi interessa più che altro capire cosa dicono le Scritture, le opinioni umane possono variare grandemente sul soggetto, non a caso la Chiesa per secoli ha oscillato tra Platone e Aristotele.

Shalom
Aquila-58
00mercoledì 25 gennaio 2017 19:30
Re: Re: Re: Re:
Caro Cattolico,

Cattolico Curioso, 25/01/2017 18.27:


Vediamo un po' di analizzare la situazione...
Per i cattolici, l'anima di ciascun essere umano esiste da quando esso nasce, ed è immortale dallo stesso momento...





sai citarmi un passo biblico che attesti che all' uomo sia data un' anima spirituale immortale sin dalla nascita?


Cattolico Curioso, 25/01/2017 18.27:


Per i TdG, l'anima di ciascun essere umano esiste da quando nasce, ma può morire, però l'anima dei "giusti" risuscita... immortale.

Forse l'anima dei "giusti" è stata creata da Dio, in principio alla creazione?

Mi pare che il tuo ragionamento contrasti con le mie idee quanto contrasta con le tue.




Mi pare onestamente che tu abbia le idee un pochino confuse sul testimoni di Geova pensiero...

I cristiani testimoni di Geova non credono affatto che l' uomo sia stato dotato di un' anima spirituale immortale sin dalla nascita (sai di nuovo citarmi un passo biblico al riguardo?).
I cristiani testimoni di Geova si attengono alla nozione di anima in senso biblico e guarda che per capirlo, non devo chiedere lumi alla Torre di Guardia o alla Svegliatevi, mi basta aprire una Bibbia Cattolica che più cattolica non si può, la Bibbia di Gerusalemme.

Facciamo due conticini:

La nota in calce della Bibbia di Gerusalemme al Salmo 6,5, afferma quanto segue:
La parola ebraica nepes (=vita, cf Gen. 2,7) designa il soffio vitale (e per estensione la gola) che è al principio della vita e si ritira con la morte. Questa parola designa spesso l’ uomo o l’ animale come l’ individuo animato o nelle diverse funzioni della vita corporea o affettiva, sempre collegare tra loro. L’ espressione “la mia nepes” equivale spesso al pronome riflessivo “me stesso”, proprio come “la mia vita” “il mio volto” “ la mia gloria”. Questi diversi sensi del concetto di “anima” saranno presenti anche nel N.T. (psyche)”.

Come vedi, secondo la cattolicissima Bibbia di Gerusalemme, i termini nepes e psychè non indicano mai un’ entità spirituale immortale che si separa dal corpo al momento della morte, per vivere coscientemente, perpetrando la personalità del defunto altrove.

Continuiamo?

Ma si, continuiamo....

1 Pt. 1:9 Bibbia di Gerusalemme:

"9 mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime (psychè). "

1 Pt. 1:9 “nota Bibbia di Gerusalemme: “salvezza delle anime: cioè delle persone”;


Luca 12:19-20, 23 Bibbia di Gerusalemme:

"19 Poi dirò a me stesso: Anima (psychè) mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!». 20 Ma Dio gli disse: «Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita (psychè). E quello che hai preparato, di chi sarà?»...... 23 La vita (psychè) infatti vale più del cibo e il corpo più del vestito."

Luca 12:19-20, 23: nota Bibbia di Gerusalemme: “la vita, letteralmente l’anima in senso biblico, come nel versetto 19”]

Ovviamente l' anima in senso biblico, come abbiamo visto dagli esempi suesposti, è mortale:

"25 Perché chi vuole salvare la propria vita (psychè), la perderà; ma chi perderà la propria vita (psychè) per causa mia, la troverà. " (Mt. 16:25 CEI).

Sono solo brevissimi cenni.
Saluti...
Cattolico Curioso
00sabato 28 gennaio 2017 19:14
Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 1/25/2017 7:30 PM:

Caro Cattolico,
sai citarmi un passo biblico che attesti che all' uomo sia data un' anima spirituale immortale sin dalla nascita?



Il versetto 1RE 17.22 è molto chiaro: Elia intercede presso Dio affinchè faccia risuscitare un fanciullo, e Dio decide di accontentare Elia, così che l’anima del fanciullo tornò nel corpo del corpo, ed il fanciullo riprese a vivere.
Evidentemente, in seguito alla morte del fanciullo, la sua anima non era morta, ma era uscita dal suo corpo, e Dio, per risuscitare il fanciullo, fa sì che l'anima rientri nel suo corpo.

Aquila-58, 1/25/2017 7:30 PM:

Mi pare onestamente che tu abbia le idee un pochino confuse sul testimoni di Geova pensiero...

I cristiani testimoni di Geova non credono affatto che l' uomo sia stato dotato di un' anima spirituale immortale sin dalla nascita (sai di nuovo citarmi un passo biblico al riguardo?).


Non ho mai sostenuto che siano i testimoni di Geova a credere che l' uomo sia stato dotato di un' anima spirituale immortale sin dalla nascita.
Ho semplicemente affermato che sia i cattolici, sia i TdG sostengono che, da un certo momento in poi, l'anima è immortale.
I Cattolici sostengono che quel momento coincida con il concepimento, mentre i TdG sostengono che quel momento coincide con il giorno del giudizio.
Siccome SimonLeBon nel post #25 del 1/23/2017 6:27 PM ha sostenuto che

Se c'era un anima immortale, deve essere stata creata da Dio in principio alla creazione, altrimenti vedo difficile l'idea di farla "aggiungere" a posteriori.

io gli ho risposto che, se il fatto che un'anima sia immortale, crea un problema, lo crea per entrambi, non solo per me.
Aquila-58
00sabato 28 gennaio 2017 19:23
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Cattolico Curioso, 28/01/2017 19.14:





Il versetto 1RE 17.22 è molto chiaro: Elia intercede presso Dio affinchè faccia risuscitare un fanciullo, e Dio decide di accontentare Elia, così che l’anima del fanciullo tornò nel corpo del corpo, ed il fanciullo riprese a vivere.
Evidentemente, in seguito alla morte del fanciullo, la sua anima non era morta, ma era uscita dal suo corpo, e Dio, per risuscitare il fanciullo, fa sì che l'anima rientri nel suo corpo.





giusto, ma che cos' è l' anima?
E' questo il punto, sai?
Dato che sei cattolico, ti rispondo volentieri con una Bibbia cattolica.

"Si distese tre volte sul bambino e invocò il Signore: «Signore, mio Dio, la vita (nepes, psychè nella LXX) di questo bambino torni nel suo corpo». 22 Il Signore ascoltò la voce di Elia; la vita (nepes) del bambino tornò nel suo corpo e quegli riprese a vivere. " (1 Re 17:21-22 CEI).

Quindi seconda la CEI la nepes e la psychè non sono altro che la vita!
Questo ci ricollega a Mt. 10:28: nè l' uomo nè la malattia ci possono privare per sempre della nepes/psychè, cioè della vita, perchè Dio può ridarcela nella risurrezione



Cattolico Curioso, 28/01/2017 19.14:



Non ho mai sostenuto che siano i testimoni di Geova a credere che l' uomo sia stato dotato di un' anima spirituale immortale sin dalla nascita.
Ho semplicemente affermato che sia i cattolici, sia i TdG sostengono che, da un certo momento in poi, l'anima è immortale.
I Cattolici sostengono che quel momento coincida con il concepimento, mentre i TdG sostengono che quel momento coincide con il giorno del giudizio.




per noi come per la cattolicissima Bibbia di Gerusalemme e la cattolicissima Bibbia CEI, l' anima biblica contraddistingue principalmente la persona o la vita della persona, va da se che la psychè divenga immortale o abbia la vita eterna alla risurrezione.

Saluti.

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