Re:
strongmind, 17/05/2011 20.52:
(garoma), 17/05/2011 17.28:
Il fatto è che il termine ebraico tradotto “giorno” può essere usato in riferimento a unità di tempo di varia durata, non solo a un periodo di 24 ore. Per esempio riassumendo l’opera creativa di Dio, Mosè parla di tutti e sei i giorni creativi come di un solo giorno. (Genesi 2:4) Inoltre il primo giorno creativo “Dio chiamava la luce Giorno, ma chiamò le tenebre Notte”. (Genesi 1:5) In questo caso solo una parte delle 24 ore è definita “giorno”. Di sicuro, nelle Scritture non ci sono elementi per affermare in modo arbitrario che ogni giorno creativo fosse di 24 ore, inoltre, nel I secolo E.V., dopo circa 4.000 anni di storia, la Bibbia indicava che il settimo “giorno” di riposo era ancora in corso. (Ebrei 4:4-6)
Un’enciclopedia osserva: “I giorni della creazione erano giorni creativi, fasi dell’opera, ma non giorni di ventiquattr’ore ciascuno”. — A Religious Encyclopædia, a cura di P. Schaff, 1894, vol. I, p. 613
Come vedi è la stessa Bibbia che ci aiuta a capire il significato di certe espressioni.
Questa comunque è un interpretazione personale dei testi, o meglio un interpretazione confessionale.
per esempio in Genesi 2:4 dire che la creazione viene rappresentata in un giorno mi sembra discutibile o comunque una libera interpretazione del testo poche righe sopra stà scritto "Iddio al settimo giorno concluse l'opera sua, il paragrafo spiega le origini del sabato...
e poi comunque il fatto che il 7 giorno possa essere ancora in corso non esclude che i sei giorni creativi furono composti da 24 ore l'uno come dice appunto e si faceva sera e si faceva mattina , un primo giorno...
l'Esempio di genesi 1:5 non esclude comunque che i giorni creativi fossero composti da 24 ore cioè tra sera e mattina... quel versetto dice solo che la luice fù chiamata giorno (Buon Giorno!) e il buio notte (buona notte) come vedi anche oggi la luce la chiamiamo giorno e il buio lo chiamiamo notte..ma i giorni sono composti da 24 ore ovvero da mattina e sera..
Con questo non voglio dire che i giorni creativi furono neccesarriamente di 24 ore ma penso che non si possa affermare il contrario e tantomerno i testi lo fanno.
Sia nelle Scritture Ebraiche che nelle Scritture Greche la parola “giorno” (ebr. yohm; gr. hemèra) è usata in senso letterale e in senso figurato o anche simbolico.
Un giorno solare, la fondamentale unità di tempo, corrisponde a una rotazione completa della terra sul suo asse, dal momento in cui il sole passa da un meridiano, il punto più alto raggiunto a mezzogiorno, finché vi ritorna. Questo giorno solare o civile viene attualmente diviso in 24 ore, a partire da mezzanotte. Tuttavia nei tempi biblici si seguivano altri metodi per suddividere il giorno.
Per gli ebrei il giorno iniziava la sera, dopo il tramonto, e terminava l’indomani al tramonto. Il giorno andava dunque da una sera all’altra. “Da sera a sera dovete osservare il vostro sabato”. (Le 23:32) E questo secondo il modello dei giorni creativi di Geova, come indicato in Genesi 1:5: “E si faceva sera e si faceva mattina, un primo giorno”. — Cfr. Da 8:14.
Anche se ufficialmente per gli ebrei il giorno cominciava la sera, a volte si diceva che iniziava al mattino. Per esempio, in Levitico 7:15 si legge: “La carne del sacrificio di rendimento di grazie dei suoi sacrifici di comunione si deve mangiare il giorno che è offerta. Non ne deve conservare alcuna parte fino al mattino”. Questo era un modo come un altro per dire che non si doveva lasciarla fino all’indomani.
Come nella storia della creazione, il periodo di luce è pure chiamato “giorno”. (Ge 1:5; 8:22) Nella Bibbia è suddiviso in periodi di tempo naturali: il crepuscolo del mattino o le tenebre del mattino, poco prima che inizi il giorno (Sl 119:147; 1Sa 30:17), il levare del sole o aurora (Gb 3:9), la mattina (Ge 24:54), il mezzogiorno (De 28:29; 1Re 18:27; Isa 16:3; At 22:6) e il tramonto, che segna la fine della giornata (Ge 15:12; Gsè 8:29), seguito dal crepuscolo o dalle tenebre della sera (2Re 7:5, 7). Anche l’orario in cui i sacerdoti facevano certe offerte o bruciavano l’incenso corrispondeva a periodi di tempo ben noti. — 1Re 18:29, 36; Lu 1:10.
Il termine “giorno”, o “giorni”, è usato anche a proposito del periodo di tempo in cui visse un dato personaggio, per esempio, i “giorni di Noè” e i “giorni di Lot”. — Lu 17:26-30; Isa 1:1.
Altri casi in cui il termine “giorno” indica periodi di varia durata o è usato in senso figurato sono: il “giorno che Dio creò Adamo” (Ge 5:1), “il giorno di Geova” (Sof 1:7), il “giorno di furore” (Sof 1:15), “il giorno della salvezza” (2Co 6:2), il “giorno del giudizio” (2Pt 3:7), il “gran giorno dell’Iddio Onnipotente” (Ri 16:14), ecc.
Un’enciclopedia osserva: “I giorni della creazione erano giorni creativi, fasi dell’opera, ma non giorni di ventiquattr’ore ciascuno”. — A Religious Encyclopædia, a cura di P. Schaff, 1894, vol. I, p. 613.
In sintesi il concetto della Bibbia della parola giorno non è riferito sempre a un giorno di 24 ore esso ha vari riferimenti e dal contesto si può capirne il senso, se letterale simbolico o figurativo. Questo era il senso del post che probabilmente hai frainteso. Inoltre, vedi che alla fine ti avevo citato anche un’enciclopedia non nostra per cui come vedi non è un’interpretazione personale.