Ministro della parola

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Francesco Longo
00giovedì 14 novembre 2019 15:14
Nella precedente discussione con Aquila , il quale giustamente asseriva che tutti i cristiani sono chiamati alla evangelizzazione, io desidero, fare una distinzione. I discepoli sono evangelitori, gli apostoli sono sia evangelizzatori ma anche ministri della Parola. Maestro perchè parli loro in parabole e a noi no. Perchè a voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio a loro no.. Da ciò si evince che il compito la missione è diversa. Per il discepolato , per essere cristiani è necessario ricevere il battesimo, ricevere la buona novella, e poi evangelizzare, che cosa però debbono annunciare? Ciò che hanno ricevuto. Gli Apostoli invece sono i ministri della Parola, i quali hanno un compito diverso. Esso riguarda anche la corretta interpretazione del messaggio evangelico. La storia insegna che non tutte le formulazioni in merito all'unigenito Figlio di Dio possono essere accettate e non solo. Basta un cuore sincero per essere ministro della Parola? Certo che l'incarico ricevuto dagli apostoli è diverso , forse più gravoso dei discepoli. Si evangelizza prima con la vita e poi con le parole : incarnare nella propria vita il vangelo. Il compito invece degli apostoli riguarda anche il campo dottrinale. I vostri comenti grazie
I-gua
00giovedì 14 novembre 2019 15:54
Re:
Francesco Longo, 14.11.2019 15:14:

Nella precedente discussione con Aquila , il quale giustamente asseriva che tutti i cristiani sono chiamati alla evangelizzazione, io desidero, fare una distinzione. I discepoli sono evangelitori, gli apostoli sono sia evangelizzatori ma anche ministri della Parola. Maestro perchè parli loro in parabole e a noi no. Perchè a voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio a loro no.. Da ciò si evince che il compito la missione è diversa. Per il discepolato , per essere cristiani è necessario ricevere il battesimo, ricevere la buona novella, e poi evangelizzare, che cosa però debbono annunciare? Ciò che hanno ricevuto. Gli Apostoli invece sono i ministri della Parola, i quali hanno un compito diverso. Esso riguarda anche la corretta interpretazione del messaggio evangelico. La storia insegna che non tutte le formulazioni in merito all'unigenito Figlio di Dio possono essere accettate e non solo. Basta un cuore sincero per essere ministro della Parola? Certo che l'incarico ricevuto dagli apostoli è diverso , forse più gravoso dei discepoli. Si evangelizza prima con la vita e poi con le parole : incarnare nella propria vita il vangelo. Il compito invece degli apostoli riguarda anche il campo dottrinale. I vostri comenti grazie




Esattamente non tutte le formulazioni in merito all’unigenito Figlio di Dio possono essere accettate!
[SM=g7348]

Perciò chi promuove il Cristo come 1/3 della TRINITÀ è squalificato sia come Ministro della Parola e di Evangelizzatore, perché promuove un vangelo diverso da quello del Cristo, così facendo diventa ministro dell’Anticristo perché promuove falsità e menzogne sul Cristo, sul Padre... per non parlare dello spirito santo! [SM=g1871112]
Aquila-58
00giovedì 14 novembre 2019 16:37
Re:
Caro Francesco,

Francesco Longo, 14/11/2019 15.14:

Nella precedente discussione con Aquila , il quale giustamente asseriva che tutti i cristiani sono chiamati alla evangelizzazione, io desidero, fare una distinzione. I discepoli sono evangelitori, gli apostoli sono sia evangelizzatori ma anche ministri della Parola.




dipende da cosa intendi per ministri (servitori) della parola...


Francesco Longo, 14/11/2019 15.14:


Maestro perchè parli loro in parabole e a noi no. Perchè a voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio a loro no.. Da ciò si evince che il compito la missione è diversa. Per il discepolato , per essere cristiani è necessario ricevere il battesimo, ricevere la buona novella, e poi evangelizzare, che cosa però debbono annunciare? Ciò che hanno ricevuto. Gli Apostoli invece sono i ministri della Parola, i quali hanno un compito diverso. Esso riguarda anche la corretta interpretazione del messaggio evangelico.





mah, a dire il vero "apostolo" in greco significa "inviato", per cui gli apostoli erano predicatori (Matteo 10:11-14) e insegnanti della parola di Dio, come del resto tutti i cristiani (Matteo 28:19-20).
Gli apostoli erano ispirati da Dio e quindi quello che hanno scritto è parola di Dio.
Essi quindi ci danno la parola di Dio, ma la corretta interpretazione ce la da Dio per mezzo dello spirito santo/parakletos (Giovanni 14:26 ; 16:13)

Nel I secolo lo spirito si è servito degli apostoli, ma non solo, perché per esempio, Aquila e Priscilla, che non erano tra i Dieci, insegnarono ad Apollo più correttamente la via di Dio (Atti 18:26)

Francesco Longo, 14/11/2019 15.14:


La storia insegna che non tutte le formulazioni in merito all'unigenito Figlio di Dio possono essere accettate e non solo. Basta un cuore sincero per essere ministro della Parola? Certo che l'incarico ricevuto dagli apostoli è diverso , forse più gravoso dei discepoli. Si evangelizza prima con la vita e poi con le parole :




si evangelizza con la parola e con se stessi, anche a costo di perdere la propria vita.
Questo vale per tutti, i Dieci come i discepoli, si pensi che Stefano, che era uno dei sette di Atti 6, fu scelto dagli apostoli per il servizio nelle mense (Atti 6:3-6), ma era anche un predicatore zelantissimo (Atti 6:10).
E che cos' è il ministero della parola di cui si parla a proposito degli apostoli in Atti 6:4?
Non è altro che l' insegnamento apostolici, di cui si parla in Atti 2:42.
Ma gli apostoli non erano gli unici a dover insegnare: ogni cristiano era un insegnante della parola (Matteo 28:20) e anche gli episcopi/presbiteri (sorveglianti/anziani, identica figura nel N.T.) lo erano, 1 Timoteo 3:2!


Francesco Longo, 14/11/2019 15.14:


incarnare nella propria vita il vangelo. Il compito invece degli apostoli riguarda anche il campo dottrinale. I vostri comenti grazie



non mi pare che "il compito degli apostoli riguardi il campo dottrinale". Paolo insegnava in tutte le chiese ma non era l' unico, perché anche Filippo (definito l' evangelizzatore…) insegnò all' eunuco etiope la corretta dottrina (Atti 8:30-35), ma non era uno dei Dieci.

Ciao


Francesco Longo
00giovedì 14 novembre 2019 17:47
Re: Re:
I-gua, 14/11/2019 15.54:




Esattamente non tutte le formulazioni in merito all’unigenito Figlio di Dio possono essere accettate!
[SM=g7348]

Perciò chi promuove il Cristo come 1/3 della TRINITÀ è squalificato sia come Ministro della Parola e di Evangelizzatore, perché promuove un vangelo diverso da quello del Cristo, così facendo diventa ministro dell’Anticristo perché promuove falsità e menzogne sul Cristo, sul Padre... per non parlare dello spirito santo! [SM=g1871112]



Puoi indicarci , nel rispetto, di tutti i gentilissiimi utenti di questo Forum, Chi ha mai formulato una dottrina da te su esposta. Grazie
Aquila-58
00giovedì 14 novembre 2019 17:56
Re: Re: Re:
Francesco Longo, 14/11/2019 17.47:



Puoi indicarci , nel rispetto, di tutti i gentilissiimi utenti di questo Forum, Chi ha mai formulato una dottrina da te su esposta. Grazie




Cari Francesco e Igua, qui non si parla della Trinità immanente ma di cosa significa essere ministri della Parola.

Quindi vi chiedo cortesemente di restare al tema, perché sennò i moderatori ci cancellano tutto (e giustamente, direi)

Sono stato chiaro?

Spero di si


Io tra un po' dovrò lasciarvi, perché stasera ho l' adunanza cristiana e farò tardi


I-gua
20giovedì 14 novembre 2019 18:28
Caro Francesco e caro 🦅

Se quì si parla di cosa significhi essere ministri della Parila
Allora ci sta pure menzionare ciò che squalifica in partenza qualsiasi che si vorrebbe ministro deLa Parola .

Chiunque insegni qualcosa che non è il Vangelo insegnato da Cristo, quindi che NON È PAROLA DI DIO
Non può essere considerato e considerarsi Ministro deLa Parola

Di conseguenza, se NON È ministro deLa Parola di YHWH (quindi ministro di Cristo) allora è ministro dell’Anticristo.

Non si tratta quindi di parlare della TRINITÀ IMMANENTE

ma di constatare logicamente una premessa per essere (qualsiasi cosa significhi) Ministro delLa Parola di Dio.
La premessa è semplice: RISPETTARE LA PAROLA SCRITTA DI DIO


questo è, come richiesto da Francesco, il mio commento in tema.
La DOTTRINA DELLA TRINITÀ È SOLO UN ESEMPIO, TRA GLI ALTR, che ci aiutano ad identificare coloro che si attengono alLa Parola di Dio e che l’amministrano in spirito e verità, da chi non può essere ministro delLa Parola di Dio perché semplicemente amministra un’altra parola è un altro Vangelo
barnabino
00giovedì 14 novembre 2019 18:44
Ma torniamo a parlare della Trinità? Ma basta, è la decima volta che ripetete sempre gli stessi cinque o sei passi, ormai abbiamo capito e ne abbiamo a nausea di ripetere le stesse cose e sentircele ripetere.

Shalom
I-gua
00giovedì 14 novembre 2019 18:49
Caro Barnabino
Lascia perdere la nauseante Trinità
E riteniamo solo questo



Chiunque insegni qualcosa che non è il Vangelo insegnato da Cristo, quindi che NON È PAROLA DI DIO
Non può essere considerato e considerarsi Ministro deLa Parola

barnabino
00giovedì 14 novembre 2019 18:58

Chiunque insegni qualcosa che non è il Vangelo insegnato da Cristo, quindi che NON È PAROLA DI DIO. Non può essere considerato e considerarsi Ministro de La Parola



L'ispirazione è terminata con Giovanni, dunque la Parola si può dire chiusa con l'ultimo libro diventato canonico. Per tutto il resto si entra nel campo dell'interpretazione che ha sempre un limite umano, seppure guidata dallo spirito. Nessuna insegnamento però può andare oltre quello esplicito della Parola di Dio.

Shalom
Angelo Serafino53
00giovedì 14 novembre 2019 19:01
Re:
Francesco Longo, 14/11/2019 15.14:



Gli Apostoli invece sono i ministri della Parola, i quali hanno un compito diverso. Esso riguarda anche la corretta interpretazione del messaggio evangelico.

Certo che l'incarico ricevuto dagli apostoli è diverso , forse più gravoso dei discepoli. Si evangelizza prima con la vita e poi con le parole : incarnare nella propria vita il vangelo. Il compito invece degli apostoli riguarda anche il campo dottrinale. I vostri comenti grazie



Gli isegnamenti di Gesù sono stati già dati anche attravrso i 12 apostoli tutto quello che ci serve è al completo.

di presunti successori degli apostoli ve ne sono in molte religioni, oltre la religione cattolica.

La semplice struttura del cristianesimo è questa:

(Efesini 2:20) 20 siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, mentre Cristo Gesù stesso è la pietra angolare.

Il tempo apostolico è finito con la morte dell'apostolo Giovanni.


Fine del periodo apostolico.

Anche se la Bibbia non parla della morte dei dodici apostoli, a eccezione di quella di Giacomo, è chiaro che essi furono fedeli fino alla morte e non ebbero perciò bisogno di essere sostituiti. A proposito della storia dei secoli successivi è stato osservato che “ogni volta che [il termine “apostolo”] è applicato a singoli individui nella letteratura cristiana più tarda, l’uso del termine è metaforico. Dopo il I secolo la chiesa non ha mai avuto apostoli come sono intesi nel NT”. — The Interpreter’s Dictionary of the Bible, a cura di G. A. Buttrick, 1962, vol. 1, p. 172.

bit.ly/2CLxnR8
Aquila-58
10venerdì 15 novembre 2019 07:31
Re:
barnabino, 14/11/2019 18.58:



Nessuna insegnamento però può andare oltre quello esplicito della Parola di Dio.

Shalom




E' questo il punto, direi.
Ed è sostanzialmente quello che intendeva dire Igua (però evitiamo di andare OT e metterci a parlare per la milionesima volta della trinità immanente..)
E' chiaro che il ministro di Dio non può insegnare nulla che vada oltre la rivelazione ispirata...

E' difficile però far comprendere questo a un cattolico, ci ho provato con Francesco in precedenti 3D, spiegandogli che episcopo e presbitero erano, in quella primitiva ekklesìa cristiana, identica figura e che MAI un episcopo ha assunto la preminenza sul corpo dei presbiteri o anziani ed è diventato un Vescovo Unico Monarchico...



(SimonLeBon)
00venerdì 15 novembre 2019 08:31
Re:
Francesco Longo, 14/11/2019 15:14:

Nella precedente discussione con Aquila , il quale giustamente asseriva che tutti i cristiani sono chiamati alla evangelizzazione, io desidero, fare una distinzione. I discepoli sono evangelitori, gli apostoli sono sia evangelizzatori ma anche ministri della Parola. Maestro perchè parli loro in parabole e a noi no. Perchè a voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio a loro no.. Da ciò si evince che il compito la missione è diversa. Per il discepolato , per essere cristiani è necessario ricevere il battesimo, ricevere la buona novella, e poi evangelizzare, che cosa però debbono annunciare? Ciò che hanno ricevuto. Gli Apostoli invece sono i ministri della Parola, i quali hanno un compito diverso. Esso riguarda anche la corretta interpretazione del messaggio evangelico. La storia insegna che non tutte le formulazioni in merito all'unigenito Figlio di Dio possono essere accettate e non solo. Basta un cuore sincero per essere ministro della Parola? Certo che l'incarico ricevuto dagli apostoli è diverso , forse più gravoso dei discepoli. Si evangelizza prima con la vita e poi con le parole : incarnare nella propria vita il vangelo. Il compito invece degli apostoli riguarda anche il campo dottrinale. I vostri comenti grazie



Caro Francesco,
Affidare un compito particolare a 12 persone nel primo secolo pone un grosso problema nell'ambito della "chiesa" moderna: con le dimensioni che hanno assunto le organizzazioni di oggi non è piu' realistico limitare un ruolo di tale importanza a un gruppetto di persone cosi' contenuto.

Simon
(SimonLeBon)
00venerdì 15 novembre 2019 08:32
Re:
I-gua, 14/11/2019 18:28:

...

questo è, come richiesto da Francesco, il mio commento in tema.
La DOTTRINA DELLA TRINITÀ È SOLO UN ESEMPIO, TRA GLI ALTR, che ci aiutano ad identificare coloro che si attengono alLa Parola di Dio e che l’amministrano in spirito e verità, da chi non può essere ministro delLa Parola di Dio perché semplicemente amministra un’altra parola è un altro Vangelo




Caro iGua,

per sicurezza, non menzionare neppure quel termine! [SM=g1871112]

Simon
I-gua
00venerdì 15 novembre 2019 09:12
Per sicurezza ho menzionato la TRINITÀ perché è il dogma principale di coloro che non amministrano correttamente La Parola di Dio e diffondo menzogne sulla Parola di Dio promuovendo un altro Vangelo, che non è da Cristo. Questi non possono essere ministri della Parola, né evangelizzatori sotto la guida del Cristo Re.
Poi i criteri che squalificano IN PARTENZA un pretendente amministratore deLa Parola sono tanti, il dogma della Trinità è il maggiore perché coinvolge la maggioranza della cristianità caduta nell’apostasia. Questi amministrano apostasia, non verità bibliche.
Francesco Longo
00venerdì 15 novembre 2019 15:29
Re: Re:
Angelo Serafino53, 14/11/2019 19.01:



Gli isegnamenti di Gesù sono stati già dati anche attravrso i 12 apostoli tutto quello che ci serve è al completo.

di presunti successori degli apostoli ve ne sono in molte religioni, oltre la religione cattolica.

La semplice struttura del cristianesimo è questa:

(Efesini 2:20) 20 siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, mentre Cristo Gesù stesso è la pietra angolare.

Il tempo apostolico è finito con la morte dell'apostolo Giovanni.


Fine del periodo apostolico.

Anche se la Bibbia non parla della morte dei dodici apostoli, a eccezione di quella di Giacomo, è chiaro che essi furono fedeli fino alla morte e non ebbero perciò bisogno di essere sostituiti. A proposito della storia dei secoli successivi è stato osservato che “ogni volta che [il termine “apostolo”] è applicato a singoli individui nella letteratura cristiana più tarda, l’uso del termine è metaforico. Dopo il I secolo la chiesa non ha mai avuto apostoli come sono intesi nel NT”. — The Interpreter’s Dictionary of the Bible, a cura di G. A. Buttrick, 1962, vol. 1, p. 172.

bit.ly/2CLxnR8



Purtroppo pur apprezzando lo Zelo da te profuso per , giustamente, difendere la non necessità della successione post aposolica, non posso accettarlo. In atti vedi che il numero 12 deve essere ripristinato. E sono gli undici che eleggono Mattia. Vedi quindi la potestà che essi si assumono, non erano sufficienti gli undici? Io non ho fatto nessun cenno alla trinità, purtroppo qualcuno vuole sempre infierire , denigrare coloro che non la pensano come lui: il resto della cristianità chiamandola anticristo. C.E.I.:
Atti 10,34-35
34 Pietro prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, 35 ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto. La prima forma di evangelizzazione, la migliore. Paolo conobbe di persona il maestro? il 13 apostolo. Non ha bisogno di successori.? La bibbia dice tutto il contrario. invito coloro i quali che sostengono ciò se lo possono confermare con la bibbia alla mano. Io avevo iniziato il mio post, solo dicendo che esiste differenza tra ad es. Filippo, discepolo e Paolo, Pietro, ecc. tra il ruolo di evangelizzatore e ministro della Parola, Pastore, avente potestà decisionale. E subito dopo vengo aggredito con questa panzana denigratoria di Igua:Perciò chi promuove il Cristo come 1/3 della TRINITÀ è squalificato sia come Ministro della Parola e di Evangelizzatore, perché promuove un vangelo diverso da quello del Cristo, così facendo diventa ministro dell’Anticristo perché promuove falsità e menzogne sul Cristo, sul Padre... per non parlare dello spirito santo! Cosa c'entra?. Noi preghiamo con la bibbia, il nostro rapporto è con Cristo, il sommo ministro della Parola, l'unico, o si pensa che noi considerimo il Cristo 1\3 della divinità per poterci affibiare il titolo di ANticristo. Se questi sono i termini del confronto io preferisco dedicare tutto il mio tempo alla catecchiesi cattolica. Per finire io non sono ministro della Parola. Ma utilizzo ciò che i Padri apostolic HANNO TRASMESSOi in PRIMIS CRISTO, GLI APOSTOLI, TIMOTEO, AQUILA PRISCILLA. Questi sono i ministri della Parola, pastori ed insegnanti. Grazie
Angelo Serafino53
10venerdì 15 novembre 2019 16:17
Re: Re: Re:
Francesco Longo, 15/11/2019 15.29:



.... In atti vedi che il numero 12 deve essere ripristinato. E sono gli undici che eleggono Mattia. Vedi quindi la potestà che essi si assumono, non erano sufficienti gli undici?




Ti rispondo telegraficamente come vuole il moderatore:

Giuda morì infedele e si dovette sostituirlo con Mattia

invece quando mori da martire l'apostolo Giacomo non fu sostituito perchè morì fedele e il numero fu definitvamente ripristinato

infatti lo dice il libro di Rivelazione 21:14 "E il muro della città aveva dodici pietre di fondamento, e su di esse i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello."

Mi pare di avervelo già detto spero che non si dimentica.

è bello avere una fede che si rispecchia e si ha riscontro con le sacre scritture
e non sulla tradizione venuta dal passato chissa da chi e come.

barnabino
00venerdì 15 novembre 2019 17:46
La successione apostolica, storicamente, è quanto di più tenue e indimostrabile vi sia. Le fonti storiche subapostoliche e anche quelle successive sono poche, incomplete e non sappaimo neppure quanto affidabili. Gli apostoli erano 12 e non pare sene aggiunsero altri, vi furono certamente vescovi (sorveglianti) e presbiteri (anziani) che continuavano a dirigere le congregazioni, ma dopo il 70 e la diaspora tutto pare diventare molto complesso, tanto che l'anziano Giovanni ahimè veniva pure scacciato da alcune chiese... l'apostasia preannunciata era già all'opera e con l'ellenizzazione progressiva divenne difficile arginarla anche per chi voleva restare fedele.

Shalom
Seabiscuit
00venerdì 15 novembre 2019 17:58
Re: Re: Re:
Francesco Longo, 15.11.2019 15:29:



E subito dopo vengo aggredito con questa panzana denigratoria di Igua:
....

Se questi sono i termini del confronto io preferisco dedicare tutto il mio tempo alla catecchiesi cattolica.






Caro Francesco

Igua non è un TdG e ha ancora molto da imparare su come confrontarsi pacatamente con persone di altre confessioni senza addittarle

Forse se lo ignori è meglio
Aquila-58
00venerdì 15 novembre 2019 18:05
Re: Re: Re:
Francesco Longo, 15/11/2019 15.29:



Purtroppo pur apprezzando lo Zelo da te profuso per , giustamente, difendere la non necessità della successione post aposolica, non posso accettarlo.




Francesco, chi ti ha detto che non avrebbe dovuto esserci una successione apostolica?
Avrebbe dovuto esserci eccome, ma avvenne in maniera distorta rispetto alla primitiva disposizione teocratica del I secolo, come ho spiegato nel mio post precedente

Francesco Longo, 15/11/2019 15.29:



In atti vedi che il numero 12 deve essere ripristinato. E sono gli undici che eleggono Mattia. Vedi quindi la potestà che essi si assumono, non erano sufficienti gli undici?




Ovvio che fossero gli Undici Fedeli ad eleggere teocraticamente il Dodicesimo apostolo, che volevi che fosse?
Nessuno tra gli uomini aveva autorità maggiore degli apostoli nella chiesa.
E il Dodicesimo era necessario, non fosse altro che la Nuova Gerusalemme doveva reggersi sul fondamento dei Dodici apostoli (Apocalisse 21:14)


Francesco Longo, 15/11/2019 15.29:


Paolo conobbe di persona il maestro? il 13 apostolo. Non ha bisogno di successori.? La bibbia dice tutto il contrario. invito coloro i quali che sostengono ciò se lo possono confermare con la bibbia alla mano. Io avevo iniziato il mio post, solo dicendo che esiste differenza tra ad es. Filippo, discepolo e Paolo, Pietro, ecc. tra il ruolo di evangelizzatore e ministro della Parola, Pastore, avente potestà decisionale.




Francesco, partendo dal presupposto che sia gli apostoli (che significa "inviati") sia Filippo che qualunque discepolo siano tutti evangelizzatori e ministri della parola, è ovvio che all' insegnamento della parola siano preposti tutti i cristiani (Matteo 28:20) ed è altrettanto ovvio che all' insegnamento della parola nella chiesa erano preposti in primis gli apostoli ma, come visto, anche gli episcopi/presbiteri (1 Timoteo 3:2).
E' altrettanto chiaro che il potere decisionale spettasse agli apostoli e agli anziani riuniti in assemblea, come in Atti 15
Erano loro a decidere sulle questioni dottrinali

Francesco Longo, 15/11/2019 15.29:


Per finire io non sono ministro della Parola. Ma utilizzo ciò che i Padri apostolic HANNO TRASMESSOi in PRIMIS CRISTO, GLI APOSTOLI, TIMOTEO, AQUILA PRISCILLA. Questi sono i ministri della Parola, pastori ed insegnanti. Grazie




scusa, ma che differenza c'è tra te e Aquila e Priscilla, che erano due semplici discepoli?
Puoi spiegarmelo, perché non mi è per nulla chiaro!



Francesco Longo
00venerdì 15 novembre 2019 18:33
Re: Re: Re: Re:
Angelo Serafino53, 15/11/2019 16.17:




Ti rispondo telegraficamente come vuole il moderatore:

Giuda morì infedele e si dovette sostituirlo con Mattia

invece quando mori da martire l'apostolo Giacomo non fu sostituito perchè morì fedele e il numero fu definitvamente ripristinato

infatti lo dice il libro di Rivelazione 21:14 "E il muro della città aveva dodici pietre di fondamento, e su di esse i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello."

Mi pare di avervelo già detto spero che non si dimentica.

è bello avere una fede che si rispecchia e si ha riscontro con le sacre scritture
e non sulla tradizione venuta dal passato chissa da chi e come.



Altrettanto telegrafigamente: Paolo era in più , dato che era il 13 grazie

Aquila-58
00venerdì 15 novembre 2019 18:39
Re: Re: Re: Re: Re:
Francesco Longo, 15/11/2019 18.33:


Altrettanto telegrafigamente: Paolo era in più , dato che era il 13 grazie





Paolo diventò apostoli di Cristo per volontà di Dio (Filippesi 1:1)

Dio stesso lo scelse per far conoscere il Giusto a tutte le nazioni (Atti 22:12-15)


Francesco Longo
00venerdì 15 novembre 2019 18:51
Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 15/11/2019 18.05:



scusa, ma che differenza c'è tra te e Aquila e Priscilla, che erano due semplici discepoli?
Puoi spiegarmelo, perché non mi è per nulla chiaro!






Grazie Aquila per la ua felice esposizione . Non ho più tempo per viaggiare in iternet : viaggio con la chiavetta al lavoro sono addetto alla videosorveglianza, ti lascio con il seguente passo per la riflessione: C.E.I.:
Romani 16,3-5
3 Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù; per salvarmi la vita essi hanno rischiato la loro testa, 4 e ad essi non io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese dei Gentili; 5 salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa.
Salutate il mio caro Epèneto, primizia dell'Asia per Cristo. Grazie
Aquila-58
00venerdì 15 novembre 2019 18:59
Re: Re: Re: Re: Re:
Francesco Longo, 15/11/2019 18.51:



Grazie Aquila per la ua felice esposizione . Non ho più tempo per viaggiare in iternet : viaggio con la chiavetta al lavoro sono addetto alla videosorveglianza, ti lascio con il seguente passo per la riflessione: C.E.I.:
Romani 16,3-5
3 Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù; per salvarmi la vita essi hanno rischiato la loro testa, 4 e ad essi non io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese dei Gentili; 5 salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa.
Salutate il mio caro Epèneto, primizia dell'Asia per Cristo. Grazie




bella Scrittura!
Erano collaboratori (synergos in greco) di Paolo, come lo era Timoteo (Romani 16:21)!
Quindi erano tutti predicatori:

"Predica la parola" (2 Timoteo 4:2)

Ma non mi hai ancora spiegato che differenza c' è tra Aquila, Priscilla, Timoteo e te!

Ciao

Angelo Serafino53
00venerdì 15 novembre 2019 19:34
Re: Re: Re: Re: Re:
Francesco Longo, 15/11/2019 18.33:


Altrettanto telegrafigamente: Paolo era in più , dato che era il 13 grazie






La parola greca a•poʹsto•los significa “mandato”

anche Gesu è apostolo cioè "mandato" (da Jahvè)

Ebr
3,1 cei 2008
.. prestate attenzione a
Gesù, l’apostolo e sommo sacerdote della fede
che noi professiamo,


Paolo ricevette il mandato direttamente, da Gesù Stesso, dopo che fu risuscitato, per portare il Vangelo ai Gentili”.
cronologia degli avvenimenti
Mattia prese il posto dell'infedele Giuda nel 33ev
Paolo si convertì al cristianesimo verso il 34 o il 35 E.V.
l'apostolo Giacomo fu ucciso da Erode verso il 44 E.V
quindi per Paolo pur volendo, non cera nessuno da sostituire per prenderne il posto.

Paolo non si incluse mai fra i dodici. (Gal. 1:1; 2:8; 1 Cor. 9:1, 2; 12:27, 28) Piuttosto, elencando quelli ai quali era apparso il risuscitato Gesù, Paolo si menzionò separatamente da “tutti gli apostoli” e dai “dodici”. (1 Cor. 15:5, 7, 8)

Conclusione, Paolo è un apostolo, ma non fa parte del gruppo dei 12.

Aquila-58
00sabato 16 novembre 2019 09:25

Non mettiamoci a parlare della successione apostolica, dai!

Rimaniamo sul pezzo: chi è il ministro della parola?

Non facciamo la solita tirata testimoni di Geova vs cattolici..





I-gua
00sabato 16 novembre 2019 09:47
Re:
Aquila-58, 16.11.2019 09:25:


Non mettiamoci a parlare della successione apostolica, dai!

Rimaniamo sul pezzo: chi è il ministro della parola?

Non facciamo la solita tirata testimoni di Geova vs cattolici..









Caro Aquila, ma la risposta non è semplicemente: è ministro delLa Parola colui che amministra la Parola di Dio insegnando verità bibliche, i cardini di Verità sulla quale la Fede fu trasmessa una volta per sempre ai santi, e sulle quali verità bibliche è possibile edificare la Fede in Cristo, La Parola di Dio, la Rocca?

[SM=g2037509]
Aquila-58
00sabato 16 novembre 2019 09:51
Re: Re:
I-gua, 16/11/2019 09.47:




Caro Aquila, ma la risposta non è semplicemente: è ministro delLa Parola colui che amministra la Parola di Dio insegnando verità bibliche, i cardini di Verità sulla quale la Fede fu trasmessa una volta per sempre ai santi?

[SM=g2037509]




certamente!
Ma voglio che lo capisca anche Francesco....se ci mettiamo a demolirgli tutto quello che appartiene alla sua chiesa, temo che avrà la reazione contraria.
Non dobbiamo annacquare la verità, ma fare come Paolo: "con giudei sono diventato un giudeo, con i cattolici sono diventato un cattolico, benché io non lo sia.....ma faccio tutto per amore della buona notizia"

E Paolo non annacquava certo la verità


I-gua
00sabato 16 novembre 2019 09:53
Re: Re: Re:
Aquila-58, 16.11.2019 09:51:




certamente!
Ma voglio che lo capisca anche Francesco....se ci mettiamo a demolirgli tutto quello che appartiene alla sua chiesa, temo che avrà la reazione contraria.
Non dobbiamo annacquare la verità, ma fare come Paolo: "con giudei sono diventato un giudeo, con i cattolici sono diventato un cattolico, benché io non lo sia.....ma faccio tutto per amore della buona notizia"

E Paolo non annacquava certo la verità






Come ha osservato Sea,
io non sono ancora in grado.
vi lascio la parola
e mi scuso con Francesco
se quanto scritto l'ha offeso o turbato,
se non sostiene le mie parole è meglio ignorarmi

[SM=g1871112]
Aquila-58
00sabato 16 novembre 2019 10:03
Re: Re: Re: Re:
I-gua, 16/11/2019 09.53:




Come ha osservato Sea,
io non sono ancora in grado.
vi lascio la parola
e mi scuso con Francesco
se quanto scritto l'ha offeso o turbato,
se non sostiene le mie parole è meglio ignorarmi

[SM=g1871112]




Igua, se qualche utente di questo forum è stato troppo drastico con te (e lo è stato..), tu non ripagarlo con la stessa moneta.
Segui l' esortazione petrina: difendi la verità "con mitezza e profondo rispetto" (1 Pietro 3:15).
Quindi resta qui a difendere la verità (se te ne vai, vengo io a prenderti e ti riporto qui con la forza... [SM=g27987] ) e cerca di essere meno prolisso, meno di Geremia (e meno di Aquila... [SM=g27985] )

Capito mi hai?

[SM=g27985]
barnabino
00sabato 16 novembre 2019 10:19
Ragazzi, cerchiamo di restare IT e non riempiamo il forum di interventi lunghi. Come spiegato spesso discussioni accessorie, conversazioni personali e altro di fanno in PVT. Qui cerchiamo di seguire un filo preciso per quanto possibile, che è capire biblicamene cosa è il "ministero della parola". Riguardo alla successione apostolica mi pare che sia Francesco che l'ha tirata fuori, forse perché spesso gli utenti aprono una discussione su un argomento volendo parlare di un altro. Anche questo sarebbe da evitare perché posta solo a OT e ripetizioni. Forza dunque. Angelo Serafino riesce sempre a condensare in poche righe concetti interessanti, o che lo diventano, perché nessuno, dico nessuno, si mette a leggere post di centinaia di righe mentre legge volentiere 10-20 righe anche graficamente ben distribuite.

Shalom
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