Nabucco

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F.ghirlandi
00lunedì 31 marzo 2014 15:08
Sono un appassionato di classica e un po di lirica, quando più di 7 anni fa comprai il Nabucco di Giuseppe Verdi direttore Muti , ,scala di Milano, rimasi favorevolmente colpito quando sentii Immenso yehova chi non ti teme chi non è polvere dinnanzi a te.. e mi riempi di gioia, conoscete altre arie, opere ove vi sii il nome di Dio Geova? Sapete che molti increduli verso il nome di Dio sentito a casa mia il disco sono divenuti più simpatizzanti verso la lettura delle vostre riviste e usano la vostra traduzioni della Bibbia .?
Avete anche voi simili esperienze? Cordiali saluti
roberto.dahen
00lunedì 31 marzo 2014 16:40
A parte il già citato Nabucco di Verdi trovi il nome Geova in queste opere:

Franz Schubert, “L’Onnipotenza” (Die Allmacht, in tedesco), lirica di Johann Ladislav Pyrker (Opera 79/2, DV 852, 1825), che ha per tema “Grande è Geova, il Signore!”

Gioacchino Rossini, “Mosè”

G. F. Handel "In Jehovah's Awful Sight" (Deborah) Part 2 No 05

Thomas Linley, "Jehovah Ever Be My Song"

Purcell "Jehova, quam multi sunt hostes mei", (Z135)

Mussorgsky "Jesus Navinus". Al suo interno c'è il nome Geova nella grafia russa come puoi osservare nella sottostante immagine.

Può darsi ce ne siano altri, ma non li conosco.
Troveresti molte più volte il nome Geova in opere letterarie, anche insospettate! Se vuoi l'elenco, sono a disposizione.




(SimonLeBon)
00lunedì 31 marzo 2014 19:59
Re:
F.ghirlandi, 31.03.2014 15:08:

Sono un appassionato di classica e un po di lirica, quando più di 7 anni fa comprai il Nabucco di Giuseppe Verdi direttore Muti , ,scala di Milano, rimasi favorevolmente colpito quando sentii Immenso yehova chi non ti teme chi non è polvere dinnanzi a te.. e mi riempi di gioia, conoscete altre arie, opere ove vi sii il nome di Dio Geova? Sapete che molti increduli verso il nome di Dio sentito a casa mia il disco sono divenuti più simpatizzanti verso la lettura delle vostre riviste e usano la vostra traduzioni della Bibbia .?
Avete anche voi simili esperienze? Cordiali saluti



Qualche anno fa ho fatto la comparsa proprio al Nabucco e l'"Immenso Jehova" ha mandato in visibilio molti, non solo tdG.

Simon
Lungosonno
00lunedì 31 marzo 2014 20:19
restavo meravigliato
quando sentivo e vedevo il nome di Dio

nella letteratura per es da Thomas Mann
in:La montagna incantata(non è una fiaba [SM=g27985] )
anzi lo consiglio a coloro
che vogliono capire
e "vedere"il cambiamento epocale
nell'interiorità umana di inizio xx°secolo

ho voluto capire
le ragioni della spudorata menzogna e dell'insabbiamento
della costante
negazione
del credito e degli effetti vivificanti
che uno spirito distinto ed inequivocabile
possa derivare da un'Iddio vivente(non morente)

non sono un'appassionato
ma riesco,se indotto ad apprezzare

ascoltavo qualcosa di Mahler..giusto perchè di fine 800
sempre vicino al 1914 [SM=g27985]

..i sentimenti nella musica
che cambiano,si modificano e ci parlano...ci parliamo

[SM=g1944981]
The.Witness
00martedì 1 aprile 2014 16:20
Anch'io ho avuto belle esperienze nell'opera di predicazione mostrando il nome divino direttamente da alcuni libri.

Per esempio si trova:

Nella poesia "Inno a Geova" di Giosué Carducci e nel romanzo "I Miserabili" di Victor Hugo.
mariodedde
00mercoledì 11 gennaio 2017 19:24
Re:
The.Witness, 01/04/2014 16.20:

Anch'io ho avuto belle esperienze nell'opera di predicazione mostrando il nome divino direttamente da alcuni libri.

Per esempio si trova:

Nella poesia "Inno a Geova" di Giosué Carducci e nel romanzo "I Miserabili" di Victor Hugo.




La poesia di Carducci in cui vi si trova il nome "Geova" si intitola "Inno a Satana"...non esiste alcuna poesia intitolata "Inno a Geova"...
Aquila-58
00mercoledì 11 gennaio 2017 19:26
Re: Re:
mariodedde, 11/01/2017 19.24:




La poesia di Carducci in cui vi si trova il nome "Geova" si intitola "Inno a Satana"...non esiste alcuna poesia intitolata "Inno a Geova"...




Non mi pare...



Inno a Geova

Inno a Geova: a lui non tesse inganno
Il tempo da sua vita irradiato.
Ei sta su ‘l fertil ozio de 'l creato
Latamente tiranno.

Elettro il soglio; folgore di folta
Luce è l'amor che inneggia e lo incorona:
Lo aspetto è nube che corrusca tuona
E caligine molta.

Allor che il carro de lo sdegno ascende,
Com'ebro il suol sotto i suoi pié traballa,
E l'etra orrendamente s'incristalla
E folgori risplende.

È in suo sentier l'inferno e la paura;
Distruzion lo annuncia alto ululando;
E fischia il fuoco de l'immenso brando
Alta morte e sciaura.

Son d'acque molte romoreggiamento,
E quasi suono de lo Iddio sublime
I Cherubini: e de' monti le cime
Liquefa lo spavento.

Su l'asse incerto il sol si annotta e muore:
Urlando l'oceano alza le braccia,
Geme lo abisso, e la notturna faccia
Improfonda d'orrore.

Tal ti mirava il giovinetto mondo
Allor che la tua lancia il ciel coprio,
E suon rosso di folgori ruggìo
Per te l'etra profondo.

E da la luce ch'eternal s'india
Per là 've la sulfurea notte alberga
L'angiol voltò le abbrustolate terga
Per cui natura è ria.

Voltò: e Michel de la stellata spada
A vol ferocemente lo travaglia:
Tempestata de l'ali a la battaglia '
Tuona l'aerea strada.

Lungo incendio fischiante i giovinetti
Negri boschi divora; e spenti ed arsi
Stridendo i fiumi si esalar, disparsi
Pe' fumiganti letti.

Fuggì urlando l'oceano: e in monti immani
Impaurate s'alzar l'onde immense:
S'abbassarono i monti: ed i vulcani
Ghiaccio spavento spense.

O Re de le vendette, o de le pugne
Spirto sovrano, o tu primo e supremo,
O de l'inferno accenditor, ti tremo
E a te l'alma non giugne.

O tremendo, io che son? Polvere ed ombra
E vermi e pianto i' son: tu ne' tuo' rai
Eternamente immerso godi e stai:
Me cieca notte ingombra.

E pur ti canto: e l'anima rapita
Vede il terror di tanta tua vendetta;
E sotto il volo de la tua saetta
Si oscura impaurita.

E peste e fame e solitudin nera
In su le vie de 'l tempio gavazzanti
E 'l viso de la morte e i figli infranti
E la ruina fiera.

Struggi, uccidi, o tremendo. Il tempo cade
Nel vacuo de 'l passato: il mondo è nulla.
Tu sol gioisci in braccio a la fanciulla
Vergine eternitade.

Ahimè! li angioli sette! ahimè! la prova
De' scoppi e 'l suon di sangue e di portenti.
Deh! cessa, o mente, gl'infernal tormenti!
E viva a te, o Geòva.

Giosué Carducci 1852



[SM=g1944981]
barnabino
00mercoledì 11 gennaio 2017 19:38
Carducci usa il nome Geova in entrambe le poesie.

Shalom
Aquila-58
00mercoledì 11 gennaio 2017 19:42
Re:
barnabino, 11/01/2017 19.38:

Carducci usa il nome Geova in entrambe le poesie.

Shalom




Esatto,ecco infatti l' Inno a Satana


Inno a Satana


A te, de l'essere
Principio immenso,
Materia e spirito,
Ragione e senso
Mentre ne' calici
Il vin scintilla
Sì come l'anima
Ne la pupilla;
Mentre sorridono
La terra e il sole
E si ricambiano
D'amor parole,
E corre un fremito
D'imene arcano
Da' monti e palpita
Fecondo il piano;
A te disfrenasi
Il verso ardito,
Te invoco, o Satana,
Re del convito.
Via l'aspersorio,
Prete, e il tuo metro!
No, prete, Satana
Non torna in dietro!
Vedi: la ruggine
Rode a Michele
Il brando mistico,
Ed il fedele
Spennato arcangelo
Cade nel vano.
Ghiacciato è il fulmine
A Geova in mano.
Meteore pallide,
Pianeti spenti,
Piovono gli angeli
Da i firmamenti.
Ne la materia
Che mai non dorme,
Re dei i fenomeni,
Re de le forme,
Sol vive Satana.
Ei tien l'impero
Nel lampo tremulo
D'un occhio nero,
O ver che languido
Sfugga e resista,
Od acre ed umido
Pròvochi, insista.
Brilla de' grappoli
Nel lieto sangue,
Per cui la rapida
Gioia non langue,
Che la fuggevole
Vita ristora,
Che il dolor proroga,
Che amor ne incora.
Tu spiri, o Satana,
Nel verso mio,
Se dal sen rompemi
Sfidando il dio
De' rei pontefici,
De' re cruenti;
E come fulmine
Scuoti le menti.
A te, Agramainio,
Adone, Astarte,
E marmi vissero
E tele e carte,
Quando le ioniche
Aure serene
Beò la Venere
Anadiomene.
A te del Libano
Fremean le piante,,
De l'alma Cipride
Risorto amante:
A te ferveano
Le danze e i cori,
A te i virginei
Candidi amori,
Tra le odorifere
Palme d'Idume,
Dove biancheggiano
Le ciprie spume.
Che val se barbaro
Il nazareno
Furor de l'agapi
Dal rito osceno
Con sacra fiaccola
I templi t'arse
E i segni argolici
A terra sparse?
Te accolse profugo
Tra gli dèi lari
La plebe memore
Ne i casolari.
Quindi un femineo
Sen palpitante
Empiendo, fervido
Nume ed amante,
La strega pallida
D'eterna cura
Volgi a soccorrere
L'egra natura.
Tu a l'occhio immobile
De l'alchimista,
Tu de l'indocile
Mago a la vista,
Del chiostro torpido
Oltre i cancelli,
Riveli i fulgidi
Cieli novelli.
A la Tebaide
Te ne le cose
Fuggendo, il monaco
Triste s'ascose.
O dal tuo tramite
Alma divisa,
Benigno è Satana;
Ecco Eloisa.
In van ti maceri
Ne l'aspro sacco:
Il verso ei mormora
Di Maro e Flacco
Tra la davidica
Nenia ed il pianto;
E, forme delfiche,
A te da canto,
Rosee ne l'orrida
Compagnia nera,
Mena Licoride,
Mena Glicera.
Ma d'altre imagini
D'età più bella
Talor si popola
L'insonne cella.
Ei, da le pagine
Di Livio, ardenti
Tribuni, consoli,
Turbe frementi
Sveglia; e fantastico
D'italo orgoglio
Te spinge, o monaco,
Su 'l Campidoglio.
E voi, che il rabido
Rogo non strusse,
Voci fatidiche,
Wicleff ed Husse,
A l'aura il vigile
Grido mandate:
S'innova il secolo,
Piena è l'etate.
E già già tremano
Mitre e corone:
Dal chiostro brontola
La ribellione,
E pugna e prèdica
Sotto la stola
Di fra' Girolamo
Savonarola..
Gittò la tonaca
Martin Lutero;
Gitta i tuoi vincoli,
Uman pensiero,
E splendi e folgora
Di fiamme cinto;
Materia, inalzati;
Satana ha vinto.
Un bello e orribile
Mostro si sferra,
Corre gli oceani,
Corre la terra:
Corusco e fumido
Come i vulcani,
I monti supera,
Divora i piani;
Sorvola i baratri;
Poi si nasconde
Per antri incogniti,
Per vie profonde;
Ed esce; e indomito
Di lido in lido
Come di turbine
Manda il suo grido,
Come di turbine
L'alito spande:
Ei passa, o popoli,
Satana il grande.
Passa benefico
Di loco in loco
Su l'infrenabile
Carro del foco.
Salute, o Satana,
O ribellione,
O forza vindice
De la ragione!
Sacri a te salgano
Gl'incensi e i voti!
Hai vinto il Geova
De i sacerdoti.



TNM
00mercoledì 11 gennaio 2017 19:59
Beethoven usa il nome di Geova in due opere:

-Cristo sul monte degli ulivi, opera 85 (un dramma biblico cantato)
[Christus am Ölberge, op.85]

-Cantata per l'ascesa al trono di Leopoldo II, WoO 88
[Kantate auf die Erhebung Leopold II, WoO 88]





Serveto Isaac
00mercoledì 11 gennaio 2017 20:12
Re:
roberto.dahen, 31/03/2014 16.40:

A parte il già citato Nabucco di Verdi trovi il nome Geova in queste opere:

Franz Schubert, “L’Onnipotenza” (Die Allmacht, in tedesco), lirica di Johann Ladislav Pyrker (Opera 79/2, DV 852, 1825), che ha per tema “Grande è Geova, il Signore!”

Gioacchino Rossini, “Mosè”

G. F. Handel "In Jehovah's Awful Sight" (Deborah) Part 2 No 05

Thomas Linley, "Jehovah Ever Be My Song"

Purcell "Jehova, quam multi sunt hostes mei", (Z135)

Mussorgsky "Jesus Navinus". Al suo interno c'è il nome Geova nella grafia russa come puoi osservare nella sottostante immagine.

Può darsi ce ne siano altri, ma non li conosco.
Troveresti molte più volte il nome Geova in opere letterarie, anche insospettate! Se vuoi l'elenco, sono a disposizione.








Insospettate come i videogames. Nel 2014 è uscito Castelvania Lord of Shadow 2, (gioco gotico che narra in stile giapponese di Dracula), viene citato il nome come da foto. Tra l'altro chi lo sviluppa la Konami è una delle più importanti aziende giapponesi di videogames. In pratica Dracula combatte contro un angelo e vince, e l'angelo ammonisce Dracula in latino.

Christ lives, Christ reigns.
Christ will defeat all evil from you.
Curse and Excommunicate all demons.
In virtue of the deeds in His name.
Messiah, Immanuel, Sohter,
Sanctus, Agios, Inchiros,
The Immortal, Jehovah, Adonai,

Worthy God, by these names,
we demand to You,
us, without power and bound to You,
by Your great powers, or not by them,
to kill all felons,
with an enchantment,
in spirit, and in body!


F.Delemme
00giovedì 12 gennaio 2017 06:32
Re: Re:
mariodedde, 11/01/2017 19.24:




La poesia di Carducci in cui vi si trova il nome "Geova" si intitola "Inno a Satana"...non esiste alcuna poesia intitolata "Inno a Geova"...




Non sempre le "certezze" sono certe. Spesso pensiamo di sapere "tutto" e poi, semplicemente ci accorgiamo di vivere sulla terra.
Aquila-58
00giovedì 12 gennaio 2017 07:00
Re: Re: Re:
F.Delemme, 12/01/2017 06.32:




Non sempre le "certezze" sono certe. Spesso pensiamo di sapere "tutto" e poi, semplicemente ci accorgiamo di vivere sulla terra.




.....quando ci accorgiamo, la "botta" fa male.... [SM=g27985]



Giandujotta.50
00giovedì 12 gennaio 2017 08:39
Importante è aver voglia di imparare qualcosa di nuovo [SM=g27985]
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