Perché 607bc e perché 587bc e "Per CHI"

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
monseppe1
00sabato 24 ottobre 2009 11:35
Pagine progressive in risposta al tema del Thread

monseppe1 richiede agli amministraatori di organizzare questo tread in modo tale che a postarvi possa essere solo monseppe1 mentre i post che saranno inseriti (numerati come pagine) dovrebbero poter essere letti da tutti, anche dai visitatori non iscritti.

Sono pagine che mi costano molta fatica organizzarle possibilmente con chiarezza. Ritengo pure che saranno pagine molto importanti per definire una volta per tutte la questione della datazione del periodo storico che va dal 700bc al 523bc.

Se ci sono problemi, prego gli amministratori di comunicarmeli e come posso fare per risolverli. Grazie.

monseppe1

monseppe1
00sabato 24 ottobre 2009 11:36
Pag_001 - Data Assoluta.

Cosa si intende per "Data Assoluta"?

Per capirlo, occorre fare un chiaro quadro della situazione.

Nella storia del genere umano, sin da circa 4000 anni a.e.v. il modo di contare il tempo è stato diverso fra i vari popoli e durante la vita di uno stesso popolo.

La base di tempo più comune a tutte le etnie e per ogni tempo è il "giorno". Tale lasso di tempo è definito dal movimento che il nostro pianeta compie per fare una rotazione su se stesso.
Tale movimento è, secondo le comuni convenzioni, da Ovest verso Est.

Per coloro che però abitano sulla terra, tutta la volta celeste
osservabile dalla sua superfice, "appare" come se si muovesse da Est verso Ovest, durante tale periodo di tempo di rotazione terrestre.

Durante tale rotazione del nostro pianeta, la sua superfice pertanto viene illuminata dal'astro principale del nostro sistema solare che è una stella gialla di medie dimensioni che noi chiamiamo "Sole", mentre al lato opposto, la superfice che resta al buio identifica quella che noi chiamiamo "notte". Mediamente quindi, chi abita sulla superfice del nostro pianeta vedrà alternarsi durante un giorno di circa 24 ore un periodo di buio (notte) e uno di luce (giorno).

Intorno al nostro pianeta terra, orbita un corpo celeste che noi chiamiamo Luna. Tale corpo celeste (inteso come astro e non come colore), compie una lenta orbita intorno al nostro pianeta che si completa in 29 giorni e mezzo circa, venendo illuminata dal sole completamente durante la luna Piena, per metà durante i circa 7 giorni successivi, divenendo invisibile dopo altri circa 7 giorni, mentre passa davanti al sole, e viene in tal caso chiamata luna Nuova; dopo circa 7 giorni torna ad essere illuminata per metà e dopo altri circa 7 giorni torna nella sua posizione di Luna Piena, avendo completato quello fu poi definito un "Mese lunare".

Perché il nostro satellite (la Luna) mostra sempre la stessa faccia? Apparentemente infatti, sembra che la luna non giri su se stessa; in realtà essa compie una rotazione su se stessa esattamente nello stesso tempo che impiega a compiere una orbita (giro) intorno al nostro pianeta. Se fosse ferma, (ovvero non ruotasse su se stessa) per il movimento orbitale intorno al pianeta terra, la vedremmo in tutta la sua superfice durante tutto il mese che impiega a compiere la sua orbita.

Nel frattempo, la terra, orbitando intorno al sole (con la luna che orbitando intorno ad essa compie quello che sarà poi chiamato: "movimento di traslazione"), compie una orbita (giro) intorno ad esso in 365 giorni e circa 6 ore. Tale periodo di tempo è stato chiamato "anno solare". A causa del fatto che l'asse di rotazione del nostro pianeta terra è inclinato di circa 23 gradi e 27 primi, durante il suo movimento orbitale intorno al sole è illuminata dallo stesso in modo tale che per due volte all'anno sia il polo Sud (per definizione in basso) che il polo nord (per definizione in alto), sono illuminati contemporaneamente. Durante invece altre due volte in tale sua orbita intorno al sole, il Polo Nord è illuminato alternativamente con il polo Sud. Ovvero mentre il polo Nord è illuminato per circa 6 mesi, per altrettanti circa 6 mesi resta al buio, mentre ai suoi antipodi avviene l'opposto (Polo Nord Illluminato, Polo Sud al buio e viceversa).

Queste 4 posizioni che la terra prende durante la sua orbita intorno al sole, definiscono intervalli di circa 4 mesi che sono chiamati "Stagioni" suddivise, per il loro cambiamento climatico che le fa identificare agli abitanti della terra in: Primavera, Estate, Autunno, Inverno.

Riassumendo quindi, nel nostro sistema solare i tempi osservati dalla nostra terra permettono di identificare i seguenti periodi: Il giorno, la settimana, il mese (che poteva essere lunare o solare), le stagioni e l'anno. Tutti questi fenomeni hanno poi contribuito alla formazione di quello che sarà il nostro comune calendario attuale, sudiviso in 365 giorni e un quarto, a sua volta poi suddiviso in 12 mesi di varia durata (28/29 giorni, 30 giorni o 31 giorni) a loro volta suddivisi in 4 settimane di 7 giorni ciasuna.
----------------------------------------------------------------

Compreso questo, ovvero definito il periodo di tempo comunemente chiamato "anno", tale definizione di anno fu usato per misurare la durata di vita di ogni vivente. Quindi, uno poteva vivere 30 anni e poi morire, 70 anni e poi morire, o 100 e più anni e poi morire.

Anticamente, quindi, era comune misurare i tempi sulla durata di vita di importanti personaggi, re o potenti. Così che era uso dire: Nel diciannovesimo anno del suo regno, Nabucodonosor fece ...ecc).

Un grande avvenimento che si verificò nella storia del genere umano, (la presunta data della nascita di Gesù) permise di definire il tempo non più sulla breve durata di vita di una persona o di un impero, ma "a partire" dalla nascita di questa o quella persona o "a partire" da uno specifico evento. Nacquero quindi "calendari" che avevano origini differite fra loro. Calendario Musulmano, calendario Ebraico, Calendario dei Maya, Calendario Cristiano e molti altri.

Con l'avvento dell'Astronomia moderna e poi computerizzata, si rese necessario identificare una data che potesse fare riferimento comune per tutti i diversi calendari esistenti. Fu pertanto deciso di contare il tempo sulla base originariamente più comune a tutti gli esseri umani; "il Giorno". Fu stabilita un data molto lontana nel tempo della storia del genere umano, quando ancora non si avevano informazioni storiche assolutamente certe, e da quel prefissato momento, si decise di cominciare a contare il tempo (astronomico) in giorni. Fu chiamato: "Julian Date (JD)". Astronomicamente è preso in considerazione anche l'anno 0 (zero) come anno di partenza di una data, in mdo che quando si considera l'anno 1, sia di fatto trascorso un anno intero di 365,25 giorni circa.

L'anno secolare corrispondente al JD zero è il primo Gennaio del 4713 a.e.v. o B.C o A.C. Il tempo JD è contato a partire dalle ore 12 di Greewinch. Infatti, a dimostrare come è contato il tempo con il calendario astronomico che usa il JD, il JD 366,00000 segnerà quello che per noi è un anno solare intero appena trascorso, ovvero la data del primo Gennaio del 4712, alle ore 12, appunto che ne segna astronomicamente l'inizio del nuovo anno, il secondo in questo caso.
La connotazione astronomica, non tiene conto di avvenimenti "umani" essendo comune a tutti nelmomento che è calcolato. Pertanto è diversa rispetto alla gregoriana attuale. infatti l'anno 1 astronomico si segna come: anno -0001 che secondo il calendario "Giuliano" corrisponderebbe a circa (ci sono diffenze di giorni fra gregoriano e Giuliano, che vanno calcolate) al secolare (Giuliano) -4713Bc (o a.e.v. a motivo del fatto che i calendari gregorianio e Giulinao non considerano l'anno zero (0).

Pertanto, l'anno astronomico -0606 corrisponderà al calendario Giuliano con la connotazione di -607bc ovvero sembrerà un anno dopo l'anno calcolato astronomicamente. Ho detto apposta "sembrerà", in quanto è solo una "diversa connotazione del tempo" che nella realtà temporale sarà per entrambe le date l'esatto esatto momento.

Pertanto, seppure ovviamente non essendo stato osservato quel momento del tempo, la data JD del mezzogiorno (ore 12) del primo Gennaio del -1413 è da considerare a tutti gli effetti una "DATA ASSOLUTA" ed è una data "astronomica" (usata nelle connotazioni temporali di avvenimenti astronomici).

Avvenimenti successivi della storia del genere umano, indipendentemente dalle datazioni del loro calendario locale, che siano con verità (ovvero che non siano stati attribuiti arbitrariamente o alterati di proposoti in quei tempi) ma che siano stati osservati ed identificati da specifiche posizioni di pianeti e stelle, e registrati in antichi reperti (generalmente di argilla), permettono di stabilire date "assolute" successive a quella del JD astronomico.

Le date che invece sono desunte mediante informazioni pure storiche, ma che fanno riferimento ad uno specifico anno di una persona (di solito un regnante) o ad uno specifico avvenimento, (distruzione di una città), ma che non sono "direttamente" supportate da specifiche osservazioni astronomiche di quell'esatto momento, sono date molto affidabili in quanto si appogiano al riferimento di una data "assoluta", ma non sono e non possono essere definite "date assolute".

L'identificazione di una data "assoluta" di un determinato periodo storico, come ad esempio il "Neobabilonese" che è storicamente considerato iniziato con il regno dell'Assiro Shamash-shum-ukin su Babilonia (Caldea sumera), in modo indipendente dal fratello Assiro Assurbanipal che in pari tempo iniziò a regnare su Ninive (Assiria), a seguito della morte del re Esarhaddon, re dell'allora impero assiro, permetterà di identificare eventuali errate trascrizioni o manipalazioni di avvenimenti che spesso erano fatte nel riporto storico di certi popoli, e più facilmente degli Egiziani e degli Assiri.

Tra l'anno 700bc e l'anno 523bc sono stati attualmente ritrovati ed identificati tre importanti "diari astonomici". Il BM 32312, il più vecchio attualmente conosciuto con discrete informazioni. Il migliore V.A.T. 4956, in un raro buono stato di conservazione, e il BM 33066 più noto come "Strassmaier Cambise n° 400", che identifica un periodo poco dopo la fine di quello Neobabilonese (a seguito del predominio Medo-Persiano di Babilonia e della Caldea), nel 523bc (-0522 astronomico).

Tutti e tre, "INSIEME" valutati nella loro "REALE" osservazione astronomica, permettono di identificare nel periodo Neobabilonese un arco di tempo che può essere definito esso stesso datato in modo "assoluto".
Perché però tale definizione di "datazione assoluta" possa essere certa, deve essere priva di dubbi o di contestazioni o di incertezze. Deve inoltre trovarsi concorde, nel limite delle informazioni incomplete che siano finora giunte a noi, con tutte le fonti storiche, astronomiche e archeologiche che "ANTICAMENTE AVESSERO REGISTRATO IN MODO VERITIERO CIò CHE E' RIPORTATO NEI REPERTI POI TROVATI". BIBBIA compresa.

Da ciò si evince che per ogni onesto e serio ricercatore, sia esso professionista o autodidattico, la ricerca del raggiungimento di tale certezza è una sfida davvero grande e difficile da risolvere.
Una volta però trovato tale importante e certo riferimento storico, archeologico e astronomico e pure biblico, allora decisamente si potrà dire che "QUELLO" o "QUEL PERIODO STORICO" è basato su una datazione "ASSOLUTA". Su tale riferimento si potranno poi, con fiducia, verificare molte incertezze storiche che tutt'oggi affliggono la ricostruzione storica di antichi popoli ed etnie.

Firmato: Sabato 24 Ottobre 2009; monseppe


monseppe1
00mercoledì 28 ottobre 2009 18:09
Pag_002 37esimo o 38esimo anno? Ascesa o Accessione? (Parte prima)

Prima di considerare questo punto, è necessario farsi un'idea chiara di ciò che significa numerazione "ordinale" e connotazione "cardinale".
Nella connotazione cardinale, per contare fino a 5 io conto: 1, 2, 3, 4, 5.
Se quindi ho contato anni, sono 5 anni, se ho contato mele, sono 5 mele; ciò significa che ho contato unità intere o complete, omogenee, come appunto l'esempio della mela. Anche se sto contando unità temporali (anni) essi saranno considerati "interi" ovvero composti di 365 giorni tutti inclusi in tale unità contata.
Se invece io conto nella connotazione ordinale, conto: 1°, 2°, 3°, 4°, 5°.
Questo tipo di conteggio può indurre in errori di tempo a secondo di come si consideri il conteggio stesso. Difatti, il "corretto modo di contare questo tipo di connotazione dovrebbe essere: 0°; 1°, 2°, 3°, 4°, 5°. Se però prendo in considerazione anche la partenza, ovvero lo zero, notate che le unità numeriche di conteggio diventano 6 e non sono più 5 come prima. Siccome nella connotazione ordinale però, lo zero, specialmente anticamente, non esisteva, ciò può portate a differenti valutazioni di tempo senza che ce se ne renda conto nell'immediato.
Per visualizzare il punto, basta pensare al pentagramma musicale. Come suggerisce il nome, esso è composto da 5 righe parallele fra loro. Se conto quindi le righe (ovvero conto cardinale) conto fino a 5. Se però conto gli "spazi", quanti ne conterei? Conterei quattro spazi, 1° spazio, 3°, 4° spazio; eppure il "pentagramma" è lo stesso.
Ciò significa che se si sta quantificando del tempo, e nello specifico degli anni, si devono considerare i seguenti fattori.
Un anno Ha un inizio, di solito 1° gennaio e una fine, di solito 31 Dicembre. Questo è un "intervallo di TEMPO" abbastanza lungo (365 giorni) durante il quale si possono verificare molti avvenimenti. In tale periodo ci sono infatti, 4 diverse stagioni.
Nel caso del pentagramma sopra illustrato, usandolo per definire unità di tempo (anni) si capisce che se io conto l'ordinale 1° partendo dal rigo, conterò 5 anni, mentre se io conto l'ordinale 1° partendo dagli spazi ne conterò 4 di anni.

Ciò che cerco di far comprendere, è che è necessario fare bene attenzione se nel considerare una determinata misura si sta facendo riferimento ad "anno intero" o a un "Inizio di anno".
Così, se io dico che ho 62 anni, tali anni li ho compiuti o li sto "vivendo"? Dipende da come li conto. Se dico che li ho "compiuti", conto cardinale, in altre parole ho vissuto 62 anni interi, o anche un poco di più, ma non ho ancora vissuto 63 anni interi.
Se invece li conto "ordinali", normalmente mi riferisco al loro inizio, e in tal caso, ho "iniziato" il mio 63esimo anno di vita, ma che ancora non lo ho completato.
E' lo stesso problema che si presentò a fine secolo scorso. Con l'anno 2000 iniziava il 3° millennio o finiva il 2° millennio? Dipende da come si conta il tempo.

Era:_____0°..........1...........2.?
O era:___1°..........2°..........3°?

Nella connotazione cardinale, sono trascorsi due millenni.
Nella connotazione ordinale, inizia il terzo millennio.
Pertanto l'anno 2000 si presenterà con l'unità numerica 2, se conteggiato come millenni trascorsi (interi).

Nello stesso tempo, l'anno 2000 si presenterà come terzo millennio, o unità 3, appena iniziato.
E' importante, nel determinare le cronologie antiche, e nello specifico quella Neobabilonese, capire bene e a fondo questo aspetto. Vengo al punto.

Se come archeologo io sto contando gli anni di regno di un importante re come Nabucodonosor, e in un reperto trovo scritto in caratteri cuneiformi: "MU 5 KAM AN AG-NIG-DU-SES" devo tradurre tale traslato in "Anno quinto di Nabuchadnestar", ovvero 5° anno di Nabucodonosor. Come astronomo, invece, mi si pone il problema di definire in quale punto del tempo tale 5° anno debba essere collocato. Come storico invece, mi si pone il problema di definire pure in quale momento dell'anno, tale 5° anno ebbe inizio (mese e giorno, se non sono citati).

Se nel reperto, come archeologo, trovo scritto (qualcosa di simile): "MU 5 KAM KIN 20 UD AN AG-NIG-DU-SES" allora la datazione sarebbe già più completa o specifica indicando: "anno 5°, 6° mese, 20° giorno, di Nabucodonosor" potendo definire per il periodo Agosto/settembre, nel 20° giorno del mese, che Nabucodonosor fece....ecc.
------------------------------------------------------------------------

Altro importante fattore da prendere in considerazione è: "come veniva allora contato il tempo" o "che calendario usavano"?

Il popolo Sumero, dal quale poi derivano i popoli dell'area mesopotamica, usava un calendario lunare (vedi Pag_001). Tale caelndario contava i mesi in base all'osservazione (quando era possibile) della prima sottile falce della luna dopo la sua fase Nuova (Luna nera). Quello era per loro il 1° giorno del mese.

Inoltre, diversamente dalle consuetudini odierne, per tali antichi popoli (incluso il popolo Ebraico) il giorno non cominciava dopo la mezzanotte, come oggi è comunemente considerato, ma iniziava alla sera, solitamente verso le 18:30, ed era determinato dal "tramonto del sole". Dopo il tramonto del disco solare quindi, era iniziato il nuovo giorno, che appunto era perciò seguito subito dalla notte.

Altro fattore da non trascurare, era pure che l'anno Babilonese non iniziava come quello Egiziano o di Nabonassar, che era un anno solare di 365 giorni, ma iniziava con il primo giorno del 1° mese Nisannu (Marzo/Aprile) essendo un calendario lunare.
E' appunto in questa occasione che un re, dopo la morte del predecessore, o dopo la sua "Ascesa" (o presa di potere o salita al potere) che poteva avvenire sia per successione diretta e legale o per conquista, veniva dai babilonesi riconosciuto ufficialmente come loro re solo mediante quella che loro chiamavano la festa dell'Akitu (capodanno babilonese). Festa che iniziava appunto con il primo giorno del primo mese Nisannu, e si protraeva per circa 10-15 giorni sancendo ufficialmente come re il nuovo monarca.

Da quel momento quindi, tale re era registrato nelle loro tavolette d'argilla come essere al suo PRIMO anno di regno, anche se aveva già iniziato il suo dominio su Babilonia sin dall'estate dell'anno precedente.
Questa connotazione di anni di regno è importantissima per la definizione di una corretta ricostruzione di tutto il periodo Neobabilonese.
Infatti, per loro, un re era al suo "primo anno di regno", anche se avesse poi regnato solo tre o nove mesi, appunto come il caso di Labashi-Marduk, il figlio di Neriglissar, che fu ucciso giovane, evidentemente mediante un complotto di Adda che ne approfittò per far salire al potere il figlio Nabonedo con la giustificazione della scelleratezza che da tale giovane re fu mostrata appena iniziò a regnare.

Essendo possibile un solo Akitu durante un anno, anche se in quell'anno ci fossero stati diversi complotti, per i babilonesi contava l'anno nel quale il re che faceva la cerimonia dell'Akitu come suo primo anno di regno.
Casi particolari erano pertanto da registrare come vacanti. Uno di questi casi è registrato nel BM 25127 (98-2-16. 181) al rigo 14 dove è riportato che per un anno "non ci fu un re su Babilonia". Questo perché dopo la morte di Asshur-etillu-ili, il figlio di Assurbanipal il quale iniziò poi a contrastare Nabopolassar pretendendosi re su Babilonia con il nome di "KANDALANU", e pure gli stessi babilonesi, dovettero affrontare rivolte e guerre, delle quali appunto seppe approfittare sapientemente il caldeo Nabopolassar per salire (ascendere) al trono di Babilonia nell'Ottobre/Novembre del 646/645bc o, come attualmente accreditato, durante il 626/625bc (come da Babylonyan Cronology 626 B.C. - A.d.75 di Parcker e Dubbertstein, pag. 11 rif. BM 40039, Wieseman, op. cit. P1 21 and p. 93). Altre fonti registrano un paio di mesi prima per lo stesso evento.

Appunto per far comprendere bene l'importanza dell'Akitu, mentre lo stesso BM 25127 al rigo 14/15 registra l'ascesa di Nabopolassar per l'ottavo mese babilonese Arahsamna (Ottobre/Novembre corrispondente al giuliano 7 Novembre del 646bc o, all'accreditato, 23 Novembre del 626bc) allo stesso rigo 15 è registrato che accede al suo primo anno di regno nel dodicesimo mese (Addaru Febbraio/Marzo o 5-15 Marzo del 645bc) e al rigo 18 è invece confermato che nel 27° giorno del mese 1°mese Nisannu (Marzo/Aprile) ovvero il mese successivo, era nel suo "primo anno" di regno (645bc). Probabilmente la festa dell'akitu fu a cavallo del 12° mese e del primo mese a motivo di ciò che Nabopolassar sapientemente fece per assicurarsi l'amicizia di Elam, Come registrano le righe 16 e 17 dicendo che "Nabopolassar riportò a Susa gli dèi di Susa che gli assiri avevano depredato e portato in Uruk".
Il rigo 18 anche registra che nel 27° giorno del primo mese, "Panico sopravenne sulla città". Mentre nel corrispondente 27° giorno del 625bc (secondo la cronologia adesso accreditata) il cielo di Babilonia si presentava, dal punto di vista superstizioso, perfettamente normale, nel 27° giorno di Nisannu (o 30 Aprile del 645bc), come mostra la foto, dopo il tramonto del sole, il programma RedShift6 mi mostra un cielo che potrebbe essere stato allora interpretato come malaugurio (che causò il "panico").
Dovrebbero essere stati osservabili Giove e Venere in congiunzione distanti di un grado (due diametri lunari) fra loro; Mercurio (forse visto solo dagli astronomi di corte) e sopratutto la probabile presenza della cometa Helfenzrieder a 7 gradi di altezza visibile con un magnitudo calcolato di 2,5. Nella foto è attivata la funzione "true sky", e pertanto tale cometa fu certamente visibile mentre Giove e Venere si avviavano a tramontare. La foto sotto illustra ciò che forse videro. (il fatto che nel cielo furono pure visibili a Est Antares in sua prima apparizione e a Ovest Marte in tra Gemelli e Granchio e pure Saturno davanti al "re" Regolo, della costallazione del Leone, potrebbe aver contribuito a generare un senso di superstizioso panico fra gli astronomi-astrologi di corte che si diffuse poi evidentemente anche al popolo).



Contestualmente ai difficili momenti di rivolte, di attacchi da parte del re d'Assiria Assurbanipal, e presa del potere da parte di Nabopolassar, è più che giustificata la diversità di alcune altre registrazioni. Il rigo 18, però, lo ribadisco per la sua importanza, conferma in modo chiaro che nel primo mese (Nisannu) Nabopolassar era ufficialmente riconosciuto come essere nel suo "primo anno" di regno appena iniziato e quindi nel Marzo/Aprile del 645bc.
Quella dell'Akitu, era una usanza più specificamente Babilonese. Infatti dei re assiri sono generalmente contati gli anni di regno nel loro insieme (vedi lista di Uruk e simili).

Tolomeo, nella sua lista dei re ("Chronology of the ancient World" di Bickerman del 1968 pag. 108 e 109) seguendo le informazioni di Beroso e basandosi su un calendario solare che partiva dal primo anno di Nabonassar, attribuito oggi al 747bc, pone (forse anche a motivo di registrazioni ormai divenute "accreditate" nel tempo Seleucide), il primo anno di regno di Nabopolassar in corrispondenza del 123° anno di Nabonassar (contato da Gennaio a Gennaio del 625bc quindi) ovvero dopo 22 anni di regno "attribuiti da Tolomeo" al "KANDALANU" (vedi anche lista dei re di Uruk che segna però un diverso numero di anni). (Journal of cuneiform studies del 1995, volume 47 pagg 97-113 L. Depuydt).

La lista di Tolomeo, quindi esula completamente dallo schema di registrazione dei regni che era effettuato dai babilonesi per i re su Babilonia. Di questo particolare è importantissimo prenderne atto. Occorre infatti, per concordare le cronologie, tenere conto dello sfalso che si crea fra anno solare (Gennaio-x a Gennaio-x+1) con quello che risulta con il calendario lunare (Marzo/Aprile a Marzo/Aprile-x+1) o da Nisannu a Nisannu successivo che sarà sempre a cavallo di DUE anni. Es. 1° anno di Nabopolassar secondo cronologia attualmente accreditata è:

Per Tolomeo: Gennaio 625bc - Gennaio 624bc (che poi, di fatto, sarebbe solo l'anno 625bc completo)

Per i Babilonesi (secondo cronologia attuale) : Nisannu (22 Aprile del 625bc)
Per i babilonesi (secondo cronologia su 607bc): Nissanu (04 Aprile del 645bc, o secondo il BM 25127 il 5-15 Marzo del 645bc); differenza, si è visto, giustificabile dalle righe 16 e 17 dello stesso documento.

Qui comincia il vero problema. Come si può identificare in modo certo, possibilmente astronomicamente, quale anno fosse?
Al presente, riferibili a tale periodo Neobabilonese, sono stati rinvenuti tre diari astronomici. Il più vecchio, noto come BM 32312 è collocabile verso il 653/652bc.
Il noto diario "Strassmaier Cambise n° 400" o BM 33066 già decifrato sotto il Prof. Terrien de Lacouperie in "Babylonian and oriental record" Vol. secondo, Nov. 1887-1888 edito in London, Che permise di identificare con il secolare anno 523bc il 7° anno di regno di Cambise II, il figlio di Ciro il Grande e Infine, l'ormai noto V.A.T. 4956 traslato e tradotto da Abrham J. Sachs e completato ed edito da Herman Hunger nel Volime I di "Diaries from 652bc AL 262bc" intitolato: "Astronomical diaries and related texts from Babylonia" ed edito a Vienna nel 1988.

Mentre rimando a diversa pagina le considerazioni concernenti i diari BM 31312 e BM 33066, in accordo al tema della pagina, qui considero il problema dell'identificazione dell'anno del regnante, certamente Nabucodonosor, ma attualmente accreditato da quasi tutti per il suo 37° anno di regno associato alla data del 568bc mentre una minoranza religiosa, seguendo chiare indicazioni riportate nella Bibbia, ne contesta l'affidabilità, se non altro delle osservazioni astronomiche attribuite all'anno 568bc a motivo del fatto che esse risulterebbero essere in contraddizioni con la datazione del 607bc per la distruzione di Gerusalemme, come risulta dalla datazione al 523bc del BM 33066.

Il ricercatore A. Sachs e il suo collaboratore H. Hunger, a suo tempo resero pubbliche le loro ricerche nel sito web: www.caeno.org
In tale sito furono rese accessibili a tutti il risultati delle verifiche astronomiche con le quali Sachs determinò come probabile anno di osservazione di quanto registrato in tale tavoletta, l'anno 568bc e pure attribuì al 37° anno di Nabucodonosor II il tempo del regnante durante il quale tale osservazioni furono fatte.

Attualmente solo monseppe, (monseppe è un nick o soprannome dell'autore di questa complessa ricerca), un autodidatta appassionato di materie scientifiche in genere, nonché appassionato lettore della Bibbia, appunto seguendo le informazioni che questo ormai universalmente noto libro gli forniva, si è impegnato seriamente, malgrado la complessità della materia da prendere in esame, a valutare e chiarire la discrepanza che si presentava tra la ricerca di Sachs e quanto la Bibbia diversamente suggeriva a quella minoranza religiosa.

Dopo una solitaria e lunga ricerca di informazioni in rete (non avendo egli nessun mezzo economico per fare altrimenti) durata diversi anni a motivo di una lenta connessione con modem 56k, con l'ausilio di informazioni provenienti da varie università presenti in rete, con la consultazione delle informazioni astronomiche pubblicate in rete dalla N.A.S.A. e con la preziosa consultazione dell'archivio di reperti del periodo Neobabilionese pure messi in rete dal sito www.livius.org nonché con la confutazione delle informazioni che vari musei (B.M. di London incluso) pure hanno pubblicato nel web, ha avuto con probabile maggior successo di un primo tentativo compiuto a suo tempo da Furuli, l'opportunità di comprendere molte interessanti evidenze che danno ragione alla minoranza religiosa più che alla pur seria e meticolosa ricerca a suo tempo svolta da A. Sachs.

Le differenze e le divergenze che monseppe, nella sua ricerca, metterà in evidenza in contrapposizione alle ricerche a suo tempo fatte da Sachs e da altri competenti e preparati esperti, sono solo obbiettivi risultati della stessa.
"monseppe" comprende che sulla base delle informazioni prese in esame dai ricercatori di suddetto periodo storico, il Neobabilonese (700bc - 523bc come estensione temporale) tali ricercatori dovevano logicamente pervenire alle conclusioni e alle stime alle quali sono ufficialmente pervenuti.

Il diverso risultato raggiunto dalla ricerca di monseppe, è dovuto quasi esclusivamente al fatto che monseppe, non seguendo i canoni scientifici attualmente accreditati, pur esaminando e valutando in modo scientifico, per quanto gli sia stato possibile, ogni informazione, si è lasciato guidare come base della sua ricerca dalle informazioni della Bibbia, spesso ignorata o trascurata o non dovutamente soppesata da molti ricercatori.

In questa ricerca purtroppo, non per vanto ma per necessità, moseppe ha dovuto ricoprire più ruoli di non sua specifica competenza, come l'interpretazione degli scritti cuneiformi contestuali ai diari presi in esame, la valutazione storica degli avvenimenti del suddetto periodo, la stima e l'attendibilità dei reperti archeologici analizzati nel contesto delle informazioni bibliche, e la verifica astronomica non solo del periodo attualmente accreditato, ma pure per il periodo diversamente suggerito dalla bibbia.
Seppure tutto questo faticoso lavoro sia stato svolto da una sola persona, senza a tutto il Novembre del 2009 l'ausilio di nessuna altra persona, ciò non di meno tale ricerca è stata fatta con la massima serietà e imparzialità che gli è stata possibile.

Tratterò pertanto in altra pagina la questione riguardante l'attribuzione dell'anno del re Nabucodonosor, se sia il 37° anno attualmente accreditato o se sia il 38° anno del suo regno che il diario astronomico Vat 4956 fu osservato e redatto nella sua copia originale.

(continua)

monseppe1
00sabato 31 ottobre 2009 03:12
Pag_003 37esimo o 38esimo anno?

Nella pagina precedente, è stato analizzata l'importanza di identificare come venivano conteggiati gli anni di regno dei re del periodo Neobabilonese.

Nel diario astronomico: Vat 4956, stimato da Sachs e Hunger, è stato determinato che l'anno del re Nabucodonosor ivi citato e durante il quale furono fatte in origine le osservazioni astronomiche ivi incise, fosse il suo trentasettesimo (37°) anno di regno. Tale anno è ormai comunemente accettato da ogni fonte scientifica ed accademica. Similmente a tale anno, è stata stimata la datazione secolare del 568bc come anno durante il quale tali osservazioni furono fatte.

Le informazioni della Bibbia, però, discordano con tale datazione che porrebbe il 18°/19° anno di Nabucodonosor II e la relativa distruzione di Gerusalemme e del tempio come essere avvenuta durante l'anno 587bc. Le informazioni del reperto archeologico BM 33066, o diario astronomico pure noto come "Strassmaier Cambise n° 400", identificando con l'anno 523bc il 7° anno di regno del figlio di Ciro il Grande, e la durata dell'esilio o prigionia del popolo ebraico di 70 anni dalla distruzione della città e del tempio, suggeriscono invece il 18/19° anno di Nabucodonosor II come corrispondente all'anno 607bc. Tale diversa indicazione temporale, anche suggerisce che il diario astronomico Vat 4956 debba essere stato osservato nel trentottesimo (38°) anno di regno di Nabucodonosor II corrispondentemente all'anno 587bc. monseppe, in questa pagina, ne analizza le evidenze che permettono di determinare quale sia l'effettivo tempo che fu registrato in tale diario astronomico Vat 4956.

In precedenza è stato spiegato il fenomeno che ogni 19 anni si verifica riguardo alla luna con quello che è oggi noto come "Ciclo di Metone".
Proprio questo fenomeno è quello che ha reso possibile, mediante alcune informazioni volutamente alterate anticamente, di dedurre la datazione al 37° anno di Nabucodonosor e al secolare tempo del 568bc senza che sia stato subito identificata la discrepanza con la bibbia stessa. Astronomicamente infatti, molte coincidenze calcolate trovavano ragionevole corrispondenza con le descrizioni registrate sul diario astronomico.
Tra la datazione del 568bc e quella del 587bc infatti, intercorrono esattamente i 19 anni richiesti perché si possa verificare nel ciclo lunare la corrispondenza delle fasi con i giorni del mese durante l'anno. Riguardo all'anno di regno del re durante il quale il diario fu osservato però, la differenza di 37° a 38° anno porta a una distanza di tempo di un solo anno.
Questa situazione è certamente incompatibile da punto di vista scientifico. Il motivo è semplice: 607bc - 587bc = 20 anni (relativi a distruzione di città); mentre 587bc - 568bc = 19 anni (relativi a date controverse per Diario astronomico). Si osserva appunto nuovamente la differenza di un anno di tempo, ma applicata a DUE diversi soggetti: uno, la distruzione di Gerusalemme, l'altro la datazione del diario astronomico.

Logica vorrebbe che se si sposta di 20 anni la datazione della distruzione della città (dal 607bc al 587bc), anche l'anno del re durante il quale il diario fu osservato dovrebbe essere nel controverso sulle date, di 20 anni esatti (dal 587bc al 567bc). Ciò invece non viene a corrispondere manifestando appunto una differenza di un anno, che è poi quella risultante da 38° anno - 37° anno = 1 anno. Diventa pertanto importante determinare archeologicamente se sul reperto originale oggi pervenutoci (anche se trattasi di copia del diario originariamente osservato), registri l'anno di regno del re come 37° o 38° anno. monseppe ha fato questa verifica.

Mentre tutte le fonti storiche archeologiche e astronomiche citano unanimemente e solo l'anno 37° di regno di Nabucodonosor II, da nessuna parte ho ancora mai letto un solo commento per l'incertezza della lettura che ora di seguito relazioni in questa pagina. Le foto che seguono spiegano molte cose strane.


In questa foto(copia) trovata nel sito www.caeno.org dovendo leggere così, si leggerebbe: "MU 3 7 id Nabuchadnezar"


In questa foto trovata nel sito www.vremena.nm.ru/chapter_4.html# si leggerebbe invece: "MU 3 8 id Nabuchadnezar"

Indubbiamente il numero 8 fu scritto in modo anomalo, ma la sua traccia è ben evidente nella seconda foto, quella del sito russo. Come mai da nessuna parte ho trovato alcun accenno a tale anomalia? monseppe, seguendo questa traccia, ha stimato per il 38° anno di Nabucodonosor l'anno del re, e pertanto ha fatto la sua verifica astronomica del diario appunto per il corrispondente anno del 587bc, come suggerito dai tempi biblici indicati dai 70 anni di prigionia degli Israeliti.

Questo schema numerico dovrebbe aiutare a capire come sia stato poi "spostato" l'anno 38° in 37° seguendo la cronologia a ritroso dal 523bc.
Semplicemente "omettendo" per l'anno 556bc l'anno di Akitu del re......V... Labashi, quello che sarebbe V il 38° anno diventa.....
o o o o o o o | o o o o o o o o o | o o o o o o o o o o o o o o o o o | o | o o o o | o o | o o o o o o < 38° anno
o o o o o o o | o o o o o o o o o | o o o o o o o o o o o o o o o o o | | o o o o | o o | o o o o o o o < 37° anno
Fondendo nell'anno 556bc sia il primo anno di regno del regno di .......^..| Labashi che il 4° anno di regno di Neriglissar, nella scala temporale il 38° anno diventa il 37° anno di Nabucodonosor.

Qualcuno potrebbe subito controbattere che tale spostamento a farlo (o a supporlo) è stato monseppe. Ciò non è possibile. Perché mentre è vero che se anticamente fu osservato il diario astronomico Vat 4956 durante l'anno 587bc e che si sia voluto poi spostare le date, dopo 19 anni già i babilonesi sapevano che le posizioni di fase della luna sarebbero state corrispondneti e pertanto sarebbe stato difficile notare la differenza, come infatti è accaduto; al contrario, la cosa non è così semplice.

Voglio dire che se il diario fosse stato osservato veramente nel 568bc, ciò significa che nel 587bc NON sarebbe stato osservato! Pertanto non sarebbe stato possibile "verificare" (allora non avevano i computer) la corripondenza delle fasi lunari in modo da poter segnare una data compatibilmente astronomica con il cambio di regni.

Capisco che è cosa difficile da recepire. Per quanto possa sembrare fantastico, questo è ciò che accadde. La regina Adda, vivente per quasi tutto tale periodo, poté coordinare i fatti storici in modo che nessuno potesse accorgersene subitaneamente, essendo poi distrutte le testimonianze che potevano dimostrare il contrario, ovvero che tale cambio di date fosse stato fatto.

In questo modo pensava di essersi assicurata che l'odiato Evil-Merodac passasse quasi inosservato, come non esistente... ma non fece i conti con la Parola di Dio, la Bibbia.

Quindi, l'anno segnato sul diario è il 38° anno di Nabucodonosor. Altri validi motivi per ritenere ciò, sono il fatto che essendo stato intercalato (DIR SE) tale 38° anno (rigo 6 frontale), ed essendo registrato pure come intercalato il 36° anno con un Addaru II (DIR SE) nella cronologia di Parker e Dubberstein del 1956 a pag. 5 (ibid. nos. 68, 98 and 82) attribuito a Nabucodonosor, tali due intercalature sono "compatibili" con il 38° anno, ma risulterebbero "incompatibili" con un 37° anno.

Altro fattore di dubbio per il 37° anno, è che nel caso di un anno intercalare, era solitamente il re che dava l'ordine di inserirlo e nella fattispece del diario Vat 4956, pare che nei mese di Marzo ci fu una alluvione a Nord-Ovest di Babilonia (rigo 6 frontale) e che il re fosse in Babilonia è pure sufragato dalla condanna a morte che ocnseguentemente emise probabilmente per l'addetto alle osservazioni meteo di Babilonia che non seppe avvisare il re del possibile disastro (rigo 7 frontale).
Inoltre, un reperto archeolgico datato al 37° anno di Nabudcodonosor lo vedrebbe impegnato in una campagna militare contro gli Egiziani, cosa questa che lo vedrebbe lontano da Babilonia per molti mesi.

Non solo. Dal momento che la traccia del valore 8 fu incisa dal copista in modo anomalo, esso per non riscrivere tutto il diadio che ormai era già stato inciso nella sua parte retro, aggiunse una nota in calce nel bordo basso della tavoletta dove ribadiva:
"MU 3 8 KAM id Nabuchadnestar BAR 30 DIR KALAG-MA [...]"
dove indicava con ulteriore conferma che era il 38° anno del re.
Il rigo sotto dello stesso bordo basso riporta "MU 37 Kam", ovvero che il re ordinò la tavola alla fine del suo 37° anno di regno affinché fosse osservata appunto durante il suo 38° anno di regno; (altra conferma che il re era a Babilonia verso Febbraio/Marzo o 11° mese) del suo 37° anno, ovvero in un tempo compatibile con la campagna fatta contro gli Egiziani durante tale 37° anno.

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:29.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com