Gli apocrifi invece contengono storielle talmente insignificanti che spesso non possiamo definirle nemmeno leggende
Si, ma forse non ci capiamo... non è che un libro poiché contiene storielle deve essere privo di
interesse storico, lo studioso si occupa anche di storielle e leggende, non perché pensa che siano avvenimenti accaduti, ma per capire la mentalità di un popolo o le idee, anche bizzarre, che potevano circolare in una determinata epoca. Dell'Italia dell'ottocento possiamo capire molto sia leggendo Grazia Deledda o Verga che leggendo Salgari o Collodi, certo la prima è grande letteratura verista, ma anche le vicende di Pinocchio i le sagre di Salgari possono dirci molto sulla mentalità e cultura italiana dell'epoca.
Ora, storicamente l'
enochismo è una corrente molto importante e per decenni trascurata dagli studiosi dell'ebraismo. Diciamo che a partire dal 70 si è imposto il rabbinismo, corrispondente approssimativamente alla corrente farisaica, ma accanto ad essa nei secoli successivi vi furono altri gruppi e correnti che indubbiamente influenzarono la cultura e lingua giudaica, tra questi vi furono oltre ai farisei i sadducei, gli zeloti, gli esseni o enochici da cui derivarono le setta di Qumran, ma esistono varie teorie riguardo a questo.
Ora, il punto è questo: al
lettore comune della Bibbia e al cristiano comune può non importare nulla dell'enochismo, come poco importa delle controversie sul testo o qualche parola greca o ebraica, viceversa lo studioso è interessato a questi fenomeni, perché per lo studioso il cristianesimo non è disgiunto dalla cultura in cui è nato e cresciuto.
Spero sia chiaro il senso del discorso, non stiamo facendo un'apologia di Enoch, né suggeriamo di leggerlo a fini dottrinali (per altro è noiosissimo), ma d'altra parte uno studioso del NT che non lo ha letto tale libro non può dire di conoscere pienamente le radici culturali del testo che è in procinto di studiare. Per l'amor di Dio, il cristiano può vivere senza, come può vivere senza conoscere il greco o l'ebraico, ma
Simon evidentemente non stava parlando da cristiano ma da intellettuale, un piano diverso.
Shalom