Quelli che non conoscono Dio saranno distrutti per sempre ?

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claudio2018
00giovedì 18 luglio 2019 11:36
Stando alle parole di Paolo quelli che non conoscono Dio saranno distrutti per sempre .

Chi sono ?

Faccio riferimento alle parole di Paolo in 2 Tessalonicesi 1:8,9 :

"coloro che non conoscono Dio ...subiranno la pena della distruzione eterna

Osservando il contesto sembrerebbe che quando Paolo allude a coloro che "non conoscono Dio" e che subiranno il suo giudizio non si riferisca genericamente a persone ignoranti per circostanza o non informate ma dal contesto è chiaro che si riferisce a coloro che fanno "tribolare" i cristiani . Dunque già persone malvage di base , ostili ai cristiani e , per questa ostilità indisposte a conoscere il messaggio che predicano o il Dio che rappresentano.

Troviamo un parallelo esemplificativo di persona che non conosce Geova nel Faraone che teneva schiavi gli Israeliti al tempo di Mosè e che in tono di scherno e sfida disse "Chi è Geova ? Non conosco affatto Geova !"

Ecco , è questo tipo di non conoscenza che sarà punita ad Armaghedon , quella che nasce da un cuore malvagio e orgoglioso simile a quello di Faraone che faceva soffrire i servitori di Dio

Dunque direi che il contesto delle parole di Paolo non ci permette di generalizzare il riferimento di quelli che "non conoscono Dio" a tutti quelli che per qualche ragione (disabilità , età , circostanze o altro) non hanno potuto conoscere Dio e dire che questi subiranno la pena della distruzione eterna perché appunto Paolo accosta quelli che non conoscono Dio (verso 8) a quelli che vi fanno tribolare (verso 6)

Siete daccordo con questa visione ?
frida18
00giovedì 18 luglio 2019 14:19
Re:
claudio2018, 18/07/2019 11.36:

Stando alle parole di Paolo quelli che non conoscono Dio saranno distrutti per sempre .

Chi sono ?

Faccio riferimento alle parole di Paolo in 2 Tessalonicesi 1:8,9 :

"coloro che non conoscono Dio ...subiranno la pena della distruzione eterna

Osservando il contesto sembrerebbe che quando Paolo allude a coloro che "non conoscono Dio" e che subiranno il suo giudizio non si riferisca genericamente a persone ignoranti per circostanza o non informate ma dal contesto è chiaro che si riferisce a coloro che fanno "tribolare" i cristiani . Dunque già persone malvage di base , ostili ai cristiani e , per questa ostilità indisposte a conoscere il messaggio che predicano o il Dio che rappresentano.

Troviamo un parallelo esemplificativo di persona che non conosce Geova nel Faraone che teneva schiavi gli Israeliti al tempo di Mosè e che in tono di scherno e sfida disse "Chi è Geova ? Non conosco affatto Geova !"








Ecco , è questo tipo di non conoscenza che sarà punita ad Armaghedon , quella che nasce da un cuore malvagio e orgoglioso simile a quello di Faraone che faceva soffrire i servitori di Dio

Dunque direi che il contesto delle parole di Paolo non ci permette di generalizzare il riferimento di quelli che "non conoscono Dio" a tutti quelli che per qualche ragione (disabilità , età , circostanze o altro) non hanno potuto conoscere Dio e dire che questi subiranno la pena della distruzione eterna perché appunto Paolo accosta quelli che non conoscono Dio (verso 8) a quelli che vi fanno tribolare (verso 6)



Siete daccordo con questa visione ?




d'accordo sulla prima parte del tuo commento

(Che ancora non riesco a quotare all'interno di un post)


riguardo gli ultimi righi ti riferisci a persone che non hanno potuto 
acquisire una conoscenza tramite lo studio condotto da TdG?

Io credo che si generalizza sul termine conoscenza
invece si dovrebbero fare deile distinzioni
claudio2018
00giovedì 18 luglio 2019 14:36
Re: Re:
frida18, 18/07/2019 14.19:




d'accordo sulla prima parte del tuo commento

(Che ancora non riesco a quotare all'interno di un post)


riguardo gli ultimi righi ti riferisci a persone che non hanno potuto 
acquisire una conoscenza tramite lo studio condotto da TdG?

Io credo che si generalizza sul termine conoscenza
invece si dovrebbero fare deile distinzioni

Esatto si generalizza però il contesto di Tessalonicesi non porta a generalizzare ma ad identificare coloro che non conoscono Dio con chi è ostile e fa danno ai servitori di Dio . Poi ovviamente sarà Dio a valutare il cuore ma certo una buona fetta di quelli che "ci fanno tribolare" non hanno mai acquisito conoscenza tramite uno studio con i tdg ma è comunque una categoria più riprensibile dei semplici ignoranti per circostanza o per età ma che hanno un cuore buono. Paolo non si riferisce a questi ultimi ma ai primi
claudio2018
00giovedì 18 luglio 2019 14:40
Anche perché Paolo fa riferimento a una "vendetta" e se c'è una vendetta c'è un danno o un affronto che è stato fatto ai servitori di Dio . Di questo danno Dio chiederà conto e la mancanza di conoscenza non giustifichera' costoro non più di quanto giustifico' Faraone
frida18
00giovedì 18 luglio 2019 15:20



Però pensa all'affermazione
"Chi non ama non ha conosciuto Dio"
Da questa espressione sembra che anche all'interno del popolo di Dio
si possa ricevere un giudizio sfavorevole
claudio2018
00giovedì 18 luglio 2019 16:54
frida18, 18/07/2019 15.20:




Però pensa all'affermazione
"Chi non ama non ha conosciuto Dio"
Da questa espressione sembra che anche all'interno del popolo di Dio
si possa ricevere un giudizio sfavorevole

Si infatti se guardiamo il contesto più ampio del libro dei Tessalonicesi riscontriamo che proprio all'interno della congregazione erano già operanti i primi elementi dell'uomo dell'illegalita che anziché fare le cose per amore insegnavano cose storte per autoesaltarsi imitando lo spirito dei farisei che si vantavano di conoscere Dio ma in realtà non manifestavano il frutto dell'amore e quindi lo smentivano .

In ogni tempo può accadere lo stesso quindi il riferimento di Paolo assume una connotazione di paradosso e si inquadra ancora di più su quelli che dicono di conoscere Dio ma in realtà non lo conoscono e questi possono benissimo trovarsi all'interno
frida18
00giovedì 18 luglio 2019 17:19
Re: Re: Re:
claudio2018, 18/07/2019 14.36:

Esatto si generalizza ......







quali termini potremmo usare per fare una distinzione tra
chi conosce perché ha accurata conoscenza
attraverso lo studio delle scritture
e chi conosce perché ama con tutto il cuore Dioe il Figlio?
I-gua
00giovedì 18 luglio 2019 20:53
Si ama ciò che si conosce
frida18
00giovedì 18 luglio 2019 21:51
Re:
I-gua, 18/07/2019 20.53:

Si ama ciò che si conosce




Quindi se i giudei lo misero a morte Gesù
la responsabilità fu sua che non si fece conoscere
abbastanza?
claudio2018
00giovedì 18 luglio 2019 22:48
Re: Re: Re: Re:

Quali termini potremmo usare per fare una distinzione tra chi conosce perché ha accurata conoscenza attraverso lo studio delle scritture e chi conosce perché ama con tutto il cuore Dioe il Figlio


Direi che entrambe le condizioni sono incomplete se prese a sé e si coadiuvano a vicenda nel senso che non si può dire di conoscere accuratamente Dio solo con lo studio nozionistico delle Sacre Scritture ma non si può nemmeno dire di amare Dio senza averlo conosciuto anche attraverso la conoscenza scritturale. Dunque quelli che non conoscono Dio possono essere persone che conoscono accuratamente le scritture ma non lo amano e non si accorgono del suo operato nella loro vita ma anche persone che pur dicendo di amarlo non lo conoscono , non sanno chi è cosa ha fatto , cosa vuol fare e come opera nella propria vita .

Un altra accezione del non conoscerlo può anche essere sottovalutare la sua potenza e la sua capacità di liberare un po' come Faraone non lo conosceva ma non lo conoscevano nemmeno gli Israeliti prima di essere liberati . Solo che le categorie dei non conoscenti di Dio erano diverse e dunque ebbero trattamenti diversi : Faraone fu ucciso , gli Israeliti furono liberati e anche una numerosa compagnia mista che cominciò a conoscerlo vedendo i suoi miracoli sull Egitto

Così sarà in futuro : non tutte le categorie di chi non conosce Dio saranno trattate nello stesso modo
Jon Konneri
00giovedì 18 luglio 2019 22:59
Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. 41Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. 46E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».

vOI TESTIMONI DI GEOVA dite che le scritture sono uguali a quelli della chiesa cattolica , bene io vi presento questo passi che nella vostra bibbia dovrebbero essere uguale scrittura .
alla fine come potete leggere dice QUESTI AL SUPPLIZIO ETERNO ,E I GIUSTI ALLA VITA ETERNA . non perla di non esistenza o di distruzzione dell'essere parla che chi non si comporta bene avrà un suplizio eterno " VIVRA' " MA NON GODRA DELLA BENEDIZIONE DI DIO MA SECONDO I SUOI PECCATI VIVRà IN ETERNO NELL'OBLIO SECONDO LA SUA COLPA
Jon Konneri
01giovedì 18 luglio 2019 23:01
lO SO I CATTOLICI DEL MIO STAMPO POTREBBERO CONVERTIRE LE ANIME QUINDI MEGLIO TAPPARGLI I MESSAGGI
barnabino
00giovedì 18 luglio 2019 23:38

alla fine come potete leggere dice QUESTI AL SUPPLIZIO ETERNO ,E I GIUSTI ALLA VITA ETERNA . non perla di non esistenza o di distruzzione dell'essere parla che chi non si comporta bene avrà un suplizio eterno " VIVRA' " MA NON GODRA DELLA BENEDIZIONE DI DIO MA SECONDO I SUOI PECCATI VIVRà IN ETERNO NELL'OBLIO SECONDO LA SUA COLPA



Dipende cosa intendi per supplizio o pena eterna, la pena di morte è in effetti una pena o supplizio eterno se non c'è alcuna risurrezione, il concetto di "vivere in eterno" essendo "morti" è ossimorico, o si è vivi o si è morti, e si può essere vivi solo grazie alla risurrezione, ma questa spetta solo a coloro che Dio giudicherà degni di essere risorti. Però mi pare che tu sia un po' OT rispetto al tema sviluppato da Claudio, che a mio parare stava chiedendo altro.

Comunque del passo che citi ne abbiamo discusso qui

testimonidigeova.freeforumzone.com/d/8690974/-/discussi...

Shalom
barnabino
00venerdì 19 luglio 2019 07:46

lO SO I CATTOLICI DEL MIO STAMPO POTREBBERO CONVERTIRE LE ANIME QUINDI MEGLIO TAPPARGLI I MESSAGGI



Tranquillo Konneri... mica è una competizione. Comunque molti sedicenti cattolici che scrivono qui spesso convertono anime alla nostra fede.

Shalom
frida18
00venerdì 19 luglio 2019 20:23
Re: Re: Re: Re: Re:
claudio2018, 18/07/2019 22.48:




Direi che entrambe le condizioni sono incomplete se prese a sé e si coadiuvano a vicenda nel senso che non si può dire di conoscere accuratamente Dio solo con lo studio nozionistico delle Sacre Scritture








A me pare ( se non mi sbaglio)

che una delle due cose è certamente più importante e cioè quella conoscenza che scaturisce dall’amare Geova e il prossimo

infatti la scrittura dice che la conoscenza gonfia ma l’amore edifica,

non trovo da nessuna parte che dica il contrario

hai notato che nella parabola delle pecore e dei capri Gesù non pone domande quiz per sapere quanta conoscenza hai, tipo:

quanti sono i santi?

chi rappresenta l’uomo vestito di lino?

e i 2 candelabri?

chi non sa rispondere si metta alla mia sinistra





invece Giovanni scrive che l’amore porta la conoscenza





frida18
00venerdì 19 luglio 2019 20:29
Re: Re: Re: Re: Re:
claudio2018, 18/07/2019 22.48:





ma anche persone che pur dicendo di amarlo non lo conoscono , non sanno chi è cosa ha fatto , cosa vuol fare e come opera nella propria vita .







in questa affermazione commetti un errore che mette fuoristrada

non stiamo parlando di persone che DICONO di amare Dio (a parole)

ma di persone che AMANO DIO e il prosimo dimostrando così di conoscerlo

giov 4:7 dice che chiunque ama è stato generato da Dio e acquista la conoscenza di Dio

claudio2018
00venerdì 19 luglio 2019 21:11
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
frida18, 19/07/2019 20.23:








A me pare ( se non mi sbaglio)

che una delle due cose è certamente più importante e cioè quella conoscenza che scaturisce dall’amare Geova e il prossimo

infatti la scrittura dice che la conoscenza gonfia ma l’amore edifica,

non trovo da nessuna parte che dica il contrario

hai notato che nella parabola delle pecore e dei capri Gesù non pone domande quiz per sapere quanta conoscenza hai, tipo:

quanti sono i santi?

chi rappresenta l’uomo vestito di lino?

e i 2 candelabri?

chi non sa rispondere si metta alla mia sinistra





invece Giovanni scrive che l’amore porta la conoscenza






Infatti non dico che la conoscenza è più importante dell'amore ma è comunque una sua conseguenza che a sua volta diventa indispensabile per capire come amare di più Geova e il prossimo e su cosa indirizzare il nostro amore . In pratica si acquista conoscenza mossi dall'amore ma a sua volta l'amore non può crescere senza conoscenza e non può essere indirizzato nel modo giusto senza conoscenza per questo dico che sono legati l'uno all'altro . La conoscenza gonfia quando è fine a sé stessa , non'e' acquisita per accrescere l'amore per Dio e non'e' utilizzata nel rispetto della coscienza altrui ma per solo per sé stessi come si evince dal contesto di 1 corinti 8 ma Paolo in quel capitolo non ti sta dicendo che una condizione può fare a meno dell'altra
claudio2018
00venerdì 19 luglio 2019 21:23
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
frida18, 19/07/2019 20.29:






in questa affermazione commetti un errore che mette fuoristrada

non stiamo parlando di persone che DICONO di amare Dio (a parole)

ma di persone che AMANO DIO e il prosimo dimostrando così di conoscerlo

giov 4:7 dice che chiunque ama è stato generato da Dio e acquista la conoscenza di Dio


Invece il tema della discussione verte proprio su questo : di chi parla Paolo in 1 tessalonicesi 1 quando fa riferimento a coloro che non conoscono Dio e quindi saranno distrutti per sempre ? Se osservi il contesto sta parlando proprio di persone che forse dicono di amare Dio e hanno anche conoscenza scritturale ma in realtà manifestano odio verso il suo popolo e non sono in alcun modo disposte a cambiare strada .In tal senso queste persone non "conoscono" Dio. Non sono persone che non conoscono Dio perché non hanno mai potuto conoscerlo vuoi per età , vuoi per disabilita' , vuoi per altre circostanze .
frida18
00sabato 20 luglio 2019 06:08
Re: Re: Re: Re:
claudio2018, 18/07/2019 22.48:


Quali termini potremmo usare per fare una distinzione tra chi conosce perché ha accurata conoscenza attraverso lo studio delle scritture e chi conosce perché ama con tutto il cuore Dioe il Figlio



Direi che entrambe le condizioni sono incomplete se prese a sé
e si coadiuvano a vicenda nel senso che non si può dire di conoscere accuratamente Dio .......

. ma anche persone che pur dicendo di amarlo non lo conoscono , non sanno chi è cosa ha fatto , cosa vuol fare ...

frida18, 18/07/2019 17.19:







quali termini potremmo usare per fare una distinzione tra
chi conosce perché ha accurata conoscenza
attraverso lo studio delle scritture
e chi conosce perché ama con tutto il cuore Dioe il Figlio?




io mi riferivo alla tua risposta alla  mia obiezione,
e ribadisco  è un peccato che non esistano nella nostra lingua
e forse anche in altre principali lingue,
due termini che permettano di fare un distinguo fra queste 2 categorie di adoratori.
cioè coloro che hanno acquisito una accurata conoscenza e coloro che 
nel manifestare amore dimostrano do conoscere Dio
Forse perchè a fare la distinzione sarà Gesù durante il suo giudizio.

Che i suoi oppositori , che di conseguenza sono anche i nostri oppositori
perchè perseguitano la parte visibile dell'organizzazione
persone appunto paragonabili a Faraone che aveva l'ardire di comtrastare
e sfidare il volere di Dio è risaputo che verranno distrutti ad harmaghedon


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