Caro Maurizio,
Mi sembra un po', "magra" come risposta...che se uno legge, prega e osserva, poi da qualche parte articolerà il suo intendimento
Vedi, non dobbiamo sottovalutare il potere dello spirito santo, anche se chi come te studia ancora forse non l'ha ancora provato nella sua esperienza.
Vorrei farti solo osservare che lo Schiavo, contrariamente a quello che vanno dicendo i nostri detrattori, non ci da risposte "grasse", arrogandosi una posizione che nessuno gli ha dato, magari di "veggente". Si limita a dirci quello che in base alle Scritture, alla preghiera (dunque chiedendo la guida dello spirito santo) e all'osservazione della realtà (in verità nulla di più di quello che fecero gli apostoli riguardo alla questione della circoncisione nel I secolo) egli ha
capito. Essi non ricevono "sogni", "rivelazioni" o "oracoli" dal cielo, sono solo nostri "compagni d'opera" impiegati da Dio come schiavi per dirigere la congregazione dove il Suo spirito decide.
Mi è chiaro che nessuno può "vigilare" per un altro: ognuno è chiamato ad essere desto e vigile nell'attesa del ritorno di Gesù. Quindi bene il richiamo all'urgenza: però mi piacerebbe anche sapere da dove arriva il discorso (biblicamente parlando) dei "due gruppi di unti".
Deriva dalle parole di Gesù, che parlò chiaramente di una generazione che non sarebbe passata. Il punto è capire che cosa si intende per "generazione" che è un concetto piuttosto variegato. Lo Schiavo tra le diverse spiegazioni sceglie sempre quella che è
coerente con il senso generale delle Scritture che è il senso di urgenza che Gesù e le spirito vogliono trasmettere, poi osservano se Dio benedice tale scelta con la crescita e il rafforzamento spirituale della congregazione, esattamente come fecero gli anziani di Gerusalemme nella questione della circoncisione. Leggi quell'episodio per capire la logica con cui ha agito lo Schiavo nel I secolo e come agisce oggi.
Shalom