Rabkin affronta la storia dell'opposizione giudaica al sionismo.

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dom@
00martedì 30 giugno 2009 23:17
ideologia sionista e giudaismo.
Intervista allo storico Yakov Rabkin, autore del libro In nome della Torah
scritto per noi da
Anna Maria Volpe

Yakov Rabkin è professore titolare di una cattedra presso il dipartimento di Storia dell'Università di Montreal e membro del Centro Canadese di studi germanici ed europei. Nel suo libro In nome della Torah, Rabkin affronta la storia dell'opposizione giudaica al sionismo. Argomento spinoso, di cui si parla poco ma che si rivela cruciale per capire la differenza tra due concetti, spesso confusi ed erroneamente sovrapposti, l'essere sionisti e l'essere ebrei. Nel suo libro, Rabkin spiega quali sono le ragioni teologiche e religiose alla base del rifiuto di molti ebrei dello Stato d'Israele.

In nome della Torah è un libro che ha suscitato diverse polemiche e che ha lo scopo di chiarire le differenze tra ideologia sionista e giudaismo. Quali sono queste differenze? Perché l'esistenza d'Israele non sarebbe compatibile, a suo dire, con i precetti della Torah?
Il sionismo rappresenta un movimento nazionalista avente quattro obiettivi essenziali: trasformare l'identità transnazionale ebraica fondata sulla Torah in una identità nazionale sul modello di quelle europee; sviluppare una lingua nazionale fondata sull'ebraico biblico e rabbinico; trasferire gli ebrei dal loro paese d'origine alla Terra Santa e stabilire un controllo politico e economico sulla Palestina. Sia i sionisti che i loro avversari concordano su un punto: sionismo e Stato d'Israele costituiscono un momento di rottura nella storia ebraica. Questa rottura risulta dall'emancipazione e della secolarizzazione degli ebrei in Europa durante il XIX e XX secolo. Nel mondo ebraico europeo alla fine del XIX, il sionismo appare come un minaccioso ed incongruo paradosso. Da una parte si tratta di un movimento modernizzatore che agisce contro la tradizione, dall'altra parte idealizza il passato biblico, utilizza simboli tradizionali e aspira a realizzare concretamente il sogno millenario del popolo giudaico. Soprattutto, il sionismo offre una nuova definizione dell'essere ebrei: l'identità giudaica perde il suo senso normativo e il nuovo ebreo è assimilato ad una razza, ad un popolo o ad un'etnia. Questa concezione accomuna sionisti ed antisemiti. Lo storico israeliano Yosef Salmon, pur riconoscendo le molteplici posizioni caratterizzanti l'opposizione religiosa ebraica al sionismo, ne dona una definizione: ''In breve, il sionismo è visto come una forza di secolarizzazione della società ebraica (...)Poiché i suoi più importanti programmi sono associati alla Terra d'Israele, oggetto delle speranze messianiche tradizionali, esso è infinitamente più pericoloso di ogni altra forza di secolarizzazione, dunque, occorre criticarlo''. Ciò spiega la persistenza dell'opposizione al sionismo da parte della cerchia ebraica tradizionale. Si tratta di un'opposizione poco conosciuta ed è per questo che me ne occupo. Questo libro è stato tradotto inizialmente in italiano e successivamente in nove lingue. E' una prova di come la questione rimanga di attualità.

Nel sesto capitolo lei parla della Shoah e di come essa sia servita per legittimare l'ideologia sionista. C'è stata, a suo avviso, una strumentalizzazione di questo tragico evento?
Il mio libro non fa che sfiorare la strumentalizzazione della Shoah finalizzata a legittimare lo stato d'Israele e l'ideologia sionista. Diversi studiosi, tra cui Norman Finkelstein, hanno consacrato a questo tema opere intere. Il mio libro vi aggiunge un'analisi del discorso tradizionale ebraico relativamente alla Shoah inserendo anche le gravi accuse rivolte ai sionisti da diverse correnti giudaiche.

Perché non si definisce sionista?
Quando Ben Gurion, nel 1948, ha dichiarato la nascita dello Stato d'Israele, contrastando la volontà dei paesi limitrofi, ivi compresi i gruppi giudaici tradizionali, ha condannato la regione ad un conflitto cronico. Esso è una delle fonti d'instabilità nel mondo ed origine della confusione creatasi tra giudaismo rabbinico, che aborre il ricorso alla forza, e sionismo, ampiamente basato sulla forza dalla sue origini. Questa mancanza di chiarezza è pericolosa e volutamente mantenuta e accentuata affinché lo Stato d'Israele possa essere il solo rappresentante degli ebrei nel mondo. Tra i sionisti e gli ebrei, laici e religiosi, che si oppongono a Israele vi è una profonda frattura. Sempre più spesso gli ebrei si chiedono pubblicamente se lo stato-nazione etnico, stabilito in Medio Oriente, sia un buon garante per la sicurezza degli ebrei. Molti si preoccupano del fatto che il sionismo militante distrugge i valori morali giudaici e mette in pericolo gli ebrei israeliani e non. Condivido queste preoccupazioni e, da parte mia, cerco di mettere in rilievo ciò di cui i padri fondatori andavano fieri: l'antagonismo radicale tra sionismo e tradizione ebraica. Sono, per principio, opposto ad ogni tipo di nazionalismo etnico esclusivo.

Cosa risponde a chi sostiene che la sua tesi rischia di fomentare l'antisemitismo e quali sono i punti in comune tra antisemitismo e sionismo?
Non ricordo di aver ricevuto critiche simili. Anzi, coloro che hanno letto il mio libro considerano che possa placare la violenza anti ebraica in Europa e che fornisce un argomento che contrasta l'antisemitismo: dopo averlo letto sarà impossibile confondere il giudaismo con il comportamento di uno stato che ambisce a parlare in nome di tutti gli ebrei. Ci sono diversi punti di convergenza tra antisemitismo e sionismo e questi spiega il rifiuto del sionismo da parte del popolo ebraico. Ad esempio, la visione nazionalista dell'ebreo è propria sia del sionismo che dell'antisemitismo di cui gli ebrei hanno sofferto nel corso del XX secolo. Entrambi affermano che la vera patria dell'ebreo è Israele piuttosto che il suo paese natale nel quale, secondo le due ideologie, non potrebbe mai integrarsi.

Stiamo assistendo alla nascita di un'opinione pubblica ebraica e internazionale critica verso le capacità d'Israele di garantire la sicurezza agli ebrei? Che ruolo può avere questa corrente nel determinare certe politiche israeliane?
Sin dall'inizio il progetto sionista ha ricevuto critiche. Hannah Arendt, Albert Einstein, Martin Buber e diversi rabbini hanno mostrato riserve riguardo alla nascita d'Israele. Eppure i sionisti hanno creato il loro stato senza prestare ascolto. Oggigiorno sarebbe indubbiamente più efficace convincere le leadership politiche occidentali di trattare Israele come ogni altro stato, senza considerare né il mito dello stato giudaico, né la Shoah. Attraverso le capitali dei loro paesi gli ebrei possono avere un impatto concreto e trovare il riscontro che manca in Israele.

Come è stato accolto questo libro nel mondo arabo e in quello ebraico?
No, ho ricevute molte mail di apprezzamento da parte di lettori ebrei, cristiani e musulmani. Grandi giornali israeliani, libanesi, argentini, canadesi, italiani e tanti altri hanno parlato del libro offrendomi l'opportunità di presentarlo. Allo stesso tempo diversi media sionisti all'esterno d'Israele hanno fatto calare il silenzio sull'opera.

La sua opera finisce con la frase dello storico israeliano Boas Efron: ''Lo Stato d'Israele, e tutti gli stati del mondo, nascono e spariscono. Anche Israele sparirà (..) Ma suppongo che il popolo ebraico esisterà sinché la religione ebraica esisterà, forse ancore per migliaia di anni. L'esistenza d'Israele non presenta alcuna importanza per quella del popolo giuidaico. Gli ebrei nel mondo possono vivere molto bene senza di lui''. Quale sarà l'avvenire d'Israele secondo lei?
La maggior parte degli israeliani non sono ebrei praticanti. Inoltre in un numero rilevante di casi, la cittadinanza israeliana è equivoca, com'è stato recentemente dimostrato dallo storico israeliano Shlomo Sand. Egli considera il popolo ebreo come un concetto europeo, inventato per soddisfare i bisogni del sionismo. E' innegabile che la formazione dell'identità israeliana nasca in opposizione a quella ebraica tradizionale. Israele nega questa evidenza, poiché pretende di essere lo Stato di tutti gli ebrei del mondo piuttosto che dei suoi cittadini, ebrei e non. E' qui che noto delle tensioni interne senza avere però l'aspirazione di predire l'avvenire di questo Stato.
FONTE
it.peacereporter.net/articolo/16327/Ebreo%2C+non+sionista
.:mErA:.
00giovedì 9 luglio 2009 19:50
E tu cosa ne pensi del Sionismo?

Shalom.
dom@
00venerdì 10 luglio 2009 03:53
Re:
.:mErA:., 7/9/2009 7:50 PM:

E tu cosa ne pensi del Sionismo?

Shalom.



E' divenuta come una senplice coltura, come tutte le altre religioni!

Le 12tribu' sono scomparse il vero e propio "Ebraismo" antico e' scomparso [SM=x1408433]


.:mErA:.
00sabato 11 luglio 2009 16:45
Re: Re:
dom@, 10/07/2009 3.53:



E' divenuta come una senplice coltura, come tutte le altre religioni!

Le 12tribu' sono scomparse il vero e propio "Ebraismo" antico e' scomparso [SM=x1408433]





Non sei Ebreo vero?

L'Ebraismo non è scomparso. e lke 12 tribù stanno tornando alla luce.
Negli ultimi anni anche la tribù di Manasse è tornata in Erez Yisrael.

Sul rapporto tra Sionismo ed Ebraismo ortodosso si legga questo mio articolo]questo mio articolo: www.giudaicomessianici.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=217:tzionut&catid=50:approfondimenti&I...
dom@
00domenica 12 luglio 2009 01:01
Re: Re: Re:
.:mErA:., 7/11/2009 4:45 PM:



Non sei Ebreo vero?

L'Ebraismo non è scomparso. e lke 12 tribù stanno tornando alla luce.
Negli ultimi anni anche la tribù di Manasse è tornata in Erez Yisrael.

Sul rapporto tra Sionismo ed Ebraismo ortodosso si legga questo mio articolo]questo mio articolo: www.giudaicomessianici.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=217:tzionut&catid=50:approfondimenti&I...



Caro,,,,,nessuno sa che tribu' appartiene come fate a riconoscere??? "Yeshayau 2:3Essendo venuto a mancare il vino, la madre di Gesú gli disse: «Non hanno piú vino».

e fece il vino [SM=g8238] chi era questo Yshua [SM=g10765]


.:mErA:.
00domenica 12 luglio 2009 11:36
Molti hanno scoperto di appartenere alla tribù di Levì, di Efrayim o di Menashe semplicemente con un'analisi del DNA. La scienza moderna :D

Rabbi Moshè Ben Maimon affermò che il Messia saprà distinguere le tribù e ripristinare tutti i culti come nei tempi antichi.
dom@
00lunedì 13 luglio 2009 00:48
Re:
.:mErA:., 7/12/2009 11:36 AM:

Molti hanno scoperto di appartenere alla tribù di Levì, di Efrayim o di Menashe semplicemente con un'analisi del DNA. La scienza moderna :D

Rabbi Moshè Ben Maimon affermò che il Messia saprà distinguere le tribù e ripristinare tutti i culti come nei tempi antichi.



NOOOOOO! E chi conosce la DNA di Giocobbe???? [SM=g6270]

.:mErA:.
00lunedì 13 luglio 2009 11:28
Dai un'occhiata:
www.igenea.com/index.php?c=40&cli=it

Comunque ripeto, non c'è neppure bisogno del DNA, il Messia saprà distinguere le tribù.
Altro che acqua trasformata in vino.
Topsy
00lunedì 13 luglio 2009 13:08
Re:
.:mErA:., 13/07/2009 11.28:

Dai un'occhiata:
www.igenea.com/index.php?c=40&cli=it

Comunque ripeto, non c'è neppure bisogno del DNA, il Messia saprà distinguere le tribù.
Altro che acqua trasformata in vino.





Sai che un mio amico è riuscito a riunirsi con un suo parente dopo un esame del genere? Io sono state presente al loro inocntro all'aeroporto di Tel Aviv. Io sono riuscita a ritrovare alcuni miei parenti attraverso un' indagine tradizionale dell'albero genealogico di famiglia. Adesso il cugino italiano che ho ritrovato ha fatto teshuva (ovvero è diventato religioso ed osservante) e ieri sera mi ha telefonato per salutarmi, dato che questa settimana parte per Israele, definitivamente. Ha fatto ritorno alle origini. Sono contenta per lui,anche perchè è una persona impegnata ad appoggiare l' ebraismo neo-ortodosso.
barnabino
00lunedì 13 luglio 2009 14:18
Ciao Topsy,

Cosa si intende per ebraismo neo-ortodosso?

Shalom
Topsy
00lunedì 13 luglio 2009 14:37
Re:
barnabino, 13/07/2009 14.18:

Ciao Topsy,

Cosa si intende per ebraismo neo-ortodosso?

Shalom




Se devo tentare una definizione preferisco quella letta su di un opera di un rabbino americano; ovvero quella di un ebraismo che pur continuando ad identificarsi in un rapporto di fedeltà assoluta con la tradizione della Halakhàh, coglie e rimarca di quest'ultima il connotato della dinamicità che da sempre le è proprio. In Israele la chiamano "Modern Orthodoxy" e si propone di passare ogni problematica imposta dal vivere contemporaneo in una prospettiva dinamica e positiva al tempo stesso, al fine di riproporre Torah, Talmud e l'antica letteratura rabbinica, come possibile chiave di lettura della realtà nel suo costante divenire.
barnabino
00lunedì 13 luglio 2009 14:57
Ho capito, puoi fare forse qualche esempio per chiarire meglio?

Grazie!
dom@
00lunedì 13 luglio 2009 15:11
Re:
.:mErA:., 7/13/2009 11:28 AM:

Dai un'occhiata:
www.igenea.com/index.php?c=40&cli=it

Comunque ripeto, non c'è neppure bisogno del DNA, il Messia saprà distinguere le tribù.
Altro che acqua trasformata in vino.



Ma.... dobbiamo distinpuere la madre di Ye'shu'a prima di che tribu' viene! [SM=g10765]




.:mErA:.
00lunedì 13 luglio 2009 18:38
Re: Re:
dom@, 13/07/2009 15.11:



Ma.... dobbiamo distinpuere la madre di Ye'shu'a prima di che tribu' viene! [SM=g10765]






Sicuramente da quella di Levi.
Infatti sua sorella Elisabetta era sposata con il Cohen Zaccaria.
Persino il Corano è d'accordo.

Dunque Gesù discendeva da Levi da parte di madre, e dallo "Spirito Santo" poichè non aveva padre.
Ma secondo me era un normale figlio di Giuseppe.



Topsy:

Sai che un mio amico è riuscito a riunirsi con un suo parente dopo un esame del genere?


Molte volte mi hanno proposto di fare un simile esame ma non ne avrei il coraggio.


Shalom.
dom@
00lunedì 13 luglio 2009 19:23
Re: Re: Re:
.:mErA:., 7/13/2009 6:38 PM:


Sicuramente da quella di Levi.
Infatti sua sorella Elisabetta era sposata con il Cohen Zaccaria.
Persino il Corano è d'accordo.

Dunque Gesù discendeva da Levi da parte di madre, e dallo "Spirito Santo" poichè non aveva padre.
Ma secondo me era un normale figlio di Giuseppe.



Topsy:

Sai che un mio amico è riuscito a riunirsi con un suo parente dopo un esame del genere?


Molte volte mi hanno proposto di fare un simile esame ma non ne avrei il coraggio.


Shalom.



No da Levi!

Ma principalmente dal sangue di Giuda. Ma nel ruolo di sacerdo pure da Levi.
La benedizzione di Giacobbe.....
Genesi
9Giuda è un giovane leone; tu risali dalla preda, figlio mio; egli si china, si accovaccia come un leone, come una leonessa; chi osa destarlo

10Lo scettro non sarà rimosso da Giuda, né il bastone del comando di fra i suoi piedi, finché venga Sciloh'; e a lui ubbidiranno i popoli.

Questo "Sciloh" deve tenere una madre noN ti sembra? Una dalla tribu' di Giuda, non ti senbra?


Topsy
00lunedì 13 luglio 2009 19:42
Re:
barnabino, 13/07/2009 14.57:

Ho capito, puoi fare forse qualche esempio per chiarire meglio?

Grazie!




Questioni di halakàh prevalentemente, da quelle più importanti a quelle apparentemente più leggere, come l'abbigliamento che uomini e donne debbono prediliggere per distinguersi (come previso dalla legge di Mosè) o l'intervallo di tempo che deve intercorrere tra l'assunzione di carne e latte, secondo le regole della kasherut...ect...
.:mErA:.
00lunedì 13 luglio 2009 20:01

Ma principalmente dal sangue di Giuda.


Maria non può essere discendente di Giuda.
Il Vangelo dice che sua sorella era sposata con un Cohen, ciò significa che ella era della famiglia di Levi. Non può essere diversamente, sono questioni elementari di genealogia.

Giuseppe era discendente di Giuda, ma secondo il Vangelo Giuseppe non era affatto il padre di Gesù.


Questo "Sciloh" deve tenere una madre noN ti sembra? Una dalla tribu' di Giuda, non ti senbra?


Non importa a quale tribù appartiene la madre.
Il Messia deve essere un discendente di David da parte di padre.
La regalità si trasmette in linea paterna, mentre l'Ebraicità in linea materna.
La Halachah è molto chiara su questo punto.

Shalom.
Topsy
00lunedì 13 luglio 2009 20:04
.:mErA:., 13/07/2009 18.38:



Topsy:

Sai che un mio amico è riuscito a riunirsi con un suo parente dopo un esame del genere?


Molte volte mi hanno proposto di fare un simile esame ma non ne avrei il coraggio.


Shalom.



Ti dico: dato che è ebreo non solo chi è di madre ebrea, ma anche chi si è convertito, potrebbe benissimo capitare che ad esempio una simile analisi a figli o nipoti di convertiti, sebbene ebrei secondo l'halakhàh, non produca alcun risultato a questo riguardo. Eppure la normativa ebraica non permetterebbe a nessuno di contestare la loro "nefesh yehudi".
Il legame che tiene unito un popolo non è semplicemente questioni di DNA, ma il prodotto di una combinazione di fattori eterogenei(storici, relgiosi, sociali, filosofici, culturali, ect) che ne cementano la coesione nei secoli.
Ad esempio se un indiivduo scopre la propria ascedenza ebraica (nonni o bisnonni ebrei) il rabbinato non è favorevole alla sua iscrizione nei registri della comunità se prima egli non abbia eseguito un "ghiur lehumrà", come è accaduto agli ebrei neri di Etiopia, emigrati in Israele, discendenti della Tribù di Dan.



.:mErA:.
00lunedì 13 luglio 2009 23:34
Re:
Topsy, 13/07/2009 20.04:




Ad esempio se un indiivduo scopre la propria ascedenza ebraica (nonni o bisnonni ebrei) il rabbinato non è favorevole alla sua iscrizione nei registri della comunità se prima egli non abbia eseguito un "ghiur lehumrà", come è accaduto agli ebrei neri di Etiopia, emigrati in Israele, discendenti della Tribù di Dan.



Ma se io scoprissi di essere discendente di una famiglia Giudaica e non volessi fare la ghiur sarei considerato ebreo secondo la halakhah?


Topsy
00lunedì 13 luglio 2009 23:50
Re: Re:
.:mErA:., 13/07/2009 23.34:



Ma se io scoprissi di essere discendente di una famiglia Giudaica e non volessi fare la ghiur sarei considerato ebreo secondo la halakhah?






Si, perchè sei stato troppo a lungo al di fuori della comunità ebraica. Figurati persino gli ebrei discedenti per linea paterna, i cui nonni o padri sono stati sterminati nei lager nazisti, hanno dovuto fare il ghiur per essere reintrodotti alla cultura ebraica. Non sempre è solo una questione di sangue.
Topsy
00martedì 14 luglio 2009 01:14
Topsy, 13/07/2009 23.50:




Si, perchè sei stato troppo a lungo al di fuori della comunità ebraica. Figurati persino gli ebrei discedenti per linea paterna, i cui nonni o padri sono stati sterminati nei lager nazisti, hanno dovuto fare il ghiur per essere reintrodotti alla cultura ebraica. Non sempre è solo una questione di sangue.




Scusami, mi sono espressa male.
No, per chi vanta discendenza ebraica e rifiutasse il ghiur, non si potrebbe parlare di ebreo secondo l'halakhàh. Occorre la supervisione del rabbinato ortodosso per questo genere di questioni, piuttosto delicate.
.:mErA:.
00martedì 14 luglio 2009 12:37
Non preoccuparti avevo capito lo stesso.

Shalom.
Topsy
00martedì 14 luglio 2009 19:52
Re:
.:mErA:., 14/07/2009 12.37:

Non preoccuparti avevo capito lo stesso.

Shalom.




Il "ghiur lehumrà" cmq è riservato a chi vanta discedenza ebraica comprovata (documentata), è si distingue da quella riservata ai gentili che intedessero convertirsi. In italiano andrebbe tradotto con "conversione per maggior rigore", una sorta di perfezionamento della propria identità ebraica.
Kiriat Arba
00domenica 10 gennaio 2010 01:58
Re: Re: Re:
.:mErA:., 11/07/2009 16.45:



Non sei Ebreo vero?

L'Ebraismo non è scomparso. e lke 12 tribù stanno tornando alla luce.
Negli ultimi anni anche la tribù di Manasse è tornata in Erez Yisrael.

Sul rapporto tra Sionismo ed Ebraismo ortodosso si legga questo mio articolo]questo mio articolo: www.giudaicomessianici.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=217:tzionut&catid=50:approfondimenti&I...



le tribù di Jehudah e di Binyamin sono semopre esistite.
la tribù di Menashè è gia tornata e anche quella di Dan (indiani e orientali ebrei)
Ne restano otto, ma sono sempre di più coloro che riscoprono le origini e tornano.
Il concetto di Razza non fa parte nè dell'Ebraismo nè del Sionismo
Gli Ebrei sono UNA NAZIONE, non una razza.
Vi è sempre stato un sionismo politico, un sionismo religioso e un sionismo politico -religioso.
L'opposizione al progetto sionista di Teodoro Hertzl, da parte di gruppi molto religiosi, fu solo iniziale. Esso si fondava sul fatto che Lo Stato d'Israel non può essere ricostituito da uomini , ma solo da D-O, tramite il Mashiach (Messia) d'Israel.
Questa concezione fu abbastanza forte fino agli orrori del Nazismo. Con questo agghiacciante fenomeno anche i Religiosi iniziarono a cambiare opinione.
Dall'altro lato si può obbiettare che Moshè Maimonide (che non è l'ultimo arrivato) sosteneva che ogni Ebreo ha la MItzva(comandamento) di ricostruire il Tempio ( che è il simbolo della Teoceazia nella nazione Ebraica).
oggi gli oppositori sono coloro ideologicamente a sinistra. La maggioranza dei Religiosi, i liberali, la destra moderata e ovviamente l'estrema destra appoggiano l'ideale sionista.
Precisiamo però che anche a sinstra, non vi è un'opposizione a tutto il sionismo, essi sono disponibili a una soluzione politica anche di divisione o restituzione del territorio, eliminando la pretesa di ricostituire i confini biblici, ma comunque su alcuni punti nessuno transige: Gerusalemme e il Golan non si toccano

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