Sangue

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Seabiscuit
00giovedì 28 maggio 2009 15:29
"astenersi dal sangue" cosa vuol dire?

“Allo spirito santo e a noi è parso bene di non aggiungervi nessun altro peso, eccetto queste cose necessarie: che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato e dalla fornicazione. Se vi asterrete attentamente da queste cose, prospererete”. — Atti 15:28, 29.

Questo argomento fu oggetto di discussione nel 49 E.V., durante una conferenza degli apostoli e degli anziani di Gerusalemme che prestavano servizio come corpo centrale di anziani per tutti i cristiani.
Il concilio di Gerusalemme mandò questa precisa decisione alle congregazioni cristiane, con risultati positivi. In Atti, capitolo 16, leggiamo riguardo a Paolo e ai suoi compagni: “Mentre viaggiavano per le città trasmettevano a quelli che erano in esse, per osservarli, i decreti emessi dagli apostoli e dagli anziani in Gerusalemme. Perciò, in realtà, le congregazioni eran rese ferme nella fede e aumentavano di numero di giorno in giorno”. — Atti 16:4, 5.

Ma sono stati i ‘primi cristiani’ e i Testimoni di Geova dei tempi moderni i soli che hanno avuto tale opinione basata sulla Bibbia?

Niente affatto. Commentando Atti 15:29, l’erudito biblico cattolico Giuseppe Ricciotti (1890-1964)...aggiunge: “Ma anche nei secoli successivi fino al Medio Evo, incontriamo l’inattesa eco di questo antico ‘abominio’ [del sangue], dovuto senza dubbio al decreto”.
Per esempio, il Concilio Quinisesto tenuto a Costantinopoli nel 692 E.V. dichiarò: “La Scrittura divina ci comanda di astenerci dal sangue, dalle cose strangolate e dalla fornicazione. . . . Da ora in poi chiunque tenti di mangiare in alcun modo il sangue di un animale, se è ecclesiastico, sia deposto; se è laico, sia stroncato”. In modo simile, Otto di Bamberg (c. 1060-1139 E.V.), noto prelato ed evangelista, spiegò ai convertiti della Pomerania “che non avrebbero dovuto mangiare nessuna cosa impura, o morta da sé, o strangolata, o sacrificata agli idoli, o sangue di animali”

Fin qui abbiamo stabilito che la Bibbia richiede quanto segue: L’uomo non deve sostenere la sua vita con il sangue di un’altra creatura. (Genesi 9:3, 4) Quando si sopprime la vita di un animale, il sangue che rappresenta quella vita dev’essere ‘versato’, restituito al Datore di vita. (Levitico 17:13, 14) E come fu decretato dal concilio apostolico, i cristiani devono ‘astenersi dal sangue’, il che si applica sia al sangue umano che al sangue animale. — Atti 15:28, 29.

Se i primi cristiani che erano genitori si rifiutavano di violare la legge di Dio potevano anche recare la morte sui loro figli. Tuttavia apprendiamo dalla storia che quei cristiani non rinnegarono timorosamente e infedelmente Dio e i princìpi secondo cui vivevano. Credettero alle parole di Gesù: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi esercita fede in me, benché muoia, tornerà in vita”. (Giovanni 11:25) Quindi, nonostante il costo immediato, quei cristiani ubbidirono al decreto apostolico di astenersi dalle cose sacrificate agli idoli, dalla fornicazione e dal sangue. Tanto significava per loro la fedeltà a Dio. (bq 3-64)

I Testimoni di Geova, seguono l'esempio dei primi cristiani.

I cattolici, apparte che assumono sangue tramite le trasfusioni, perchè non si fanno problemi ad assumere sangue anche con l'alimentazione?
giacomo20
00giovedì 28 maggio 2009 15:38
Pensa al sanguinaccio nelle regioni del sud Italia
Seabiscuit
00giovedì 28 maggio 2009 15:44
Re:
giacomo20, 28.05.2009 15:38:

Pensa al sanguinaccio nelle regioni del sud Italia



infatti pensavo proprio a quello. Anche qua in svizzera
c'è il periodo dove si va al ristorante proprio esclusivamente per il sanguinaccio. Noto che è un usanza molto diffusa da noi. Quindi mi è sorta la domanda, sul come mai non si fanno alcun problema a mangiare questo alimento al sangue
giacomo20
00giovedì 28 maggio 2009 16:00
Poi bisogna stare attenti ai prodotti campagnoli perché polli galline oche e tacchini vengono uccisi per strangolamento. Molte volte i suini nelle cascine non vengono correttamente dissanguati proprio per preparare piatti a base di sangue rendendo così immangiabile di conseguenza anche il salame
Amalia 52
00giovedì 28 maggio 2009 20:03
URL: www.gazzettadisondrio.it/2888-il_mangiare_e_il_bere_nelle_religi...

L'ho trovato interessante,anche se è un po' lungo,ma si possono trarne fuori informazioni utili.Forse stamparlo e leggerlo con calma.
Seabiscuit
00venerdì 29 maggio 2009 21:22
marellapeppe e usurdatu,
cosa ne pensate sul "astenersi dal sangue" ?
admintdg1
00venerdì 29 maggio 2009 21:46
Re:
Seabiscuit, 29/05/2009 21.22:

marellapeppe e usurdatu,
cosa ne pensate sul "astenersi dal sangue" ?




NOOOOOOOOOOOO Hai deciso di rovinare una discussione seria? [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]
Seabiscuit
00venerdì 29 maggio 2009 21:48
Re: Re:
admintdg1, 29/05/2009 21.46:




NOOOOOOOOOOOO Hai deciso di rovinare una discussione seria? [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]




[SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]

vedremo...confido in loro che sappiano dire altro che solo: Cristo ci ha salvati

admintdg1
00venerdì 29 maggio 2009 21:50
Re: Re: Re:
Seabiscuit, 29/05/2009 21.48:




[SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]

vedremo...confido in loro che sappiano dire altro che solo: Cristo ci ha salvati




COL SUO SANGUE
Seabiscuit
00lunedì 1 giugno 2009 16:52
caro Araldo,

m'interessa la tua opinione su questo argomento.

Se ti va, dimmi la tua
giacomo20
00mercoledì 3 giugno 2009 13:30
Sea , mi sembra che stanno lontano discorso. Secondo te come mai? Penso che tu abbia segnato un punto secco secco ! Bravo. Sea
Araldo73
00mercoledì 3 giugno 2009 15:09
Re:
Ciao Sea,

Seabiscuit, 01/06/2009 16.52:

caro Araldo,
m'interessa la tua opinione su questo argomento.
Se ti va, dimmi la tua



ti posso dire quella che è la posizione cattolica al riguardo.
Astenersi dal sangue è inteso in senso simbolico, sangue=vita e non materiale o di sostanza.

Ai tempi dello scrittore biblico è fuor di dubbio che il sangue è simbolo della vita. Dio esige dall'uomo il massimo rispetto per la vita. Dunque l'uomo deve astenersi dall'uso del sangue.

Tuttavia la Bbbia di Gerusalemme commenta Atti 15, 28-29:
“Il sangue è l'espressione della vita, che appartiene solo a Dio, e il divieto della legge in proposito era così grave da spiegare molto bene la ripugnanza dei giudei a dispensarne i pagani”.
Nella mentalità giudaica fare uso del sangue equivale dunque a violare il diritto assoluto di Dio sulla vita umana. Oggetto del decreto era la violazione di questo diritto divino, ossia il comando di non ammazzare, non qualsiasi uso dei sangue.

Dizionario dei concetti biblici del Nuovo Testamento
“Il sangue dell'uomo come pure quello degli animali è inteso come sede della vita. E’ logico quindi che diventi un'immagine della distruzione della vita. Ma Dio è l'unico signore della vita, solo lui può disporre della vita e del sangue. Il decreto apostolico di Atti 15, 20-29 va. inteso con riferimento all'ordinamento di Levitico 17, 1-16”.
In Levitico 17, 1-16 Dio proibisce il sangue in quanto è vita.

Tra l'altro Paolo nella lettera ai Corinzi e ai Romani scrive :

1 Corinzi 10,25:“Tutto ciò che è in venduta sul mercato, mangiatelo pure senza indagare per motivo di coscienza, perché del Signore è la terra e tutto ciò che essa contiene . Se qualcuno non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza far questioni per motivo di coscienza”

Ora se rifletti cosa era in vendita sul mercato di Corinto, città ancora pagana? Che cosa era servito a mensa nelle case dei non credenti?

Penso che è logico pensare che sul mercato di Corinto erano in vendita, oltre alle carni immolate agli idoli, anche la carne di animali non dissanguati e il sangue. Paolo rivendica alla libertà del cristiano il diritto di mangiate anche questi cibi, benché il Decreto di Gerusalemme ne proibisca l'uso.

Perché?

Perchè evidentemente anche per l'Apostolo il sangue è simbolo di un'idea. E’ l'idea che conta, non il sangue in se stesso e l'uso che se ne fa.

Detto questo io personalemente ritengo che nelle questioni legate al cibo bisogna rifarsi a Romani 14,1.

Pax
Araldo
Seabiscuit
00mercoledì 3 giugno 2009 17:03
caro Araldo,


Tuttavia la Bbbia di Gerusalemme commenta Atti 15, 28-29:
“Il sangue è l'espressione della vita, che appartiene solo a Dio, e il divieto della legge in proposito era così grave da spiegare molto bene la ripugnanza dei giudei a dispensarne i pagani”.
Nella mentalità giudaica fare uso del sangue equivale dunque a violare il diritto assoluto di Dio sulla vita umana. Oggetto del decreto era la violazione di questo diritto divino, ossia il comando di non ammazzare, non qualsiasi uso dei sangue.



ma vedi che, il comando di non ammazzare già c'è (non uccidere) ed è tramite questo comando che si rispetta la vita. Il decreto di astenersi dal sangue venne dato per la sacralità che il sangue stesso ha per colui che da la vita, Dio. La parola "astenersi" implica ogni tipo d'uso del sangue, quindi questo smentisce la citazione qua sopra.


Dizionario dei concetti biblici del Nuovo Testamento
“Il sangue dell'uomo come pure quello degli animali è inteso come sede della vita. E’ logico quindi che diventi un'immagine della distruzione della vita. Ma Dio è l'unico signore della vita, solo lui può disporre della vita e del sangue. Il decreto apostolico di Atti 15, 20-29 va. inteso con riferimento all'ordinamento di Levitico 17, 1-16”.
In Levitico 17, 1-16 Dio proibisce il sangue in quanto è vita.



idem a quanto ho appena detto sopra


Tra l'altro Paolo nella lettera ai Corinzi e ai Romani scrive :

1 Corinzi 10,25:“Tutto ciò che è in venduta sul mercato, mangiatelo pure senza indagare per motivo di coscienza, perché del Signore è la terra e tutto ciò che essa contiene . Se qualcuno non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza far questioni per motivo di coscienza”

Ora se rifletti cosa era in vendita sul mercato di Corinto, città ancora pagana? Che cosa era servito a mensa nelle case dei non credenti?

Penso che è logico pensare che sul mercato di Corinto erano in vendita, oltre alle carni immolate agli idoli, anche la carne di animali non dissanguati e il sangue. Paolo rivendica alla libertà del cristiano il diritto di mangiate anche questi cibi, benché il Decreto di Gerusalemme ne proibisca l'uso.

Perché?

Perchè evidentemente anche per l'Apostolo il sangue è simbolo di un'idea. E’ l'idea che conta, non il sangue in se stesso e l'uso che se ne fa.



quindi stai dicendo che, l'apostolo Paolo era in disaccordo con il decreto preso dal corpo direttivo del primo secolo.

Invece sappiamo che questo è impossibile e lo conferma che Paolo e Barnaba resero pubblica la decisione, come riferisce Atti 16:4.

Paolo non dissentì nemmeno quando tornò a Gerusalemme per l'ultima volta Atti 21:17-26.

Ciò che il decreto di Atti 15:28, 29 proibiva al cristiano era di partecipare a una cerimonia religiosa e formale o di commettere un atto di idolatria. Coloro che sacrificavano un animale a un idolo ricevevano un po’ di carne da mangiare. È chiaro che questo era un atto religioso; era come partecipare a un pasto con il dio pagano.
I cristiani non potevano assolutamente compiere un tale atto. Il decreto del corpo direttivo cristiano l’aveva proibito e Paolo era pienamente d’accordo.

Quindi scrivendo le parole di I Corinti 8 e 10 e Romani 14, Paolo non concedeva il permesso di partecipare a un atto idolatrico o di far festa in onore di un idolo, come avevano fatto gli israeliti incorrendo nell’ira di Dio.
Paolo parlava solo del mangiare, in un pasto normale, carne proveniente da un tempio idolatrico che era stata venduta al pubblico in generale. Tale carne non era impura o contaminata semplicemente per il luogo di provenienza.

quindi,

1 Corinzi 10,25:“Tutto ciò che è in venduta sul mercato, mangiatelo pure senza indagare per motivo di coscienza, perché del Signore è la terra e tutto ciò che essa contiene . Se qualcuno non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza far questioni per motivo di coscienza”



questa esortazione di Paolo riguardava, come spiegato sopra, "solo" la proibizione di mangiare carne sacrificata agli idoli e "non" il mangiare sangue. Se si mangiava la carne semplicemente come pasto e non come cerimonia religiosa, allora non serviva informarsi della provvenienza della carne.

entiende?



PARIGI23
00lunedì 13 dicembre 2010 15:45
Re: "astenersi dal sangue" cosa vuol dire?
Seabiscuit, 28/05/2009 15.29:


Fin qui abbiamo stabilito che la Bibbia richiede quanto segue: L’uomo non deve sostenere la sua vita con il sangue di un’altra creatura. (Genesi 9:3, 4) Quando si sopprime la vita di un animale, il sangue che rappresenta quella vita dev’essere ‘versato’, restituito al Datore di vita. (Levitico 17:13, 14) E come fu decretato dal concilio apostolico, i cristiani devono ‘astenersi dal sangue’, il che si applica sia al sangue umano che al sangue animale. — Atti 15:28, 29.





A me sembra che atti non specifichi che tipo di sangue,se umano o animale.
Il fatto di "versare" sangue mi sembra più un rituale a significare la santità della vita più che un divieto
Enciclopedia.
00lunedì 13 dicembre 2010 16:14
Re: Re: "astenersi dal sangue" cosa vuol dire?
PARIGI23, 13/12/2010 15.45:





A me sembra che atti non specifichi che tipo di sangue,se umano o animale.
Il fatto di "versare" sangue mi sembra più un rituale a significare la santità della vita più che un divieto





ciao Parigi!l'insegnamento riguardo al sangue lo si stabilisce analizzando TUTTA la scrittura!In effetti il libro di atti non specifica il tipo di sangue;tuttavia arriviamo a delle conclusioni ragionevoli considerando che Dio diede il comando di astenersi da OGNI SORTA DI CARNE(Le 17:14)
PARIGI23
00lunedì 13 dicembre 2010 16:18
Re: Re: Re: "astenersi dal sangue" cosa vuol dire?
Enciclopedia., 13/12/2010 16.14:




ciao Parigi!l'insegnamento riguardo al sangue lo si stabilisce analizzando TUTTA la scrittura!In effetti il libro di atti non specifica il tipo di sangue;tuttavia arriviamo a delle conclusioni ragionevoli considerando che Dio diede il comando di astenersi da OGNI SORTA DI CARNE(Le 17:14)




Come ogni sorta di carne ogni sorta di sangue?
Si,ci potrebbe stare ma la trovo ancora debole.
Grattamacco '67
00lunedì 13 dicembre 2010 16:28
Re:
Seabiscuit, 03/06/2009 17.03:

caro Araldo,


Tuttavia la Bbbia di Gerusalemme commenta Atti 15, 28-29:
“Il sangue è l'espressione della vita, che appartiene solo a Dio, e il divieto della legge in proposito era così grave da spiegare molto bene la ripugnanza dei giudei a dispensarne i pagani”.
Nella mentalità giudaica fare uso del sangue equivale dunque a violare il diritto assoluto di Dio sulla vita umana. Oggetto del decreto era la violazione di questo diritto divino, ossia il comando di non ammazzare, non qualsiasi uso dei sangue.



ma vedi che, il comando di non ammazzare già c'è (non uccidere) ed è tramite questo comando che si rispetta la vita. Il decreto di astenersi dal sangue venne dato per la sacralità che il sangue stesso ha per colui che da la vita, Dio. La parola "astenersi" implica ogni tipo d'uso del sangue, quindi questo smentisce la citazione qua sopra.


Dizionario dei concetti biblici del Nuovo Testamento
“Il sangue dell'uomo come pure quello degli animali è inteso come sede della vita. E’ logico quindi che diventi un'immagine della distruzione della vita. Ma Dio è l'unico signore della vita, solo lui può disporre della vita e del sangue. Il decreto apostolico di Atti 15, 20-29 va. inteso con riferimento all'ordinamento di Levitico 17, 1-16”.
In Levitico 17, 1-16 Dio proibisce il sangue in quanto è vita.



idem a quanto ho appena detto sopra


Tra l'altro Paolo nella lettera ai Corinzi e ai Romani scrive :

1 Corinzi 10,25:“Tutto ciò che è in venduta sul mercato, mangiatelo pure senza indagare per motivo di coscienza, perché del Signore è la terra e tutto ciò che essa contiene . Se qualcuno non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza far questioni per motivo di coscienza”

Ora se rifletti cosa era in vendita sul mercato di Corinto, città ancora pagana? Che cosa era servito a mensa nelle case dei non credenti?

Penso che è logico pensare che sul mercato di Corinto erano in vendita, oltre alle carni immolate agli idoli, anche la carne di animali non dissanguati e il sangue. Paolo rivendica alla libertà del cristiano il diritto di mangiate anche questi cibi, benché il Decreto di Gerusalemme ne proibisca l'uso.

Perché?

Perchè evidentemente anche per l'Apostolo il sangue è simbolo di un'idea. E’ l'idea che conta, non il sangue in se stesso e l'uso che se ne fa.



quindi stai dicendo che, l'apostolo Paolo era in disaccordo con il decreto preso dal corpo direttivo del primo secolo.

Invece sappiamo che questo è impossibile e lo conferma che Paolo e Barnaba resero pubblica la decisione, come riferisce Atti 16:4.

Paolo non dissentì nemmeno quando tornò a Gerusalemme per l'ultima volta Atti 21:17-26.

Ciò che il decreto di Atti 15:28, 29 proibiva al cristiano era di partecipare a una cerimonia religiosa e formale o di commettere un atto di idolatria. Coloro che sacrificavano un animale a un idolo ricevevano un po’ di carne da mangiare. È chiaro che questo era un atto religioso; era come partecipare a un pasto con il dio pagano.
I cristiani non potevano assolutamente compiere un tale atto. Il decreto del corpo direttivo cristiano l’aveva proibito e Paolo era pienamente d’accordo.

Quindi scrivendo le parole di I Corinti 8 e 10 e Romani 14, Paolo non concedeva il permesso di partecipare a un atto idolatrico o di far festa in onore di un idolo, come avevano fatto gli israeliti incorrendo nell’ira di Dio.
Paolo parlava solo del mangiare, in un pasto normale, carne proveniente da un tempio idolatrico che era stata venduta al pubblico in generale. Tale carne non era impura o contaminata semplicemente per il luogo di provenienza.

quindi,

1 Corinzi 10,25:“Tutto ciò che è in venduta sul mercato, mangiatelo pure senza indagare per motivo di coscienza, perché del Signore è la terra e tutto ciò che essa contiene . Se qualcuno non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza far questioni per motivo di coscienza”



questa esortazione di Paolo riguardava, come spiegato sopra, "solo" la proibizione di mangiare carne sacrificata agli idoli e "non" il mangiare sangue. Se si mangiava la carne semplicemente come pasto e non come cerimonia religiosa, allora non serviva informarsi della provvenienza della carne.

entiende?






[SM=g2037512]

Risposta più chiara non si può!!!

[SM=g1861209]
Enciclopedia.
00lunedì 13 dicembre 2010 16:48
Re: Re: Re: Re: "astenersi dal sangue" cosa vuol dire?
PARIGI23, 13/12/2010 16.18:





Come ogni sorta di carne ogni sorta di sangue?
Si,ci potrebbe stare ma la trovo ancora debole

.




ciao Parigi!quando analizziamo le scritture dobbiamo ragionare come se fossimo nei tempi biblici.La questione sul sangue è abbastanza complessa.In atti viene detto di ASTENERSI DAL SANGUE.Se tu fossi un cristiano di quel tempo come avresti considerato tale comando?Il comando di Le 17:14 fù dato agli israeliti,che erano il popolo di Dio;quel comando era molto importante anche per gli apostoli,infatti se leggi attentamente la scrittura,ti accorgi che tale comando(astenersi dal sangue) fu stabilito dopo che gli apostoli,che erano ebrei,analizzarono il contenuto della scrittura.Il principio è lo stesso in entrambi i casi.
PARIGI23
00lunedì 13 dicembre 2010 17:00
Re: Re: Re: Re: Re: "astenersi dal sangue" cosa vuol dire?
Enciclopedia., 13/12/2010 16.48:




ciao Parigi!quando analizziamo le scritture dobbiamo ragionare come se fossimo nei tempi biblici.La questione sul sangue è abbastanza complessa.In atti viene detto di ASTENERSI DAL SANGUE.Se tu fossi un cristiano di quel tempo come avresti considerato tale comando?Il comando di Le 17:14 fù dato agli israeliti,che erano il popolo di Dio;quel comando era molto importante anche per gli apostoli,infatti se leggi attentamente la scrittura,ti accorgi che tale comando(astenersi dal sangue) fu stabilito dopo che gli apostoli,che erano ebrei,analizzarono il contenuto della scrittura.Il principio è lo stesso in entrambi i casi.




Gli ebrei del I secolo vivevano e molto probabilmente rispettavano levitico 17:14.Quest'ultimo parla di ogni sorta di carne ed a me sembra che parli di ogni sorta di carne animale,come indica genesi 9:3,4;mi viene da concludere che gli ebrei-cristiani del I secolo avessero in mente questo.
gordon62
00lunedì 13 dicembre 2010 17:09


I primi cristiani e il sangue

(Tertulliano - "Apologetico")


PARIGI23
00lunedì 13 dicembre 2010 17:17
Re:
gordon62, 13/12/2010 17.09:



I primi cristiani e il sangue

(Tertulliano - "Apologetico")





Mi sembri confermi la mia opinione.
Tertulliano,e gli ebrei-cristiani,avevano in mente solo sangue animale.
E anche vero che nel I secolo non si conoscevano le trasfusioni di sangue umano,ma non mi sembra sufficiente
Enciclopedia.
00lunedì 13 dicembre 2010 17:23
ciao parigi!Devi considerare che le circostanze odierne non sono le medesime di quel tempo.Noi siamo figli del nostro tempo!Nel I secolo l'uso del sangue in medicina si limitava a rudimentali pratiche come bere il sangue dei gladiatori morti al fine di curare la lebbra!Solo secoli più tardi si pensò al sangue per le trasfusioni.
Nella bibbia è contenuto il principio al quale attenersi,in questo caso ASTENERSI DAL SANGUE.
Interessante è sapere che Tertulliano disse che i pagani,sapendo della norma cristiana sul sangue,servivano delle salciccie ripiene di sangue ai cristiani per torturarli;e,sempre Tertulliano dice chiaramente che se ci si astiene dal sangue animale tanto più ci si astiene dal sangue umano!Guarda caso proprio in questi tempi tumultuosi si viene a scoprire la trasfusione di sangue!
gordon62
00lunedì 13 dicembre 2010 17:26
Re: Re:
PARIGI23, 13/12/2010 17.17:


Tertulliano,e gli ebrei-cristiani,avevano in mente solo sangue animale.



Evidentemente non hai letto bene.
Leggi attentamente anche la prima pagina (settima riga)
Fa riferimento (e condanna apertamente) all'atto di bere del sangue dei "condannati sgozzati" che non sono certo animali...





PARIGI23
00lunedì 13 dicembre 2010 17:28
Re: Re: Re:
gordon62, 13/12/2010 17.26:



Evidentemente non hai letto bene.
Leggi attentamente anche la prima pagina (settima riga)
Fa riferimento all'atto di bere del sangue dei "condannati sgozzati" che non sono certo animali...









[SM=g28002]
gordon62
00lunedì 13 dicembre 2010 17:33
I pagani erano convinti che bevendo tale sangue (dei condannati), potesse essere un rimedio contro il "morbo comiziale", ovvero quello che ai nostri giorni chiamiamo "epilessia".

Da qui si evince che anche a quei tempi il sangue venisse usato a scopo terapeutico.


Aquila-58
00lunedì 13 dicembre 2010 18:24
LA MIA OPINIONE:

Che è la seguente. Innanzitutto, che verbo ci troviamo di fronte in Atti 15:29?
Al verbo greco apecho, che ricorre, ad esempio, anche in 1 Tessalonicesi 4:3, dove si raccomanda di astenersi dalla fornicazione, in 1 Tessalonicesi 5:22, dove si raccomanda di astenersi da ogni forma di malvagità, in 1 Pietro 2:11, dove si parla di astenersi dai desideri carnali.
A me sembrano esortazioni del tutto tassative: ci si deve astenere in toto da ogni forma di fornicazione, di desiderio carnale, di malvagità. Lo spettro ricoperto è totale: non ci si riferisce a un determinato modus di fornicazione o di viver malvagità, ma alla fornicazione e alla malvagità in senso globale.
Lo stesso dicasi, a mio parere, per il sangue.
Illuminante è la nota CEI (editio princeps 1971) a Levitico 17:10-16, che legge: "Per gli antichi il sangue è simbolo della vita e la vita appartiene solo a Dio: per tale ragione i sangue non deve servire come nutrimento".
Nutrimento di che cosa? Del corpo, ovviamente.
Non si può quindi nutrire il corpo di sangue non proprio, e lo si può iniettare per via endovenosa?
E' logico pensarlo?
Secondo me, no.
Ciò che è vietato è l' immissione di sangue altrui nel corpo, in un modo o nell' altro. E' questa la ratio di Levitico 17:10-14: "mangiarlo" è un modo di "immetterlo nel corpo", esattamente come la via endovenosa.
Il divieto è questo: "immettere sangue nel corpo".
Se fondamentalmente non fosse questo il divieto, il comando di Levitico e della Torah non avrebbe alcun senso. A che servirebbe?
Sono assolutamente persuaso che in tal senso vada letto il comando apostolico di Atti 15:29.
Grazie.
dom@
00lunedì 13 dicembre 2010 18:51
Re: Re: "astenersi dal sangue" cosa vuol dire?
PARIGI23, 12/13/2010 3:45 PM:




A me sembra che atti non specifichi che tipo di sangue,se umano o animale.
Il fatto di "versare" sangue mi sembra più un rituale a significare la santità della vita più che un divieto



E che pensi? Che il sangue animale e' piu' sacro di qullo umano!? [SM=g2037509]


Seabiscuit
00lunedì 13 dicembre 2010 19:04
Re: Re: Re: "astenersi dal sangue" cosa vuol dire?
dom@, 13.12.2010 18:51:



E che pensi? Che il sangue animale e' piu' sacro di qullo umano!? [SM=g2037509]





dom come al solito, spara solo una cartuccia e becca in pieno il bersaglio
[SM=g7350] [SM=g1871116]


dispensa.
00lunedì 13 dicembre 2010 21:59
PARIGI23, 12/13/2010 3:45 PM:

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A me sembra che atti non specifichi che tipo di sangue,se umano o animale.
Il fatto di "versare" sangue mi sembra più un rituale a significare la santità della vita più che un divieto


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Caro parigi

Vorrei farti notare che il divieto era perchè era stato messo sull'altare a sostituire le nostre anime; mediante l'anima che era nel sangue dell'animale, anima che di certo non aveva il valore di quella di Cristo.

Anima per anima, vita per vita..la vita dell'animale sull'altare rappresentava te, anche se in modo relativo; da questo proviene la sua, la tua sacralità.
E questo di certo non basato su fantasie..perchè il sangue dell'animale ( come hanno compreso bene gli stessi rabbini) esprime la sua istintività emotiva, la sua come la tua personalità emotiva..nel sangue vi è a bagno ogni tuo organo, la tua anima è nel sangue, e il sangue la rappresenta, come rappresenta bene l'anima dell'animale, la sua istintività innocente e pura perchè ubbidiente alle leggi divine.

Il sangue è legato alla somatizzazione emotiva del tuo pensiero mediante il tuo cuore che batte che pulsa al ritmo del tuo sentimento di amore o odio.

L'animale è te nel suo piccolo, o limite, come capacità di provare rancore odio e affetto, quindi ti poteva rappresentare sull'altare, come immagine inferiore dell'anima umana.

La sua relativa umanità ti consente di nutrirti della sua carne, ma non considerandolo completamente oggetto alimentare per la sacralità conferitagli a motivo della similitudine con te uomo.

La vita animale è sacra perchè è sacro il suo altare posto a immagine di Dio, ( leone, uomo aquila e toro Rivelazione))sacralità che in senso generale hanno tutti, sia buoni che cattivi. Meritando lo stesso rispetto sotto questo punto di vista.

Il rispetto non consiste nel non uccidere un nemico, un satana, ma nel non trattarlo come oggetto a uso e consumo in ogni caso.
Per questo motivo Dio non eliminò i figli ribelli nell'immediato, perchè non poteva giudicarli come si giudicano le pietre senza dimostrargli la loro malvagità.

Questa è la sacralità di base che si dà a ogni creatura.

Tu non sei venuto all'esistenza per essere ricambio di alcuno, la tua individualità è sacra, e non va confusa con nessuna altra forma o anima, ne alcuna forma di orgia carnale di qualsiasi genere.

la promiscuità individuale è errata in ogni senso e modo politico e religioso e possessuale..perchè nega il valore della tua esistenza come persona, riducendoti a un oggetto collettivo come di macchina sensoriale; e la possessività esercitata con questi criteri è distruttiva per questo universale valore che ha in Dio, l'io per eccellenza .

saluti


Forse questo è troppo per te abituato ad altri pensieri...a per quello che puoi comprendere puoi fare confronto..comprendere le ragioni che ciascuno trova e afferra nella parola di Dio.
PARIGI23
00martedì 14 dicembre 2010 09:03
Re:
Aquila-58, 13/12/2010 18.24:

LA MIA OPINIONE:

Illuminante è la nota CEI (editio princeps 1971) a Levitico 17:10-16, che legge: "Per gli antichi il sangue è simbolo della vita e la vita appartiene solo a Dio: per tale ragione i sangue non deve servire come nutrimento".



Concordo al massimo con questa nota CEI,rappresenta un simbolo e quindi l'atto potrebbe significare il voler modificare la vita"sostituendosi"a Dio



Ciò che è vietato è l' immissione di sangue altrui nel corpo, in un modo o nell' altro. E' questa la ratio di Levitico 17:10-14: "mangiarlo" è un modo di "immetterlo nel corpo", esattamente come la via endovenosa.
Il divieto è questo: "immettere sangue nel corpo".
Grazie.



Lo trovo ragionevole



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