caro Araldo,
Tuttavia la Bbbia di Gerusalemme commenta Atti 15, 28-29:
“Il sangue è l'espressione della vita, che appartiene solo a Dio, e il divieto della legge in proposito era così grave da spiegare molto bene la ripugnanza dei giudei a dispensarne i pagani”.
Nella mentalità giudaica fare uso del sangue equivale dunque a violare il diritto assoluto di Dio sulla vita umana. Oggetto del decreto era la violazione di questo diritto divino, ossia il comando di non ammazzare, non qualsiasi uso dei sangue.
ma vedi che, il comando di non ammazzare già c'è (non uccidere) ed è tramite questo comando che si rispetta la vita. Il decreto di astenersi dal sangue venne dato per la sacralità che il sangue stesso ha per colui che da la vita, Dio. La parola "astenersi"
implica ogni tipo d'uso del sangue, quindi questo smentisce la citazione qua sopra.
Dizionario dei concetti biblici del Nuovo Testamento
“Il sangue dell'uomo come pure quello degli animali è inteso come sede della vita. E’ logico quindi che diventi un'immagine della distruzione della vita. Ma Dio è l'unico signore della vita, solo lui può disporre della vita e del sangue. Il decreto apostolico di Atti 15, 20-29 va. inteso con riferimento all'ordinamento di Levitico 17, 1-16”.
In Levitico 17, 1-16 Dio proibisce il sangue in quanto è vita.
idem a quanto ho appena detto sopra
Tra l'altro Paolo nella lettera ai Corinzi e ai Romani scrive :
1 Corinzi 10,25:“Tutto ciò che è in venduta sul mercato, mangiatelo pure senza indagare per motivo di coscienza, perché del Signore è la terra e tutto ciò che essa contiene . Se qualcuno non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza far questioni per motivo di coscienza”
Ora se rifletti cosa era in vendita sul mercato di Corinto, città ancora pagana? Che cosa era servito a mensa nelle case dei non credenti?
Penso che è logico pensare che sul mercato di Corinto erano in vendita, oltre alle carni immolate agli idoli, anche la carne di animali non dissanguati e il sangue. Paolo rivendica alla libertà del cristiano il diritto di mangiate anche questi cibi, benché il Decreto di Gerusalemme ne proibisca l'uso.
Perché?
Perchè evidentemente anche per l'Apostolo il sangue è simbolo di un'idea. E’ l'idea che conta, non il sangue in se stesso e l'uso che se ne fa.
quindi stai dicendo che, l'apostolo Paolo era in disaccordo con il decreto preso dal corpo direttivo del primo secolo.
Invece sappiamo che questo è impossibile e lo conferma che Paolo e Barnaba resero pubblica la decisione, come riferisce Atti 16:4.
Paolo non dissentì nemmeno quando tornò a Gerusalemme per l'ultima volta Atti 21:17-26.
Ciò che il decreto di Atti 15:28, 29 proibiva al cristiano era di partecipare a una cerimonia religiosa e formale o di commettere un atto di idolatria. Coloro che sacrificavano un animale a un idolo ricevevano un po’ di carne da mangiare. È chiaro che questo era un atto religioso; era come partecipare a un pasto con il dio pagano.
I cristiani non potevano assolutamente compiere un tale atto. Il decreto del corpo direttivo cristiano l’aveva proibito e Paolo era pienamente d’accordo.
Quindi scrivendo le parole di I Corinti 8 e 10 e Romani 14, Paolo non concedeva il permesso di partecipare a un atto idolatrico o di far festa in onore di un idolo, come avevano fatto gli israeliti incorrendo nell’ira di Dio.
Paolo parlava solo del mangiare, in un pasto normale, carne proveniente da un tempio idolatrico che era stata venduta al pubblico in generale. Tale carne non era impura o contaminata semplicemente per il luogo di provenienza.
quindi,
1 Corinzi 10,25:“Tutto ciò che è in venduta sul mercato, mangiatelo pure senza indagare per motivo di coscienza, perché del Signore è la terra e tutto ciò che essa contiene . Se qualcuno non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza far questioni per motivo di coscienza”
questa esortazione di Paolo riguardava, come spiegato sopra, "solo" la proibizione di mangiare carne sacrificata agli idoli e "non" il mangiare sangue. Se si mangiava la carne semplicemente come pasto e non come cerimonia religiosa, allora non serviva informarsi della provvenienza della carne.
entiende?