Sarà la scienza a guarire il mondo?

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Amalia 52
00sabato 3 aprile 2021 13:37

LA SCIENZA guarirà il mondo? Le profezie bibliche di Isaia e Rivelazione indicano forse un tempo in cui sarà l’uomo a portare un mondo senza malattie? Per alcuni non si tratta di una cosa così inverosimile, dato che nel campo della sanità sono stati fatti molti passi avanti.

Governi e filantropi ora stanno cooperando con le Nazioni Unite in una campagna contro le malattie che non ha precedenti. Si sta compiendo uno sforzo concertato per l’immunizzazione dei bambini dei paesi in via di sviluppo. Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, se le nazioni riusciranno a raggiungere i loro obiettivi, “entro il 2015 oltre 70 milioni di bambini che vivono nei paesi più poveri del mondo riceveranno ogni anno vaccini indispensabili contro le seguenti malattie: tubercolosi, difterite, tetano, pertosse, morbillo, rosolia, febbre gialla, Haemophilus influenzae di tipo B, epatite B, poliomielite, rotavirus, pneumococco, meningococco ed encefalite giapponese”. Si stanno anche adottando misure sanitarie di base, concernenti per esempio l’accesso a sufficiente acqua potabile, una migliore alimentazione e l’istruzione in campo igienico.

Riguardo all’assistenza sanitaria, tuttavia, l’obiettivo degli scienziati è offrire molto più del minimo indispensabile. I progressi tecnologici stanno rivoluzionando la medicina. È stato detto che nell’arco di circa otto anni le conoscenze mediche degli scienziati raddoppiano. Quelli che seguono sono solo alcuni degli ultimi obiettivi e traguardi a livello tecnologico che sono stati raggiunti nella lotta contro le malattie.

▪ Raggi X Da oltre 30 anni medici e ospedali si servono della cosiddetta TAC, acronimo di tomografia assiale computerizzata. Con i raggi X gli scanner producono immagini tridimensionali dell’interno del nostro corpo. Queste immagini sono utili nella diagnosi di malattie e nell’esame di disfunzioni dell’organismo.

Anche se sui rischi legati all’esposizione alle radiazioni c’è un certo disaccordo, gli esperti sono ottimisti circa i benefìci futuri di questa tecnologia. Michael Vannier, docente di radiologia all’Università del Chicago Hospital, dice: “Negli ultimi anni i progressi sono stati vertiginosi”.

Oggi gli scanner per la TAC sono più veloci, più precisi e meno costosi. Un importante vantaggio dei metodi diagnostici di ultima generazione riguarda la velocità. Questo vale soprattutto nel caso della TAC eseguita per il cuore. A motivo del costante battito cardiaco, molte immagini ottenute con i raggi X di solito risultavano sfocate rendendo difficile fare valutazioni accurate. La rivista New Scientist spiega che i nuovi scanner impiegano “solo un terzo di secondo a ruotare intorno al corpo, più velocemente di un singolo battito cardiaco”, e producono così immagini più accurate.

Con l’ausilio degli scanner più recenti i medici possono non solo cogliere i particolari anatomici interni ma esaminare anche l’attività biochimica di aree specifiche. Grazie a questa applicazione, è possibile rilevare la presenza di un tumore nei primi stadi.

▪ Chirurgia robotica I robot non appartengono più soltanto al mondo della fantascienza: sono perlomeno entrati a far parte di quello della medicina. Con l’aiuto dei robot si effettuano già migliaia di interventi. In certi casi i chirurghi operano avvalendosi di un sistema telecomandato che permette loro di manovrare diverse braccia meccaniche. Queste sono munite di bisturi, forbici, telecamere, cauteri e altri strumenti chirurgici. Grazie alla tecnologia i chirurghi possono eseguire interventi molto complessi con incredibile precisione. “I chirurghi che usano questo sistema hanno scoperto che i pazienti perdono meno sangue e provano meno dolore, corrono meno rischi di complicazioni, hanno una degenza ospedaliera più breve e tempi di ricupero più rapidi rispetto ai pazienti operati in modo tradizionale”, riferisce la rivista Newsweek.

▪ Nanomedicina La nanomedicina è l’applicazione della nanotecnologia alla medicina. A sua volta, la nanotecnologia è la scienza che studia la manipolazione e la creazione di oggetti microscopici. L’unità di misura usata è il nanometro, che equivale a un miliardesimo di metro.*

Per capire a quali dimensioni ci riferiamo, pensate che la pagina che state leggendo ora è spessa all’incirca 100.000 nanometri, mentre un capello circa 80.000. Un globulo rosso ha un diametro di circa 2.500 nanometri. Un batterio è lungo più o meno 1.000 nanometri e un virus approssimativamente 100. Il nostro DNA misura grossomodo 2,5 nanometri di diametro.

I sostenitori di questa tecnologia ritengono che nel prossimo futuro gli scienziati saranno in grado di costruire dispositivi microscopici concepiti per attuare terapie mediche all’interno dell’organismo. Spesso definiti “nanomacchine”, questi minuscoli robot trasporteranno computer microscopici programmati con istruzioni molto specifiche. La cosa stupefacente è che queste macchine complesse saranno costruite con componenti le cui dimensioni non superano i 100 nanometri, vale a dire 25 volte più piccoli del diametro di un globulo rosso!

Essendo così piccoli, si spera che un giorno i nanodispositivi potranno viaggiare attraverso minuscoli capillari e portare ossigeno ai tessuti anemici, rimuovere ostruzioni nei vasi sanguigni e placche dalle cellule cerebrali e addirittura scovare e distruggere virus, batteri e altri agenti infettivi. Le nanomacchine potrebbero anche essere impiegate per introdurre farmaci direttamente nelle cellule interessate.

Alcuni scienziati prevedono che grazie alla nanomedicina la diagnosi dei tumori migliorerà notevolmente. Samuel Wickline, docente di medicina, fisica e ingegneria biomedica, dice: “Ci sono enormi possibilità di scoprire tumori minuscoli molto più precocemente di quanto si sia fatto finora e di curarli con potenti farmaci in grado di colpire solo la zona interessata dal tumore, riducendo allo stesso tempo qualunque effetto collaterale”.

Per quanto tutto ciò possa sembrare un po’ futuristico, nella mente di alcuni scienziati la nanomedicina è estremamente reale. Eminenti ricercatori in questo campo prevedono che entro i prossimi dieci anni la nanotecnologia sarà impiegata nel riparare e riassemblare la struttura molecolare delle cellule viventi. Uno dei suoi sostenitori afferma: “La nanomedicina eliminerà pressoché tutte le malattie comuni del XX secolo, praticamente tutto il dolore e le sofferenze causati dalle cure mediche, e permetterà di estendere le capacità dell’uomo”. Già adesso alcuni scienziati stanno avendo successo nell’impiego della nanomedicina sugli animali da laboratorio.

▪ Genomica Lo studio della struttura genetica viene definito genomica. Ogni cellula dell’organismo umano contiene molti componenti essenziali alla vita. Tra questi ci sono i geni. Ognuno di noi ha all’incirca 35.000 geni che determinano colore e struttura dei capelli, colore della pelle e degli occhi, altezza e altre caratteristiche legate al suo aspetto. Inoltre i geni hanno un ruolo importante nel determinare la qualità dei nostri organi interni.

Quando i geni sono danneggiati, la salute può risentirne. Anzi, alcuni ricercatori ritengono che tutte le malattie siano riconducibili ad anomalie genetiche. Alcuni geni difettosi vengono ereditati dai genitori. Altri vengono danneggiati dall’esposizione a elementi nocivi presenti nell’ambiente.

Gli scienziati auspicano di riuscire presto a individuare i geni specifici che predispongono alle malattie. Questo consentirebbe ai medici di comprendere, per esempio, perché certe persone sono più predisposte al cancro di altre o perché un certo tipo di cancro è più aggressivo in alcuni individui che in altri. La genomica potrebbe anche rivelare perché un determinato farmaco si dimostra efficace con alcuni soggetti mentre con altri no.

Informazioni genetiche così specifiche potrebbero dare il via a quella che è stata definita “medicina personalizzata”. In che modo si potrebbe beneficiare di questa tecnologia? Il concetto di medicina personalizzata indica che la terapia può essere adattata al paziente, in modo che corrisponda al suo profilo genetico, che è unico. Per esempio, se da un esame dei vostri geni risultasse che siete predisposti a una certa malattia i medici potrebbero diagnosticarla molto prima dell’insorgere di qualche sintomo. I sostenitori affermano che, nei casi in cui la malattia non sia ancora presente, terapia e alimentazione adeguate, nonché opportuni cambiamenti nel comportamento potrebbero addirittura evitare del tutto la patologia.

Dai geni inoltre i medici possono capire se ci sono probabilità che il paziente abbia una reazione negativa ai farmaci. Questo genere di informazioni permetterebbe al personale medico di prescrivere il tipo di farmaco e il dosaggio necessari caso per caso. Il Boston Globe riferisce: “Entro il 2020 è probabile che l’impatto [della medicina personalizzata] sarà molto più forte di quanto possiamo immaginare oggi. Nuovi farmaci basati sul profilo genetico di ciascun individuo saranno messi a punto per diabete, cardiopatie, malattia di Alzheimer, schizofrenia e molte altre patologie che incidono pesantemente sulla nostra società”.

Le tecnologie di cui abbiamo parlato non sono che un esempio di ciò che la scienza promette di fare in futuro. Le conoscenze in campo medico continuano ad aumentare più rapidamente che mai. Gli scienziati, però, non si aspettano di debellare completamente le malattie tanto presto. Ci sono molti ostacoli che sembrano ancora insormontabili.

Ostacoli che sembrano insormontabili

I progressi compiuti nell’eliminare le malattie potrebbero essere rallentati dal comportamento dell’uomo. Per esempio alcuni scienziati ritengono che nuove e pericolose malattie siano nate a causa dei danni arrecati dall’uomo a certi ecosistemi. In un’intervista rilasciata alla rivista Newsweek, Mary Pearl, presidente di Wildlife Trust, ha spiegato: “Dalla metà degli anni ’70 sono comparse 30 nuove malattie, fra cui AIDS, Ebola, malattia di Lyme e SARS. Si ritiene che la maggioranza d’esse siano state trasmesse dalla fauna alla popolazione umana”.

Inoltre la gente oggi consuma meno frutta e verdura fresche e più zucchero, sale e grassi saturi. Questo, insieme alla diminuzione di attività fisica e ad altre abitudini malsane, ha provocato un maggior numero di malattie cardiovascolari. Il fumo è in aumento, e di conseguenza a livello mondiale milioni di persone si ammalano gravemente e muoiono. Ogni anno circa 20 milioni di persone restano seriamente ferite o muoiono in incidenti automobilistici. La guerra e altre forme di violenza uccidono e mutilano innumerevoli vittime. Milioni di persone si rovinano la salute con alcol e droga.

Il fatto è che a prescindere dalle cause, e nonostante tutti i passi avanti compiuti nelle tecnologie mediche, certe malattie continuano a infliggere molte sofferenze. Secondo l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ‘oltre 150 milioni di persone soffrono di depressione, circa 25 milioni di schizofrenia e 38 milioni di epilessia’. HIV/AIDS, malattie diarroiche, malaria, morbillo, polmonite e tubercolosi contagiano milioni di persone, e uccidono molti bambini e giovani.

Lungo il cammino per eliminare le malattie ci sono altri ostacoli che sembrano insormontabili. Due grossi problemi sono la povertà e il malgoverno. Secondo un rapporto recente dell’OMS, milioni di persone che muoiono a causa di malattie infettive potrebbero salvarsi se non fosse per i fallimenti dei governi e la mancanza di fondi.

Ma allora, grazie alle conoscenze scientifiche e agli straordinari progressi nelle tecnologie mediche, sarà possibile superare questi ostacoli? Vedremo presto un mondo senza malattie? In effetti i fattori qui menzionati non forniscono una risposta chiara. La Bibbia, invece, fa luce sulla questione. Il prossimo articolo parlerà di cosa dice la Bibbia in merito alla prospettiva di un futuro in cui le malattie non ci saranno più.

Fonte
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