Scrittura del giorno

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operman
00giovedì 1 gennaio 2009 10:54
01.01.2009 - 31.12.2009
Giovedì 1° gennaio 2009

Esorto Evodia ed esorto Sintiche ad avere lo stesso pensiero nel Signore. — Filip. 4:2.

Di tanto in tanto nella congregazione possono sorgere problemi o malintesi, così come accadeva nel I secolo quando erano ancora in vita alcuni degli apostoli. Un sorvegliante o qualcun altro potrebbe dire qualcosa che sembra offensivo, scortese o non del tutto vero. Oppure potremmo avere l’impressione che si stia facendo qualcosa di contrario alle Scritture, ma che gli anziani locali, pur essendone al corrente, non correggano la situazione. Naturalmente, può darsi che qualcuno abbia già trattato o stia trattando la questione in armonia con le Scritture e alla luce di fatti che non conosciamo. Ma anche se le cose stessero davvero come pensiamo noi, teniamo presente questo: per un certo periodo nella congregazione di Corinto ci fu un caso di trasgressione grave. Col tempo Geova fece sì che il caso venisse trattato in modo appropriato e fermo. (1 Cor. 5:1, 5, 9-11) Potremmo chiederci: ‘Se fossi vissuto a Corinto, come avrei reagito in quel lasso di tempo?’
operman
00venerdì 2 gennaio 2009 10:25
02.01.2009 - 30.12.2009
Venerdì 2 gennaio 2009

Dirigete il vostro cuore verso Geova senza deviare e servite lui solo. — 1 Sam. 7:3.

La Bibbia non dice quanti anni avesse Samuele quando morì, ma gli avvenimenti descritti nel libro di Primo Samuele riguardano circa 102 anni, ed egli assisté alla maggior parte di essi. In Ebrei 11:32, 33 leggiamo che profeti e giudici onesti “operarono giustizia”. Samuele infatti influì su alcuni suoi contemporanei inducendoli a evitare o abbandonare la trasgressione. (1 Sam. 7:2, 4) In che modo? Fu leale a Geova durante tutta la vita. (1 Sam. 12:2-5) Non ebbe paura di impartire consigli energici anche al re. (1 Sam. 15:16-29) Inoltre Samuele, ormai “divenuto vecchio e [con] i capelli grigi”, fu esemplare in quanto a pregare per gli altri. Dichiarò che era “impensabile . . . peccare contro Geova cessando di pregare” a favore degli israeliti. (1 Sam. 12:2, 23) Tutto questo sottolinea che le persone anziane possono esercitare un’influenza benefica sugli altri servitori di Geova.
operman
00sabato 3 gennaio 2009 14:33
Sabato 3 gennaio 2008

La tua parola è una lampada al mio piede, e una luce al mio cammino. — Sal. 119:105.

Le dichiarazioni e i rammemoratori di Dio possono aiutarci a superare gli ostacoli che incontriamo sul nostro cammino. Quando leggiamo la Bibbia e ci lasciamo guidare da essa riscontriamo di persona la veracità di ciò che è scritto in Isaia 30:21: “I tuoi propri orecchi udranno dietro a te una parola dire: ‘Questa è la via. Camminate in essa’”. Si noti comunque che Salmo 119:105 indica due funzioni della Parola di Dio, tra loro collegate. Per prima cosa, è una ‘lampada al nostro piede’. Mentre affrontiamo i problemi di ogni giorno, i princìpi esposti nella Bibbia devono guidare i nostri passi affinché prendiamo decisioni sagge ed evitiamo le trappole e le insidie di questo mondo. In secondo luogo, i rammemoratori di Dio illuminano il nostro cammino aiutandoci a fare delle scelte coerenti con la nostra speranza di vivere per sempre nel Paradiso promesso da Dio. Siamo così in grado di discernere le conseguenze, buone o cattive, cui andiamo incontro. — Rom. 14:21; 1 Tim. 6:9; Riv. 22:12.
operman
00martedì 6 gennaio 2009 19:22
Domenica 4 gennaio 2009

La Roccia, la sua attività è perfetta. — Deut. 32:4.

Vi piace immaginare di vivere nel Paradiso? Forse vi vedete intenti a esplorare il nostro meraviglioso pianeta e a scoprire la quasi infinita varietà di forme di vita. O magari riflettete sulla soddisfazione che proverete lavorando insieme ad altri per trasformare tutta la terra in un bel parco. Oppure pensate che potrete coltivare il vostro talento nel campo dell’arte, dell’architettura e della musica, o forse dedicarvi ad altre attività per cui non riuscite a trovare il tempo nella vita frenetica di oggi. In ogni caso nutrite la speranza di vivere quella che la Bibbia definisce “la vera vita”: la vita che Geova si propose che vivessimo per l’eternità. (1 Tim. 6:19) Non è forse un piacere e un grande privilegio parlare ad altri di questa speranza basata sulla Bibbia? Molti, però, respingono tale speranza. La considerano un’illusione, un sogno irrealizzabile, una cosa da ingenui.
operman
00martedì 6 gennaio 2009 19:24
Lunedì 5 gennaio 2009

Chi bestemmia contro lo spirito santo non ha perdono in eterno, ma è colpevole di peccato eterno. — Mar. 3:29.

I capi religiosi ebrei del I secolo videro lo spirito di Dio all’opera in Gesù mentre quest’ultimo compiva miracoli che onoravano suo Padre. Tuttavia questi nemici di Cristo attribuirono tale potere a Satana il Diavolo. Secondo Gesù, coloro che bestemmiavano in tal modo contro lo spirito santo di Dio commettevano un peccato che non sarebbe stato perdonato né nel presente “sistema di cose né in quello avvenire”. (Matt. 12:22-32) Con il termine “bestemmia” si intende un modo di parlare ingiurioso, irriverente o blasfemo. Dato che lo spirito santo ha origine da Geova Dio, parlare contro lo spirito equivale a parlare contro Geova. Fare uso di questo linguaggio in modo impenitente è un peccato imperdonabile. Lo spirito di Geova era all’opera in Gesù ma i suoi oppositori attribuirono questo potere al Diavolo, quindi bestemmiarono contro lo spirito commettendo peccato.
operman
00martedì 6 gennaio 2009 19:24
Martedì 6 gennaio 2009

Signore, quante volte il mio fratello peccherà contro di me e io gli perdonerò? Fino a sette volte? — Matt. 18:21.

A questa domanda di Pietro, Gesù rispose: “Io non ti dico: Fino a sette volte, ma: Fino a settantasette volte”. (Matt. 18:22) Senza dubbio chi è misericordioso è pronto a perdonare “fino a settantasette volte”, cioè in misura illimitata. Nel Sermone del Monte Gesù disse: “Smettete di giudicare affinché non siate giudicati; poiché col giudizio col quale giudicate, sarete giudicati . . . Perché, dunque, guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, ma non consideri la trave che è nel tuo occhio? O come puoi dire al tuo fratello: ‘Permettimi di estrarre dal tuo occhio la pagliuzza’; quando, ecco, nel tuo occhio c’è una trave?” (Matt. 7:1-4) Perciò ogni giorno possiamo mostrare misericordia passando sopra alle mancanze degli altri, non giudicandoli e non essendo ipercritici. Geova ci ha perdonato un enorme debito di peccato. Non dovremmo anche noi ‘perdonare agli uomini i loro falli’? — Matt. 6:14, 15.
operman
00mercoledì 7 gennaio 2009 16:22
Mercoledì 7 gennaio 2009

Ascoltate . . . la disciplina di un padre. — Prov. 4:1.

Perché un’amicizia si sviluppi e sopravviva, non bisogna solo parlare ma anche ascoltare. Uno dei modi per ascoltare Geova è studiare la Bibbia con l’aiuto delle pubblicazioni fornite dallo “schiavo fedele”. (Matt. 24:45-47) Quindi, per aiutare i figli a stringere con Geova una relazione amorevole e duratura, i genitori devono incoraggiarli a prendere l’abitudine di studiare la sua Parola. Come si possono aiutare i ragazzi a prendere buone abitudini di studio? Ancora una volta l’esempio dei genitori è il miglior maestro. I vostri figli vedono che provate piacere leggendo e studiando regolarmente per vostro conto la Bibbia? Certo, occuparvi dei figli vi impegna molto e forse non sapete dove trovare il tempo per leggere e studiare. Ma chiedetevi: ‘I ragazzi mi vedono guardare spesso la TV?’ In tal caso potreste dedicare parte di quel tempo allo studio personale e in tal modo dare loro il buon esempio?
operman
00venerdì 9 gennaio 2009 22:36
Giovedì 8 gennaio 2009

Io, Geova, amo la giustizia. — Isa. 61:8.

La parola “giustizia” racchiude l’idea di imparzialità, equità e conformità a norme etiche. Il termine “ingiustizia” denota slealtà, parzialità, cattiveria e il male fatto a persone innocenti. Circa 3.500 anni fa Mosè, parlando del Sovrano universale Geova, scrisse: “Tutte le sue vie sono giustizia. Un Dio di fedeltà, presso cui non è ingiustizia”. (Deut. 32:4) Oltre sette secoli dopo, Dio ispirò Isaia a scrivere le parole che troviamo nella scrittura di oggi. Poi, nel I secolo, Paolo esclamò: “C’è ingiustizia in Dio? Non sia mai!” (Rom. 9:14) E Pietro, suo contemporaneo, affermò: “Dio non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accetto”. (Atti 10:34, 35) Si può dire davvero che “Geova ama la giustizia”. — Sal. 37:28; Mal. 3:6.
operman
00venerdì 9 gennaio 2009 22:37
Venerdì 9 gennaio 2009

Anima, hai molte cose buone accumulate per molti anni; riposati, mangia, bevi, rallegrati. — Luca 12:19.

Come si può comprendere dalla parabola di Gesù, il progetto del ricco dava solo un falso senso di sicurezza. Per quanto potesse sembrare concreto, trascurava un fattore di vitale importanza: la volontà di Dio. L’uomo pensava solo a se stesso, al fatto che avrebbe potuto riposare, mangiare, bere e rallegrarsi. Pensava che avendo “molte cose buone” avrebbe avuto anche “molti anni” da vivere. Purtroppo per lui, però, le cose non andarono così. Proprio come aveva detto Gesù poco prima, “anche quando uno ha abbondanza la sua vita non dipende dalle cose che possiede”. (Luca 12:15) Quella stessa notte, tutto quello per cui l’uomo aveva lavorato finì di colpo, poiché Dio gli disse: “Irragionevole, questa notte ti chiederanno la tua anima. Chi avrà quindi le cose che hai accumulato?” — Luca 12:20.
operman
00sabato 10 gennaio 2009 09:06
Sabato 10 gennaio 2009

[Anna] si avvicinò e rendeva grazie a Dio, parlando del bambino. — Luca 2:38.

Vediamo un esempio del passato: la profetessa Anna a 84 anni “non si assentava mai dal tempio, rendendo notte e giorno sacro servizio con digiuni e supplicazioni”. Dato che suo padre era “della tribù di Aser” e quindi non era un levita, Anna non poteva letteralmente vivere nel tempio. Pensate che sforzo doveva costarle essere ogni giorno nel tempio dall’ora dell’offerta del mattino a quella dell’offerta della sera! Anna, comunque, fu riccamente ricompensata per la sua devozione. Ebbe il privilegio di essere lì quando Giuseppe e Maria portarono il piccolo Gesù al tempio per presentarlo a Geova secondo la Legge. (Luca 2:22-24, 36, 37; Num. 18:6, 7) Oggi molte persone anziane in mezzo a noi sono come Anna, in quanto assistono regolarmente alle adunanze, elevano sentite suppliche per il progresso della vera adorazione e provano l’irrefrenabile desiderio di predicare la buona notizia.
operman
00domenica 11 gennaio 2009 12:41
Domenica 11 gennaio 2009

Ti loderò perché sono fatto in maniera tremendamente meravigliosa. — Sal. 139:14.

Il mondo naturale pullula di meravigliosi organismi viventi. Come sono venuti all’esistenza? Alcuni credono che si possa rispondere senza chiamare in causa un Creatore intelligente. Altri ritengono che escludendo arbitrariamente l’esistenza di un Creatore l’uomo limiti la sua capacità di comprendere la natura. Credono che gli esseri viventi siano troppo complessi, vari e meravigliosi per aver avuto origine per caso. Per molti, compresi alcuni scienziati, l’evidenza indica che l’universo ha avuto un Creatore saggio, potente e benevolo. Davide, re dell’antico Israele, era convinto che il Creatore meritasse di essere lodato per le sue opere meravigliose. Anche se visse molto tempo prima della nostra era scientifica, Davide comprendeva che tutt’intorno a lui c’erano esempi straordinari dell’opera creativa di Dio. Gli bastava osservare il suo stesso corpo per provare un profondo timore reverenziale per la capacità creativa di Dio.
operman
00lunedì 12 gennaio 2009 17:09
Lunedì 12 gennaio 2009

La fede è la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute. — Ebr. 11:1.

Se abbiamo fede, siamo sicuri che tutto ciò che Geova promette è come se fosse già avvenuto. L’evidente dimostrazione di realtà invisibili è così convincente che, viene detto, essa stessa corrisponde alla fede. Per esempio, l’esistenza delle cose create ci convince che c’è un Creatore. È questo il tipo di fede che manifesteremo se continueremo a camminare secondo lo spirito. La mancanza di fede è “il peccato che facilmente ci avvince”. (Ebr. 12:1) Dobbiamo fare assegnamento sullo spirito di Dio per evitare le opere della carne, il materialismo e i falsi insegnamenti che possono distruggere la fede. (Col. 2:8; 1 Tim. 6:9, 10; 2 Tim. 4:3-5) Lo spirito di Geova Dio produce nei suoi odierni servitori una fede simile a quella dei testimoni precristiani e di altri menzionati nella Bibbia. (Ebr. 11:2-40) E la nostra “fede senza ipocrisia” può rendere più forte la fede di altri. — 1 Tim. 1:5; Ebr. 13:7.
operman
00martedì 13 gennaio 2009 20:23
Martedì 13 gennaio 2009

Essi tramavano di farmi danno. — Nee. 6:2.

Quando si accorsero che i loro attacchi diretti a fermare la ricostruzione delle mura di Gerusalemme erano falliti, i nemici di Neemia ricorsero a forme di opposizione più sottili. Per prima cosa, cercarono di ingannare Neemia, dicendogli: “Vieni, sì, e diamoci convegno nei villaggi della pianura della valle di Ono”. La valle di Ono si trovava fra Gerusalemme e Samaria. Quindi i nemici proposero a Neemia di incontrarsi a metà strada per trovare un accordo. Neemia avrebbe potuto pensare: ‘Questo sembra ragionevole. È meglio parlare che combattere’. Ma rifiutò, spiegando perché: “Essi tramavano di farmi danno”. Intuendo cosa tramavano non fu ingannato. Quattro volte disse agli oppositori: “Non posso scendere. Perché dovrebbe cessare il lavoro mentre me ne allontanerei per scendere a voi?” I tentativi dei nemici di farlo venire a compromessi erano falliti. Neemia continuò a concentrarsi sul lavoro di costruzione. — Nee. 6:1-4.
operman
00mercoledì 14 gennaio 2009 13:04
Mercoledì 14 gennaio 2009

Geova ama la giustizia. — Sal. 37:28.

Fu proprio a motivo del suo amore per la giustizia che Geova non spazzò via i ribelli in Eden. Com’è possibile? La ribellione di Satana aveva messo in dubbio la legittimità della sovranità di Geova Dio. Il suo senso di giustizia richiedeva che alla sfida di Satana venisse data una risposta giusta. La distruzione immediata dei ribelli, anche se meritata, non avrebbe fornito tale risposta. Avrebbe fornito ulteriore prova della supremazia di Geova in quanto a potenza, ma questa non era in dubbio. Inoltre Geova aveva dichiarato il suo proposito ad Adamo ed Eva: dovevano avere una progenie e riempire la terra, soggiogarla e tenere sottoposte tutte le creature terrestri. (Gen. 1:28) Se avesse distrutto Adamo ed Eva, il proposito che aveva dichiarato riguardo all’umanità sarebbe fallito. Un risultato del genere sarebbe stato assolutamente incompatibile con la giustizia di Geova, perché il suo proposito si adempie sempre. — Isa. 55:10, 11.
studioso88
00mercoledì 14 gennaio 2009 17:04
Bella la scrittura di oggi.
Non avevo mai pensato (o meglio mi era sfuggito)al fatto che se Geova avesse ricreato un'altra coppia il suo proposito di riempire la terra con Adamo ed Eva sarebbe fallito!
operman
00giovedì 15 gennaio 2009 19:30
Giovedì 15 gennaio 2009

Non ho nessun altro dalla disposizione simile alla sua, che abbia genuinamente cura delle cose che vi riguardano. — Filip. 2:20.

Nel I secolo, scrivendo la sua lettera ai cristiani di Filippi, l’apostolo Paolo incluse queste calorose parole di lode. Stava parlando di Timoteo, il suo giovane compagno di viaggio. Che bello sarà stato per Timoteo ricevere questo attestato di affetto e stima da parte di Paolo! I ragazzi dalla mentalità spirituale come Timoteo sono sempre stati preziosi fra i servitori di Geova. (Sal. 110:3) Oggi nell’organizzazione di Dio ci sono molti giovani che servono come pionieri, missionari, volontari nelle costruzioni e beteliti. Anche coloro che partecipano con zelo alle attività della congregazione pur assolvendo altre responsabilità meritano una calorosa lode. Questi giovani provano l’autentica soddisfazione che deriva dal perseguire obiettivi che onorano Geova. Si può davvero dire che ‘si stanno addestrando avendo di mira la santa devozione’. — 1 Tim. 4:7, 8.
operman
00venerdì 16 gennaio 2009 09:34
Venerdì 16 gennaio 2009

Dichiarerò il tuo nome ai miei fratelli; in mezzo alla congregazione ti canterò lodi. — Ebr. 2:12.

Oggi un gran numero di persone in tutta la terra gode di una compagnia e una sicurezza straordinarie nella congregazione cristiana. Sia che facciate parte di una famiglia unita in cui ci si sostiene l’un l’altro oppure no, sicuramente apprezzate, o dovreste apprezzare, ciò che Dio ha provveduto per mezzo della congregazione. Certo, se fate già parte di una congregazione dei testimoni di Geova, potrete confermare che al suo interno regna un’atmosfera calorosa e si prova un senso di sicurezza. La congregazione non è solo un insieme di individui. Non è un’associazione o un circolo in cui si radunano persone che provengono da un ambiente simile, o che hanno in comune l’interesse per uno sport o per un hobby. La congregazione esiste primariamente per lodare Geova Dio. In Salmo 35:18 si legge: “Di sicuro ti celebrerò nella grande congregazione; ti loderò fra un popolo numeroso”.
operman
00sabato 17 gennaio 2009 10:46
Sabato 17 gennaio 2009

[Gli apostoli si rallegrarono] perché erano stati ritenuti degni di essere disonorati a favore del [nome di Gesù]. — Atti 5:41.

Gli apostoli non erano felici della fustigazione e del dolore che provavano, ma perché sapevano che questo era accaduto loro per essersi mantenuti leali a Geova e aver seguito le orme di Gesù. (Atti 16:25; 2 Cor. 12:10; 1 Piet. 4:13) Se affrontiamo l’opposizione e la persecuzione con l’atteggiamento giusto possiamo coltivare la perseveranza. Questo ci aiuterà a sopportare le sofferenze future. (Giac. 1:2, 3) Romani 5:3-5 ci dice: “Esultiamo mentre siamo nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce perseveranza; la perseveranza, a sua volta, una condizione approvata; la condizione approvata, a sua volta, speranza, e la speranza non conduce alla delusione”. Quindi più perseveriamo nelle prove che incontriamo a motivo della nostra condotta cristiana, più siamo preparati a sopportare ulteriori prove in questo sistema di cose malvagio.
operman
00domenica 18 gennaio 2009 10:34
Domenica 18 gennaio 2009

Io, Geova, sono il tuo Dio, Colui che ti insegna per il tuo beneficio, Colui che ti fa calcare la via per la quale devi camminare. — Isa. 48:17.

L’ubbidienza ai precetti divini reca benefìci. Per esempio, astenendoci dall’uso di tabacco, conducendo una vita retta e rispettando la santità del sangue possiamo evitare di contrarre certe malattie. Oltre a ciò, vivere in armonia con la verità biblica in altri aspetti della vita può giovarci dal punto di vista economico, sociale o familiare. Tutti questi benefìci tangibili possono giustamente essere considerati dei doni di Dio che dimostrano il valore pratico delle sue leggi. Ad ogni modo, la ragione principale per cui ubbidiamo a Geova è che lo amiamo. Non serviamo Dio per motivi egoistici. (Giob. 1:9-11; 2:4, 5) Dio ci ha dato la libertà di scegliere a chi ubbidire. Noi scegliamo di ubbidire a Geova perché vogliamo piacergli e perché vogliamo fare ciò che è giusto. — Rom. 6:16, 17; 1 Giov. 5:3.
Asgardiano
00domenica 18 gennaio 2009 15:28
Re:
operman, 18/01/2009 10.34:

Domenica 18 gennaio 2009

Io, Geova, sono il tuo Dio, Colui che ti insegna per il tuo beneficio, Colui che ti fa calcare la via per la quale devi camminare. — Isa. 48:17.

L’ubbidienza ai precetti divini reca benefìci. Per esempio, astenendoci dall’uso di tabacco, conducendo una vita retta e rispettando la santità del sangue possiamo evitare di contrarre certe malattie. Oltre a ciò, vivere in armonia con la verità biblica in altri aspetti della vita può giovarci dal punto di vista economico, sociale o familiare. Tutti questi benefìci tangibili possono giustamente essere considerati dei doni di Dio che dimostrano il valore pratico delle sue leggi. Ad ogni modo, la ragione principale per cui ubbidiamo a Geova è che lo amiamo. Non serviamo Dio per motivi egoistici. (Giob. 1:9-11; 2:4, 5) Dio ci ha dato la libertà di scegliere a chi ubbidire. Noi scegliamo di ubbidire a Geova perché vogliamo piacergli e perché vogliamo fare ciò che è giusto. — Rom. 6:16, 17; 1 Giov. 5:3.



L'ubbidienza a Dio dovrebbe essere sollecitata dal forte senso di gratitudine che nutriamo nei suoi confronti, nonostante ciò, come ben evidenzia il commento alla Scrittura di oggi, questa ubbidienza ci salveguarda da notavoli problemi che incombono su chi vive lontano da Dio.


operman
00lunedì 19 gennaio 2009 10:02
Lunedì 19 gennaio 2009

Lo costituirà sopra tutti i suoi averi. — Luca 12:44.


Pochi mesi prima di pronunciare la profezia relativa al segno della sua presenza, nella quale menzionò l’esistenza di uno “schiavo” che l’avrebbe rappresentato sulla terra, Gesù si riferì a questo “schiavo” in termini leggermente diversi, facendo luce sulle responsabilità che gli sarebbero state affidate. (Matt. 24:3-47) Gesù disse: “Chi è realmente l’economo fedele, il discreto, che il suo signore costituirà sulla sua servitù per dar loro la loro porzione di cibo a suo tempo? Vi dico veracemente: Lo costituirà sopra tutti i suoi averi”. (Luca 12:42, 44) Qui lo schiavo è chiamato economo, con un termine greco che significa “amministratore di una casa o di una proprietà”. Oltre a provvedere nutriente cibo spirituale “a suo tempo”, questo composito “economo fedele” sarebbe stato costituito su tutta la servitù di Cristo e avrebbe ricevuto l’incarico di gestire tutti gli interessi di Cristo sulla terra, “tutti i suoi averi”
admintdg2
00lunedì 19 gennaio 2009 14:57
Re:
operman, 19/01/2009 10.02:

Lunedì 19 gennaio 2009

Lo costituirà sopra tutti i suoi averi. — Luca 12:44.


Pochi mesi prima di pronunciare la profezia relativa al segno della sua presenza, nella quale menzionò l’esistenza di uno “schiavo” che l’avrebbe rappresentato sulla terra, Gesù si riferì a questo “schiavo” in termini leggermente diversi, facendo luce sulle responsabilità che gli sarebbero state affidate. (Matt. 24:3-47) Gesù disse: “Chi è realmente l’economo fedele, il discreto, che il suo signore costituirà sulla sua servitù per dar loro la loro porzione di cibo a suo tempo? Vi dico veracemente: Lo costituirà sopra tutti i suoi averi”. (Luca 12:42, 44) Qui lo schiavo è chiamato economo, con un termine greco che significa “amministratore di una casa o di una proprietà”. Oltre a provvedere nutriente cibo spirituale “a suo tempo”, questo composito “economo fedele” sarebbe stato costituito su tutta la servitù di Cristo e avrebbe ricevuto l’incarico di gestire tutti gli interessi di Cristo sulla terra, “tutti i suoi averi”



Dopo questo commento, mi chiedo chi pensano di avere trovato in sostituzione dello SFD, coloro che oggi criticano questa disposizione?



operman
00martedì 20 gennaio 2009 09:31
Martedì 20 gennaio 2009


Continuate ad essere misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. — Luca 6:36.

La Legge data mediante Mosè conteneva circa 600 leggi e norme. Benché fosse obbligatorio osservare i precetti della Legge mosaica, mostrare misericordia era pure molto importante. Notate cosa disse Gesù ai farisei, i quali non erano affatto misericordiosi. Li rimproverò in due occasioni ed evidenziò che Dio aveva comandato: “Voglio misericordia, e non sacrificio”. (Matt. 9:10-13; 12:1-7; Osea 6:6) Verso la fine del suo ministero Gesù disse: “Guai a voi, scribi e farisei, ipocriti! perché date la decima della menta e dell’aneto e del comino, ma avete trascurato le cose più importanti della Legge, cioè la giustizia e la misericordia e la fedeltà”. (Matt. 23:23) Gesù diede molta importanza alla misericordia. Riconoscendo i benefìci della misericordia saremo spinti a manifestarla più pienamente nella nostra vita.
Asgardiano
00martedì 20 gennaio 2009 23:22
Re: Re:
admintdg2, 19/01/2009 14.57:



Dopo questo commento, mi chiedo chi pensano di avere trovato in sostituzione dello SFD, coloro che oggi criticano questa disposizione?






La presenza di uno "Schiavo fedele e discreto" che avrebbe provveduto cibo spirituale a suo tempo, è una realtà biblica inconfutabile.
Tutto sta nell'identificare questo Schiavo!
Riflettendo su altre profezie bibliche, come quella di Matteo 24:14, che indica una proclamazione mondiale della buona notizia del Regno, chi altri, se non la classe degli unti dei TdG ha dato inizio ad un'opera simile?


operman
00mercoledì 21 gennaio 2009 17:38
Mercoledì 21 gennaio 2009

Tutte le vostre cose si facciano con amore. — 1 Cor. 16:14.

Molti genitori si rendono conto della necessità di crescere i figli con amore. Comunque i genitori cristiani che hanno questo obiettivo incontrano dei problemi. Quali? Oggi siamo inoltrati negli ultimi giorni di questo sistema. Come predetto, la mancanza di amore pervade la società. Persino all’interno della cerchia familiare alcuni non hanno “affezione naturale” e sono diventati “ingrati, sleali, . . . senza padronanza di sé, fieri”. (2 Tim. 3:1-5) I contatti quotidiani con persone del genere possono influire sul modo in cui i cristiani si trattano nell’ambito della famiglia. Inoltre i genitori combattono con la loro stessa tendenza innata a perdere la padronanza, a dire cose che non pensano veramente e a mostrare poco giudizio in altri modi. (Rom. 3:23; Giac. 3:2, 8, 9) Nonostante questi problemi i genitori possono crescere figli felici e spiritualmente sani seguendo il consiglio della Bibbia contenuto nella scrittura di oggi.
operman
00giovedì 22 gennaio 2009 17:12
Giovedì 22 gennaio 2009

Anche quando uno ha abbondanza la sua vita non dipende dalle cose che possiede. — Luca 12:15.

Denaro, beni, prestigio, un lavoro ben retribuito e la famiglia: queste sono alcune delle cose che secondo la maggioranza determinano il successo o garantiscono un futuro sicuro. Sia nei paesi ricchi che in quelli poveri molti incentrano i propri interessi e le proprie attività sull’affermazione personale e sui vantaggi materiali. D’altra parte, l’interesse per le cose spirituali, se pure esiste, diminuisce rapidamente. Questa situazione corrisponde esattamente a ciò che aveva predetto la Bibbia: “Negli ultimi giorni ci saranno tempi difficili. Poiché gli uomini saranno amanti di se stessi, amanti del denaro, . . . amanti dei piaceri anziché amanti di Dio, aventi una forma di santa devozione ma mostrandosi falsi alla sua potenza”. (2 Tim. 3:1-5) Vivendo in mezzo a tali persone ogni giorno, i veri cristiani sono sottoposti a continue pressioni che tenderebbero a farli conformare a questa mentalità e a questo stile di vita.
snob.
00venerdì 23 gennaio 2009 12:32
Venerdì 23 gennaio 2009

Non vi vendicate, diletti, ma fate posto all’ira; poiché è scritto: “La vendetta è mia; io ricompenserò, dice Geova”. — Rom. 12:19.

Paolo indica una ragione impellente per cui non dovremmo vendicarci con i nostri persecutori: perché così mostriamo modestia. Il cristiano che cerca di vendicarsi è presuntuoso. Si arroga un ruolo che spetta a Dio. (Matt. 7:1) Inoltre facendosi giustizia da sé mostra mancanza di fede nella promessa di Geova: “Io ricompenserò”. Viceversa i veri cristiani sono fiduciosi che Geova ‘farà giustizia ai suoi eletti’. (Luca 18:7, 8; 2 Tess. 1:6-8) Chi è modesto lascia le cose nelle mani di Dio. (Ger. 30:23, 24; Rom. 1:18) La vendetta probabilmente inasprirebbe un nemico, mentre la gentilezza potrebbe intenerire il suo cuore. w07 1/7 1:15, 16




operman
00sabato 24 gennaio 2009 09:13
Sabato 24 gennaio 2009

[I giudei seppero] che [Gesù] era là, e vennero non solo a motivo di Gesù, ma anche per vedere Lazzaro, che egli aveva destato dai morti. — Giov. 12:9.

La risurrezione è stata compiuta davanti a testimoni oculari ed è documentata nella Parola di Dio. La Bibbia contiene la descrizione dettagliata della risurrezione di otto esseri umani riportati in vita sulla terra. Questi miracoli non furono compiuti in segreto, ma apertamente, spesso davanti a testimoni oculari. Gesù risuscitò Lazzaro, che era morto da quattro giorni, davanti a una folla di persone in lutto, che comprendeva senz’altro i familiari, gli amici e i vicini. Questa prova del fatto che Gesù era mandato da Dio fu così convincente che i nemici religiosi di Gesù non negarono mai quanto era avvenuto. Anzi complottarono di uccidere non solo Gesù ma anche Lazzaro! (Giov. 11:17-44, 53; 12:10, 11) Possiamo aver fiducia che la risurrezione è una cosa certa. Dio ha fatto mettere per iscritto le risurrezioni compiute in passato per darci conforto e per rafforzare la nostra fede.
admintdg2
00sabato 24 gennaio 2009 11:30
Re:
operman, 24/01/2009 9.13:


Anzi complottarono di uccidere non solo Gesù ma anche Lazzaro!



Da questo si può benissimo comprendere dove può arrivare la malvagità di chi, non potendo avere ragione con le idee, pensa di risolvere la questione con la forza.
Che meschinità!
operman
00domenica 25 gennaio 2009 09:13
Domenica 25 gennaio 2009

Se possibile, per quanto dipende da voi, siate pacifici con tutti gli uomini. — Rom. 12:18.

La pace, un aspetto del frutto dello spirito, è uno stato di tranquillità e serenità. Il nostro Padre celeste è il Dio della pace e ci viene assicurato che “benedirà il suo popolo con la pace”. (Sal. 29:11; 1 Cor. 14:33) Gesù disse ai discepoli: “Vi lascio pace, vi do la mia pace”. (Giov. 14:27) Di che aiuto sarebbe stato questo per i suoi seguaci? Grazie alla pace che Gesù diede loro, i discepoli provarono calma interiore e attenuarono i propri timori. Si sentirono particolarmente in pace quando ricevettero il promesso spirito santo. (Giov. 14:26) Grazie all’influenza dello spirito e in risposta alle nostre preghiere, abbiamo “la pace di Dio”, che non ha paragoni e che rasserena il cuore e la mente. (Filip. 4:6, 7) Lo spirito di Geova, inoltre, ci aiuta a essere calmi e pacifici nei nostri rapporti con i compagni di fede e altri. — 1 Tess. 5:13.
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