Solo i cattolici in paradiso ?

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claudio2018
00giovedì 30 maggio 2019 07:57
Una domanda per i cattolici

Secondo il credo cattolico ufficiale solo i cattolici vanno in paradiso o ci vanno anche anche musulmani protestantl buddisti induisti eccetera purché questi siano sinceri nel loro credere ?

domingo7
00giovedì 30 maggio 2019 09:30
Si e no

I cattolici credono che, alla fine dei tempi, si salveranno anche i fedeli di altre religioni a patto che:

a) non abbiano conosciuto la verità,
b) la abbiano conosciuta ma sia stata loro presentata in modo distorto,
c) siano davvero in buona fede ed abbiano camminato con giustizia, umiltà ed umanità.

Per la grande misericordia di Dio Padre, il sacrificio di Cristo potrà pertanto essere applicato anche a costoro.

Ciò non vuol dire che tutte le fedi siano uguali e che tutti si salveranno, perché chi è legato a convinzioni erronee e distorte avrà sicuramente delle difficoltà a conservare puri i sentimenti di giustizia, di umiltà e di umanità.
Aquila-58
00giovedì 30 maggio 2019 09:47
Re: Si e no
domingo7, 30/05/2019 09.30:


I cattolici credono che, alla fine dei tempi, si salveranno anche i fedeli di altre religioni a patto che:

a) non abbiano conosciuto la verità,
b) la abbiano conosciuta ma sia stata loro presentata in modo distorto,
c) siano davvero in buona fede ed abbiano camminato con giustizia, umiltà ed umanità.

Per la grande misericordia di Dio Padre, il sacrificio di Cristo potrà pertanto essere applicato anche a costoro.

Ciò non vuol dire che tutte le fedi siano uguali e che tutti si salveranno, perché chi è legato a convinzioni erronee e distorte avrà sicuramente delle difficoltà a conservare puri i sentimenti di giustizia, di umiltà e di umanità.



Per essere salvati, non incappare nella punizione degli empi (2 Pietro 3:7), è indispensabile esercitare fede in Cristo perché, in caso contrario, siamo già stati giudicati (Giovanni 3:16-18).
Poi, ovviamente, neppure tutte le fedi cristiane salveranno, Gesù disse. "Non chiunque mi dice Signore, Signore..." (Matteo 7:21-23)

Comunque, fai bene a sottolineare che Dio giudicherà con misericordia chi non ha avuto la possibilità di conoscere la Verità, per svariati motivi.
Infatti Gesù affermò che i suoi discepoli non avrebbero neppure terminato l' opera di predicazione prima del ritorno del Figlio dell' Uomo (Matteo 10:23).
Insomma, dove non arriveremo noi, arriverà Colui che giudica con giustizia (Atti 17:31) e conosce i cuori



I-gua
00giovedì 30 maggio 2019 09:56
... non so se per i cattolici andare in paradiso sia legato ad essere “Figli di Dio,

Per Bergoglio tutti sono figli di Dio a prescindere, anche gli idolatri
claudio2018
00giovedì 30 maggio 2019 10:24
Grazie delle risposte

Ecco una risposta da :

www.google.com/amp/s/it.aleteia.org/2013/01/15/tutti-i-non-cattolici-vanno-allinfe...

Categories: RELIGIONE

"Tutti i non cattolici vanno all’inferno?

La Chiesa insegna che anche ebrei e musulmani possono andare in paradiso?

All’inferno, alla perdizione eterna, ci va chi chiude il suo cuore a Dio e alla verità che Lui creando ha scritto nel cuore di ogni uomo; chi vive nel suo egoismo e fa della sua libertà un pretesto per vivere in modo autonomo, dimentico del bene. Non possiamo fare una ripartizione a priori ma esortiamo ogni uomo di buona volontà a vivere per Dio in Cristo suo Figlio.



1. Vale per tutti il monito paolino di attendere alla salvezza «con timore e tremore» (Fil 2,12). Cos’è perciò la salvezza? È la liberazione dalla precarietà della vita, dall’essere nemici di Dio e, nella dimensione eterna che la corona, dalla possibilità di disubbidire a Dio a causa del peccato che portiamo in noi. Essere “salvi” significa essere in Dio per sempre, sicuri nel suo Amore. Eravamo come uomini caduti da un grande dirupo in un burrone profondo. Per rialzarci avevamo bisogno di un soccorso dall’alto, di Qualcuno che ci portasse fuori da quella condizione. Questa salvezza ci è stata conquistata da Gesù Cristo, che incarnandosi ha sofferto ed è morto per noi. Con il suo sacrificio della Croce ci ha liberato dai nostri peccati e ci ha reso figlio di Dio, innestandoci così nel suo Corpo che è la Chiesa. Ci ha portato in alto, aprendoci le porte della vita eterna nel suo Regno. Apparteniamo a Dio mediante Gesù suo Figlio e solo mediante Lui abbiamo accesso a Dio. Dio infatti nessuno lo ha mai visto: solo il Figlio lo può mostrare, solo Lui lo rivela (cf. Gv 1,18). Così, divenuti membra di Cristo, siamo inseriti in Lui e, per suo mezzo, nella sua Chiesa, suo prolungamento sacramentale. Cristo ha costituito la Chiesa una e universale perché perpetuasse nel tempo la sua presenza misterica e portasse gli uomini a Dio: fate miei discepoli tutte le genti dirà Gesù agli Apostoli prima di ascendere al Padre (cf. Mt 28,19).



2. La condizione in cui Cristo ha posto i suoi discepoli, membra del suo mistico Corpo che è la Chiesa, è perciò la condizione ordinaria della salvezza: ogni uomo può salvarsi se, battezzato, rinasce dall’acqua e dallo Spirito e professa la sua fede in Cristo Redentore. Per questa ragione la Chiesa, sin da S. Cipriano, ha coniato un adagio che recita: extra Ecclesiam nulla salus, fuori della Chiesa non c’è salvezza. Fuori del Corpo sacramentale di Cristo, la sua Chiesa, non si può ottenere la salvezza. Ora, questo significa che coloro che non sono membra del Corpo mistico, la Chiesa, non si salvano?



3. Per introdurre quest’altro aspetto della salvezza, ricordiamo le parole di S. Paolo a Timoteo: Dio «vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità» (1Tm 2,4). Ogni uomo è invitato da Dio con la mozione della sua grazia alla salvezza nella verità. La verità è Cristo, dunque, ogni uomo, anche chi non è battezzato, deve arrivare alla conoscenza di Cristo per salvarsi. Questo come può avvenire? Qui siamo in una condizione straordinaria. Iddio, che in Gesù ha istituito i sette sacramenti, non rimane vincolato ad essi nel suo operato, ma la sua volontà salvifica si estende anche oltre. La salvezza può avvenire anche con ciò che la Chiesa ha definito battesimo di desiderio o desiderio del battesimo. Se un uomo non riesce a ottenere il battesimo di acqua, ma vive in modo moralmente onesto, con una coscienza pura perché fondata sulla legge morale naturale e perciò è proteso a Dio anche senza conoscerlo e fa il bene, può salvarsi. Si postula che costui, in condizioni ordinarie, avrebbe accettato di essere battezzato e perciò desidera, almeno implicitamente, il battesimo, porta della salvezza. Non se ne annulla la necessità ma si vede la sua cogenza anche oltre i confini sacramentali della Chiesa. Perciò, ogni uomo, di ogni religione, può salvarsi, purché desideri la verità, il Cristo. Il desiderio muove alla fede e quindi alla salvezza.Non si tratta di un “sincretismo salvifico” ma della possibilità di riconoscere l’unica Verità per esserne posseduti per sempre"

____

Che ne pensate ?




VVRL
00giovedì 30 maggio 2019 10:25
Re: Si e no
domingo7, 30/05/2019 09.30:


I cattolici credono che, alla fine dei tempi, si salveranno anche i fedeli di altre religioni a patto che:

a) non abbiano conosciuto la verità,
b) la abbiano conosciuta ma sia stata loro presentata in modo distorto,
c) siano davvero in buona fede ed abbiano camminato con giustizia, umiltà ed umanità.

Per la grande misericordia di Dio Padre, il sacrificio di Cristo potrà pertanto essere applicato anche a costoro.

Ciò non vuol dire che tutte le fedi siano uguali e che tutti si salveranno, perché chi è legato a convinzioni erronee e distorte avrà sicuramente delle difficoltà a conservare puri i sentimenti di giustizia, di umiltà e di umanità.


Forse sarebbe il caso di fare una distinzione tra paradiso e Gerusalemme celeste. Il primo riguarda il periodo intermedio, il secondo è la prospettiva definitiva eterna dopo la Parusia.
Alla domanda posta secondo me si dovrebbe rispondere che vanno in paradiso tutti quelli che ripongono fede in Gesù Cristo come dice Aquila, quindi tutti i cristiani. La vita vera nella beatitudine eterna sarà invece estesa a tutti quelli che hanno praticato l'amore indipendentemente dalla casacca religiosa.


Aquila-58
00giovedì 30 maggio 2019 10:32
Re: Re: Si e no
VVRL, 30/05/2019 10.25:


Forse sarebbe il caso di fare una distinzione tra paradiso e Gerusalemme celeste. Il primo riguarda il periodo intermedio, il secondo è la prospettiva definitiva eterna dopo la Parusia.





Ipotesi non sostenuta dalle Scritture..mi auguro di non dover ricominciare il "tormentone" della Gerusalemme celeste, di cui abbiamo già ampiamente parlato con te, però (a quanto pare inutilmente..9

VVRL, 30/05/2019 10.25:



Alla domanda posta secondo me si dovrebbe rispondere che vanno in paradiso tutti quelli che ripongono fede in Gesù Cristo come dice Aquila, quindi tutti i cristiani.





Neppure questa....e Aquila non ha detto questo

VVRL, 30/05/2019 10.25:



La vita vera nella beatitudine eterna sarà invece estesa a tutti quelli che hanno praticato l'amore indipendentemente dalla casacca religiosa.






neppure questa, la Bibbia parla di nuovi cieli e nuova terra, non solo di nuovi cieli

VVRL
00giovedì 30 maggio 2019 11:13
Re: Re: Re: Si e no
Aquila-58, 30/05/2019 10.32:




neppure questa, la Bibbia parla di nuovi cieli e nuova terra, non solo di nuovi cieli



Figurati se quello che scrivo ti può andare a genio.
Quindi tu non hai detto che per la salvezza bisogna riporre fede in Gesù?
Per il resto lasciami almeno dire cosa pensano che sia il paradiso come stato itermedio dal punto di vista dei cattolici come me, a prescindere da quello in cui credi tu, dato che la discussione riguarda appunto cosa pensano i cattolici circa il paradiso.

Seabiscuit
00giovedì 30 maggio 2019 11:37
Re: Re: Re: Re: Si e no
VVRL, 30.05.2019 11:13:


Figurati se quello che scrivo ti può andare a genio.
Quindi tu non hai detto che per la salvezza bisogna riporre fede in Gesù?
Per il resto lasciami almeno dire cosa pensano che sia il paradiso come stato itermedio dal punto di vista dei cattolici come me, a prescindere da quello in cui credi tu, dato che la discussione riguarda appunto cosa pensano i cattolici circa il paradiso.




Il paradiso uno stato intermedio? Mai sentito. Da quale scrittura si evince cioè?
claudio2018
00giovedì 30 maggio 2019 11:40
Caro VVRL



Alla domanda posta secondo me si dovrebbe rispondere che vanno in paradiso tutti quelli che ripongono fede in Gesù Cristo come dice Aquila, quindi tutti i cristiani.


Quindi i buddisti o gli induisti ne sarebbero esclusi ?



La vita vera nella beatitudine eterna sarà invece estesa a tutti quelli che hanno praticato l'amore indipendentemente dalla casacca religiosa.


Spiega un po' questa differenza tra "paradiso" e "vita vera nella beatitudine eterna" Quest'ultima contempla la vita eterna sul nostro pianeta ?

Aquila-58
00giovedì 30 maggio 2019 11:42
Re: Re: Re: Re: Si e no
VVRL, 30/05/2019 11.13:


Figurati se quello che scrivo ti può andare a genio.




Non mi va a genio banalmente perché non è biblico e te lo abbiamo spiegato ampiamente in passato, parlando per mesi interi della Gerusalemme celeste


VVRL, 30/05/2019 11.13:



Quindi tu non hai detto che per la salvezza bisogna riporre fede in Gesù?



certo, ma ho anche aggiunto che non basta. Non tutti coloro che si definiscono cristiani saranno riconosciuti tali da Gesù, sulla base di Matteo 7:21-23

VVRL, 30/05/2019 11.13:



Per il resto lasciami almeno dire cosa pensano che sia il paradiso come stato itermedio dal punto di vista dei cattolici come me, a prescindere da quello in cui credi tu, dato che la discussione riguarda appunto cosa pensano i cattolici circa il paradiso.





va bene


claudio2018
00giovedì 30 maggio 2019 11:47
Caro VVRL


vanno in paradiso tutti quelli che ripongono fede in Gesù Cristo ... quindi tutti i cristiani. 


Per alcuni (o molti ) di voi i tdg sono falsi profeti e finti cristiani . Per voi i "veri" cristiani sono solo i cattolici ?
claudio2018
00giovedì 30 maggio 2019 12:08
I-gua, 30/05/2019 09.56:

... non so se per i cattolici andare in paradiso sia legato ad essere “Figli di Dio,

Sembrerebbe di sì infatti se leggi l'argomentazione dal sito che ho postato una frase dice "Con il suo sacrificio della Croce ci ha liberato dai nostri peccati e ci ha reso figlio di Dio, innestandoci così nel suo Corpo che è la Chiesa. Ci ha portato in alto, aprendoci le porte della vita eterna nel suo Regno"
VVRL
00giovedì 30 maggio 2019 12:21
Re:
claudio2018, 30/05/2019 11.40:

Caro VVRL


Spiega un po' questa differenza tra "paradiso" e "vita vera nella beatitudine eterna" Quest'ultima contempla la vita eterna sul nostro pianeta ?



Secondo Apocalisse come sai solo i cristiani raggiungono la perfezione (prima risurrezione) prima di tutti gli altri (resto dei morti).
Il periodo di tempo tra la morte e risurrezione di Cristo e la sua Parusia per noi cattolici è un arco di tempo chiamato stato intermedio, dove chi muore riceve una ricompensa che può essere il paradiso, il purgatorio o l'inferno. Dopo la Parusia, alla risurrezione della carne, il purgatorio non ci sarà più, resteranno solo il paradiso chiamato da Rivelazione "Gerusalemme Celeste" e l'inferno che viene chiamato "stagno di fuoco".
La vita nel paradiso non è esattamente la beatitudine eterna nella Gerusalemme celeste, i teologi a tal proposito parlano di comunione dei santi che non può essere perfetta perché la chiesa militante (tutti i cristiani sulla terra) soffrono ancore per vie delle conseguenze del peccato. Solo quando non ci sarà più questo, la comunione sarà totale e ci sarà la vera vita eterna nella Gerusalemme Celeste.

VVRL
00giovedì 30 maggio 2019 12:29
Re:
claudio2018, 30/05/2019 11.47:

Caro VVRL



Per alcuni (o molti ) di voi i tdg sono falsi profeti e finti cristiani . Per voi i "veri" cristiani sono solo i cattolici ?


Il problema è che la Bibbia stesso dice che chi non ha il Figlio non ha neanche il Padre. Avere il figlio significa adorarlo e considerarlo come il proprio Dio alla stessa maniera della professione di fede che fece Tommaso. I TdG non possono fare nulla di tutto questo, non adorano quindi correttamente neanche Geova dato che per loro Gesù è solo un arcangelo.
Quindi i veri cristiani per noi sono solo quelli che considerano Gesù Dio.
Detto questo non è vero che i TdG non si salveranno, anche loro potranno entrare nella Gerusalemme Celeste se praticheranno l'amore. L'unica differenza rispetto a tutti i cristiani che adorano Cristo è nel non avere la vita eterna già ora sulla terra, nel senso che non possono godere i frutti dello Spirito Santo. Alla morte che succede al TdG? Chi è stato onesto e non ha capito la Verità non per colpa sua potrebbe andare in purgatorio, chi invece ha colto e capito la verità ma l'ha volontariamente rifiutata (peccato contro lo Spirito Santo) andrà all'inferno o stagno di fuoco.

VVRL
00giovedì 30 maggio 2019 12:53
Re: Re: Re: Re: Re: Si e no
Aquila-58, 30/05/2019 11.42:



Non mi va a genio banalmente perché non è biblico e te lo abbiamo spiegato ampiamente in passato, parlando per mesi interi della Gerusalemme celeste


Cosa non è biblico, che la Gerusalemme Celeste è la realtà che ci sarà dopo il millennio? Noi cattolici, a differenza vostra, crediamo di essere tutti unti, ma questo è un altro discorso rispetto alla prospettiva di dimorare in questa città simbolica


certo, ma ho anche aggiunto che non basta. Non tutti coloro che si definiscono cristiani saranno riconosciuti tali da Gesù, sulla base di Matteo 7:21-23


Infatti questi sono dei falsi cristiani che non ripongono veramente fede in Gesù. Chi crede in Cristo con cuore aperto e sincero non può che salvarsi, a prescindere dalla casacca religiosa.


va bene


Non bisogna avere dei pregiudizi solo perché siamo di fedi diverse. E' giusto criticare le idee, è sempre sbagliato mettere in discussione le persone.



claudio2018
00giovedì 30 maggio 2019 14:21
Re: Re:
VVRL, 30/05/2019 12.29:


Il problema è che la Bibbia stesso dice che chi non ha il Figlio non ha neanche il Padre. Avere il figlio significa adorarlo e considerarlo come il proprio Dio alla stessa maniera della professione di fede che fece Tommaso. I TdG non possono fare nulla di tutto questo, non adorano quindi correttamente neanche Geova dato che per loro Gesù è solo un arcangelo.
Quindi i veri cristiani per noi sono solo quelli che considerano Gesù Dio.
Detto questo non è vero che i TdG non si salveranno, anche loro potranno entrare nella Gerusalemme Celeste se praticheranno l'amore. L'unica differenza rispetto a tutti i cristiani che adorano Cristo è nel non avere la vita eterna già ora sulla terra, nel senso che non possono godere i frutti dello Spirito Santo. Alla morte che succede al TdG? Chi è stato onesto e non ha capito la Verità non per colpa sua potrebbe andare in purgatorio, chi invece ha colto e capito la verità ma l'ha volontariamente rifiutata (peccato contro lo Spirito Santo) andrà all'inferno o stagno di fuoco.


Cosa intendi con l'adorare Cristo ? Credere che lui è Dio ? Che è Geova ? Esprimere direttamente a Cristo le nostre preghiere e richieste tipo "Signore Gesù abbi cura di me..." oppure "Signore Gesù salvaci ti preghiamo" ? Magari davanti ad una rappresentazione del suo volto o davanti ad una croce ? Forse recitando le nostre preghiere sgranando un rosario ?
VVRL
00giovedì 30 maggio 2019 14:32
Re: Re: Re:
claudio2018, 30/05/2019 14.21:

Cosa intendi con l'adorare Cristo ? Credere che lui è Dio ? Che è Geova ? Esprimere direttamente a Cristo le nostre preghiere e richieste tipo "Signore Gesù abbi cura di me..." oppure "Signore Gesù salvaci ti preghiamo" ? Magari davanti ad una rappresentazione del suo volto o davanti ad una croce ? Forse recitando le nostre preghiere sgranando un rosario ?


Adorare il Figlio alla stessa maniera dell'adorazione del Padre.
Conoscere Cristo come concetto nozionistico non serve a nulla ai fini della salvezza. La stessa cosa dicasi per il semplice riconoscimento del suo essere Figli di Dio, dato che anche gli spiriti impuri gli riconoscono questa grande autorità.
Quindi secondo te qual è il valore aggiunto se non l'atto di adorazione ai fini della salvezza?


barnabino
00giovedì 30 maggio 2019 14:47

Adorare il Figlio alla stessa maniera dell'adorazione del Padre



Cioè? Cosa intendi per adorare? Ovvio che non basta conoscere nozionisticamente Gesù ma riconoscerne l'autorità legittimamente conferitagli da Dio. Per esempio Gesù dice: "È Geova tuo Dio che devi adorare, e a lui solo devi rendere sacro servizio", dunque ne riconosciamo l'autorità quando ubbidiamo a queste parole e non gli attribuiamo indebita adorazione che egli non vuole e non ci chiede. Non ho mai letto Gesù chiedere di essere adorato.

Shalom
Aquila-58
00giovedì 30 maggio 2019 16:19
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Si e no
VVRL, 30/05/2019 12.53:

Aquila-58, 30/05/2019 11.42:



Non mi va a genio banalmente perché non è biblico e te lo abbiamo spiegato ampiamente in passato, parlando per mesi interi della Gerusalemme celeste


Cosa non è biblico, che la Gerusalemme Celeste è la realtà che ci sarà dopo il millennio?




Dove lo leggi che "la Gerusalemme celeste è la realtà che ci sarà dopo il Millennio?". No, perché sai, mi sfugge…


VVRL, 30/05/2019 12.53:


Noi cattolici, a differenza vostra, crediamo di essere tutti unti, ma questo è un altro discorso rispetto alla prospettiva di dimorare in questa città simbolica





chi è generato da Dio non pratica il peccato (1 Giovanni 3:9): due miliardi di cattolici non praticano il peccato?
Mmmmmmmm…



VVRL, 30/05/2019 12.53:




certo, ma ho anche aggiunto che non basta. Non tutti coloro che si definiscono cristiani saranno riconosciuti tali da Gesù, sulla base di Matteo 7:21-23


Infatti questi sono dei falsi cristiani che non ripongono veramente fede in Gesù. Chi crede in Cristo con cuore aperto e sincero non può che salvarsi, a prescindere dalla casacca religiosa.




Gesù non dice questo: dice che questi cristiani hanno fatto miracoli, opere potenti….


VVRL, 30/05/2019 12.53:






va bene


Non bisogna avere dei pregiudizi solo perché siamo di fedi diverse. E' giusto criticare le idee, è sempre sbagliato mettere in discussione le persone.







chi ha messo in discussione le persone?
Puoi indicarmelo?


VVRL, 30/05/2019 14.32:


Quindi secondo te qual è il valore aggiunto se non l'atto di adorazione ai fini della salvezza?






mi indichi il passo che afferma che per la salvezza occorre l' atto di adorazione al Figlio? (e allo spirito santo, perché no?)




(SimonLeBon)
00giovedì 30 maggio 2019 17:13
Re: Re:
VVRL, 30/05/2019 12:29:


Il problema è che la Bibbia stesso dice che chi non ha il Figlio non ha neanche il Padre. Avere il figlio significa adorarlo e considerarlo come il proprio Dio alla stessa maniera della professione di fede che fece Tommaso. I TdG non possono fare nulla di tutto questo, non adorano quindi correttamente neanche Geova dato che per loro Gesù è solo un arcangelo.
Quindi i veri cristiani per noi sono solo quelli che considerano Gesù Dio.
Detto questo non è vero che i TdG non si salveranno, anche loro potranno entrare nella Gerusalemme Celeste se praticheranno l'amore. L'unica differenza rispetto a tutti i cristiani che adorano Cristo è nel non avere la vita eterna già ora sulla terra, nel senso che non possono godere i frutti dello Spirito Santo. Alla morte che succede al TdG? Chi è stato onesto e non ha capito la Verità non per colpa sua potrebbe andare in purgatorio, chi invece ha colto e capito la verità ma l'ha volontariamente rifiutata (peccato contro lo Spirito Santo) andrà all'inferno o stagno di fuoco.




Caro VVRL,

ma alla fine chi decide se vanno in paradiso solo i cattolici, lo decidi tu? [SM=g10765]

Simon

barnabino
00giovedì 30 maggio 2019 17:25

ma alla fine chi decide se vanno in paradiso solo i cattolici, lo decidi tu?



Stai a vedere che vanno tutti in paradiso tranne i testimoni di Geova perché dicono che Gesù è solo il figlio di Dio...

Shalom [SM=g27985]
claudio2018
00giovedì 30 maggio 2019 18:34
barnabino, 30/05/2019 17.25:


ma alla fine chi decide se vanno in paradiso solo i cattolici, lo decidi tu?



Stai a vedere che vanno tutti in paradiso tranne i testimoni di Geova perché dicono che Gesù è solo il figlio di Dio...

Shalom [SM=g27985]

Vorrei capire quale sia la posizione ufficiale del magistero della chiesa sulla presunta apertura alla salvezza per genti d'altre fedi e che muoiono senza sacramenti . Qua mi pare con ciò che si è detto che siamo nel campo delle opinioni ma mi pare che il valore salvifico dei sacramenti sia un capisaldo del credo cattolico . L'accettazione della divinità di Cristo mi sembra un criterio un po' vago che da una parte sembra escludere solo noi nel ventaglio dei gruppi cristiani e dall'altra stride con un idea di sincretismo salvifico che vorrebbe includere nel piano di salvezza religioni e gruppi orientali che non contemplano la figura del Cristo o con i credenti musulmani che lo considerano semplicemente un profeta . Per logica ogni credo dovrebbe ritenersi il depositario della verità e il canale divino per la salvezza ma qua mi sembra che c'è poca chiarezza e forse anche un po' di opportunismo ideologico quando Cristo disse che la strada per la salvezza sarebbe stata stretta e faticosa
I-gua
00giovedì 30 maggio 2019 19:55
ripeto la domanda perché sono ignorante: per i cattolici basta essere figli di Dio per andare in paradiso?

se è così Bergoglio ha affermato che tutti, nessuno escluso, sono figli di Dio.

chi mi chiarisce?

poi qui mi sembra che non si debba per forza dibattere mettere in luce che queste credenze siano a-scritturali oppure anti-scritturali..

... occorre accettarle come tali: come credenze cattoliche.

[SM=g1871112]
claudio2018
00venerdì 31 maggio 2019 10:23
Re: Re: Re: Re:
VVRL, 30/05/2019 14.32:


Adorare il Figlio alla stessa maniera dell'adorazione del Padre.
Conoscere Cristo come concetto nozionistico non serve a nulla ai fini della salvezza. La stessa cosa dicasi per il semplice riconoscimento del suo essere Figli di Dio, dato che anche gli spiriti impuri gli riconoscono questa grande autorità.
Quindi secondo te qual è il valore aggiunto se non l'atto di adorazione ai fini della salvezza?



Non ho mai letto nella Bibbia che per essere salvati è indispensabile rendere atti di adorazione al Figlio alla stessa maniera del Padre . Leggo solo che “chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato" (Ro 10:13) Dobbiamo riconoscere a Gesù il ruolo di mediatore tra noi e il Padre ma non tributare adorazione a lui stesso (a Gesù)" Questo leggo
VVRL
00venerdì 31 maggio 2019 10:38
Re: Re: Re: Re: Re:
claudio2018, 31/05/2019 10.23:

Non ho mai letto nella Bibbia che per essere salvati è indispensabile rendere atti di adorazione al Figlio alla stessa maniera del Padre . Leggo solo che “chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato" (Ro 10:13) Dobbiamo riconoscere a Gesù il ruolo di mediatore tra noi e il Padre ma non tributare adorazione a lui stesso (a Gesù)" Questo leggo


Il problema è che tu leggi una traduzione non fedele al testo greco che non riporta il tetragramma ma il termine Kyrios (Signore) che nel NT appartine sicuramente a Gesù dato che Lui è l'unico Signore (Efesini 4)


I-gua
00venerdì 31 maggio 2019 10:40
Re: Re: Re: Re: Re:
claudio2018, 31.05.2019 10:23:

Non ho mai letto nella Bibbia che per essere salvati è indispensabile rendere atti di adorazione al Figlio alla stessa maniera del Padre . Leggo solo che “chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato" (Ro 10:13) Dobbiamo riconoscere a Gesù il ruolo di mediatore tra noi e il Padre ma non tributare adorazione a lui stesso (a Gesù)" Questo leggo




Caro Claudio

Ma il credo cattolico non è fondato su delle Verità scritturali ma sui DOGMI DI FEDE.
perciò è chiaro e oramai attestato che per comprendere il credo cattolico non ci si deve riferire alle Scritture come pietra di paragone, ma è necessario riferirsi al sistema di dogmi che regge il corpo dottrinale del cattolicesimo, e che si riallaccia a credenze ontologiche e cosmogoniche che attingono a piene mani dalle filosofie orientali, ellenistiche e dalle religioni pagane che hanno avuto origine a Babilonia. Da queste religioni si ancora il dogma della Trinità e dell’immortalità dell’anima così come anche la rappresentazione del PARADISO tipo vallahah.
Ma direi di più le cose si complicano: con l’evolversi della teologia Cattolica, questo paradiso non è più né una forma di governo divino, né un luogo, ma una CONDIZIONE DEL CUORE.
Praticamente diventa analogo al “paradiso spirituale “ che i tdG attribuiscono alla condizione ideale che si crea tra i Fratelli, nella congregazione, anche quì e ora.
Praticamente questa concezione di PARADISO, negando una forma di governo reale che sarà vigente in Terra sotto il Regno di Dio, Rendono vano il ruolo Messianico di Cristo come Re e Sacerdote che porterà il Regno di YHWH in Terra.


VVRL
00venerdì 31 maggio 2019 10:45
Re:
claudio2018, 30/05/2019 18.34:

Vorrei capire quale sia la posizione ufficiale del magistero della chiesa sulla presunta apertura alla salvezza per genti d'altre fedi e che muoiono senza sacramenti . Qua mi pare con ciò che si è detto che siamo nel campo delle opinioni ma mi pare che il valore salvifico dei sacramenti sia un capisaldo del credo cattolico . L'accettazione della divinità di Cristo mi sembra un criterio un po' vago che da una parte sembra escludere solo noi nel ventaglio dei gruppi cristiani e dall'altra stride con un idea di sincretismo salvifico che vorrebbe includere nel piano di salvezza religioni e gruppi orientali che non contemplano la figura del Cristo o con i credenti musulmani che lo considerano semplicemente un profeta . Per logica ogni credo dovrebbe ritenersi il depositario della verità e il canale divino per la salvezza ma qua mi sembra che c'è poca chiarezza e forse anche un po' di opportunismo ideologico quando Cristo disse che la strada per la salvezza sarebbe stata stretta e faticosa


Ad essere sincero la posizione ufficiale non la conosco, ma la Bibbia è chiara in merito all'argomento, saremo giudicati in base alle opere (di amore) e non certo in base alla casacca religiosa.
E' stata posta la domanda sul paradiso che in se non include per noi cattolici tutti quelli che si salveranno, dato che alla fine si salveranno pure quelli del purgatorio.
Il Paradiso per noi è solo una realtà di beatitudine momentanea che riguarda il periodo di tempo che intercorre tra la nostra morte e la Parusia. Dopo la venuta di Cristo e la risurrezione della carne ci sarà solo la Gerusalemme Celeste al posto del Paradiso e l'inferno (lago di fuoco). Adesso è chiaro?


VVRL
00venerdì 31 maggio 2019 10:46
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claudio2018
00venerdì 31 maggio 2019 11:00
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Caro I-gua

I-gua, 31/05/2019 10.40:


Praticamente questa concezione di PARADISO, negando una forma di governo reale che sarà vigente in Terra sotto il Regno di Dio, Rendono vano il ruolo Messianico di Cristo come Re e Sacerdote che porterà il Regno di YHWH in Terra.

Anche questo sarebbe interessante da capire : che ruolo danno al pianeta terra con tutte le sue meraviglie e i suoi cicli naturali che sostengono la vita . La terra può benissimo diventare un paradiso , non ci vuole molto per capirlo , è sufficiente che tutte le persone che la abitino siano educate in tal senso e lo vogliano . E l'uomo può benissimo vivere molto più a lungo di quanto vive ora basta che il Creatore lo voglia. Dunque perche' non sento mai parlare un cattolico di vita eterna in un paradiso terrestre quando sembra evidente che la terra sia progettata per diventarlo ? Per questo ho chiesto a VVRL se nel suo distinguo tra paradiso celeste e beatitudine eterna che ha fatto in un post è contemplata nel credo cattolico la possibilità di vita eterna su un paradiso terrestre come premio secondario per i non cattolici che si sono comunque mostrati buoni di cuore. In pratica : perché Dio ha cresto la terra La terra potrà mai diventare un paradiso ?Se diventerà un paradiso chi lo abitera' ? Solo i cattolici o anche altri ?
Chiarimenti grazie
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