Sul nome di Dio (il tetragramma YHWH) nella liturgia: il documento della Congregazione per il culto

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kekambas
00domenica 6 marzo 2011 08:13
(domingo7)
00domenica 6 marzo 2011 16:33
discutibile ....
Disposizione sicuramente discutibile e criticabile .....
ma dettata dalla necessità di evitare abusi

(ricordo tristemente cantici
in cui le rime venivano
create e schitarrate a sballo
vista la facilità di far rima
con e con )

Disposizione peraltro condivisa
anche dai fratelli ebrei
che evitano di pronunciare il Santo Nome
e lo sostituiscono nelle Bibbie ufficiali
prodotte dal rabbinato...

in Italiano con l'Eterno
in Francese con l'Eternel....
in Inglese con Lord o LORD


www.sefarim.fr/
(SimonLeBon)
00domenica 6 marzo 2011 17:30
Re: discutibile ....
Ci sono ovviamente delle doverose osservazioni da fare, ad esempio:

(domingo7), 06.03.2011 16:33:

Disposizione sicuramente discutibile e criticabile .....
ma dettata dalla necessità di evitare abusi

(ricordo tristemente cantici
in cui le rime venivano
create e schitarrate a sballo
vista la facilità di far rima
con e con )



Il motivo che tu riporti non è nemmeno menzionato nel documento.
Si sottolinea invece la "norma"

Istruzione Liturgiam authenticam (n. 41): in accordo con una immemore tradizione, già evidente nella versione dei 'Settanta' sopra menzionata, il Nome di Dio Onnipotente espresso dal tetragramma ebraico e reso in latino con la parola Dominus, deve essere tradotto in qualunque vernacolo da una parola di significato equivalente



che entra decisamente in conflitto con le istruzioni della Parola di Dio stessa, ad esempio dove dice:

Sl. 5,12 "Proteggili, perché in te si allietino quanti amano il tuo nome"

oppure

Sl. 7,18 "Renderò grazie al Signore per la sua giustizia e canterò il nome di Dio, l’Altissimo."

nella resa CEI. Forse allora non avevano vere e proprie chitarre, ma la voce certo si, e la usavano.

Sui motivi della sostituzione nella LXX ci sarebbe da parlare a lungo, ma nessuno di essi ha alcuna base biblica, né si armonizza con gli inviti espliciti del testo ispirato.


Domingo:

Disposizione peraltro condivisa
anche dai fratelli ebrei
che evitano di pronunciare il Santo Nome
e lo sostituiscono nelle Bibbie ufficiali
prodotte dal rabbinato...

in Italiano con l'Eterno
in Francese con l'Eternel....
in Inglese con Lord o LORD

www.sefarim.fr/



Condivisa si, ma con una differenza enorme, anche se troppo spesso taciuta: gli ebrei conoscono il Nome, lo considerano sacro e lo apprezzano dovutamente, pur senza pronunciarlo. Non si sognerebbero mai di attribuirlo a qualcun'altro!
Il cristianesimo moderno invece finge di assecondare la pratica della non pronuncia per arrivare a evidenti secondi fini. Come riporta l'articolo:


L'attribuzione di questo titolo al Cristo Risorto corrisponde esattamente alla proclamazione della sua divinità. Il titolo, infatti, diventa intercambiabile tra il Dio d'Israele e il Messia della fede cristiana, anche se non è di fatto uno dei titoli utilizzati per il Messia d'Israele.



Corsivo e grassetto miei, è evidente che occorre 'truccare' il testo per ottenere l'intercambiabilità del Nome!
Se si mantenesse il teso come doveva essere, Gesu' riceverebbe il titolo onorifico di "Signore" mentre Dio manterrebbe sia quello di "Signore" che il suo Nome proprio "YHWH". Da qui evidentemente crollerebbe la storiella dell'identificazione.

Come dice il proverbio, le bugie hanno le gambe corte, e comunque... bisogna saperle raccontare...

Simon
dom@
00domenica 6 marzo 2011 18:15
Ciao Domingo, In'Italia abbiamo un detto popolare, che, quando scoccia' a qualcuno,,,, ti dicono: Mavaaaaa'! con nome di Dio..... Ma nessuno conosce il Nome [SM=g2037509]
jwfelix
00domenica 6 marzo 2011 18:22
Alcuni stralci di contraddizione



Affinché la Parola di Dio scritta nei sacri testi sia conservata e trasmessa in maniera integrale e fedele, ogni traduzione moderna del libro della Bibbia mira ad essere una trasposizione fedele ed accurata dei testi originali. Un tale sforzo letterario richiede che il testo originale sia tradotto con la massima integrità ed accuratezza, senza omissioni o addizioni per quel che riguarda il contenuto, e senza introdurre glosse esplicative o parafrasi che non appartengono al testo stesso.

[SM=g2037509]

Riguardo al Nome di Dio, i traduttori devono usare la più grande fedeltà e rispetto.

[SM=g7364]
[SM=g1861202]

(Gladio)
00domenica 6 marzo 2011 19:54
Re: discutibile ....
(domingo7), 06/03/2011 16.33:


Disposizione peraltro condivisa
anche dai fratelli ebrei
che evitano di pronunciare il Santo Nome
e lo sostituiscono nelle Bibbie ufficiali
prodotte dal rabbinato...


www.sefarim.fr/




Bella porcheria.......... [SM=x1408438]
(Naaman)
00domenica 6 marzo 2011 20:11
(SimonLeBon), 06/03/2011 17.30:

Condivisa si, ma con una differenza enorme, anche se troppo spesso taciuta: gli ebrei conoscono il Nome, lo considerano sacro e lo apprezzano dovutamente, pur senza pronunciarlo. Non si sognerebbero mai di attribuirlo a qualcun'altro!



Ho apprezzato molto questa tua precisazione. Aggiungo che ci sono anche dei gentili come me che conoscono il Nome, lo considerano sacro e lo apprezzano dovutamente senza pronunciarlo.
(SimonLeBon)
00domenica 6 marzo 2011 22:04
Re:
(Naaman), 06.03.2011 20:11:



Ho apprezzato molto questa tua precisazione. Aggiungo che ci sono anche dei gentili come me che conoscono il Nome, lo considerano sacro e lo apprezzano dovutamente senza pronunciarlo.



Beh, il mondo è bello perché è vario...
Sono stati scritti interi saggi sul ruolo essenziale che il Nome svolge nell'adorazione del popolo ebraico.
Per motivi di opportunità pero' si fa finta di non saperlo o di dimenticarselo...

Simon
Faxino
00domenica 6 marzo 2011 23:08
Stanno cancellando drasticamente dalla storia il nome di Dio. Alla Conferenza episcopale datata 29 giugno 2008 (come riportava la w15.01.2011) ed emandata dalla Congregazione per il culto divino (riportato anche sul link) la Chiesa Cattolica ha stabilito che il nome di Dio non sia usato nè pronunciato nelle lodi o nelle preghiere liturgiche... Quindi c'è da chiedersi, i "fedeli" come si rifugerrano nel suo nome se nemmeno lo conoscono? "Certamente lascerò rimanere... un popolo umile e misero, e in effetti si rifuggeranno nel nome di Geova." Sof. 3:12

Un motivo principale di salvezza è invocare il suo nome... e se non viene più insegnato? Tutti dovranno dimenticare il nome di Dio?

C.E.I.:
Romani 10:14
Ora, come potranno invocarlo senza aver prima creduto in lui? E come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi?
jwfelix
00domenica 6 marzo 2011 23:55
Intanto Polystirolo dice

Grazie dunque alla Congregazione per il Culto per averci liberato da questa moda inutile, che alcuni hanno, di pronunciare il nome divino (sparando a caso sulla pronuncia). Era ora che qualcuno mettesse fine a questa superstizione per il Nome, superstizione tutta semitica, e che si ribadisse che ai cristiani del tetragramma non deve fregare un emerito nulla e che esso non ha mai fatto parte della fede cristiana spiritualmente autentica.
[SM=g1861202]
Giandujotta.50
00lunedì 7 marzo 2011 08:12
Re:
jwfelix, 06/03/2011 23.55:

Intanto Polystirolo dice

Grazie dunque alla Congregazione per il Culto per averci liberato da questa moda inutile, che alcuni hanno, di pronunciare il nome divino (sparando a caso sulla pronuncia). Era ora che qualcuno mettesse fine a questa superstizione per il Nome, superstizione tutta semitica, e che si ribadisse che ai cristiani del tetragramma non deve fregare un emerito nulla e che esso non ha mai fatto parte della fede cristiana spiritualmente autentica.
[SM=g1861202]




Agghiacciante! per lui, intendo. Come sputare sul biglietto da visita del Creatore. Credo che non si renda conto della portata di quel che dice.
(domingo7)
00lunedì 7 marzo 2011 10:16

Gli ebrei conoscono il Nome, lo considerano sacro e lo apprezzano dovutamente, pur senza pronunciarlo. Non si sognerebbero mai di attribuirlo a qualcun'altro! Il cristianesimo moderno invece finge di assecondare la pratica della non pronuncia per arrivare a evidenti secondi fini. Come riporta l'articolo:

L'attribuzione di questo titolo al Cristo Risorto corrisponde esattamente alla proclamazione della sua divinità. Il titolo, infatti, diventa intercambiabile tra il Dio d'Israele e il Messia della fede cristiana, anche se non è di fatto uno dei titoli utilizzati per il Messia d'Israele

Corsivo e grassetto miei, è evidente che occorre 'truccare' il testo per ottenere l'intercambiabilità del Nome! Se si mantenesse il teso come doveva essere, Gesu' riceverebbe il titolo onorifico di "Signore" mentre Dio manterrebbe sia quello di "Signore" che il suo Nome proprio "YHWH". Da qui evidentemente crollerebbe la storiella dell'identificazione.

Come dice il proverbio, le bugie hanno le gambe corte, e comunque... bisogna saperle raccontare... .




Sicuramente il tentativo di identificare il Padre con il Figlio e di esaltare la divinità di Cristo partendo da un equivoco è una storia vecchia di due millenni.....

La divinità di Cristo va discussa e dimostrata partendo da dati certi e non da equivoci.....

Purtroppo, fin dai tempi di Giustino martire, il confronto con gli ebrei è stato portato avanti sul testo della Settanta, semplicemente perché i cristiani fino a Gerolamo non si degnarono di consultare i testi originali ebraici....in quanto non conoscevano la lingua ebraica.....

L'equivoco portò una enorme quantità di acqua al mulino dei cristiani ma scavò un solco enorme con l'ebraismo....

Oggi più che mai mi pare il caso di dire che il cristianesimo per annunciare il Vangelo del Regno non ha bisogno di equivoci....e il Kurios del testo greco non è l'unico equivoco


In Isaia 7,14, ad esempio, il termine ebraico עלמה (almah) cioè “giovane donna” venne reso dalla Settanta con παρθενος (partenos), cioè “vergine”, aprendo la strada alla profezia della nascita verginale di Gesù (Matteo 1,23) ma lasciando piuttosto perplessi gli ebrei più ortodossi.


In Abacuc 3,2 la Settanta lesse poi “tu ti manifesterai in mezzo a due animali”, mentre il testo ebraico e la Vulgata di Gerolamo leggono: “l’opera tua ravviva nel corso degli anni”. Il brano sembrò confermare la nascita di Cristo tra il bue e l’asinello, già intravista dalla profezia di Isaia: “Il bue conosce il suo proprietario e l'asino la mangiatoia del suo padrone” (Isaia 1,3) e ribadita dal Vangelo Apocrifo dello Pseudo Matteo “il bue e l’asino l’adorarono” (Pseudo Matteo, XIV).


Nel Salmo 95,10 alcuni antichi manoscritti della Settanta portano. “Il Signore regna dal legno” invece di: “Il Signore regna”. Alcuni Padri della Chiesa (Giustino, Dialogo con Trifone, LXXIII e Tertulliano, Contro i Giudei, X) videro in questo versetto un’evidente profezia della morte e risurrezione del Cristo e giunsero ad accusare gli ebrei di aver falsificato il testo originale. Oggi tutti gli studiosi più seri sono concordi nell’attribuire ai cristiani l’interpolazione del testo, testo che anche nei manoscritti più attendibili della Settanta, nel Masoretico e nella Vulgata porta: “Il Signore regna” senza far alcun riferimento a legni, pali o croci.


Nel Salmo 16,10 un’esegesi profetica sulla resurrezione di Cristo fu possibile grazie, soprattutto, alla Settanta che tradusse il termine ebraico שחת (sepolcro) con διαφθοραν (corruzione). La traduzione classica divenne così “tu non abbandonerai l'anima mia in potere della morte, né permetterai che il tuo santo subisca la corruzione”, influenzando profondamente anche il discorso di Pietro nel giorno di Pentecoste (Atti 2,27-31).


Nel Salmo 40,6 il termine ebraico אזן (orecchio) fu tradotto dalla Settanta con σομα (corpo). La traduzione greca diventò “Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato” invece di “Tu non gradisci né sacrificio né offerta; m'hai aperto gli orecchi”, aprendo la strada ad una famosa profezia sull’incarnazione di Cristo, molto affascinante per i primi cristiani ma sicuramente poco convincente per larga parte del popolo ebraico (Ebrei 10,5).


In Isaia 53,8 il termine ebraico ורר (generazione), venne inteso come “nascita” invece che come “gruppo di persone della stessa età” producendo, grazie alla Settanta, una lettura messianica molto particolare: “la sua generazione chi potrà narrarla?” finì così per stravolgere il senso originale “tra quelli della sua generazione chi rifletté?”, aprendo il passo, già a partire dal Nuovo Testamento (vedasi Atti 8,33), ad innumerevoli e profonde riflessioni sull’originalità della generazione del Verbo di Dio.


Poiché il termine ebraico ילדתיך (generare) contenuto nel Salmo 110,3 era identico a quello contenuto nel Salmo 2,7, i Settanta resero legittimamente: “tu sei mio figlio, oggi ti ho generato” (Salmo 2,7) e “a te il principato nel giorno della tua potenza tra santi splendori; dal seno dell'aurora, come rugiada, io ti ho generato” (Salmo 110,3). In seguito però le traduzioni di Aquila, Teodozione e Simmaco (II secolo d.C) e, molto più tardi, la vocalizzazione del testo intrapresa dai masoreti (X-XI secolo) resero impossibile la lettura accreditata dalla Settanta. Il verbo “generare” ילדתיך –una volta vocalizzato- si trasformò nel sostantivo “generazione” o “gioventù”. La traduzione del Salmo 110,3 diventò così: “dal seno dell'alba la tua gioventù viene a te come rugiada”, perdendo larga parte del fascino messianico lasciato intravedere dalla Settanta e dai Padri della Chiesa.


Un altro errore riguardò poi la traduzione dell’ebraico בר nel Salmo 2,12. Il termine בר (bar) si può infatti rendere con “figlio” solo nell’aramaico più recente, mentre nell’ebraico del tempo di Davide significava semplicemente “puro”. La traduzione corretta fu pertanto quella fornita da Gerolamo nella Vulgata “adorate pure” cioè “adorate con purezza” e non quella proposta dalla Settanta “Apprendete la disciplina” né tanto meno quella messianica oggi molto diffusa “Rendete onore al Figlio”.


Teniamo però conto che anche Paolo, pur conoscendo sicuramente l'ebraico, citò spesso la Settanta, soprattutto quando il testo greco meglio si prestava alle sue argomentazioni missionarie.....






(domingo7)
00lunedì 7 marzo 2011 10:26
Carissimo Faxino

Stanno cancellando drasticamente dalla storia il nome di Dio. Alla Conferenza episcopale datata 29 giugno 2008 (come riportava la w15.01.2011) ed emandata dalla Congregazione per il culto divino (riportato anche sul link) la Chiesa Cattolica ha stabilito che il nome di Dio non sia usato nè pronunciato nelle lodi o nelle preghiere liturgiche... Quindi c'è da chiedersi, i "fedeli" come si rifugerrano nel suo nome se nemmeno lo conoscono? "Certamente lascerò rimanere... un popolo umile e misero, e in effetti si rifuggeranno nel nome di Geova." Sof. 3:12

Un motivo principale di salvezza è invocare il suo nome... e se non viene più insegnato? Tutti dovranno dimenticare il nome di Dio?




lo conoscono invece, lo celebrano e lo esaltano .....
magari senza pronunciarlo a voce alta .....

se hai tempo, dai un'occhiata ....


digilander.libero.it/domingo7/Nome.htm

(domingo7)
00lunedì 7 marzo 2011 12:54
Carissimo JWFelix

Intanto Polystirolo dice

Grazie dunque alla Congregazione per il Culto per averci liberato da questa moda inutile, che alcuni hanno, di pronunciare il nome divino (sparando a caso sulla pronuncia). Era ora che qualcuno mettesse fine a questa superstizione per il Nome, superstizione tutta semitica, e che si ribadisse che ai cristiani del tetragramma non deve fregare un emerito nulla e che esso non ha mai fatto parte della fede cristiana spiritualmente autentica.



Evidentemente, nella chiesa cattolica convivono punti di vista molto diversi....
ma (detto tra noi) non sarà che questo sedicente cattolico Polystirolo.....soffra un po' di colesterolo...????

L'affermazione del documento cattolico citato (secondo cui il Santo Nome è estraneo al cristianesimo)è purtroppo triste ma vera ....i cristiani dei primi secoli davvero credettero che il nome di Dio fosse "Kurios" o "Signore" o, peggio, che Dio non avesse un nome .....

Basta leggere Giustino, II Apologia, VI

forse non ci fu malafede ....
ma solo tanta ignoranza....

(domingo7)
00lunedì 7 marzo 2011 13:07
Giustino, II Apologia, VI
Questo è Giustino, quello che accusava gli ebrei di aver falsificato la Scrittura, quello che pensava realmente che nel Salmo 95,10 fosse stato eliminato "il legno" .....

triste ma vero .....


A Dio non si può dare un nome

1. Ma non esiste un nome che si possa imporre al Padre dell'universo, dato che è ingenerato. Infatti qualunque nome, con cui lo si chiami, richiede un essere più antico che gli abbia imposto tale nome.

2. Le parole "padre" e "Dio" e "creatore" e "signore" e "padrone" non sono nomi, ma denominazioni derivate dai Suoi benefici e dalle Sue opere.

3. Il Figlio di Lui, il solo a buon diritto chiamato "Figlio", il Logos coesistente e generato prima della creazione, quando all'inizio per mezzo di Lui creò ed ordinò ogni cosa, è chiamato Cristo, perché è stato unto e perché Dio ha ordinato ogni cosa per mezzo di Lui; tale nome contiene anch'esso un significato sconosciuto, così come la parola "Dio" non è un nome, ma un'opinione, innata nella natura umana, di una entità ineffabile.

4. Gesù invece è un nome che ha il significato sia di "Uomo" sia di "Salvatore".

5. Infatti, come dicemmo, Egli divenne uomo, concepito per volere di Dio e Padre, per il bene degli uomini che credono in Lui e per la distruzione dei demoni. Anche ora potete persuadervene da quanto accade sotto gli occhi.

6. Infatti molti dei nostri, cioè dei cristiani, hanno guarito, e tuttora guariscono, tanti indemoniati, in tutto il mondo e nella nostra stessa città, esorcizzandoli nel nome di Gesù Cristo, crocifisso sotto Ponzio Pilato, fiaccando e cacciando i demoni che li possiedono, mentre tutti gli altri esorcisti, incantatori e somministratori di filtri, non erano riusciti a guarirli.

jwfelix
00lunedì 7 marzo 2011 14:57
Re: Carissimo JWFelix
(domingo7), 07/03/2011 12.54:

L'affermazione del documento cattolico citato (secondo cui il Santo Nome è estraneo al cristianesimo)è purtroppo triste ma vera ....i cristiani dei primi secoli davvero credettero che il nome di Dio fosse "Kurios" o "Signore" o, peggio, che Dio non avesse un nome .....

Basta leggere Giustino, II Apologia, VI

forse non ci fu malafede ....
ma solo tanta ignoranza....





Il problema è che oggi la situazione si è capovolta.

non c'è ignoranza....
ma così tanta malafede....
[SM=g2037506] per il SANTO NOME di DIO
(domingo7)
00lunedì 7 marzo 2011 16:28
carissimo JWFelix

Il problema è che oggi la situazione si è capovolta.

non c'è ignoranza....
ma così tanta malafede....



mah, secondo me c'è un po' di tutto
e parlo per il mondo cattolico in cui sono nato e vivo...

C'è:

1) chi ama il Santo Nome, lo griderebbe e lo canterebbe ai quattro venti;

2) chi ama il Santo Nome ma teme di nominarlo invano;

3) chi lo vorrebbe vedere scritto ma non pronunciato;

4) chi non lo vuole vedere perché teme che il Santo Nome possa essere strumentalizzato dagli unitari e dagli antitrinitari;

5)chi non lo vuole né vedere né sentire per paura di offendere gli ebrei;

6)chi non lo vuole né vedere né sentire per paura di passare per giudeizzante;

7) chi non lo vuole vedere perché crede che sia stato aggiunto dagli ebrei per fare polemica contro i cristiani .....questi pensano che la Settanta sia originale ed il testo masoretico taroccato con l'inserimento del tetragramma ....


Alcuni sono in buona fede, altri sono in malafede, alcuni sono bigotti e fanatici, altri sono razionali e logici ......

Siamo miliardi e credimi .....c'è davvero di tutto .....

jwfelix
00lunedì 7 marzo 2011 19:34
Re: carissimo JWFelix
(domingo7), 07/03/2011 16.28:


Il problema è che oggi la situazione si è capovolta.

non c'è ignoranza....
ma così tanta malafede....



mah, secondo me c'è un po' di tutto
e parlo per il mondo cattolico in cui sono nato e vivo...

C'è:

1) chi ama il Santo Nome, lo griderebbe e lo canterebbe ai quattro venti;

2) chi ama il Santo Nome ma teme di nominarlo invano;

3) chi lo vorrebbe vedere scritto ma non pronunciato;

4) chi non lo vuole vedere perché teme che il Santo Nome possa essere strumentalizzato dagli unitari e dagli antitrinitari;

5)chi non lo vuole né vedere né sentire per paura di offendere gli ebrei;

6)chi non lo vuole né vedere né sentire per paura di passare per giudeizzante;

7) chi non lo vuole vedere perché crede che sia stato aggiunto dagli ebrei per fare polemica contro i cristiani .....questi pensano che la Settanta sia originale ed il testo masoretico taroccato con l'inserimento del tetragramma ....


Alcuni sono in buona fede, altri sono in malafede, alcuni sono bigotti e fanatici, altri sono razionali e logici ......

Siamo miliardi e credimi .....c'è davvero di tutto .....




In pratica ... regna il caos [SM=g2037509]
(SimonLeBon)
00lunedì 7 marzo 2011 19:57
Re: Giustino, II Apologia, VI
(domingo7), 07.03.2011 13:07:

Questo è Giustino, quello che accusava gli ebrei di aver falsificato la Scrittura, quello che pensava realmente che nel Salmo 95,10 fosse stato eliminato "il legno" .....

triste ma vero .....


A Dio non si può dare un nome

...



Beh, non è un'invenzione sua, visto che anche Filone la pensava come lui: non c'è nome che possa indicare il Creatore!

Mi fa un po' specie vedere questa gente antica e moderna che, mettendosi al posto di Dio, stabilisce che non deve avere un Nome nonostante Lui se lo è dato! [SM=g27995]

Simon
(domingo7)
00martedì 8 marzo 2011 11:37
Caro JWfelix

In pratica ... regna il caos



Regna il caos ma c'è anche un certo pluralismo di vedute ....

A fronte delle discutibili (e transitorie) prese di posizione della Congregazione per il Culto, ci sono biblisti cattolici che hanno tradotto il Santo Nome in più di 7.000 punti della Bibbia .....(penso alla Bibbia di Garofalo, alla versione francese della Bible de Jérusalem e ai molti libri della NVB delle Paoline)....

Quanto poi alla "contromisura preventiva" per stroncare le critiche degli unitari, mi pare una strategia poco logica ....

Per chi crede davvero nella divinità di Cristo, YHWH è un nome patronimico, quasi un cognome, applicabile sia al Padre che al Figlio....

Inoltre, sempre per chi è davvero cattolico, il titolo di Figlio di Dio e di Signore appartenevano già al Logos prima della nascita di Cristo, sennò lo stesso Cristo non avrebbe potuto dire al Padre:

E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse [Giovanni 17,5]

Sempre secondo il pensiero cattolico più accreditato (non voglio convertire nessuno alla mia fede né tantomeno fare propaganda cattolica in un sito non cattolico, intendiamoci, intendo solo chiarire alcuni punti) Cristo fu proclamato "Figlio di Dio" (Romani 1,4) e "Signore" (Filippesi 2,9) dopo la morte e la resurrezione, in quanto uomo perfetto, ma come Logos era già "Figlio di Dio" e "Kurios".....





(domingo7)
00martedì 8 marzo 2011 11:50
Carissimon Simon

Mi fa un po' specie vedere questa gente antica e moderna che, mettendosi al posto di Dio, stabilisce che non deve avere un Nome nonostante Lui se lo è dato!



Condivido le tue perplessità .....

Mosé Maimonide, nella Guida dei Perplessi, sostenne che il tetragramma fu ed è l’unico nome proprio di Dio, originale, distintivo ed esclusivo. Altri nomi come Elohim, Adonai, Shaddaj deriverebbero da qualità, da azioni e da attributi della divinità, mentre il tetragramma sarebbe l’unico nome in grado di caratterizzare in modo univoco ed inequivocabile la natura e l’essenza di Dio.

Un Dio senza nome è un Dio vago, lontano, oscuro, impersonale, indifferente, impotente, quasi imbalsamato dai secoli e dalla vecchiaia ...

Un Dio con un Nome è un Dio vicino, chiaro, personale, sensibile, amorevole, potente, vivo e vivente.....


Dal sol levante fino al ponente sia lodato il nome di Jahvé! [Salmo 113:3]
LeonardoN
00martedì 8 marzo 2011 12:03
Re: Carissimon Simon
(domingo7), 08/03/2011 11.50:


Mi fa un po' specie vedere questa gente antica e moderna che, mettendosi al posto di Dio, stabilisce che non deve avere un Nome nonostante Lui se lo è dato!



Condivido le tue perplessità .....

Mosé Maimonide, nella Guida dei Perplessi, sostenne che il tetragramma fu ed è l’unico nome proprio di Dio, originale, distintivo ed esclusivo. Altri nomi come Elohim, Adonai, Shaddaj deriverebbero da qualità, da azioni e da attributi della divinità, mentre il tetragramma sarebbe l’unico nome in grado di caratterizzare in modo univoco ed inequivocabile la natura e l’essenza di Dio.

Un Dio senza nome è un Dio vago, lontano, oscuro, impersonale, indifferente, impotente, quasi imbalsamato dai secoli e dalla vecchiaia ...

Un Dio con un Nome è un Dio vicino, chiaro, personale, sensibile, amorevole, potente, vivo e vivente.....


Dal sol levante fino al ponente sia lodato il nome di Jahvé! [Salmo 113:3]



Grazie di questo tuo intervento che mi fa sentire molto vicino a te!!

[SM=g7255] Leo
(Gladio)
00martedì 8 marzo 2011 14:17
Se non lo pronunciassimo noi lo griderebbero le Pietre!!!!!!!!!!!!

Sia lodato il suo Nome sempre,sia innalzato al di sopra di ogni nome,che l'eco, il grido,l'urlo del suo nome possa bruciare sulle nostre lingue IN ETERNO.................impossibile nasconderlo,impossibile occultarlo............ci hanno tentato per secoli e in tutti i modi ma non ci sono riusciti e non ci riusciranno mai.

Nemmeno se ci ammazzano tutti lo cancelleranno.

(domingo7)
00martedì 8 marzo 2011 15:22

Se non lo pronunciassimo noi lo griderebbero le Pietre!!!!!!!!!!!! Sia lodato il suo Nome sempre,sia innalzato al di sopra di ogni nome,che l'eco, il grido,l'urlo del suo nome possa bruciare sulle nostre lingue IN ETERNO.................impossibile nasconderlo,impossibile occultarlo............ci hanno tentato per secoli e in tutti i modi ma non ci sono riusciti e non ci riusciranno mai.

Nemmeno se ci ammazzano tutti lo cancelleranno.





[SM=g1861209]


A patto di mantenere una sana e ripettosa devozione verso il Santo Nome, di celarlo quando si parla con cani, porci e nemici della fede, di non bestemmiarlo e di non usarlo mai per fini magici .....




Pensano forse di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni che si raccontano l'un l'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal? [Geremia 23:27]

Amedeo68@
00martedì 8 marzo 2011 18:43
Documento
Si può avere il documento in lingua originale?(Latino credo)
(domingo7)
00mercoledì 9 marzo 2011 11:49
Carissimo Amedeo 68

Si può avere il documento in lingua originale?(Latino credo)



Si può cercare ma ho dei dubbi che abbia assunto valenza ed importanza tale da meritare l'inserimento nel sito ufficiale del Vaticano....

Si tratta comunque di una direttiva liturgica, ispirata al desiderio di compiacere gli ebrei e di favorire il dialogo ecumenico con il giudaismo.....

Insomma niente di definitivo e dogmatico (a questo punto mi domando perché non ristabilire anche la legge del sangue già abolita nel Concilio di Basilea-Ferrara, soprattutto per non scandalizzare gli ebrei interessati al dialogo ecumenico.....)

Il Santo Nome è stato comunque presente nelle Chiese cattoliche, in alcune Bibbie cattoliche, in molti canti e in alcuni libri di preghiere ....

Da mezzo secolo l'ho sentito cantare durante le liturgie nelle chiese di tutta Italia.......


www.divinaprovvidenza.net/giovanissimi/Altri%20Canti%20-%20Ab...
persoinaltomare
00venerdì 25 marzo 2011 00:02
Ciao a tutti.Mi ha colpito questo post.
Ho letto che qualcuno di voi sostiene l'importanza di conoscere il nome di Dio,cosa che invece la chiesa omette o cerca di nasconderlo ai fedeli.

Un pensiero mi è balzato quando una domenica mattina mi fermai in un autogrill a far colazione.C'era un gruppo di ragazzi,6-7 credo.Erano gay,dagli atteggiamenti molto femminili.
Da un recente studio di libro appresi che conoscere il nome di Geova,nominarlo e adorarlo ha delle notevoli risvolti benevoli nella nostra vita.

Guardai questi ragazzi con un aria compassionevole e mi chiesi:

Quante persone la chiesa con questo suo atteggiamento ed ipocrisia ha rovinato.D'accordo che esiste il libero arbitrio,ma se avessero mantenuto fedelmente il nome reale di Dio, tutta questa immoralità sarebbe presente lo stesso?
persoinaltomare
00venerdì 25 marzo 2011 00:03
Ciao a tutti.Mi ha colpito questo post.
Ho letto che qualcuno di voi sostiene l'importanza di conoscere il nome di Dio,cosa che invece la chiesa omette o cerca di nasconderlo ai fedeli.

Un pensiero mi è balzato quando una domenica mattina mi fermai in un autogrill a far colazione.C'era un gruppo di ragazzi,6-7 credo.Erano gay,dagli atteggiamenti molto femminili.
Da un recente studio di libro appresi che conoscere il nome di Geova,nominarlo e adorarlo ha delle notevoli risvolti benevoli nella nostra vita.

Guardai questi ragazzi con un aria compassionevole e mi chiesi:Ma se loro avessero conosciuto Geova sarebbero diventati così?Qualcuno gli ha dato questa opportunità?

Quante persone la chiesa con questo suo atteggiamento ed ipocrisia ha rovinato.D'accordo che esiste il libero arbitrio,ma se avessero mantenuto fedelmente il nome reale di Dio, tutta questa immoralità sarebbe presente lo stesso?
jwfelix
00venerdì 25 marzo 2011 14:43
Re:
persoinaltomare, 25/03/2011 00.03:

Ciao a tutti.Mi ha colpito questo post.
Ho letto che qualcuno di voi sostiene l'importanza di conoscere il nome di Dio,cosa che invece la chiesa omette o cerca di nasconderlo ai fedeli.

Un pensiero mi è balzato quando una domenica mattina mi fermai in un autogrill a far colazione.C'era un gruppo di ragazzi,6-7 credo.Erano gay,dagli atteggiamenti molto femminili.
Da un recente studio di libro appresi che conoscere il nome di Geova,nominarlo e adorarlo ha delle notevoli risvolti benevoli nella nostra vita.

Guardai questi ragazzi con un aria compassionevole e mi chiesi:Ma se loro avessero conosciuto Geova sarebbero diventati così?Qualcuno gli ha dato questa opportunità?

Quante persone la chiesa con questo suo atteggiamento ed ipocrisia ha rovinato.D'accordo che esiste il libero arbitrio,ma se avessero mantenuto fedelmente il nome reale di Dio, tutta questa immoralità sarebbe presente lo stesso?



COnoscere o nominare il nome di DIo non è un amuleto o una formula magica che fa sparire i problemi a mo' di bacchetta magica.

Vedo che sei ancora troppo in alto mare.

Ma quando ti avvicini a riva? [SM=g7255]
Giandujotta.50
00lunedì 28 marzo 2011 21:13
Il nome di Geova sdoganato anche da un quotidiano d'assalto
Ieri sull'inserto satirico domenicale del FQ una striscia intitolata "La pace eterna" illustrando, a suo modo, una scena a cui partecipa un ebreo, menziona in nome di Jehova. Il nome del Dio degli Ebrei che era anche il Dio di Gesù Cristo. Oramai solo gli irriducibili cattolici non accettano che Dio abbia un nome e si rifiutano di usarlo, anche solo qualche rarissima volta nella loro vita.

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