Re:
francescakelly, 03/04/2014 18:04:
Quindi la risposta é si... se non ci fosse alternativa, bisognerebbe lasciarsi morire...
Forse non ti è chiaro: nessuno si "lascia morire".
Innanzitutto non si può dire "se non ci fosse alternativa", perché si lotta sempre per vivere, con i mezzi a disposizione e in armonia con la propria coscienza.
Il quadro che dipingi non è quello di chi si chiude in camera e aspetta la morte, ma di chi desidera vivere, essere curato nella maniera migliore possibile, ma senza l'uso di sangue.
Infine, come abbiamo ribadito più volte, non si può provare che una mancata trasfusione sia causa di morte, perché:
1) Non sappiamo se la trasfusione sarebbe servita. Abbiamo migliaia di casi in cui, in situazioni di emergenza, una trasfusione non è servita a niente. Ad esempio, questo testimone di Geova è stato sottoposto a trasfusione coatta, per i medici l'unica strada per salvarlo.
Ma è morto lo stesso, e i medici sono stati condannati. La trasfusione non è servita:
milano.repubblica.it/dettaglio/Trasfusione-forzata-muore:-medici-condannati...
2) Abbiamo dall'altra parte chi sopravvive con alternative alle emotrasfusioni. Non sappiamo se, qualora avessero scelto la trasfusione al posto dell'alternativa, sarebbe andata ugualmente bene.
Possiamo però dire che chi sceglie la trasfusione (non prendendo minimamente in considerazione l'alternativa) e muore nonostante la trasfusione si sia "lasciato morire"?
No di certo. E perché allora dobbiamo dirlo di chi sceglie l'alternativa ma non prende minimamente in considerazione la trasfusione?
Tu saresti disposta a mangiare il cadavere di un parente stretto, se non ci fosse alternativa?
Se ti rifiuti di mangiarlo significa che "ti stai lasciando morire"?
Oppure ti rifiuti di considerarlo cibo, ma fino all'ultimo ti adoperi per sopravvivere?