Re: Re:
(SimonLeBon), 01/11/2019 21.27:
Evidentemente gli animali non commisero alcun peccato, ma non si legge neanche mai che riceveranno la vita eterna o che andranno in paradiso.
Simon
Non vorrei andare off-topic, ma...
Il destino dopo-morte degli animali è un tema su cui la Bibbia non dice nulla di diretto e di esplicito. L'unico passo lo si trova in Ec 3:18-21, in cui dice che esiste un unico spirito e un unico destino per uomo come nell'animale: lo Sheol.
Poi tace. La Bibbia è rivolta solo al destino dell'uomo.
Però alla creazione, al patto noedico, e alla visione messianica; in tutti e tre i casi gli animali sono benedetti assieme agli umani.
Ripeto: la Bibbia tace. Però, chiunque abbia avuto un animale domestico conosce bene il dolore per la sua perdita, la compassione che suscita quella sofferenza così pura e innocente.
Se veramente saranno tutti per sempre dissolti nel nulla, che senso ha, allora, tanta sofferenza e dolore per loro e per noi?
Sì, perché chiunque ha avuto un animale domestico e ha assistito al loro trapasso ha constatato di persona quanto dolore e quanta agonia possano provare. Che senso ha, allora, il loro dolore?
Se noi, creati ad immagine di Dio, ma malvagi e imperfetti, proviamo tanto amore e misericordia per loro, tanto più lo prova Yehowah Dio loro Padre e Creatore.
Un Dio che è Amore e ha promesso che nel Nuovo Mondo «soddisferà il desiderio di ogni essere vivente» (Slm 145:16) chiuderà gli occhi e gli orecchi di fronte a cotanta richiesta delle sue creature?
Dunque, secondo me, la speranza di una vita eterna sulla Terra nel Nuovo Mondo c’è anche per gli animali, e dal punto di vista biblico è più che fondata.
È un pensiero che ho sempre nutrito fin da bambino, e quando lo ho condiviso con un bambino di otto anni a cui gli era morto il cane, con lo sguardo gioioso ha esclamato «Sembra troppo bello per essere vero».
Ritorno a dire: la Bibbia tace, ma secondo coscienza mi sembra improponibile che un Dio che è Amore sia insensibile a cotanta inutile e sadica sofferenza.