Terremoti - I terremoti nel mondo

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anto_netti
00sabato 10 dicembre 2016 12:58
Ci troviamo in un momento di intensa attività sismica. Non solo in Italia. Ma anche in tutto il mondo. Non passa giorno che non ci sia in tutto il mondo, una scossa di forte magnitudo: Nuova Zelanda, Giappone, Indonesia, ecc. Specialmente l'anello di fuoco, sembra molto attivo ultimamente.

Dipende dalle opere dell'uomo? Oppure è tutto dovuto a eventi naturali che hanno dei massimi di intensità ogni tanto?

Eppure gli esperti sono perplessi. Notano un incremento delle attività sismiche. Tanto che si è aperta una grossa faglia nell'anello di fuoco.

Teoricamente la scala Richter, arriva fino a magnitudo 10.0. Ma nessun terremoto ha mai raggiunto tale magnitudo. Non esistono faglie talmente grandi da provocare simili terremoti. Le faglie in teoria non dovrebbero aprirsi più di tanto. I processi delle placche che si muovono tra l'altro sono processi molto lenti. Ma, possiamo dirlo con sicurezza?

Terremoti nel Pacifico, il terribile squarcio che si è aperto nell’Anello di Fuoco

www.centrometeoitaliano.it/terremoti-e-geofisica/terremoti-nel-pacifico-il-terribile-squarcio-che-si-e-aperto-nell-anello-di-fuoco-09-12-201...

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00martedì 10 gennaio 2017 09:04
Scossa di terremoto in Canada di magnitudo 6.2 della scala Richter, ieri 9 Gennaio 2017 alle ore 00:47. Ipocentro nel Queen Elizabeth Islands a 10 km di profondità.

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00martedì 10 gennaio 2017 09:06
Scossa di terremoto in Filippine di magnitudo 7.0 della scala Richter, oggi 10 Gennaio 2017 alle ore 7:13. Ipocentro nel Mare di Celebes a sud di Mindanao a 632 km di profondità.

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00martedì 10 gennaio 2017 09:15
Il più forte terremoto della storia

Il terremoto di Valdivia del 1960, conosciuto anche come grande terremoto del Cile, si è verificato il 22 maggio 1960 alle 14:11 ora locale (19:11 UTC), ed è stato il più potente terremoto mai registrato nella storia, con una magnitudo momento di 9,5. Il suo epicentro è stato localizzato nei pressi di Cañete, circa 900 km a sud di Santiago, ma la città più colpita fu Valdivia. Dopo la scossa principale, una serie di fenomeni tellurici ha continuato a sconvolgere il sud del paese sino al 6 luglio.

Il megasisma fu avvertito in differenti parti del pianeta e produsse uno tsunami, con onde alte fino a 25 metri, che colpì diversi stati fino alla sponda opposta dell'Oceano Pacifico: Hawaii (devastando Hilo), Giappone, Filippine, Nuova Zelanda, Australia, le Isole Aleutine in Alaska e Hong Kong. Lo stesso fenomeno fu inoltre causa dell'eruzione del Vulcano Puyehue. Il numero esatto di perdite umane e materiali è sconosciuto, ma le stime più credibili parlano di 3.000 morti, più di due milioni di sfollati, e danni tra 400 e 800 milioni di US$ dell'epoca (tra i 2,9 e i 5,8 miliardi di US$ del 2011), dati comunque piuttosto contenuti in confronto all'entità del terremoto, anche a causa della bassa densità della popolazione e degli edifici costruiti principalmente in legno.

it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_di_Valdivia_del_1960

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00martedì 10 gennaio 2017 09:32
Il più grande terremoto della storia per numero di vittime

Terremoto dello Shaanxi del 23 Gennaio 1556 in Cina. Magnitudo 8.0 della scala Richter. Circa 800.000 morti.

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00giovedì 12 gennaio 2017 09:59
Un terremoto amplificato dal terreno sottostante

Il terremoto del Messico del 1985 (terremoto de México de 1985 / 1985 Mēxihco tlālolīniliztli) è stato un evento sismico devastante avvenuto il 19 settembre 1985 alle ore 07:17:47 locali in Messico di magnitudo 8,1 sulla Scala Richter, che causò oltre 10.000 vittime. L'epicentro avvenne sulla costa messicana dell'Oceano Pacifico, molto lontano, oltre 350 km, dalla capitale Città del Messico, la quale fu gravemente colpita.

it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_del_Messico_del_1985

www.meteoweb.eu/foto/19-settembre-1985-terremoto-citta-messico/id...

www.meteoweb.eu/2013/09/amplificazione-dei-terremoti-28-anni-fa-il-terremoto-di-citta-del-messico-diventava-un-caso-di-studio...

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00martedì 14 febbraio 2017 16:51
Scossa di terremoto in Filippine di magnitudo 6.5 della scala Richter, il 10 Febbraio 2017 alle ore 15:03. Epicentro in mare vicino a Surigao, nell'isola di Mindanao. Ipocentro a 20 km di profondità.

Filippine, terremoto di magnitudo 6.5: almeno 15 i morti

Danni a edifici e scuole, crepe sulle piste dell'aeroporto di Surigao a causa del terremoto nelle Filippine

Almeno 15 persone sarebbero morte nel terremoto di magnitudo 6.5 che ieri ha colpito le Filippine. Lo riferisce il Chicago Tribune citando fonti ufficiali nelle Filippine. Inizialmente i media avevano parlato di un bilancio di tre vittime e sette feriti. Il sisma ha colpito la provincia di Surigao del Norte e ha provocato danni a molti edifici e a diverse scuole nella citta’ di Surigao. Un ponte sarebbe crollato in una citta’ vicina. All’aeroporto di Surigao sarebbero comparse alcune crepe sulle piste di atterraggio. Le Filippine fanno parte del cosiddetto “anello di fuoco del Pacifico”, una zona dall’attivita’ sismica particolarmente intensa, dove sono frequenti terremoti ed eruzioni vulcaniche.

www.meteoweb.eu/2017/02/filippine-terremoto-magnitudo-6-5-almeno-15-morti...

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00giovedì 16 febbraio 2017 10:19
Scossa di terremoto in Indonesia di magnitudo 5.6 della scala Richter, il 15 Febbraio alle ore 19:47. Epicentro nella provincia di Aceh.

Terremoto in Indonesia: forte scossa nella provincia di Aceh, danni e feriti

Una forte scossa di terremoto magnitudo si è verificata in Indonesia, nella provincia di Aceh

Una forte scossa di terremoto magnitudo 5.6 (dati USGS) si è verificata in Indonesia, nella provincia di Aceh alle 19:47 UTC di ieri, 15 febbraio: almeno due case sono crollate e nove persone sono rimaste ferite. La zona è la stessa che il 7 dicembre scorso è stata colpita da un evento magnitudo 6.5 che ha provocato la morte di oltre 100 persone e distrutto o danneggiato oltre 11.000 edifici.

www.meteoweb.eu/2017/02/terremoto-in-indonesia-forte-scossa-nella-provincia-di-aceh-danni-e-feriti...

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00venerdì 10 marzo 2017 08:56
Terremoto, varie scosse in Romania nella zona dei Monti Carpazi

di Lorenzo Pasqualini

9 Marzo 2017

Diversi terremoti sono stati registrati nelle ultime ore in Romania, sui Monti Carpazi, nel distretto di Vrancea, l’area più sismica del paese ed una delle più attive sismicamente d’Europa. L’ultima scossa la scorsa notte, con magnitudo 3.5.
Ieri pomeriggio la scossa più forte, di magnitudo locale 4.2, era stata avvertita dalla popolazione un IV grado MCS di intensità. Il centro abitato più vicino all’epicentro, Gura Teghii. Non si registrano danni.
Un sisma di magnitudo momento (Mw) 5.6 aveva interessato l’area nel settembre scorso, causando anche qualche lieve danno. La profondità dell’ipocentro aveva ridotto l’impatto sul territorio.
La regione di Vrancea, sui monti Carpazi, è un’area altamente sismica della Romania. Il 10 novembre del 1940 un fortissimo terremoto causò circa mille morti.


www.meteoweb.eu/foto/terremoto-varie-scosse-romania-nella-zona-dei-monti-carpazi-mappe/id/8...

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00sabato 11 marzo 2017 10:09
Accadde oggi, il 10 novembre 1940 la Romania sconvolta da un fortissimo terremoto: avvertito dalla Russia alla Turchia

Di Lorenzo Pasqualini

Il grande terremoto di Vrancea del 10 novembre 1940 causò circa mille morti e distrusse 65.000 case. Venne avvertito dalla Russia alla Turchia, ed è stato uno dei più grandi terremoti europei del XX secolo


Il 10 novembre del 1940, in piena notte, un terremoto di magnitudo momento Mw 7.7 scosse la Romania. Il sisma, potentissimo, ebbe epicentro nella regione montuosa di Vrancea, sui Carpazi, vicino Focsani. L’ipocentro del terremoto a 133 km di profondità. Nonostante la profondità del terremoto, i suoi effetti in superficie furono devastanti: vennero distrutti oltre 65.000 edifici, e le vittime furono almeno mille. Non si saprà mai il numero esatto dei morti, perché il sisma avvenne in un periodo in cui le informazioni subivano censura. La Moldavia e la Valacchia furono le aree maggiormente devastate dal sisma. Anche a Bucarest ci furono molte vittime, per il collasso dell’edificio più alto della città, il Carlton Bloc. Morirono oltre duecento persone. Ci furono numerosi crolli in città.

Il terremoto venne avvertito in buona parte dell’Europa orientale: per via della sua potenza e per la elevata profondità dell’ipocentro,venne avvertito distintamente in Russia, Polonia, Turchia.

La Romania venne nuovamente sconvolta da un forte terremoto nel 1977, sempre nell’area di Vrancea. In quell’occasione le vittime furono oltre millecinquecento.


www.meteoweb.eu/foto/accadde-oggi-10-novembre-1940-la-romania-viene-sconvolta-un-fortissimo-terremoto/id/7...

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00sabato 11 marzo 2017 10:23
Accadde oggi: il 9 marzo del 1957 uno dei più forti terremoti della storia colpisce l’Alaska

di Lorenzo Pasqualini

Uno dei terremoti più forti di sempre, in Alaska: avvenne il 9 marzo del 1957 e causò un'onda di tsunami che travolse le Hawaii, situate a migliaia di chilometri di distanza

Il 9 marzo del 1957, un fortissimo terremoto colpiva l’Alaska, nell’area delle Isole Andreanof, nell’arcipelago delle Aleutine. Il sisma ebbe una magnitudo momento 8.6, un valore che lo posiziona fra i più forti terremoti avvenuti nel pianeta Terra da quando l’uomo registra gli eventi sismici.

Il sisma non causò vittime dirette per crolli, visto che avvenne in un’area poco popolata. La massima intensità raggiunta in aree abitate fu comunque dell’VIII grado MCS. I danni maggiori si registrarono nell’Isola di Adak, dove crollarono ponti ed edifici. Il sisma produsse un’onda di tsunami che raggiunse le Hawaii, a migliaia di chilometri di distanza. Lo tsunami causò molti danni alle Hawaii: presso l’isola di Kauai l’altezza dello tsunami raggiunse i 16 metri.

L’arco delle Aleutine, dove avvenne il sisma, è situato lungo il margine convergente dove le placche tettonica Pacifica e Nord Americana collidono. In quest’area si verificano potenti terremoti e sono presenti numerosi vulcani, lungo quello che è conosciuto come l’anello di fuoco.


www.meteoweb.eu/foto/accadde-oggi-9-marzo-del-1957-uno-dei-piu-forti-terremoti-della-storia-colpisce-lalaska/id/8...

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00sabato 11 marzo 2017 10:30
Terremoto dell'Alaska del 1964

Il terremoto dell'Alaska del 1964 fu un violento sisma che si abbatté sull'Alaska il 27 marzo 1964. Il terremoto ebbe una magnitudo momento di 9,2.

La scossa durò 4 o 5 minuti, provocando gravi danni alla città di Anchorage, dove crollarono diversi palazzi, si aprirono fessure nelle strade e si produsse il fenomeno della liquefazione delle sabbie. Essendo stato un evento sottomarino, il sisma generò anche uno tsunami con onde alte fino a 30 metri, che si abbatterono sulla costa colpendo prevalentemente i porti di Valdez e Whittier. I morti furono 131 e vennero stimati 2.5 Miliardi di dollari di danni.

Questo megasisma fu il più potente mai avvenuto negli Stati Uniti d'America, il terzo più forte mai registrato dai sismografi dopo il Terremoto di Valdivia del 1960 e il Terremoto e maremoto dell'Oceano Indiano del 2004.

https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_dell'Alaska_del_1964

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00sabato 11 marzo 2017 10:46
Terremoto e maremoto dell'Oceano Indiano del 2004

Il maremoto dell'Oceano Indiano e della placca indo-asiatica del 26 dicembre 2004 è stato uno dei più catastrofici disastri naturali dell'epoca moderna, che ha causato centinaia di migliaia di morti. Ha avuto la sua origine e il suo sviluppo nell'arco di poche ore in una vasta area della Terra: ha riguardato l'intero sud-est dell'Asia, giungendo a lambire le coste dell'Africa orientale, destando per questo, insieme all'ingente numero di vittime, notevole impressione tra i mezzi di comunicazione e in generale nell'opinione pubblica al mondo.

L'evento ha avuto inizio alle ore 00:58:53 UTC del 26 dicembre 2004 quando un violentissimo terremoto - con una magnitudo momento di 9,3[2] (originariamente di 9,0) - ha colpito l'Oceano Indiano al largo della costa nord-occidentale di Sumatra (Indonesia).

Tale terremoto è risultato il secondo più violento degli ultimi quarant'anni, dopo il sisma che colpì Valdivia in Cile il 22 maggio del 1960. Ha provocato centinaia di migliaia di vittime, sia direttamente sia attraverso il conseguente maremoto manifestatosi attraverso una serie di onde anomale alte fino a quindici metri che hanno colpito sotto forma di giganteschi tsunami vaste zone costiere dell'area asiatica tra i quindici minuti e le dieci ore successive al sisma.

Gli tsunami hanno colpito e devastato parti delle regioni costiere dell'Indonesia, dello Sri Lanka, dell'India, della Thailandia, della Birmania, del Bangladesh, delle Maldive giungendo a colpire le coste della Somalia e del Kenya (ad oltre 4.500 km dall'epicentro del sisma).

Si stima che 250.000 persone siano morte in quegli eventi, di cui circa un terzo bambini.

it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_e_maremoto_dell%27Oceano_Indiano_...

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00lunedì 13 marzo 2017 15:06
Il 13 Marzo 2017 alle ore 2:31 terremoto di magnitudo 4.1 della scala Richter in Bosnia vicino Spalato. Ipocentro a 10 km di profondità.

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00mercoledì 5 aprile 2017 10:55
Il 29 Marzo 2017 terremoto di magnitudo 6.7 della scala Richter in Russia, nella penisola di Kamchatka. Ipocentro a 18 km di profondità.

Forte sisma nell'Estremo Oriente russo

Russia, terremoto di magnitudo 6.7 in Kamchatka

Un terremoto di magnitudo 6.7 ha colpito oggi, alle 6.09 ora italiana, la regione della Kamchatka, nell'Estremo Oriente russo. Lo ha fatto sapere a Sputnik il dipartimento di Geofisica dell'Accademia delle Scienze russa.

"Il sisma si è verificato nell'Oceano Pacifico al largo della costa della Kamchatka, nel mare di Bering. L'epicentro è stato a circa 85 km dal villaggio di Ust-Kamchatsk, mentre l'ipocentro è stato calcolato a una profondità di 18 chilometri", ha detto un portavoce del Servizio Geofisico dell'Accademia Russa delle Scienze. Per ora non si hanno notizie di feriti o danni. La stessa zona, sempre oggi, è stata colpita da altre due scosse minori, di magnitudo 5,2 e 4,9.

Il centro di monitoraggio di Sakhalin ha emesso un avviso di un possibile tsunami. Secondo il centro, riporta la Tass, potrebbero formarsi onde, a livello locale, alte fino a 1,5 metri che potrebbero raggiungere la parte settentrionale delle isole di Kuril. Il terremoto è avvenuto in prossimità del vulcano Kambalny che nei giorni scorsi si è inaspettatamente risvegliato dopo un periodo di 250 anni di inattività. L'eruzione è ancora in atto e risulta piuttosto intensa, con una colonna di cenere che ha raggiunto circa 8.000 metri di altezza.


www.rainews.it/dl/rainews/articoli/russia-terremoto-magnitudo-6-7-kamchatka-7475e764-e842-49df-a25c-8d28160d79c7.html?re...

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00mercoledì 5 aprile 2017 11:07
Terremoti, notte movimentata nel Mediterraneo: tante scosse dall’Algeria ai Balcani

A cura di Lorenzo Pasqualini 30 marzo 2017

Quella fra il 29 ed il 30 marzo è stata una notte movimentata nel bacino del Mediterraneo, sul fronte dei terremoti. Diverse scosse con magnitudo moderata sono state registrate da ovest ad est, lungo l’area di collisione fra la Placca Africana e quella Eurasiatica.

Il primo evento importante poco dopo la mezzanotte, nel Nord dell’Algeria: un terremoto di magnitudo Richter 3.8 con epicentro a 25 km da Algiers, ha avuto un risentimento sismico locale stimato in un IV grado della scala MCS, quindi distintamente avvertito dalla popolazione. L’ipocentro, a 40 km di profondità. L’Algeria è un paese noto per l’elevata sismicità.

Soltanto venti minuti dopo, un altro terremoto veniva registrato molto più a est, nei Balcani: il sisma, con magnitudo Richter 3.7, scuoteva questa volta la Bosnia-Erzegovina, a soli 30 km da Sarajevo. Il sisma è stato avvertito anche nella antica città, raggiungendo un’intensità del IV grado MCS.

Ed ancora stamattina intorno alle 6, un nuovo sisma (magnitudo Richter 4.2) ha scosso l’isola di Creta. L’epicentro al largo della costa meridionale, mentre l’ipocentro veniva localizzato a 54 km di profondità. Questa scossa, seppur avvertita, ha avuto un’intensità più ridotta rispetto ai due precedenti, sia per la lontananza dell’epicentro da zone abitate che per la profondità dell’ipocentro.

Scosse minori sono state registrate in altre zone del Mediterraneo: un terremoto di magnitudo locale 3.2 in Catalogna, a 60 km da Barcellona, e numerosi altri eventi sono stati registrati in Turchia. E’ la normale attività sismica del Mediterraneo, un’area situata lungo il margine tettonico fra Placca Africana ed Eurasiatica, caratterizzata inoltre da una tettonica complessa.


www.meteoweb.eu/foto/terremoti-notte-movimentata-nel-mediterraneo-tante-scosse-dallalgeria-ai-balcani-mappe/id/8...

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00mercoledì 5 aprile 2017 11:21
Il 4 Aprile 2017 terremoto di magnitudo 6.5 della scala Richter in Sud Africa, nel Botswana. Ipocentro a 22 km di profondità.

Terremoto Sud Africa, Botswana: il VIDEO al momento della scossa

Terremoto Sud Africa, Botswana – Nella serata di ieri, una violenta scossa di terremoto ha scosso l’Africa meridionale con epicentro in Botswana.

Secondo i dati elaborati dai principali centri di ricerca e raccolta dati la magnitudo è stata di 6.5 della scala Richter con ipocentro fissato a circa 22 km di profondità. Come si può ben notare dal video sotto, si è trattato di un terremoto molto lungo ed intenso. Tuttavia, complici le difficili comunicazioni, ancora non si hanno notizie certe di eventuali danni.


Il video è visibile al link allegato:

www.inmeteo.net/blog/2017/04/04/terremoto-sud-africa-botswana-il-video-momento-della...

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00mercoledì 5 aprile 2017 13:18
Un terremoto terrificante

Terremoto e maremoto del Tōhoku del 2011

Il terremoto di Sendai e del Tōhoku del 2011 "terremoto in alto mare della regione di Tōhoku e dell'oceano Pacifico"), si verificò l'11 marzo 2011 al largo della costa della regione di Tōhoku, nel Giappone settentrionale, alle ore 14:46 locali alla profondità di 30 chilometri. Il sisma, di magnitudo 9,0 (secondo l'USGS), con epicentro in mare e con successivo tsunami, è a tutt'oggi il più potente mai misurato in Giappone e il quarto a livello mondiale.

it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_e_maremoto_del_T%C5%8Dhoku_...

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00martedì 9 maggio 2017 15:18
Il 5 Maggio 2017, alle ore 7:09 (ora italiana), terremoto in Tajikistan di magnitudo 6.0 della scala Richter. Ipocentro a 10 km di profondità.

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00martedì 9 maggio 2017 15:23
L'8 Maggio 2017 alle ore 17:47 (ora italiana), terremoto in Alaska (Isole Andreanof, Isole Aleutine, coste degli Stati Uniti d'America) di magnitudo 5.9 della scala Richter. Ipocentro a 20 km di profondità.

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00martedì 9 maggio 2017 15:32
Terremoti: Giappone, scossa magnitudo 6 a Okinawa

Scossa di magnitudo 6 a Okinawa in Giappone, nessun allerta tsunami


Una scossa di terremoto di magnitudo 6 é stata registrata oggi circa 110 chilometri a sudest di Hirara - nella prefettura di Okinawa, nel sud del Giappone - ad una profondità di 10 chilometri: lo rende noto l'Istituto geofisico americano (Usgs). Per ora l'Agenzia meteorologica giapponese non ha emesso alcun allerta tsunami.

www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/05/09/terremoti-giappone-scossa-magnitudo-6-a-okinawa_f098c3f6-8441-487f-ad38-b5bc38ced...

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00giovedì 13 luglio 2017 10:33
E' curioso il titolo di questo articolo. Ma data la notevole profondità, il sisma ha interessato tutto il mondo.

Sisma: violento terremoto profondo nel Mondo poco fa

Sisma: violento terremoto profondo nel Mondo poco fa . Il sisma registrato da molti istituti sismologici e vulcanologici internazionali 12 luglio 2017

Pochi minuti fa, una violenta scossa di terremoto molto profonda è stata registrata tra la Russia e il Giapppone. In base a quanto riportato dall’Istituto sismologico statunitense, il sisma ha avuto un’intensità superiore al sesto grado della scala Richter. Decisamente importante la profondità alla quale si è verificato l’evento: sempre in base a quanto riportato poco fa dall’ente, l’ipocentro presenta un valore superiore ai 540 chilometri. Questo significa che le vibrazioni prodotte dal sisma si stanno registrando in tutto il Pianeta, essendosi nucleato a tale distanza dalla superficie terrestre. Scosse di tale entità ricadono nel normale andamento della zona, che corrisponde alla porzione più occidentale del noto ‘’Anello di fuoco’’ dell’Oceano Pacifico.

www.centrometeoitaliano.it/terremoti-e-geofisica/sisma-violento-terremoto-profondo-nel-mondo-poco-fa-53155/?refr...

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StanleyClarke
00lunedì 17 luglio 2017 08:35
Re:
anto_netti, 10/01/2017 09.04:

Scossa di terremoto in Canada di magnitudo 6.2 della scala Richter, ieri 9 Gennaio 2017 alle ore 00:47. Ipocentro nel Queen Elizabeth Islands a 10 km di profondità.

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Mi piace il fatto che terremoti di intensità pari a quella che hanno distrutto Amatrice, Accumuli e altri paesi italiani, in canada non abbiano recato danni a persone o cose..

www.leggo.it/news/esteri/canada_forti_scosse_di_terremoto_magnitudo_6_2_6_3-2413...
anto_netti
00lunedì 17 luglio 2017 08:59
Re: Re:
StanleyClarke, 17/07/2017 08.35:




Mi piace il fatto che terremoti di intensità pari a quella che hanno distrutto Amatrice, Accumuli e altri paesi italiani, in canada non abbiano recato danni a persone o cose..

www.leggo.it/news/esteri/canada_forti_scosse_di_terremoto_magnitudo_6_2_6_3-2413...




Se pensiamo al fatto che alcuni giorni fa, una scossa di magnitudo 3.4 della scala Richter, nel Gargano, ha fatto crollare il solaio di una casa ferendo tre persone, ci rendiamo conto di quanto le case sono vecchie. E sapendo che l'Italia è quasi tutta sismica, non si fa niente per mettere in salvo queste case. Esistono tecnologie sofisticatissime oggi come oggi. Ma non si fa niente. Il problema è il solito. Costi alti e mancanza di soldi. Ma la gente continua a morire. Spesso per motivi di avidità e negligenza.

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anto_netti
anto_netti
00martedì 18 luglio 2017 10:08
Il 18 Luglio 2017, alle ore 1:34, fortissima scossa di terremoto in Russia, nella penisola della Kamchatka. Magnitudo 7.6 della scala Richter. Ipocentro a 10 km di profondità.

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00lunedì 4 settembre 2017 13:12
Il 31 Agosto 2017, alle ore 19:06, scossa di terremoto nel Sud di Sumatra. Magnitudo 6.5 scala Richter. Ipocentro a 74 km di profondità.

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00giovedì 7 settembre 2017 12:20
Questo post è per gli scettici che dicono che le esplosioni nucleari sotterranee non provocano terremoti. O che le attività umane in genere non incrementano i terremoti.

Bombe e terremoti, cosa possiamo imparare dai test di Kim Jong-un

di Piero Bianucci

Quattro minuti e 12 secondi dopo il test nucleare nella Corea del Nord guidata dal dittatore Kim Jong-un, diciassette stazioni di rilevazione sismica dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno registrato una oscillazione (vedi grafico qui sopra). Poche ore dopo i ricercatori dell’INGV hanno identificato il sito dell’esplosione e la sua potenza. Le coordinate del sito sono 41,2 gradi di latitudine Nord e 192,2 gradi di longitudine Est, con un margine di errore di 9 chilometri. La potenza dell’ordigno è decine di volte superiore alla bomba che distrusse Hiroshima. L’effetto è stato quello di un terremoto di magnitudo compresa 5,6 e 6,9 con ipocentro a un chilometro di profondità. Da confrontare con la magnitudo 4 che tanti danni ha fatto a Ischia pochi giorni fa.

Riflessione ironica: le antenne per onde gravitazionali LIGO (americana) e Virgo (europea) devono dunque fare i conti con un disturbo in più ed è inquietante constatare che la politica (se così si può chiamare quella di Kim Jong-un) possa emettere segnali di potenza enormemente superiore a quella di due buchi neri che si fondono tra loro in una catastrofe cosmica remota.

Riflessione seria: se qualcuno pensa ancora che tutto sommato i test missilistici e nucleari della Corea del Nord non ci riguardino direttamente, bene, ora sappiamo che 4 minuti e 12 secondi dopo fanno tremare l’Italia. Da questo punto di vista la registrazione fatta dall’INGV è molto istruttiva, e va al di là del suo valore scientifico.

Un’ultima osservazione riguarda gli “effetti collaterali” della ricerca scientifica: nato per studiare vulcani e terremoti, l’INGV serve anche a sorvegliare la mente di un dittatore come se i suoi sismometri fossero apparecchi per l’elettroencefalogramma.

La sicurezza internazionale è un problema scientifico prima ancora che diplomatico. E’ possibile parlare di disarmo nucleare soltanto se scienza e tecnologia sono in grado di assicurare un controllo certo sul rispetto dei trattati che mettono al bando queste armi.

Fino all’inizio degli Anni 60 del secolo scorso i test nucleari nell’atmosfera erano notizie quasi quotidiane. I satelliti artificiali con sensori per i raggi gamma emessi nelle esplosioni sono stati decisivi per giungere al bando degli esperimenti nucleari nell’atmosfera con il trattato del 5 agosto 1963. Fatto curioso, quei satelliti captavano ogni tanto raggi gamma sospetti. Ci volle del tempo perché si capisse che a causarli erano esplosioni di stelle lontanissime: nacque così l’astronomia della radiazione gamma, che studia i fenomeni più violenti dell’universo.

Lo stesso trattato del 1963 proibiva i test nucleari sottomarini e su terraferma (ma non quelli sotterranei). Oltre ai satelliti, si sviluppò quindi una tecnologia per rilevare esplosioni negli oceani e nel sottosuolo. Del 1970 è il Trattato di non proliferazione nucleare, al quale aderiscono oggi circa 180 paesi. Nel 1996 l’Onu votò a favore di un trattato che vieta tutte le esplosioni nucleari sperimentali, incluse quelle sotterranee. Intanto accordi tra Usa e Urss avevano già portato a una drastica riduzione dei loro arsenali atomici.

Nella speranza di riportare alla ragione i paesi che stanno facendo una tardiva ma pericolosissima corsa all’arma atomica, è indispensabile disporre di un sistema di sorveglianza per garantire il rispetto del trattato che mette al bando le armi nucleari, in sigla noto come CTBT (Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty). Il monitoraggio internazionale oggi esistente è adeguato a questo scopo?

Su “Scientific American” già parecchi anni fa hanno risposto a questa domanda Paul Richards, professore alla Columbia University, e il suo collega Won-Young Kim, entrambi esperti di sismologia in rapporto ad armi nucleari e ambiente.

Il sistema di monitoraggio sui test atomici sotterranei è in grado di percepire una esplosione atomica che produca onde sismiche di magnitudo 3,75 della Scala Richter dovunque avvenga nel mondo. Un terremoto come quello di Amatrice è centinaia di volte al di sopra della soglia. Altri dispositivi di rilevamento utilizzano sensori idro-acustici, stazioni per l’”ascolto” di infrasuoni (vibrazioni con frequenza inferiore a 20 cicli al secondo), e dispositivi per il monitoraggio di isotopi radioattivi.

In pratica, con l’attuale sensibilità, la rete di monitoraggio riesce ad avvertire esplosioni dalla potenza di almeno 0,1 chilotoni in roccia compatta e 0,6 chilotoni in roccia tenera. Siamo a livelli davvero bassi. Inoltre, fecero notare Paul Richards e Won-Young Kim, un aspirante all’ingresso nel club nucleare potrebbe imparare ben poco da test di questa potenza: tutt’al più qualche miglioramento nel peso e nell’efficienza di ordigni a fissione (Bomba A, non Bomba all’idrogeno, che è assai più potente). Ma il dittatore della Corea del Nord manifesta una grande voglia di imparare.


www.lastampa.it/2017/09/05/scienza/bombe-e-terremoti-ILNoyGEtC3i7eKNL24xsON/pag...

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anto_netti
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00venerdì 8 settembre 2017 08:42
Terremoto in Messico e allerta tsunami.

Messico, terremoto di magnitudo 8,1: allerta tsunami in America centrale. Almeno tre vittime

L'epicentro sarebbe al largo della costa sud occidentale del Paese, ma la potenza della scossa ha fatto tremare la Capitale dove la gente ha abbandonato i palazzi. L'allarme per un possibile maremoto diffuso fino al El Salvador e Costa Rica

Una forte scossa di terremoto è stata avvertita alle 6.49 (ora italiana) a Città del Messico. Il governatore del Chiapas ha confermto al momento tre vittime. Secondo una prima stima dell'Usgs, l'istituto geologico statunitense, la magnitudo del sisma sarebbe di 8.1. Il meccanismo che ha generato questo terremoto, ha osservato il sismologo Alessandro Amato dell'Ingv, è legato alla placca oceanica che spinge sotto quella continentale americana.

L'epicentro del terremoto è stato individuato sotto l'oceano Pacifico, 87 km a sudovest di Pijijiapan, a una profondità di 69,7 km. Il forte sisma è stato seguito da altre sei scosse di magnitudo tra 4,4 e 5,7. Lo Us Geological Survey ha diramato un allerta tsunami che dalla costa occidentale del Messico interessa poi Ecuador, Nicaragua, Panama, Guatemala, Honduras, El Salvador e Costa Rica. Il rischio è considerato alto per le prossime tre ore. Secondo l'agenzia, la scossa è in grado di causare onde alte fino a tre metri.

La potenza della scossa è stata tale da far tremare anche i palazzi della Capitale, distante dall'epicentro quasi mille chilometri, provocando fughe di massa nelle strade. Le sirene degli allarmi hanno suonato, in alcuni quartieri di Città del Messico è andata via la corrente elettrica e migliaia di persone hanno lasciato le abitazioni. L'agenzia della protezione civile ha reso noto che si tratta del terrremoto più violento dopo quello che nel 1985 provocò migliaia di vittime.

Sulla città pochi minuti dopo l'allarme hanno cominciato a volare elicotteri della protezione civile per verificare che non vi fossero stati crolli. La compagnia petrolifera statale, Pemex, ha annunciato l'avvio di verifiche sugli impianti, in particolare sulla raffineria di Salina Cruz che si trova nella regione dell'epicentro.

Le autorità del Salvador hanno messo in preallarme le comunità locali per un'eventuale evacuazione della popolazione dalle zone costiere.


www.repubblica.it/esteri/2017/09/08/news/messico_terremoto_di_magnitudo_8_allerta_tsunami-17...

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anto_netti
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00venerdì 8 settembre 2017 12:30
Bagliori legati ai forti terremoti. Rilascio di gas prima della scossa.

Terremoto Messico: impressionanti bagliori in cielo prima della scossa

Terremoto Messico: forti bagliori illuminano il cielo subito prima della fortissima scossa

08/09/2017

In concomitanza col violento terremoto avvenuto davanti alla costa di Messico-Guatemala alle ore 6.49 italiane (23.49 locali), si sono osservati intensi bagliori e luci nel cielo: numerosi filmati in questi minuti vengono pubblicati dagli abitanti dell’area interessata dal sisma, principalmente dal Messico. Ecco un video che arriva dalla zona di Città del Messico:

Si tratta presumibilmente di luci telluriche ( o luci sismiche) : un fenomeno ancora avvolto dal mistero che si mostra di frequente alle popolazioni delle aree colpite da fortissimi terremoti. È un fenomeno ottico già riscontrato in passato prima di un fortissimo sisma : gli avvistamenti sono avvenuti ad esempio in Giappone durante i terremoti del 1965, nello Stretto di Messina il 1908, nel terremoto dell’Aquila del 2009 e anche in Emilia nel sisma del 2012. Le luci sismiche sino a pochi anni fa erano considerate una leggenda, mentre ora grazie alla tecnologia e alle riprese è stato possibile constatare la loro esistenza.

Ci sono diverse teorie riguardo la loro formazione come la piezoelettricità o l’emissione di gas sprigionati prima della rottura della faglia ( il radon). La teoria più recente rilasciata dallo studioso canadese Robert Thériaultipotizza la presenza di un forte differenza di potenziale elettrico fra le particelle che compongono la faglia, tutto però in presenza di determinati minerali capaci di caricarsi elettricamente.
Sicuramente non c’è ancora nulla di certo, tranne che la loro effettiva comparsa prima di ogni terremoto devastante, da non considerarsi più come una coincidenza.


www.inmeteo.net/blog/2017/09/08/terremoto-messico-impressionanti-bagliori-cielo-della...

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anto_netti
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00sabato 9 settembre 2017 09:02
Aggiornamenti terremoto in Messico.

Il terremoto è stato di magnitudo 8.2 della scala Richter. I morti sono saliti a 61. I crolli sono stati numerosi. Ma c'è da notare come gran parte delle abitazioni hanno resistito ad un sisma di tale entità. Cosa che purtroppo non avviene in Italia per la pessima gestione che si ha sulla costruzione di case antisismiche, in un territorio che si sa essere altamente sismico.

Il sisma nel Messico, si è sentito molto intenso anche nella capitale alla distanza di 1000 chilometri. Terrorizzando la gente che è uscita per le strade. E' stato il più forte terremoto dal 1932.

Ciao
anto_netti
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