Vescovo negazionista, la Merkel

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dom@
00mercoledì 4 febbraio 2009 01:56
«Il Papa chiarisca»
E' cosi chiaro che senbra incredibile!?

www.corriere.it/esteri/09_febbraio_03/merkel_vaticano_negazionisti_shoah_352d43de-f1ff-11dd-9d2c-00144f02aa...



Replica vaticana: «Benedetto XVI è già stato chiarissimo»
Vescovo negazionista, la Merkel
attacca: «Il Papa chiarisca»
«Si tratta di dire in modo netto che non può esserci nessuna negazione della Shoah»

Angela Merkel (Ansa)
BERLINO - Il caso non è chiuso. La Germania non ci sta e per bocca del suo Cancelliere Angela Merkel dichiara che le chiarificazioni del Vaticano sulla reintegrazione del vescovo lefebvriano Williamson che nega l'Olocausto, sono «insufficienti».

REPLICA VATICANA - Pronta la replica della Santa Sede. Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha infatti affermato che «la condanna di dichiarazioni negazioniste da parte del Papa non poteva essere più chiara e dal contesto risulta evidente che essa si riferiva anche alle posizioni di mons. Williamson e a tutte le posizioni analoghe». Padre Lombardi ha ricordato che «il pensiero del Papa sul tema dell'olocausto è stato espresso con molta chiarezza nella sinagoga di Colonia il 19 agosto 2005, nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau il 28 maggio 2006, nell'udienza generale del 31 maggio 2006 e al termine dell'udienza generale del 28 gennaio scorso con parole inequivocabili». In quest'ultima occasione, ha aggiunto il portavoce del Vaticano, «il Papa ha spiegato chiaramente anche lo scopo della remissione della scomunica» dei lefebvriani, «che non ha nulla a che vedere con una legittimazione delle posizioni negazioniste dell'Olocausto, da lui appunto chiaramente condannate».

CHIARIMENTO NECESSARIO - Il un conferenza stampa a Berlino, la cancelliera tedesca aveva dichiarato che «si tratta di chiarire in modo netto, da parte del Papa e del Vaticano, che non può esserci nessuna negazione» dell’Olocausto e che deve esserci «un rapporto positivo» con il mondo ebraico. Dal mio punto di vista questi chiarimenti non ci sono ancora stati in modo sufficiente», ha aggiunto Merkel. «Se una decisione del Vaticano fa emergere l'impressione che l'Olocausto possa essere negato - ha sottolineato ancora il capo del governo tedesco - questa deve essere chiarita. Da parte del Vaticano e del Papa deve essere affermato molto chiaramente che non ci può essere alcuna negazione sull'argomento». Finora, invece, ha sostenuto Merkel, tutti i chiarimenti arrivati si sono rivelati «insufficienti».

LA POSIZIONE TEDESCA - Sulla questione c'è stata anche una dura presa di posizione della Chiesa tedesca. In un'intervista alla radio pubblica Südwestrundfunk il cardinale e vescovo di Magonza, Karl Lehmann, ex presidente della Conferenza episcopale tedesca, aveva affermato che la questione potrebbe essere risolta solo con scuse «ad alto livello». Lehmann aveva definito «una catastrofe per i sopravvissuti dell'Olocausto» la decisione di Benedetto XVI di riammettere Williamson nel seno della Chiesa e aggiunto che il Papa deve chiarire che la negazione dell'Olocausto non è una trasgressione perdonabile. Lehmann aveva anche chiesto le dimissioni del responsabile della commissione «Ecclesia Dei», il cardinale Castrillon Hoyos, il quale in un'intervista aveva affermato di non essere stato a conoscenza delle affermazioni negazioniste di Williamson.




03 febbraio 2009


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