Caro Baalbek,
Ho letto , se no non starei qui a fare domande, intanto la parola "tzelah" non significa costola o lato ma "parte laterale" e la traduzione costola si rifa solamente alla tradizione che come tu sai bene non è sintomo di verita
Non soltanto alla tradizione, che comunque è millenaria, infatti mi pare che il Keil & Delitzsch fornisca anche un motivo di carattere più lessicale.
Che lato sia plurale o singolare non è oggetto di discussione perche l'oggetto e la "parte" laterale e non il lato o fianco o la costola
Beh, non direi, infatti se intendessimo una generica "parte laterale" ci aspetteremmo un singolare e non un plurale, che meglio si adatta alle "parti laterali" vale a dire le costole, che sono molte e non solo una. Comunque, ripeto, il tutto è abbastanza ozioso, perché entrambe le traduzioni sono perfettamente accettabili.
Chi scrisse parte laterale aveva un motivo per scrivere quello e non dirmi che a quei tempi non avevano un termine per definire le costole, sarebbe risibile
Come si definiva altrimenti la
costola? In ebraico moderno
costola si dice tzela e già nel III secolo a.C. era quello uno dei significati usuali. Mi pare che sia più che lecito usarlo con quel significato.
Continui a non sentirti imbarazzato per una traduzione che non e fedele e si rifa a una tradizione?
Come detto non mi scandalizzerebbe per nulla veder tradotto "e Dio prese una delle sue parti", per questo che trovo risibile tutta questa polemica. Quello che mi pare che non capisci è che "costole" (le ossa che stanno ai lati del corpo) sono è uno dei significati possibili e leciti di
tzela, non è certo mancanza di fedeltà, né si vede ragione per cui rigettare senza ragioni la LXX che testimonia un significato antichissimo. Per cui, perdonami, ma mi sfugge veramente perché dovrei sentirmi in imbarazzo, per lo più su una questione secondaria come questa...
Shalom