giacomo20
00sabato 6 giugno 2009 10:03
Come ci ha fatto notare il nostro nuovo partecipante al forum c'è molta confusione intorno a questa religione ho aperto questa discussione così possiamo fare tutte le domande che vogliamo sono sicuro che vista la gentilezza dimostrata sarà una discussione molto edificante.
giacomo20
00sabato 6 giugno 2009 11:51
Caro Maicol vorrei per favore sapere come si svolgono le funzioni pentecostali. Scusa il mio pressappochismo ma non sono molto preparato
ADioLaGloria
00sabato 6 giugno 2009 12:39
Tranquillo Giacomo, è un piacere per me risponderti!
Intanto c'è da precisare che io ti posso parlare della Assemblee di Dio in Italia, che comunque rappresentano la più grande fetta dei pentecostali nel nostro Paese.
Ogni comunità è più o meno libera di strutturare l'ordine del culto domenicale a seconda delle proprie esigenze anche se gli elementi devono esserci tutti.
Intanto c'è una apertura del culto, con qualche cantico e una preghiera di apertura da parte del pastore. Dopo questo c'è un momento dedicato alla preghiera comunitaria in cui tutta la comunità si raccoglie in preghiera e chi si sente può elevare una preghiera pubblica. Poi c'è il momento delle testimonianze, ovvero chi si sente di ringraziare Dio pubblicamente per qualche benedizione, o qualcosa che Dio ha fatto, o leggere un salmo, si alza in piedi e lo espone alla chiesa (Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione. I Corinzi 14:26). POi viene il momento che consideriamo più importante, ovvero al predicazione della Parola di Dio. Poi il culto finisce dopo una preghiera di chiusura.
HYUNDAY1982
00sabato 6 giugno 2009 14:32
Re:
ADioLaGloria, 06/06/2009 12.39:
Tranquillo Giacomo, è un piacere per me risponderti!
Intanto c'è da precisare che io ti posso parlare della Assemblee di Dio in Italia, che comunque rappresentano la più grande fetta dei pentecostali nel nostro Paese.
Ogni comunità è più o meno libera di strutturare l'ordine del culto domenicale a seconda delle proprie esigenze anche se gli elementi devono esserci tutti.
Intanto c'è una apertura del culto, con qualche cantico e una preghiera di apertura da parte del pastore. Dopo questo c'è un momento dedicato alla preghiera comunitaria in cui tutta la comunità si raccoglie in preghiera e chi si sente può elevare una preghiera pubblica. Poi c'è il momento delle testimonianze, ovvero chi si sente di ringraziare Dio pubblicamente per qualche benedizione, o qualcosa che Dio ha fatto, o leggere un salmo, si alza in piedi e lo espone alla chiesa (Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione. I Corinzi 14:26). POi viene il momento che consideriamo più importante, ovvero al predicazione della Parola di Dio. Poi il culto finisce dopo una preghiera di chiusura.
Ma è vero che vi dovete sedere maschi con i maschi è femmine con le femmine,è che queste devono portare durante la funzione il copricapo?
ADioLaGloria
00sabato 6 giugno 2009 14:47
Ma è vero che vi dovete sedere maschi con i maschi è femmine con le femmine,è che queste devono portare durante la funzione il copricapo?
Sì, è vero. La questione dei "maschi con maschi" e "femmine con femmine" non è una questione dottrinale, quanto più una questione etica e poi non è una imposizione (è importante considerare che nulla è imposto in chiesa). La questione del copricapo, comunemente chiamato velo, è invece un fatto dottrinale. L'apostolo Paolo dice:
"Ogni donna che prega o profetizza senza avere il capo coperto fa disonore al suo capo, perché è come se fosse rasa. Perché se la donna non ha il capo coperto, si faccia anche tagliare i capelli! Ma se per una donna è cosa vergognosa farsi tagliare i capelli o radere il capo, si metta un velo...Perciò la donna deve, a causa degli angeli, avere sul capo un segno di autorità...Giudicate voi stessi: è decoroso che una donna preghi Dio senza avere il capo coperto?" (1 Cor. 11). Alcuni rtengono questa una "pratica superata", ma non lo è affatto. Una pratica può considerarsi SUPERATA quando il motivo per cui viene messa in atto non è più valido. Ma i motivi che l'apostolo Paolo riporta riguarda al velo sono ancora più che validi oggi: una questione di differenza di ruoli tra uomo e donna (la donna ha la stessa dignità davanti a Dio, gli stessi diritti davanti allo Stato, ma cristianamente dovrebbe avere RUOLI differenti, per esempio non predica)e poi dice "a motivo degli angeli" (v. 10) che non mi sembra certo un motivo che svanisce con il tempo. Per questo le sorelle, nelle nostre comunità (ovviamente anche questo senza imposizione) mettono il velo (e possibilmente la gonna).
operman
00sabato 6 giugno 2009 14:57
Re:
ADioLaGloria, 06/06/2009 14.47:
Sì, è vero. La questione dei "maschi con maschi" e "femmine con femmine" non è una questione dottrinale, quanto più una questione etica e poi non è una imposizione (è importante considerare che nulla è imposto in chiesa).
La Bibbia dà delle indicazioni su come devono essere tenute le adunanze.
Osservare queste indicazioni può renderle più efficaci e osservarli non viene considerata imposizione.
1 Corinti 14:40 Ma ogni cosa abbia luogo decentemente e secondo disposizione.
ADioLaGloria, 06/06/2009 14.47:
La questione del copricapo, comunemente chiamato velo, è invece un fatto dottrinale. L'apostolo Paolo dice:
"Ogni donna che prega o profetizza senza avere il capo coperto fa disonore al suo capo, perché è come se fosse rasa. Perché se la donna non ha il capo coperto, si faccia anche tagliare i capelli! Ma se per una donna è cosa vergognosa farsi tagliare i capelli o radere il capo, si metta un velo...Perciò la donna deve, a causa degli angeli, avere sul capo un segno di autorità...Giudicate voi stessi: è decoroso che una donna preghi Dio senza avere il capo coperto?" (1 Cor. 11). Alcuni rtengono questa una "pratica superata", ma non lo è affatto. Una pratica può considerarsi SUPERATA quando il motivo per cui viene messa in atto non è più valido. Ma i motivi che l'apostolo Paolo riporta riguarda al velo sono ancora più che validi oggi: una questione di differenza di ruoli tra uomo e donna (la donna ha la stessa dignità davanti a Dio, gli stessi diritti davanti allo Stato, ma cristianamente dovrebbe avere RUOLI differenti, per esempio non predica)e poi dice "a motivo degli angeli" (v. 10) che non mi sembra certo un motivo che svanisce con il tempo. Per questo le sorelle, nelle nostre comunità (ovviamente anche questo senza imposizione) mettono il velo (e possibilmente la gonna).
In questo campo siamo molto simili.
Anche le donne TdG usano il copricapo in certe occasioni, come la gonna alle adunanze.
Anche per il copricapo, in quanto disposizione della Parola di Dio, vale quanto detto in precedenza.
HYUNDAY1982
00sabato 6 giugno 2009 14:58
Re:
ADioLaGloria, 06/06/2009 14.47:
Ma è vero che vi dovete sedere maschi con i maschi è femmine con le femmine,è che queste devono portare durante la funzione il copricapo?
Sì, è vero. La questione dei "maschi con maschi" e "femmine con femmine" non è una questione dottrinale, quanto più una questione etica e poi non è una imposizione (è importante considerare che nulla è imposto in chiesa). La questione del copricapo, comunemente chiamato velo, è invece un fatto dottrinale. L'apostolo Paolo dice:
"Ogni donna che prega o profetizza senza avere il capo coperto fa disonore al suo capo, perché è come se fosse rasa. Perché se la donna non ha il capo coperto, si faccia anche tagliare i capelli! Ma se per una donna è cosa vergognosa farsi tagliare i capelli o radere il capo, si metta un velo...Perciò la donna deve, a causa degli angeli, avere sul capo un segno di autorità...Giudicate voi stessi: è decoroso che una donna preghi Dio senza avere il capo coperto?" (1 Cor. 11). Alcuni rtengono questa una "pratica superata", ma non lo è affatto. Una pratica può considerarsi SUPERATA quando il motivo per cui viene messa in atto non è più valido. Ma i motivi che l'apostolo Paolo riporta riguarda al velo sono ancora più che validi oggi: una questione di differenza di ruoli tra uomo e donna (la donna ha la stessa dignità davanti a Dio, gli stessi diritti davanti allo Stato, ma cristianamente dovrebbe avere RUOLI differenti, per esempio non predica)e poi dice "a motivo degli angeli" (v. 10) che non mi sembra certo un motivo che svanisce con il tempo. Per questo le sorelle, nelle nostre comunità (ovviamente anche questo senza imposizione) mettono il velo (e possibilmente la gonna).
Grazie per la tua risposta, è per aver soddisfatto una delle mie curiosità
non volendo entrare a fondo con la questione del copricapo che andremo fuori discussione se mai si può aprire una nuova discussione.
Ma vorrei sapere invece altre cose su gli ADI.
Per esempio: Gli Anziani da voi come vengono nominati tali è qual è il loro compito?
Seabiscuit
00sabato 6 giugno 2009 15:59
i pentecostali sono una ramificazione (non mi viene un altra parola, scusa) degli evangelisti?
cioè, se non erro, ci sono vari gruppi di evangelisti.
Li potresti elencare se li conosci? Poi mi interesserebbe sapere da cosa si distinguono dottrinalmente l'uno dall'altro.
grazie fin d'ora
ADioLaGloria
00sabato 6 giugno 2009 19:55
Gli Anziani da voi come vengono nominati tali è qual è il loro compito?
Beh, la domanda è molto interessante. Nella nostre chiese esiste il "Consiglio di Chiesa", formato dal Pastore e da due anziani. Il pastore viene incaricato dal Consiglio di zona, formato da alcuni pastori della regione, ed ogni 2 anni in chiesa si fa una riunione nella quale la chiesa riconferma la fiducia al Pastore. Per quanto riguarda gli anziani di chiesa vengono eletti direttamente dalla chiesa, ma devono rispondere a certe caratteristiche. Ad esempio devono essere battezzati, avere una buona testimonianza, non essere convertiti da poco, ecc...
ADioLaGloria
00sabato 6 giugno 2009 20:05
i pentecostali sono una ramificazione (non mi viene un altra parola, scusa) degli evangelisti?
Intanto scusate se non riesco a ripondere sempre con molta velocità! Allora i gruppi "evangelici" sono ad esempio i pentecostali, i metodisti o i battisti. Per quanto riguarda i pentecostali occorre precisare una cosa: il "MOvimento Pentecostale" nasce ad inizio secolo, ma la dottrina pentecostale è sempre esistita. Sempre, dall'inizio del cristianesimo, sono esistiti fedeli che seguirono la dottrina pentecostale, solo che nel '900 ci fu una vera e propria esplosione che passò con il nome di "Risveglio Pentecostale". Appunto non nascita, ma risveglio. Per quanto riguarda il termine evangelico, serve a descrivere gruppi che fanno della Bibbia, il Vangelo appunto, l'unica regola di fede e di condotta. Ad esempio la Chiesa Cattolica, oltre alla Bibbia (che segue ben poco) ha la tradizione e il pontificato. Gli evangelici hanno solamente il Vangelo. Nonostante nel mondo evangelico esistano differenze dottrinali, ci sono degli elementi comuni che risalgono ancora alla riforma protestante del 1500: la salvezza si ottiene solo per grazia mediante la fede nel sacrificio di Gesù, e non per opere. (questo è, per esempio, un principio comune). Oppure che il battesimo va effettuato in età adulta, dal momento che uno sceglie liberamente di accetare Gesù. O ancora che si rifiuta la venerazione di immagini, statue, Madonne e santi. La divinità di Gesù e dello Spirito Santo (e quindi la Trinità).
Alyno
00sabato 6 giugno 2009 20:15
Re:
Oppure che il battesimo va effettuato in età adulta
,
Anche da voi il battesimo avviene per immersione completa?Dove avviene,nei vostri luoghi di culto?
HYUNDAY1982
00sabato 6 giugno 2009 23:48
Re: Re:
Alyno, 06/06/2009 20.15:
Oppure che il battesimo va effettuato in età adulta
,
Anche da voi il battesimo avviene per immersione completa?Dove avviene,nei vostri luoghi di culto?
Si in questo sono simili a noi!
per quanto riguarda il luogo hanno nelle loro chiese una piccola piscina; anche se anni fa dalle mie parti si battezano a mare.
Al meno avviene questo qui da me!