matrimonio

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
raffy23
00venerdì 29 aprile 2011 22:05
Cari fratelli posso chiedervi se c'è un limite di tempo fra il fidanzamento e il matrimonio?perchè [SM=g2037509] alcune sorelle mi stanno confondendo ho paura di non fare le cose appropriate!!!
(SimonLeBon)
00venerdì 29 aprile 2011 22:09
Re:
raffy23, 29.04.2011 22:05:

Cari fratelli posso chiedervi se c'è un limite di tempo fra il fidanzamento e il matrimonio?perchè [SM=g2037509] alcune sorelle mi stanno confondendo ho paura di non fare le cose appropriate!!!



Non c'è nessun limite scritto o prestabilito.
La decenza e le circostanze dovrebbero dettare i limiti da caso a caso.

Simon
viceadmintdg2
00venerdì 29 aprile 2011 22:09
Ciao Raffy, i dubbi di questo genere dovresti chiarirli parlando con gli anziani della tua congregazione.
Come spiega il regolamento, prima di continuare a scrivere sul forum dovresti fare una breve presentazione di te nella cartella delle presentazioni:

testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/cartella.aspx?id...

raffy23
00venerdì 29 aprile 2011 22:22
mi sono presentata =) cmq il problema è che ne ho parlato con gli anziani ma quelli di sala mia danno opinioni diverse rispetto a quelli della sala del mio fidanzato forse mi sto solo preoccupando per niente [SM=g27995]
Amalia 52
00venerdì 29 aprile 2011 22:35
Re:
raffy23, 29.04.2011 22:05:

Cari fratelli posso chiedervi se c'è un limite di tempo fra il fidanzamento e il matrimonio?perchè [SM=g2037509] alcune sorelle mi stanno confondendo ho paura di non fare le cose appropriate!!!



Se conosci bene il tuo futuro coniuge,o lo conoscevi già bene prima del fidanzamento,non c'è niente da obiettare nel'avere il desiderio di arrivare al matrimonio..Personalmente sono del parere che chi decide quando è il momento di sposarsi,sono la coppia di sposi e non le sorelle della congregazione...

Ho trovato utile questo commento di Domande dai lettori.

Una volta fidanzati, è legittimo che i due cristiani e gli altri si aspettino che si arrivi al matrimonio. Gesù avvertì: “La vostra parola Sì significhi Sì, il vostro No, No”. (Matteo 5:37) I cristiani che si fidanzano devono avere intenzioni serie. In casi rari, comunque, un cristiano fidanzato può scoprire qualcosa di serio che non era stato menzionato o che era stato nascosto prima del fidanzamento. Può riguardare un episodio importante del passato dell’altra persona, forse anche azioni immorali o criminose. Il cristiano che apprende un fatto del genere deve decidere cosa intende fare. Forse i due possono discutere a fondo della questione e decidere di rimanere fidanzati. Oppure possono decidere di comune accordo di sciogliere il fidanzamento. Benché si tratti di una questione privata — non di qualcosa in cui gli altri debbano intromettersi o cercare di sindacare o giudicare — è una decisione molto seria. D’altro canto può darsi che la persona che viene a conoscenza di un fatto grave si senta personalmente spinta a rompere il fidanzamento, anche se l’altra non è d’accordo. — Vedi “Domande dai lettori” nella Torre di Guardia del 15 giugno 1976.

Fonte:w 15/8/99
Amalia 52
00venerdì 29 aprile 2011 22:45
Poni un buon fondamento per il tuo matrimonio


“Chi di voi volendo costruire una torre”, chiese Gesù, “non si mette prima a sedere e non calcola la spesa, per vedere se ha abbastanza per completarla? Altrimenti, potrebbe gettare il fondamento ma non essere in grado di finirla”. (Luca 14:28, 29) Lo stesso principio si applica al matrimonio. Poiché Dio considera il matrimonio un’unione per tutta la vita, la scelta del proprio compagno non dovrebbe certo essere affrettata. E accertati di essere tu stesso pronto a finire quello che hai iniziato. Anche il fidanzamento non è qualche cosa da prendere alla leggera, come un gioco. Giocare coi sentimenti altrui è uno sport crudele e le ferite e sofferenze emotive che provoca possono durare a lungo. — Proverbi 10:23; 13:12.

I giovani prudenti che desiderano sposarsi fanno bene ad ascoltare il consiglio delle persone anziane, specialmente di chi ha mostrato di avere a cuore i loro interessi. Giobbe 12:12 ce ne ricorda l’importanza chiedendo: “Non c’è sapienza fra gli anziani e intendimento nella lunghezza dei giorni?” Ascolta la voce dell’esperienza. Soprattutto: “Confida in Geova con tutto il tuo cuore e non t’appoggiare al tuo proprio intendimento. In tutte le tue vie riconoscilo, ed egli stesso renderà diritti i tuoi sentieri”. — Proverbi 3:5, 6.
raffy23
00sabato 30 aprile 2011 12:06
[SM=g7474] [SM=g1861208]
(SimonLeBon)
00sabato 30 aprile 2011 12:31
Re:
Amalia 52, 29.04.2011 22:45:

Pony un buon fondamento per il tuo matrimonio
...



Gira e rigira, si parla sempre di Sea! [SM=x1408447]

Simon
Amalia 52
00sabato 30 aprile 2011 12:39
Re: Re:
(SimonLeBon), 30.04.2011 12:31:



Gira e rigira, si parla sempre di Sea! [SM=x1408447]

Simon



Ma lui non è un PONY! E' un cavallo... [SM=x1408447]
torlok
00giovedì 5 maggio 2011 16:09
Cara Raffy.......quanto potrei dire......non siamo molto lontani sai? Penso di conoscere mooolto bene la tua congr. ma la risposta ti è già stata data dalla cara sorella Amalia......Forza sorellina, ma ti posso dare un consiglio da fratello adulto? Non abbiate troppa fretta perfavore!!! Sei davvero giovane, e i consigli scritturali molte volte vengono letti e basta....considerateli assieme, tu e lui, anche senza vedervi, per telefono, scrivendovi o davanti ad un fratello o una sorella maturi. Soppesate tutte le possibilità.....è un passo da gigante il matrimonio, e bisogna onorarlo nel tempo! Scusa per il mio consiglio esuberante, ma la mia esperienza ha da insegnare a molti.....

Ciao
Amalia 52
00giovedì 5 maggio 2011 18:02
Per esperienza personale posso dire che molto dipende dalla maturità di entrambi.Due persone possono essere anche abbastanza giovani e avere un matrimonio felice..Non credo alla frase tipo"Piu' anni hai quando ti sposi,meglio è"Un matrimonio felice non dipende dall'età dei coniugi,ma come già detto,dalla maturità spirituale e il senso di responsabilità di entrambi davanti a Geova...I problemi vengono quando non si mettono in pratica i consigli di Geova nel matrimonio,e quando altri si immischiano nella loro vita privata...Se 2 persone si amano veramente,nessun litigio e nessuna intromissione esterna potrà separarli..Non bisogna sposarsi solo per andar via di casa.Questo non è il giusto motivo...Ecco perchè molti matrimoni falliscono.Pensano che sposandosi sono piu' liberi e invece si accorgono che devono lo stesso rendere conto a qualcuno delle proprie azioni,e allora iniziano i guai..Sapere cosa comporta avere una famiglia,aiuta a non fare del matrimonio una favola dove tutto fila sempre bene.Si puo' dire che un matrimonio è riuscito bene,se la coppia con il tempo ha mostrato di saper affrontare qualsiasi problema possa sorgere nella loro vita,senza usare mai la frase:"Se vuoi,puoi anche chiedere il divorzio."A quel punto,la mente comincia a non ragionare piu'e se non si è disposti a chiedere scusa e cambiare rotta,si va alla deriva in tutti i sensi....Specialmente nei tempi difficili in cui viviamo,Satana cerca di disgregare le famiglie anche dentro l'organizzazione di Geova.Se riesce nel suo intendo,riesce a mettere problemi nelle congregazioni,visto che è formata nella maggior parte da famiglie....Non facciamogli il favore di fargliela vincere...Abbiamo tutte le armi a disposizione per combattere la guerra contro di lui.Impariamo a usarle!
torlok
00giovedì 5 maggio 2011 18:07
Parole sante Amalia.....parole sante.....

[SM=g1861209]

L'esperienza insegna.....che Geova ha sempre ragione!
.Piero:
00venerdì 6 maggio 2011 09:17
In un altro thread mi è stato detto che voi considerate come "matrimonio" solo quello civile.
In tal caso, davanti a Dio non esiste cerimonia che impegni gli sposi alla fedeltà e all'assistenza. Quindi secondo il vostro credo non esiste un matrimonio "religioso". Se così fosse, si potrebbero avere anche rapporti sessuali con la donna che hai deciso di tenere per tutta la vita, in qualsiasi momento.
Giandujotta.50
00venerdì 6 maggio 2011 09:26
Re:
.Piero:, 06/05/2011 09.17:

In un altro thread mi è stato detto che voi considerate come "matrimonio" solo quello civile.
In tal caso, davanti a Dio non esiste cerimonia che impegni gli sposi alla fedeltà e all'assistenza. Quindi secondo il vostro credo non esiste un matrimonio "religioso". Se così fosse, si potrebbero avere anche rapporti sessuali con la donna che hai deciso di tenere per tutta la vita, in qualsiasi momento.




se non ricordo male nell'altra discussione è stato detto che non esiste un rito particolare, se non lo scambio degli anelli e la formula "io prendo te ecc..." se questo possiamo definirlo rito.
Nella cerimonia ufficiata dal ministro autorizzato dallo stato vengono letti gli articoli del Codice Civile che riguardano la famiglia, diritti e doveri, insieme a quelle che sono le disposizioni divine per la famiglia così come sono esposte nelle scritture. Dopo di che se gli sposi sono d'accordo pronunciano il loro "Si" e firmano i documenti.

Ora non so cosa intendi per matrimonio religioso...ma spero di averti chiarito la "formula" con cui si celebrano i matrimoni nella sala del regno dei tdG
gordon62
00venerdì 6 maggio 2011 09:35
Re:
.Piero:, 06/05/2011 09.17:

In un altro thread mi è stato detto che voi considerate come "matrimonio" solo quello civile.
In tal caso, davanti a Dio non esiste cerimonia che impegni gli sposi alla fedeltà e all'assistenza. Quindi secondo il vostro credo non esiste un matrimonio "religioso". Se così fosse, si potrebbero avere anche rapporti sessuali con la donna che hai deciso di tenere per tutta la vita, in qualsiasi momento.



Ti è stato già detto che nel momento che due persone promettono davanti a Dio (anche se non sono fisicamente in un determinato luogo di culto) e davanti agli uomini la loro intenzione di unirsi in matrimonio, questo già basta a considerare il loro matrimonio valido a tutti gli effetti e vincolato dai diritti-doveri espressi nella parola di Dio.





raffy23
00domenica 8 maggio 2011 21:36
posso porre una domanda? ma per quanto riguarda i fuochi d'artificio è vero che non possiamo spararli al ricevimento???
Amalia 52
00domenica 8 maggio 2011 21:42
Fuochi d’artificio: un’esplosione di colori

ALLE feste di paese come alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi, non è festa se non ci sono i fuochi d’artificio. Negli Stati Uniti queste sfavillanti esplosioni di luce commemorano la Festa dell’Indipendenza, in Francia la Presa della Bastiglia e a Capodanno illuminano il cielo di quasi tutte le grandi città del mondo.
Ma quand’è che ebbero inizio gli spettacoli pirotecnici? E cosa ci vuole per realizzare queste esplosioni di colori?

Una tradizione orientale

In genere gli storici concordano nel dire che i fuochi d’artificio furono inventati dai cinesi verso il X secolo dell’era volgare, quando si scoprì che miscelando salnitro (nitrato di potassio) con zolfo e carbone si produce un composto esplosivo. A portare questa invenzione in Europa furono esploratori occidentali, come Marco Polo, o forse mercanti arabi; quello che è certo è che già nel XIV secolo nel Vecchio Continente si allestivano grandiosi spettacoli pirotecnici.
Ma quella stessa polvere capace di creare bei giochi di luce cambiò il corso della storia in Europa. Uomini d’armi la usarono per lanciare proiettili di piombo, per far saltare in aria mura di castelli e per rovesciare governi, ed essa divenne nota come polvere da sparo. “Nel corso del Medioevo in Europa”, afferma l’Encyclopædia Britannica, “i fuochi d’artificio si diffusero verso occidente di pari passo con gli esplosivi per uso militare, . . . ed era l’artificiere militare che doveva organizzare spettacoli pirotecnici per festeggiare la vittoria e la pace”.
Nel frattempo, a quanto pare, i cinesi non si interessavano molto ai possibili usi militari della polvere da sparo. Nel XVI secolo Matteo Ricci, gesuita italiano che andò come missionario in Cina, scriveva: “I cinesi non sono esperti nell’uso delle armi da fuoco e dell’artiglieria, che nelle loro guerre adoperano solo raramente. Il salnitro, invece, viene usato a profusione per fare fuochi d’artificio in occasione di giochi pubblici e nei giorni di festa. Ai cinesi piacciono molto tali spettacoli . . . La loro abilità nel produrre fuochi d’artificio è davvero straordinaria”.

I segreti dello spettacolo

Non c’è dubbio che, nei primi tempi, fabbricare diversi tipi di fuochi d’artificio richiedeva sia abilità che coraggio. Si scoprì che i granuli grossi di polvere da sparo bruciano in maniera relativamente lenta, mentre quelli fini bruciano in maniera esplosiva. Sigillando un’estremità di un pezzo di bambù o di un tubo di carta e riempiendone la base di granuli grossi di polvere da sparo furono creati i primi razzi. Quando la polvere da sparo veniva accesa, i gas prodotti si espandevano rapidamente e venivano espulsi dall’estremità aperta del tubo, scagliando il razzo nel cielo. (Oggi si sfrutta lo stesso principio per portare gli astronauti nello spazio). La parte alta del razzo era piena di polvere da sparo in granuli più piccoli: in questo modo, se tutto andava bene, il razzo esplodeva quando era più o meno al culmine della sua traiettoria.
La tecnologia dei fuochi d’artificio non è cambiata molto col passare dei secoli. Ad ogni modo, ci sono stati dei miglioramenti. All’inizio gli orientali sapevano produrre solo fuochi bianchi o dorati. Gli italiani aggiunsero il colore. All’inizio del XIX secolo gli italiani scoprirono che, se si aggiungeva clorato di potassio alla polvere da sparo, la miscela bruciava sviluppando un calore sufficiente a vaporizzare i metalli, e colorava la fiamma. Oggi per produrre una luce rossa si aggiunge carbonato di stronzio. Per una luce brillante bianca si usano titanio, alluminio e magnesio, per il blu i composti del rame, per il verde i nitrati di bario e per il giallo una miscela che contiene ossalato di sodio.
I computer hanno aggiunto un’altra dimensione agli spettacoli pirotecnici. Anziché accendere manualmente gli inneschi, i tecnici possono programmare dei computer perché li accendano elettricamente nell’istante desiderato, facendo esplodere i fuochi d’artificio a ritmo di musica.

Fuochi d’artificio e religione

Come osservò il missionario gesuita Matteo Ricci, in Cina i fuochi d’artificio erano parte integrante delle feste religiose. La rivista Popular Mechanics spiega che i fuochi d’artificio furono “inventati dai cinesi per scacciare i demoni a Capodanno e in altre occasioni cerimoniali”. Un libro che prende in esame festività e usanze di varie religioni afferma: “Sin dall’antichità i pagani portavano fiaccole e accendevano falò in occasione delle loro grandi feste religiose. Fu quindi naturale aggiungere alle feste le spettacolari luci colorate e in movimento dei fuochi d’artificio”. — Howard V. Harper, Days and Customs of All Faiths.

Poco dopo l’adozione dei fuochi d’artificio da parte della cristianità, per gli artificieri fu scelta una santa patrona. Un’enciclopedia spiega: “Si dice che il padre [di S. Barbara] la rinchiuse in una torre e poi la uccise perché era diventata cristiana. Egli fu incenerito da un fulmine, e fu così che S. Barbara divenne la patrona di coloro che fabbricano e usano armi da fuoco e fuochi d’artificio”. — The Columbia Encyclopedia.

Non si bada a spese

Sembra che alle feste, religiose e no, la gente non si stanchi mai dei fuochi d’artificio, che vorrebbe sempre più grandi e più spettacolari. Descrivendo uno spettacolo pirotecnico allestito in Cina nel XVI secolo, Ricci scrisse: “Quando mi trovavo a Nanchino assistei a uno spettacolo pirotecnico con cui si festeggiava il primo mese dell’anno, la più importante festività locale, e in quell’occasione calcolai che consumarono una tale quantità di polvere che sarebbe bastata a condurre per vari anni una guerra di discrete dimensioni”. A proposito dei costi di questo spettacolo, disse: “Sembra che quando si tratta di fuochi d’artificio non si badi a spese”.
Sono passati secoli, ma le cose non sono cambiate molto. Nel 2000, durante un unico spettacolo allestito sopra l’Harbour Bridge di Sydney, furono fatte esplodere una ventina di tonnellate di fuochi d’artificio per intrattenere un milione o più di spettatori raccolti nella zona del porto. Nello stesso anno, negli Stati Uniti, sono state usate quasi 70.000 tonnellate di fuochi d’artificio con una spesa di 625 milioni di dollari. Non c’è dubbio che i fuochi d’artificio continuano ad affascinare persone di molte culture, così che si può ancora dire: “Sembra che quando si tratta di fuochi d’artificio non si badi a spese”.

Fonte:g 8/2/04
raffy23
00domenica 8 maggio 2011 21:50
[SM=g2037509] ok tradotto non si possono sparare [SM=g8925]
admintdg3
00domenica 8 maggio 2011 21:53
Re:
raffy23, 08/05/2011 21.50:

[SM=g2037509] ok tradotto non si possono sparare [SM=g8925]




Io eviterei di dire "non si possono", come se fosse un divieto: noi ragioniamo sui princìpi e agiamo di conseguenza, eventualmente non volendo...non "non potendo".
In ogni caso l'articolo non si sbilancia troppo, io farei ulteriori ricerche.
raffy23
00domenica 8 maggio 2011 21:57
giusto [SM=g7393] sorry!!!! [SM=g7401] mi è sfuggito
(garoma)
00lunedì 9 maggio 2011 08:40

Giustamente lo svegliatevi del 2004 non entra affatto nel merito dell’uso se lecito o meno, perché come in tante altre cose è la coscienza cristiana addestrata secondo i principi biblici che deve guidarci.

Poniamoci alcune domande:

Normalmente in quali occasioni vengono utilizzati i fuochi d’artificio?
Compleanni, onomastici, ultimo dell’anno, feste di liberazioni, festività nazionalistiche e così via.

Sono pericolosi?
E’ noto a tutti la loro pericolosità e i danni che ogni anno arrecano inoltre, è dimostrato che anche il solo respirare i loro fumi è dannoso ai polmoni e agli occhi Oggi per produrre una luce rossa si aggiunge carbonato di stronzio. Per una luce brillante bianca si usano titanio, alluminio e magnesio, per il blu i composti del rame, per il verde i nitrati di bario e per il giallo una miscela che contiene ossalato di sodio.

Vuol dire questo che i cristiani non possono usarli?
Se cosi fosse alla trentaduesima classe Il fratello Schroeder non avrebbe rassomigliato la classe dei missionari a grandi fuochi d’artificio che avrebbero diffuso la loro luce nei quattro canti della terra, nei cinquantaquattro Paesi nei quali sarebbero stati mandati (w59 15/11)

Ogni cristiano deve valutare gli effetti, le motivazioni e ciò che pensano gli altri, poi in tutta coscienza trarrà le sue conclusioni.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:56.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com