parabola ricco e lazzaro

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Kalillo
00venerdì 1 novembre 2019 18:59
perché?
Buonasera a tutti,

mi chiedevo, perché secondo voi Gesù, essendo il sommo insegnante,il quale sapeva usare magistralmente le parabole,nel voler rappresentare
il capovolgimento di condizione dei farisei ha utilizzato delle figure che richiamavano la credenza ellenistica dell'aldilà?

Non poteva creare nella mente di chi lo ascoltava confusione o trasmettere l'idea che, anche se non era questo l'obbiettivo principale della parabola, stesse avvallando l'esistenza di tale condizione ultra terrena?

Inoltre, i farisei erano stati influenzati di tale credenza?

Grazie a tutti coloro che vorranno rispondere.
Aquila-58
00venerdì 1 novembre 2019 19:16
Re: perché?
Kalillo, 01/11/2019 18.59:

Buonasera a tutti,

mi chiedevo, perché secondo voi Gesù, essendo il sommo insegnante,il quale sapeva usare magistralmente le parabole,nel voler rappresentare
il capovolgimento di condizione dei farisei ha utilizzato delle figure che richiamavano la credenza ellenistica dell'aldilà?

Non poteva creare nella mente di chi lo ascoltava confusione o trasmettere l'idea che, anche se non era questo l'obbiettivo principale della parabola, stesse avvallando l'esistenza di tale condizione ultra terrena?

Inoltre, i farisei erano stati influenzati di tale credenza?

Grazie a tutti coloro che vorranno rispondere.




Gesù poteva usare una credenza dell' epoca, perché no.
Ma questo non significa che l' avallasse.
Per esempio, in Matteo 18:17 Gesù dice che chi non ascolta la Congregazione, deve essere trattato come gli esattori di tasse e i pagani.
Persone che gli ebrei odiavano, ma Gesù certamente no


claudio2018
10venerdì 1 novembre 2019 19:44
Re: perché?
Kalillo, 01/11/2019 18.59:

Buonasera a tutti,

mi chiedevo, perché secondo voi Gesù, essendo il sommo insegnante,il quale sapeva usare magistralmente le parabole,nel voler rappresentare
il capovolgimento di condizione dei farisei ha utilizzato delle figure che richiamavano la credenza ellenistica dell'aldilà?

Non poteva creare nella mente di chi lo ascoltava confusione o trasmettere l'idea che, anche se non era questo l'obbiettivo principale della parabola, stesse avvallando l'esistenza di tale condizione ultra terrena?

Inoltre, i farisei erano stati influenzati di tale credenza?

Grazie a tutti coloro che vorranno rispondere.

Il perché lo sa solo Gesù. Di certo dal mio punto di vista Gesu' ha usato di proposito quelle figure tenendo conto dei propri interlocutori. Proprio come quando in altri casi pronuncio' altre parabole davanti a interlocutori diversi e tenne conto di ciò che loro conoscevano così penso che in questo caso tenne conto di ciò che era familiare ai farisei . Questo di per sé potrebbe già offrire un indicazione su ciò in cui credevano i farisei che probabilmente si erano già scostati dall'escatologia biblica per spostarsi su quella ellenistica come mentalità religiosa. In effetti Gesù aveva già condannato i farisei per la loro deviazione dalla verità per cui c'è da aspettarsi che avessero deviato anche nel campo escatologico. Tuttavia Gesù tenne conto di ciò che pensavano e che era loro familiare nel scegliere quegli elementi della parabola che rappresentassero meglio di qualunque altra cosa che avrebbero potuto capire un cambiamento di condizione. Ma il fatto che Gesù abbia utilizzato quegli elementi non dimostra che li condividesse o che insegnasse la dottrina dell'oltretomba cosciente anche perché quello evidentemente non era ne il momento né la circostanza per confutare tale dottrina .

Gesù era sapiente e consapevole che quegli elementi potessero essere usati anche in futuro e da altri per sostenere una vita ultraterrena nell'aldila come infatti molti fanno ma non sorprende perché Gesù rispecchiava la personalità del padre il quale prende i saggi nella loro astuzia e a volte parlava con illustrazioni o con metafore che servivano a vagliare il cuore dei suoi ascoltatori come quando disse che chi voleva seguirlo doveva mangiare la sua carne e bere il suo sangue
Kalillo
00venerdì 1 novembre 2019 20:30
Grazie ad entrambi per le vostre risposte.

Il mio quesito è sorto non certo perché creda in un aldilà,
ma perché, visto che la Bibbia nel suo complesso insegna l'incoscienza dei morti in attesa della risurrezione, questa parabola stride parecchio, a parer mio, con il lineare e chiaro messaggio biblico.

Ciò mi ha lasciato al quanto stupito.
Aquila-58
00venerdì 1 novembre 2019 20:39
Re:
Kalillo, 01/11/2019 20.30:

Grazie ad entrambi per le vostre risposte.

Il mio quesito è sorto non certo perché creda in un aldilà,
ma perché, visto che la Bibbia nel suo complesso insegna l'incoscienza dei morti in attesa della risurrezione, questa parabola stride parecchio, a parer mio, con il lineare e chiaro messaggio biblico.

Ciò mi ha lasciato al quanto stupito.




Geova, nella Bibbia, ha permesso a Paolo di citare perfino dei poeti greci come Arato e Cleante (Atti 17:28), non c' è quindi tanto da meravigliarsi

Ciao

johnny01
00venerdì 1 novembre 2019 20:42
Presa letteralmente, il racconto significherebbe che coloro che godono del favore divino potrebbero tutti trovar posto nel seno di un uomo, Abraamo; che l’acqua sulla punta di un dito non evaporerebbe tra le fiamme dell’Ades; che una semplice goccia d’acqua potrebbe recare sollievo a chi vi patisce le pene.
È impossibile che sia letterale.
claudio2018
00venerdì 1 novembre 2019 21:10
johnny01, 01/11/2019 20.42:

Presa letteralmente, il racconto significherebbe che coloro che godono del favore divino potrebbero tutti trovar posto nel seno di un uomo, Abraamo; che l’acqua sulla punta di un dito non evaporerebbe tra le fiamme dell’Ades; che una semplice goccia d’acqua potrebbe recare sollievo a chi vi patisce le pene.
È impossibile che sia letterale.

Sono comunque argomenti che penso un immortalista trovi deboli considerando il riferimento di Gesù espresso con figure iperboliche ma reale nella sua essenza
geremia60(2019)
00venerdì 1 novembre 2019 21:15
Re: perché?
Kalillo, 01/11/2019 18.59:

Buonasera a tutti,

mi chiedevo, perché secondo voi Gesù, essendo il sommo insegnante,il quale sapeva usare magistralmente le parabole,nel voler rappresentare
il capovolgimento di condizione dei farisei ha utilizzato delle figure che richiamavano la credenza ellenistica dell'aldilà?

Non poteva creare nella mente di chi lo ascoltava confusione o trasmettere l'idea che, anche se non era questo l'obbiettivo principale della parabola, stesse avvallando l'esistenza di tale condizione ultra terrena?

Inoltre, i farisei erano stati influenzati di tale credenza?

Grazie a tutti coloro che vorranno rispondere.



se è per questo io pure uso a volte aspetti mitologici per render e una idea, e in una certa misura capita a tutti.

E l'idea presentata da Cristo è geniale

Il ricco rappresentava i farisei e Abraamo e lazzaro Dio e il figlio nello stesso luogo lo sheol separati da una vorágine un vuoto. I farisei per Cristo stavano già morti come sepolcri imbiancati, e Gesu per i farisei era come morto, essi tormentandosi di vederlo nel favore di Dio, ed erano irriducibili in quanto anche se qualcuno dei morti sarebbe risorto non avrebbero creduto... nel vero senso della parola, mi spiego:

La scena non é reale é figurativa ,l acqua rappresenta le parole di vita del Cristo. Se si sarebbero visti morti nella geenna il loro non sarebbe stato un vero pentimento, ma ipocrisia, opportunismo, prendendo da Cristo dalla sua parola solo una goccia..ma una goccia non poteva di certo spegnere la condanna nella geenna che significa la morte eterna , poichè quella goccia non è, sarebbe stata credibile, e quindi sufficiente a liberarli dalla condanna; perchè conforme alla loro ipocrisia già da viventi, per questo motivo definibili sepolcri imbiancati..




(SimonLeBon)
00venerdì 1 novembre 2019 21:24
Re: perché?
Kalillo, 01/11/2019 18:59:

Buonasera a tutti,

mi chiedevo, perché secondo voi Gesù, essendo il sommo insegnante,il quale sapeva usare magistralmente le parabole,nel voler rappresentare
il capovolgimento di condizione dei farisei ha utilizzato delle figure che richiamavano la credenza ellenistica dell'aldilà?

Non poteva creare nella mente di chi lo ascoltava confusione o trasmettere l'idea che, anche se non era questo l'obbiettivo principale della parabola, stesse avvallando l'esistenza di tale condizione ultra terrena?

Inoltre, i farisei erano stati influenzati di tale credenza?

Grazie a tutti coloro che vorranno rispondere.



Caro Kalillo,

certamente Gesu' poteva usare altre immagini o spiegarle in modo piu' ampio, tuttavia il testo del NT è quello che abbiamo e conosciamo tutti: con quello dobbiamo "venire a patti" e trovare le nostre spiegazioni.

Per quanto abbia un sapore ellenistico, il racconto è chiaramente simbolico.

Simon
(SimonLeBon)
00venerdì 1 novembre 2019 21:25
Re:
Kalillo, 01/11/2019 20:30:

Grazie ad entrambi per le vostre risposte.

Il mio quesito è sorto non certo perché creda in un aldilà,
ma perché, visto che la Bibbia nel suo complesso insegna l'incoscienza dei morti in attesa della risurrezione, questa parabola stride parecchio, a parer mio, con il lineare e chiaro messaggio biblico.

Ciò mi ha lasciato al quanto stupito.



Il messaggio biblico purtroppo no è sempre lineare, tuttavia in questo caso volerci leggere un riferimento all'aldilà mi pare una chiara forzatura.

Simon
Angelo Serafino53
00venerdì 1 novembre 2019 21:35
I farisei hanno di sicuro capito al volo l'argomento rispetto a noi.

Tante bibbie introducono luca 16 riconoscendola come "LA PARABOLA DEL RICCO EPULONE"

Mentre per noi è solo una parabola, per i farisei era una cosa in più, una credenza religiosa (stando a Giuseppe Flavio antichità Giudaiche).

una parabola ricca di significato:

la legge e i profeti erano arrivati al capolinea
e che tutto si sarebbe ribaltato con la svolta al "regno dei cieli",

i protagonisti non sarebbero più stati loro ma la gente comune come Pietro Giovanni, uomini disprezzati dal ceto alto come i farisei.

Secondo me, quello che faceva notizia a quei tempi era lo scontro Farisei-Gesù e che Gesù li faceva zittire.

i farisei con gli scribi avevano una conoscenza straordinaria dell'ebraismo era il massimo, erano i Ravasi del tempo.
barnabino
00venerdì 1 novembre 2019 21:55
Io credo che Gesù usasse proprio questa illustrazione per deridere le loro credenze, come si suol dire era una sonora presa per il sedere...

Shalom
Anthony.Sidra
00venerdì 1 novembre 2019 23:48
Bisogna anche considerare che al epoca era molto diffuso il libro apocrifo di enoc dove troverai molta somiglianza con la parabola del ricco e il Lazzaro.
Eppure Gesù non cito mai quel libro, l'unica scrittura che può sembrare una citazione di tale opera apocrifa la trovi in ebrei dove Paolo dice che "Abele grida ancora", ma non è così....
Quindi Gesù potrebbe essere stato a conoscenza di tale testo apocrifo e potrebbe averlo usato a suo vantaggio ....
(Senza contare che ci possono essere state altre opere che non sono arrivate ai giorni nostri)
geremia60(2019)
00giovedì 27 febbraio 2020 12:28
Re:
johnny01, 01/11/2019 20.42:

Presa letteralmente, il racconto significherebbe che coloro che godono del favore divino potrebbero tutti trovar posto nel seno di un uomo, Abraamo; che l’acqua sulla punta di un dito non evaporerebbe tra le fiamme dell’Ades; che una semplice goccia d’acqua potrebbe recare sollievo a chi vi patisce le pene.
È impossibile che sia letterale.

[/POSTQUO]

Il luogo dove va il ricco non è l'ades ma la geenna dove muore corpo e anima . morte adamica in aggiunta a un secondo giudizio di morte , il rifiuto di farli risorgere i suoi stessi parenti vale per loro stessi , non serve risorgerli , già sono stati giudicati in aggiunta alla maledizione adamica per aver rigettato la risurrezione di Cristo il vero Lazzaro della storia. La parabola era rivolta ai farisei


Marco 9:45
Se il tuo piede ti fa cadere in peccato, taglialo; meglio è per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella geenna,
nella Geenna dove ci finiva il corpo con tutte e due i piedi con tutta la sua anima, la sua personalità malvagia,; non era necessariamente un luogo , ma semplicemente morire subendo per giudizio una seconda sentenza di morte oltre a quella naturale adamica


Luca 16:14
Gesù condanna l'avarizia dei farisei

I farisei, che amavano il denaro, udivano tutte queste cose e si beffavano di lui.
19 «C'era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e di bisso, e ogni giorno si divertiva splendidamente; 20 e c'era un mendicante, chiamato Lazzaro, il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto
barnabino
00giovedì 27 febbraio 2020 12:34

Il luogo dove va il ricco non è l'ades ma la geenna dove muore corpo e anima



Il testo però parla esplicitamente di ades.

Shalom
geremia60(2019)
00giovedì 27 febbraio 2020 13:17
Re:
barnabino, 27/02/2020 12.34:


Il luogo dove va il ricco non è l'ades ma la geenna dove muore corpo e anima



Il testo però parla esplicitamente di ades.

Shalom



ovvio che lo tratta in generale come luogo, poichè ci vanno entrambi , ma la distinzione è chiara, dove sta lazzaro non è un lago di fuoco in cui invece vediamo solamente il ricco; e che corrisponde a quello dell'apocalisse , .

Marco 9:45
Se il tuo piede ti fa cadere in peccato, taglialo; meglio è per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella geenna,

al presente nella geenna ci finisce pure chi è seppellito nell'ades .mentre solo alla apocalisse non abbiamo più tombe o ades per i malvagi nè la prima morte...da quel momento chi nasce e peccherà subisce come modello quello della seconda morte non essendo più per vecchiaia.





barnabino
00giovedì 27 febbraio 2020 14:10
Secondo me sia il ricco che Lazzaro sono solo simboli, ha poco senso chiedersi in che luogo fossero, Gesù usa solo immagini dell'universo immaginifico dell'epoca per un insegnamento morale sulla morte spirituale dei capi religiosi, non sulla morte letterale.

Shalom
Aquila-58
00giovedì 27 febbraio 2020 18:36
Re: Re:
geremia60(2019), 27/02/2020 13.17:



ovvio che lo tratta in generale come luogo, poichè ci vanno entrambi , ma la distinzione è chiara, dove sta lazzaro non è un lago di fuoco in cui invece vediamo solamente il ricco; e che corrisponde a quello dell'apocalisse , .

Marco 9:45
Se il tuo piede ti fa cadere in peccato, taglialo; meglio è per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella geenna,

al presente nella geenna ci finisce pure chi è seppellito nell'ades .mentre solo alla apocalisse non abbiamo più tombe o ades per i malvagi nè la prima morte...da quel momento chi nasce e peccherà subisce come modello quello della seconda morte non essendo più per vecchiaia.









Geenna - lago di fuoco - seconda morte sono la stessa cosa (Matteo 18:8-9 ; 25:41 ; Apocalisse 20:10 ; 21:8)…



barnabino, 27/02/2020 14.10:

Secondo me sia il ricco che Lazzaro sono solo simboli, ha poco senso chiedersi in che luogo fossero, Gesù usa solo immagini dell'universo immaginifico dell'epoca per un insegnamento morale sulla morte spirituale dei capi religiosi, non sulla morte letterale.

Shalom



esatto.
Il tema della parabola non è quello della condizione post mortem, secondo l' intero contesto
Ma ne abbiamo già parlato migliaia di volte

geremia60(2019)
00venerdì 28 febbraio 2020 17:59
Re:
barnabino, 27/02/2020 14.10:

Secondo me sia il ricco che Lazzaro sono solo simboli, ha poco senso chiedersi in che luogo fossero, Gesù usa solo immagini dell'universo immaginifico dell'epoca per un insegnamento morale sulla morte spirituale dei capi religiosi, non sulla morte letterale.

Shalom




Prima mal ricordai un particolare .

Per me non si doveva rivelare moralmente nulla a riguardo la condizione morale dei farisei già giudicati come amanti di ricchezze , per cui quello descritto dopo in modo immaginario, vuole solamente esprimere o rivelare le conseguenze e non propriamente la causa.

In quanto sia Lazzaro che il ricco sono morti entrambi , dunque tale morte in se stessa non è da considerare spirituale o morale ma letterale, però con un destino diverso come conseguenza di una condizione morale differente già rivelata da Cristo nel loro presente. MI spiego: Il ricco chiede che Lazzaro venga risorto e inviato .


Luca 16 . 30 Ed egli: "No, padre Abraamo; ma se qualcuno dai morti va a loro, si ravvedranno". 31 Abraamo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita"».

quell'andare da morti passava per la risurrezione e non mediante un fantasma che sarebbe stata la cosa piu logica se avevano tale credenza. Abraamo non dice no, io non lo mando, non lo risuscito a Lazzaro; ma che se uno dei morti gli si presentava..( Lazzaro) non avrebbero creduto.. . il ricco non gli chiede, manda me...auto confermando che non è degno di risurrezione .
In sintesi: Una condizione spirituale da viventi, già rivelata dunque tormentata dal fuoco acceso da Cristo, vista immaginaria ma che illustra e quindi sottintende un destino diverso, reale, non più immaginario , dove i morti per parlare ai vivi devono risorgere . Il ricco non risorge. Lazzaro si.

Aquila-58
00venerdì 28 febbraio 2020 18:05
Re: Re:
geremia60(2019), 28/02/2020 17.59:




Prima mal ricordai un particolare .

Per me non si doveva rivelare moralmente nulla a riguardo la condizione morale dei farisei già giudicati come amanti di ricchezze , per cui quello descritto dopo in modo immaginario, vuole solamente esprimere o rivelare le conseguenze e non propriamente la causa.

In quanto sia Lazzaro che il ricco sono morti entrambi , dunque tale morte in se stessa non è da considerare spirituale o morale ma letterale, però con un destino diverso come conseguenza di una condizione morale differente già rivelata da Cristo nel loro presente. MI spiego: Il ricco chiede che Lazzaro venga risorto e inviato .


Luca 16 . 30 Ed egli: "No, padre Abraamo; ma se qualcuno dai morti va a loro, si ravvedranno". 31 Abraamo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita"».

quell'andare da morti passava per la risurrezione e non mediante un fantasma che sarebbe stata la cosa piu logica se avevano tale credenza. Abraamo non dice no, io non lo mando, non lo risuscito a Lazzaro; ma che se uno dei morti gli si presentava..( Lazzaro) non avrebbero creduto.. . il ricco non gli chiede, manda me...auto confermando che non è degno di risurrezione .
In sintesi: Una condizione spirituale da viventi, già rivelata dunque tormentata dal fuoco acceso da Cristo, vista immaginaria ma che illustra e quindi sottintende un destino diverso, reale, non più immaginario , dove i morti per parlare ai vivi devono risorgere . Il ricco non risorge. Lazzaro si.





Geremia, come sempre sei prolisso, ma possibile che non riesci a fare uno straccio di post breve?
Devi leggere la parabola del ricco e Lazzaro alla luce del "cappello" della parabola, esposto in Luca 16:14-18, altrimenti rischi di falsificarne tutto il significato

Visto, post breve, non un sermone come tuo solito


(SimonLeBon)
00venerdì 28 febbraio 2020 18:29
Re: Re:
geremia60(2019), 2/27/2020 1:17 PM:



ovvio che lo tratta in generale come luogo, poichè ci vanno entrambi , ma la distinzione è chiara, dove sta lazzaro non è un lago di fuoco in cui invece vediamo solamente il ricco; e che corrisponde a quello dell'apocalisse , .

Marco 9:45
Se il tuo piede ti fa cadere in peccato, taglialo; meglio è per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella geenna,

al presente nella geenna ci finisce pure chi è seppellito nell'ades .mentre solo alla apocalisse non abbiamo più tombe o ades per i malvagi nè la prima morte...da quel momento chi nasce e peccherà subisce come modello quello della seconda morte non essendo più per vecchiaia.



Si è esatto, ma con la seconda morte avviene il giudizio definitivo.
Nella parabola simbolica di Gesu' invece non c'è nulla oltre l'ades, nè oltre il "seno di Abramo".

Simon
geremia60(2019)
00venerdì 28 febbraio 2020 22:25
Re: Re: Re:
Aquila-58, 28/02/2020 18.05:




Geremia, come sempre sei prolisso, ma possibile che non riesci a fare uno straccio di post breve?
Devi leggere la parabola del ricco e Lazzaro alla luce del "cappello" della parabola, esposto in Luca 16:14-18, altrimenti rischi di falsificarne tutto il significato

Visto, post breve, non un sermone come tuo solito






togliendo il versetto sono 12 frasi , se questo è un sermone! prolisso? Bo. mi spieghi in due parole cosa significa per te tale parabola? grazie !
Aquila-58
00venerdì 28 febbraio 2020 22:29
Re: Re: Re: Re:
geremia60(2019), 28/02/2020 22.25:




togliendo il versetto sono 12 frasi , se questo è un sermone! prolisso? Bo. mi spieghi in due parole cosa significa per te tale parabola? grazie !




Te lo spiego domani Geremia, mi scuserai.
Stasera sono troppo stanco perché ho avuto una giornata impegnativa.
Ma ti ripeto, rileggi Luca 16:14-18 perché è lì il nocciolo di tutta la questione.

A domani


geremia60(2019)
00venerdì 28 febbraio 2020 22:29
Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 28/02/2020 18.29:



Si è esatto, ma con la seconda morte avviene il giudizio definitivo.
Nella parabola simbolica di Gesu' invece non c'è nulla oltre l'ades, nè oltre il "seno di Abramo".

Simon




l'ades figurato e diviso in due parti, significa chiaramente una distinzione tra morire nel favore di Dio e morire nel lago di fuoco, che rappresenta il morire senza il favore di Dio ; quindi morendo anima e corpo nella tomba o ades di quei tempi; e che acquista così il valore di geenna per chi era già destinato come sepolcro imbiancato .
Aquila-58
00venerdì 28 febbraio 2020 22:33
Re: Re: Re: Re:
geremia60(2019), 28/02/2020 22.29:




l'ades figurato e diviso in due parti, significa chiaramente una distinzione tra morire nel favore di Dio e morire nel lago di fuoco, che rappresenta il morire senza il favore di Dio ; quindi morendo anima e corpo nella tomba o ades di quei tempi; e che acquista così il valore di geenna per chi era già destinato come sepolcro imbiancato .




Non mi pare però nella parabola di leggere di anime e di corpi né di ades diviso in due parti, proprio non lo leggo e tu?
Ti rammento che in Luca ades e cielo possono simbolicamente indicare anche innalzamento o abbassamento, senza indicare luoghi letterali, vedi Luca 10:15!

Comunque come ti ho detto sopra domani ti spiegherò per filo e per segno la parabola, stasera sono stanchissimo e vado a nanna

(SimonLeBon)
00venerdì 28 febbraio 2020 23:20
Re: Re: Re: Re:
geremia60(2019), 2/28/2020 10:29 PM:




l'ades figurato e diviso in due parti, significa chiaramente una distinzione tra morire nel favore di Dio e morire nel lago di fuoco, che rappresenta il morire senza il favore di Dio ; quindi morendo anima e corpo nella tomba o ades di quei tempi; e che acquista così il valore di geenna per chi era già destinato come sepolcro imbiancato .



Caro Geremia,

Dove leggi questa bipartizione dell'ades??

Simon
Aquila-58
00sabato 29 febbraio 2020 08:13
Re: Re: Re: Re:
geremia60(2019), 28/02/2020 22.25:




togliendo il versetto sono 12 frasi , se questo è un sermone! prolisso? Bo. mi spieghi in due parole cosa significa per te tale parabola? grazie !




Geremia, ora dovrò essere un pochino più lungo perché in poche parole devo spiegare la nostra posizione (ogni promessa è debito).
Ma ti giuro che dal prossimo post tornerò ad essere breve e invito anche te a seguirmi.

Ti dicevo del "cappello" di tutta la parabola, Luca 16:15-18.
I farisei sono coloro che si dichiarano giusti dinanzi agli uomini (Luca 16:15), devono quindi essere abbassati, mentre coloro che umilmente riconoscono il proprio bisogno spirituale devono essere innalzati, di qui l' uso di Ades per l' abbassamento (Isaia 14:15 ; Luca 10:15) e del "seno di Abraamo" una posizione di favore o di privilegio.

Gli umili, i "miseri", non i "ricchi" farisei si sforzano di accogliere il Regno per entrarvi (confronta Marco 10:14-15), per questo Gesù dice le parole di Luca 16:16-17.

Inoltre la Legge sta assolvendo il compito di essere il tutore, il pedagogo che conduce al Cristo (confronta Galati 3:19-25) e sta per essere adempiuta, per questo Gesù dice le parole di Luca 16:18.

Di qui la parabola che vuole dare una precisa lezione: i due personaggi, ovviamente non letterali, stanno a simbolizzare, altresì, le due categorie di persone.

Più conciso di così non mi era possibile per spiegarti la nostra posizione

barnabino
00sabato 29 febbraio 2020 09:42
Geremia, quando leggiamo anima non dobbiamo pensare a quello che credevano i greci, l'anima è la persona, compreso quello che noi chiamiamo corpo. Ma è una lunga discussione già fatta... dopo la morte per Gesù si dorme nella morte in attesa della risurrezione, non ci sono luoghi più o meno mitologici in cui si scende o si sale.

Shalom
Aquila-58
00sabato 29 febbraio 2020 10:05
Re:
barnabino, 29/02/2020 09.42:

Geremia, quando leggiamo anima non dobbiamo pensare a quello che credevano i greci, l'anima è la persona, compreso quello che noi chiamiamo corpo. Ma è una lunga discussione già fatta... dopo la morte per Gesù si dorme nella morte in attesa della risurrezione, non ci sono luoghi più o meno mitologici in cui si scende o si sale.

Shalom




Che poi non si è capito dove si legga di anime spirituali nella parabola in questione


barnabino
00sabato 29 febbraio 2020 11:02
Stando alla lettera non si parla né fi anime né di spiriti, ma si parla solo di un ricco e di un povero di nome Lazzaro. Comunque essere ricchi o poveri non rende automaticamente meritevoli della Geenna o del paradiso... per questo propenderei per apologo simbolico.

Shalom

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