perchè i TdG non festeggiano i compleanni?

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Seabiscuit
00martedì 13 ottobre 2009 13:08
w92 1/9 p. 30-31

Domanda:

I testimoni di Geova non festeggiano i compleanni perché anticamente l’usanza aveva qualche significato religioso?


Risposta:

L’usanza di festeggiare il compleanno affonda le sue radici nella superstizione e nella falsa religione, ma questa non è né l’unica né la principale ragione per cui i testimoni di Geova non la seguono.

Ci sono consuetudini che in molti luoghi hanno perso il carattere religioso che un tempo avevano. Per esempio, un tempo l’anello nuziale aveva un significato religioso, ma oggi nella maggioranza dei luoghi non lo ha più. Per questo molti veri cristiani seguono l’usanza locale di portare l’anello nuziale come segno che la persona è sposata. In questi casi ciò che generalmente conta è se un’usanza è ora legata alla falsa religione. — Vedi “Domande dai lettori” nella Torre di Guardia del 1° gennaio 1973 e del 15 ottobre 1991.

Non si può negare, però, che numerose opere di consultazione rivelano che l’usanza di festeggiare il compleanno ha origini superstiziose e religiose. Un’enciclopedia osserva: “Nel mondo antico — in Egitto, Grecia, Roma e Persia — si celebrava il genetliaco di divinità, re e nobili”. Essa afferma che i romani celebravano la nascita di Artemide e il natale di Apollo. Al contrario, “nulla fa pensare che gli antichi israeliti, benché tenessero registrazioni dell’età dei cittadini di sesso maschile, festeggiassero l’anniversario della nascita”. — The Encyclopedia Americana, edizione 1991.

Altre opere di consultazione trattano con dovizia di particolari l’origine delle feste di compleanno: ‘In Europa a un certo punto si cominciò a festeggiare il compleanno. La gente credeva negli spiriti buoni e cattivi, a volte identificati con fate e streghe. Tutti avevano paura di questi spiriti, temendo che facessero del male a chi compiva gli anni, per cui la persona veniva circondata da amici e parenti i cui auguri e la cui stessa presenza l’avrebbero protetta dai pericoli occulti che il giorno del compleanno portava con sé. Fare regali costituiva una protezione ancora maggiore. Mangiare insieme era un’ulteriore salvaguardia e permetteva di propiziarsi gli spiriti buoni. Lo scopo della festa di compleanno, quindi, era in origine quello di proteggere la persona dal male e di assicurare un buon anno avvenire’. — Birthday Parties Around the World, 1967.

Il libro spiega pure l’origine di molte usanze legate ai compleanni. Per esempio dice: “[L’uso delle candeline] si può far risalire agli antichi greci e romani, i quali pensavano che le candele avessero proprietà magiche. Facevano preghiere e auguri, sperando che la fiamma delle candele li portasse in alto agli dèi. Gli dèi avrebbero quindi concesso le loro grazie e forse esaudito le preghiere”. Altre informazioni di carattere storico si trovano alle pagine 75 e 76 del libro Ragioniamo facendo uso delle Scritture, edito in Italia dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.

Come si è detto, però, oltre a considerare se l’usanza di festeggiare il compleanno aveva o ha ancora connotazioni religiose, c’è qualcos’altro di cui tener conto. La Bibbia tocca l’argomento dei compleanni e, saggiamente, i cristiani maturi sono sensibili a qualunque indicazione essa fornisca.

Gli antichi servitori di Dio prendevano nota della data di nascita, perché questo permetteva loro di calcolare l’età. Leggiamo infatti: “Noè aveva cinquecento anni. Dopo ciò Noè generò Sem, Cam e Iafet”. “Nel seicentesimo anno della vita di Noè, . . . tutte le sorgenti delle vaste acque dell’abisso si ruppero”. — Genesi 5:32; 7:11; 11:10-26.

Come fu menzionato da Gesù stesso, fra i servitori di Dio la nascita di un bambino era un avvenimento felice, una benedizione. (Luca 1:57, 58; 2:9-14; Giovanni 16:21) I servitori di Geova non commemoravano però la data di nascita; festeggiavano altri anniversari, ma non quello della nascita. (Giovanni 10:22, 23) L’Encyclopaedia Judaica dice: “La celebrazione dei compleanni è estranea al tradizionale rituale ebraico”. Un libro sulle usanze in Israele osserva: “La celebrazione dei compleanni è stata presa a prestito dalle consuetudini di altre nazioni, perché né la Bibbia, né il Talmud né gli scritti dei Saggi d’epoca posteriore menzionano l’esistenza di un’usanza del genere fra gli ebrei. In effetti era un’antica usanza egiziana”. — Customs and Traditions of Israel.

Questo collegamento con l’Egitto è confermato da una festa di compleanno menzionata nella Bibbia, che però non fu celebrata da veri adoratori. Si tratta del banchetto tenuto in occasione del compleanno del faraone che era al potere quando Giuseppe era rinchiuso in una prigione egiziana. Forse alcuni di quei pagani si rallegrarono per il banchetto, ma in occasione di quel compleanno ci fu la decapitazione del capo dei panettieri del faraone. — Genesi 40:1-22.

In una luce altrettanto sfavorevole viene presentato l’altro compleanno descritto nelle Scritture, quello di Erode Antipa, figlio di Erode il Grande. Questo compleanno è presentato nella Bibbia come una festa tutt’altro che innocua. Essa portò alla decapitazione di Giovanni il Battezzatore. Poco dopo “i suoi discepoli vennero e rimossero il cadavere e lo seppellirono e vennero a riferirlo a Gesù”, il quale ‘si ritirò di là in un luogo solitario per isolarsi’. (Matteo 14:6-13) Pensate che quei discepoli o Gesù si sentissero attratti dall’usanza di festeggiare i compleanni?

Vista la ben nota origine delle feste di compleanno e, quel che più conta, la luce sfavorevole sotto cui sono presentate nella Bibbia, i testimoni di Geova hanno validi motivi per astenersi da questa usanza. Non hanno bisogno di seguire questa consuetudine mondana, perché possono pranzare e stare in felice compagnia in qualsiasi momento dell’anno. In quanto ai regali, non li fanno per dovere o perché vi sono costretti da una ricorrenza; li fanno spontaneamente in qualsiasi momento, spinti dalla generosità e dal sentito affetto. — Proverbi 17:8; Ecclesiaste 2:24; Luca 6:38; Atti 9:36, 39; 1 Corinti 16:2, 3.

salvian
00martedì 13 ottobre 2009 16:38
Re - Compleanni
Forse non ci si rende conto che, se volessimo, si potrebbe comporre un’opera filosofica per ognuno qualsiasi degli aspetti della nostra vita e riuscire con essa a dimostrare l’attinenza con qualcosa di pagano.

Io non festeggio i compleanni solamente per una scelta personale dettata dal convincimento della loro inutilità e futilità: ma, come dicevo e ripeto, trattasi solo di di una idea personalissima senza alcuna pretesa di influenzarne altri.
Anzi, dirò di più: rispetto talmente chiunque pratica questa consuetudine che non mi viene assolutamente in mente l’idea di criticarlo ed inoltre sono pronto anche a partecipare a un tal festeggiamento, se invitato e … se non ne posso fare a meno, ma sempre per rispetto del prossimo (solo perché non ci vedo nulla di male).

Quello che non condivido, invece, è questa spiegazione che ne vuole la negazione per un “qualche significato religioso” che trae origine solo dalla ricerca di un’eventuale attinenza con qualcosa di pagano.
Si è fatto l’esempio dell’occasione in cui durante il compleanno del faraone ci fu la decapitazione del capo dei panettieri. E che vuol dire?
In quell’occasione si è anche mangiato, si è anche andato “in bagno” e si sono fatte tante altre cose completamente naturali. Allora che facciamo? Non mangiamo più, non andiamo più in bagno e non facciamo tutte le altre cose naturali?
Se uno sceglie di commettere un reato in un qualsiasi contesto, quest’ultimo non viene certo inficiato da tale reato. Sono due cose completamente diverse.
Poniamo l’esempio che una volta si andasse a Roma per praticare dei riti pagani e abominevoli, che facciamo? Non andiamo più a Roma? Nemmeno a vedere una partita della Roma….? O a fare (se la Roma non è gradita a qualcuno…) una qualsiasi altra cosa innocente?

Io, semplicemente, credo che tutte le cose che scegliamo di fare hanno una loro valenza, negativa o positiva che sia, solo per le motivazioni per cui uno decide di farle, non certo per una lontana attinenza con qualche fatto o racconto della Bibbia o di altre fonti lontane dal contesto.
Per i bambini, ad esempio, può essere un’occasione di sano divertimento e di socializzazione.
Non andiamo a vedere il marcio dove non c’è.

Salute e bene - Salvian

Morby968
00martedì 13 ottobre 2009 17:19
Ciao Salvian,
il faraone mangiava tutti i giorni e tutti i giorni andava al bagno, ma non tutti i giorni uccideva un tizio e ne graziava un altro. Nella Bibbia si parla solo di questa occasione (nel caso specifico del faraone). Inoltre, non tutte le cose, le feste ecc, sono illecite. Quando però queste hanno a che fare o richiamano attitudini che contrastano con lo spirito del cristianesimo, beh, allora bisogna stare attenti.
salvian
00martedì 13 ottobre 2009 17:28
Re:
Morby968, 13/10/2009 17.19:

Ciao Salvian,
il faraone mangiava tutti i giorni e tutti i giorni andava al bagno, ma non tutti i giorni uccideva un tizio e ne graziava un altro. Nella Bibbia si parla solo di questa occasione (nel caso specifico del faraone). Inoltre, non tutte le cose, le feste ecc, sono illecite. Quando però queste hanno a che fare o richiamano attitudini che contrastano con lo spirito del cristianesimo, beh, allora bisogna stare attenti.


E anche così non vedo il nesso.
Ti potrei dire che il faraone uccideva altri "tizi" o ne graziava qualche altro anche in tantissime altre occasioni, allora vogliamo bandire anche queste?
E' vero che bisogna stare attenti, ma a parte al fatto che tale atteggiamento è bene averlo per qualsiasi altro contesto e non solo per i compleanni, ciò non significa che i compleanni siano completamente negativi.
Salvian
barnabino
00martedì 13 ottobre 2009 17:28
Caro Salvian,


Forse non ci si rende conto che, se volessimo, si potrebbe comporre un’opera filosofica per ognuno qualsiasi degli aspetti della nostra vita e riuscire con essa a dimostrare l’attinenza con qualcosa di pagano.



Infatti i TdG, se leggi bene la risposta, non si astengono dai compleanni solo perché hanno "attinenza" con qualcosa di pagano, ma perché hanno "diretta relazione" con il paganesimo e la superstizione e perché nel contempo le Scritture stesse presentano l'evento sempre sotto una luce negativa né viene mai ricordato che fosse celebrato da un serivitore di Dio.


Io, semplicemente, credo che tutte le cose che scegliamo di fare hanno una loro valenza, negativa o positiva che sia, solo per le motivazioni per cui uno decide di farle, non certo per una lontana attinenza con qualche fatto o racconto della Bibbia o di altre fonti lontane dal contesto



Sicuramente, ma una volta saputo che un certo evento è direttamente legato a gesti, tradizioni e liturgie pagane, che onoravano gli "dei di letame" di cui parlano le Scritture, non si vede motivazione di riprodurli in chiave moderna come divertimento.

Sarebbe un pò se oggi ci divertissimo a mettere dei pupazzetti di bambino con la stella di davide in forno cantanto canzoncine naziste, magari non ci sarebbe nulla di male, ma forse chi ha memoria (e Dio ne ha memoria!) di quegli eventi potrebbe non apprezzare il gesto. Lo stesso per il compleanno: come si sentirebbe Dio nel vedere i suoi servitori che pur conoscendono il legame con lo spiritismo e la falsa religione, ripetono quei gesti, gesti che magari un cristiano del I secolo per non fare è finito in pasto alle fiere?


Per i bambini, ad esempio, può essere un’occasione di sano divertimento e di socializzazione



Ci possono essere moltissimi altre occasioni di sano divertimento e socializzazione, non si vuol certo demonizzare il divertimento.


Non andiamo a vedere il marcio dove non c’è



Infatti non si parla di "marcio" ma semplicemente di evitare gesti che possono avvicinarci in qualche modo alla falsa religione.


ciò non significa che i compleanni siano completamente negativi



Infatti, teniamo il buono! La socializzazione ed il divertimento possono essere benissimo associati a giorno del "non compleanno" che dure 364 giorni all'anno!

Shalom [SM=g7566]
Morby968
00martedì 13 ottobre 2009 17:41
Re: Re:
salvian, 13/10/2009 17.28:


E anche così non vedo il nesso.
Ti potrei dire che il faraone uccideva altri "tizi" o ne graziava qualche altro anche in tantissime altre occasioni, allora vogliamo bandire anche queste?
E' vero che bisogna stare attenti, ma a parte al fatto che tale atteggiamento è bene averlo per qualsiasi altro contesto e non solo per i compleanni, ciò non significa che i compleanni siano completamente negativi.
Salvian




Il nesso non è di per se con l' omicidio, anche se secondo me è indicativo (nella Bibbia si parla solo 2 volte di compleanni e in tutti e due i casi ci scappa il morto. Un motivo ci sarà?). Il motivo principale è di un' altra natura. E' così palese che non ha niente a che fare col cristianesimo, ma anzi ha profonde radici pagane!! Inoltre a cosa si da risalto durante il compleanno? Alla persona stessa giusto? Si da più importanza alla creazione che al creatore? Non è come idolatrarsi per un giorno all' anno?

Queste ultime domande sono mie riflessioni personali.

salvian
00martedì 13 ottobre 2009 18:09

barnabino, 13/10/2009 17.28
Caro Salvian,
……………………………………………………………
Infatti i TdG, se leggi bene la risposta, non si astengono dai compleanni solo perché hanno "attinenza" con qualcosa di pagano, ma perché hanno "diretta relazione" con il paganesimo e la superstizione e perché nel contempo le Scritture stesse presentano l'evento sempre sotto una luce negativa né viene mai ricordato che fosse celebrato da un serivitore di Dio.



Anche leggendo bene la risposta mi risulta sempre che i compleanni vengono evitati per una “attinenza”.
L’idea che abbiano “diretta relazione” con il paganesimo e la superstizione mi sa tanto di deduzione arbitraria. Perché il fatto che le Scritture li presentino sempre sotto una luce negativa è, secondo me, solo un caso senza alcuna attinenza e, comunque dipende dai punti di vista.


Sicuramente, ma una volta saputo che un certo evento è direttamente legato a gesti, tradizioni e liturgie pagane, che onoravano gli "dei di letame" di cui parlano le Scritture, non si vede motivazione di riprodurli in chiave moderna come divertimento.


Io non vedo alcuna “riproduzione” in chiave moderna di tali eventi: c’è tanto di diverso!


Sarebbe un pò se oggi ci divertissimo a mettere dei pupazzetti di bambino con la stella di davide in forno cantanto canzoncine naziste, magari non ci sarebbe nulla di male, ma forse chi ha memoria (e Dio ne ha memoria!) di quegli eventi potrebbe non apprezzare il gesto. Lo stesso per il compleanno: come si sentirebbe Dio nel vedere i suoi servitori che pur conoscendono il legame con lo spiritismo e la falsa religione, ripetono quei gesti, gesti che magari un cristiano del I secolo per non fare è finito in pasto alle fiere?


Come al solito si fanno paragoni senza alcun fondamento (scusami!): Io personalmente non permetterei mai ad un mio figlio di giocare in tal guisa.
E poi, come dicevo, dipende sempre dalla reale valenza, non certo da quella che se ne vorrebbe dedurre. Per esempio io sono contrario a regalare giocattoli del tipo pistola, ecc… perché questi sono chiari strumenti di morte. Mentre i compleanni, certo, non hanno le stesse motivazioni.
Perché mai vogliamo “arrampicarci sugli specchi” per voler dimostrare per forza una idea preconcetta? Scusami, ma non vedo altra soluzione.


Ci possono essere moltissimi altre occasioni di sano divertimento e socializzazione, non si vuol certo demonizzare il divertimento.


Lo so che ci possono essere ma perché mai insistere a non voler scegliere anche questa, se non ci fosse una motivazione preconcetta?


Infatti non si parla di "marcio" ma semplicemente di evitare gesti che possono avvicinarci in qualche modo alla falsa religione.


E chi l’ha detto che possono avvicinarci alla falsa religione? Io che sono “cristiano” da sempre (anche se cattolico “sulla carta”), quando ho partecipato al compleanno di mio nipote non ho certo cambiato religione ….


Infatti, teniamo il buono! La socializzazione ed il divertimento possono essere benissimo associati a giorno del "non compleanno" che dure 364 giorni all'anno!


Anche io la penso così, che non bisogna per forza aspettare il compleanno per fare certe cose verso chi amiamo, ma dopotutto una soluzione vale l’altra: finchè non si commette nulla di male ….


EverLastingLife
00martedì 13 ottobre 2009 18:25
Re:
salvian, 13/10/2009 18.09:



L’idea che abbiano “diretta relazione” con il paganesimo e la superstizione mi sa tanto di deduzione arbitraria.




E' evidente che non hai letto per intero il commento iniziale di Seabiscuit: riporto un paio di citazioni:


Altre opere di consultazione trattano con dovizia di particolari l’origine delle feste di compleanno: ‘In Europa a un certo punto si cominciò a festeggiare il compleanno. La gente credeva negli spiriti buoni e cattivi, a volte identificati con fate e streghe. Tutti avevano paura di questi spiriti, temendo che facessero del male a chi compiva gli anni, per cui la persona veniva circondata da amici e parenti i cui auguri e la cui stessa presenza l’avrebbero protetta dai pericoli occulti che il giorno del compleanno portava con sé. Fare regali costituiva una protezione ancora maggiore. Mangiare insieme era un’ulteriore salvaguardia e permetteva di propiziarsi gli spiriti buoni. Lo scopo della festa di compleanno, quindi, era in origine quello di proteggere la persona dal male e di assicurare un buon anno avvenire’. — Birthday Parties Around the World, 1967.

Il libro spiega pure l’origine di molte usanze legate ai compleanni. Per esempio dice: “[L’uso delle candeline] si può far risalire agli antichi greci e romani, i quali pensavano che le candele avessero proprietà magiche. Facevano preghiere e auguri, sperando che la fiamma delle candele li portasse in alto agli dèi. Gli dèi avrebbero quindi concesso le loro grazie e forse esaudito le preghiere”.



altre citazioni:


"Le varie usanze con cui oggi la gente festeggia i compleanni hanno una lunga storia. Affondano le radici nel reame della magia e della religione. L'usanza di fare gli auguri, i regali e una festa - con tanto di candeline accese - aveva nell'antichità lo scopo di proteggere dai demoni il festeggiato e di garantirne la sicurezza nel nuovo anno. . . . Fino al IV secolo il cristianesimo respinse la celebrazione dei compleanni giudicandola un'usanza pagana". - Schwäbische Zeitung (supplemento Zeit und Welt) del 3-4 aprile 1981, p. 4.

"I greci credevano che ognuno avesse uno spirito protettore o dèmone che era presente alla sua nascita e vigilava su di lui durante la sua vita. Questo spirito aveva una relazione mistica con il dio nel cui compleanno la persona era nata. Anche i romani accettavano questa idea. . . . L'usanza delle candeline accese sulla torta ebbe origine dai greci. . . . Venivano messe sugli altari dei templi di questa dea [Artemide] torte al miele tonde come la luna e con candeline accese. . . . Nella credenza popolare, le candeline sono dotate di uno speciale potere magico per esaudire i desideri. . . . Le candeline accese e i fuochi sacrificali hanno avuto uno speciale significato mistico sin da quando l'uomo ha eretto i primi altari ai suoi dèi. Le candeline della torta di compleanno sono pertanto un omaggio e un tributo al bambino che compie gli anni e portano fortuna. . . . I saluti e gli auguri di buon compleanno sono una parte essenziale di questa festa. . . . L'idea trae le sue origini dalla magia. . . . Gli auguri di buon compleanno possono esercitare un'influenza buona o cattiva perché quel giorno si è più vicini al mondo degli spiriti". - The Lore of Birthdays, di Ralph e Adelin Linton, New York, 1952, pp. 8, 18-20.



Come vedi, l'origine pagana del compleanno (e delle usanze ad esso legate) non è 'una deduzione' dei testimoni di Geova.

ELL


salvian
00martedì 13 ottobre 2009 18:49
Re: Re:
EverLastingLife, 13/10/2009 18.25:


E' evidente che non hai letto per intero il commento iniziale di Seabiscuit: riporto un paio di citazioni:
..................................................................
Come vedi, l'origine pagana del compleanno (e delle usanze ad esso legate) non è 'una deduzione' dei testimoni di Geova.

ELL


Caro Ell, perchè mi hai "ripreso" solo su tale punto? che vuol dire, che sul resto del mio post sei d'accordo?.......
Comunque, scherzi a parte, non è che io non abbia letto tutto il commento iniziale di Seabiscuit, anzi l'ho letto abbastanza attentamente.
La verità è che non l'ho ritenuto "convincente", in quanto sono sempre dell'idea che in tali eventi non ci sia nulla di male, al di là pure di tutti le citazioni di cui sopra.
Io e chiunque al giorno d'oggi partecipa ai compleanni non credo si vada mai a pensare a "riti magici", ecc...
Poi ci può sempre essere l'eccezione, ma questa lo dice la parola stessa: non fa testo (visto che è un'eccezione).
In analogia a quanto diceva l'Apostolo Paolo, riferendosi alla carne immolata agli idoli, era consigliabile astenersene solo se ciò costituisse scandalo per qualche fratello più "debole", altrimenti in se stessa non aveva nulla di male, al di là della sua attinenza con gli idoli pagani.
Non credi?
Ciao - Salvian
Seabiscuit
00martedì 13 ottobre 2009 19:47
Re: Re: Re:
salvian, 13/10/2009 18.49:


Caro Ell, perchè mi hai "ripreso" solo su tale punto? che vuol dire, che sul resto del mio post sei d'accordo?.......
Comunque, scherzi a parte, non è che io non abbia letto tutto il commento iniziale di Seabiscuit, anzi l'ho letto abbastanza attentamente.
La verità è che non l'ho ritenuto "convincente", in quanto sono sempre dell'idea che in tali eventi non ci sia nulla di male, al di là pure di tutti le citazioni di cui sopra.
Io e chiunque al giorno d'oggi partecipa ai compleanni non credo si vada mai a pensare a "riti magici", ecc...
Poi ci può sempre essere l'eccezione, ma questa lo dice la parola stessa: non fa testo (visto che è un'eccezione).
In analogia a quanto diceva l'Apostolo Paolo, riferendosi alla carne immolata agli idoli, era consigliabile astenersene solo se ciò costituisse scandalo per qualche fratello più "debole", altrimenti in se stessa non aveva nulla di male, al di là della sua attinenza con gli idoli pagani.
Non credi?
Ciao - Salvian




caro Salvian,

il fatto che non ci vedi nulla di male o come te la maggioranza, non vuol dire che non c'è realmente nulla di male. Non potrebbe darsi che si tratta solo di ignoranza (nel senso di non conoscere), come in molti altri casi? Ad esempio, perchè ancora oggi si usa soffiare le candeline? Se chiedi ad un bimbo il perchè soffia le candeline cosa ti risponde? La sua risposta non potrebbe essere che, desidera che si adempie un suo desiderio? Ma ti risulta che i cristiani le loro preghiere a Dio le fanno in questo modo?

Questo è solo un piccolo esempio per farti notare che alcune usanze non hanno nulla a che fare con il vero cristianesimo. Siccome noi tdG ci teniamo di compiacere Dio e seguire l'esempio dei primi cristiani, ci asteniamo da usanze che hanno a che fare con la superstizione o riti che non hanno nulla a che fare con la pura adorazione.



salvian
00martedì 13 ottobre 2009 20:13
Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 13/10/2009 19.47:

il fatto che non ci vedi nulla di male o come te la maggioranza, non vuol dire che non c'è realmente nulla di male. Non potrebbe darsi che si tratta solo di ignoranza (nel senso di non conoscere), come in molti altri casi? Ad esempio, perchè ancora oggi si usa soffiare le candeline? Se chiedi ad un bimbo il perchè soffia le candeline cosa ti risponde? La sua risposta non potrebbe essere che, desidera che si adempie un suo desiderio? Ma ti risulta che i cristiani le loro preghiere a Dio le fanno in questo modo?


Non credo che siano tutti i compleanni ad avere queste caratteristiche.
Al fatto delle candeline, c'è chi ci crede e chi no. Ma quasi sempre è solo un gioco, che nulla ha di offensivo.

Seabiscuit, 13/10/2009 19.47:

Questo è solo un piccolo esempio per farti notare che alcune usanze non hanno nulla a che fare con il vero cristianesimo. Siccome noi tdG ci teniamo di compiacere Dio e seguire l'esempio dei primi cristiani, ci asteniamo da usanze che hanno a che fare con la superstizione o riti che non hanno nulla a che fare con la pura adorazione.


Non sono le usanze o gli eventi di fuori che possono condizionare la nostra coscienza (se è fedele a Dio). Non è quello che entra dal di fuori che rende impuro l'uomo ma quello che esce, perchè viene dal "cuore", diceva giustamente Gesù.
Con questo paragone voglio dire che non sarà una festa di compleanno ad allontanarmi dal vero cristianesimo.
E' un fatto di coscienza, se sono fedele a Dio e faccio la Sua volontà, non ritengo di mettere in pericolo il mio "essere cristiano", anche partecipando a dei compleanni con la giusta disposizione, cioè senza avere mai in mente tutte quelle cose negative a cui potrebbe essere associato.


Ciao - Salvian

admintdg3
00martedì 13 ottobre 2009 20:59
Re: Re: Re:
salvian, 13/10/2009 18.49:


La verità è che non l'ho ritenuto "convincente", in quanto sono sempre dell'idea che in tali eventi non ci sia nulla di male, al di là pure di tutti le citazioni di cui sopra.
Io e chiunque al giorno d'oggi partecipa ai compleanni non credo si vada mai a pensare a "riti magici", ecc...



Neanche chi festeggia Halloween va a pensare al satanismo; neanche chi assume i sacramenti cattolici, spesso, è cosciente del valore delle cose che fa, e se sono giuste o sbagliate (spesso si fanno per folkore o abitudine, vedi la prima comunione, che per molti è solo un evento sociale, e se ne fregano del significato religioso). Ma il cristiano sta attento a non parteciparvi.
Per il compleanno vale lo stesso discorso.
Il punto è: non è che siamo così attaccati a certe consuetudini sociali in maniera tale da giustificarle anche quando le loro origini sono palesemente contrastanti col cristianesimo?
Mi spiego: se al posto del compleanno fosse implicata la festa dei 50 anni di matrimonio, sarebbe stato molto più facile rinunciarvi (beato chi ci arriva a 50 anni di matrimonio). L'evento è sporadico, non devo dare spiegazioni, è un evento unico nella vita, etc.
Invece il compleanno è una cosa cui devo render conto ogni giorno, ad amici, compagni di lavoro, di scuola, etc.
Non parteciparvi mi farebbe sentire "diverso": e allora tentiamo di giustificarlo, in maniera da non rinunciarvi.
Spesso i nostri ragionamenti dipendono anche da quanto vale per noi un determinato evento/occasione sociale, ma se davvero tenessimo conto di quel parametro (il piacere dell'evento), ritenendolo più importante dei princìpi biblici, il nostro giudizio sarebbe falsato.
Amalia 52
00martedì 13 ottobre 2009 21:17
“Non festeggiano . . .”

Quando recentemente un Testimone di Geova parlò con una famiglia fu informato che alla porta accanto abitavano altri Testimoni. Come faceva quella famiglia a sapere che erano Testimoni? Saltò su un ragazzino a dire: “Non festeggiano!”

“È vero che i testimoni di Geova non festeggiano i compleanni o altre ricorrenze”, convenne il Testimone, “ma sapevi che ci riuniamo in altre occasioni per divertirci?”

Il ragazzino spalancò gli occhi. “Davvero?” chiese.

I testimoni di Geova non indossano abiti neri e non portano il cilicio per avere un’aria di santità. Il loro rifiuto di festeggiare i compleanni ha origine dal sincero desiderio di piacere a Dio. Non possono fare a meno di notare, come l’hanno notato i cristiani dal tempo di Origene, che le uniche due celebrazioni di compleanno menzionate nella Bibbia furono quella di un faraone egiziano e quella del re Erode Antipa, nessuno dei quali serviva Dio. È pure degno di nota che entrambe le celebrazioni furono contrassegnate da un’esecuzione capitale. — Genesi 40:20-22; Matteo 14:6-11.

Tuttavia i testimoni di Geova amano la vita. Amano la compagnia e gli svaghi sani. Nutrono insieme la speranza della vita eterna sotto il regno di Dio. (Matteo 6:9, 10; Rivelazione 21:3, 4) Credono che verrà il tempo in cui i bambini non nasceranno più in un mondo pieno di angosce e dolori. A quel tempo tutti nasceranno con la fiduciosa prospettiva di vivere così a lungo che non avrà senso contare gli anni. Nel frattempo il sincero amore dei Testimoni per la vita, nonché il loro amore verso Dio li spinge a desiderare di piacergli anche in ‘piccole cose’ come il modo in cui considerano quelle celebrazioni che conservano l’impronta della falsa religione. [SM=g8335]
barnabino
00martedì 13 ottobre 2009 23:21
Caro Salvian,


L’idea che abbiano “diretta relazione” con il paganesimo e la superstizione mi sa tanto di deduzione arbitraria



A me pare invece oggettiva.


Perché il fatto che le Scritture li presentino sempre sotto una luce negativa è, secondo me, solo un caso senza alcuna attinenza e, comunque dipende dai punti di vista



La Bibbia dice che nel dubbio è meglio astenersi... o ti costa così tanto rinunciare alla festa tuo compleanno?


Io non vedo alcuna “riproduzione” in chiave moderna di tali eventi: c’è tanto di diverso!



Ma c'è anche molto di simile...


Io personalmente non permetterei mai ad un mio figlio di giocare in tal guisa



Bene, vedo che anche tu riconosci che ci sono "simboli" che è meglio rispettare. Che una situazione sia più o meno lontana nel tempo non rende diverse le cose agli occhi di Dio.


Perché mai vogliamo “arrampicarci sugli specchi” per voler dimostrare per forza una idea preconcetta? Scusami, ma non vedo altra soluzione



Per quanto mi riguarda puoi festeggiare compleanni, natali del sole invtto, leggere oroscopi, e fare qualunque altra cosa. Il problema è la MIA COSCIENZA e non la TUA. Nessuno ti obblica a fare nulla, se ritieni che sia giusto scimiottare i pagani non è un mio problema, io decido per me e non per te.


E chi l’ha detto che possono avvicinarci alla falsa religione?



Sicuramente non il contrario...


quando ho partecipato al compleanno di mio nipote non ho certo cambiato religione ….



Non pensi che sia proprio questo il problema? Tu dovresti cambiarla!

[SM=g7574]






Seabiscuit
00mercoledì 14 ottobre 2009 08:45
Re: Re: Re: Re: Re:
salvian, 13.10.2009 20:13:

Seabiscuit, 13/10/2009 19.47:

il fatto che non ci vedi nulla di male o come te la maggioranza, non vuol dire che non c'è realmente nulla di male. Non potrebbe darsi che si tratta solo di ignoranza (nel senso di non conoscere), come in molti altri casi? Ad esempio, perchè ancora oggi si usa soffiare le candeline? Se chiedi ad un bimbo il perchè soffia le candeline cosa ti risponde? La sua risposta non potrebbe essere che, desidera che si adempie un suo desiderio? Ma ti risulta che i cristiani le loro preghiere a Dio le fanno in questo modo?


Non credo che siano tutti i compleanni ad avere queste caratteristiche.
Al fatto delle candeline, c'è chi ci crede e chi no. Ma quasi sempre è solo un gioco, che nulla ha di offensivo.

Seabiscuit, 13/10/2009 19.47:

Questo è solo un piccolo esempio per farti notare che alcune usanze non hanno nulla a che fare con il vero cristianesimo. Siccome noi tdG ci teniamo di compiacere Dio e seguire l'esempio dei primi cristiani, ci asteniamo da usanze che hanno a che fare con la superstizione o riti che non hanno nulla a che fare con la pura adorazione.


Non sono le usanze o gli eventi di fuori che possono condizionare la nostra coscienza (se è fedele a Dio). Non è quello che entra dal di fuori che rende impuro l'uomo ma quello che esce, perchè viene dal "cuore", diceva giustamente Gesù.
Con questo paragone voglio dire che non sarà una festa di compleanno ad allontanarmi dal vero cristianesimo.
E' un fatto di coscienza, se sono fedele a Dio e faccio la Sua volontà, non ritengo di mettere in pericolo il mio "essere cristiano", anche partecipando a dei compleanni con la giusta disposizione, cioè senza avere mai in mente tutte quelle cose negative a cui potrebbe essere associato.


Ciao - Salvian




caro Salvian,
quello che più ci spinge a non festeggiare i compleanni è il fatto che Dio scrivendo per il nostro bene le sacre sacritture, non ne ha parlato in un ottica positiva. Dato che noi amiamo profondamente il nostro Padre celeste, allora evitiamo di fare qualcosa che a Lui potrebbe dispiacere. Dato che anche i primi cristiani la pensavano così e non festeggiavano i compleanni, pensiamo che sia la strada giusta. Daltronde ti sei chiesto come mai i primi cristiani non festeggiarono i compleanni del Cristo?

voglio farti un altro esempio. Fa finta che la seguente lettera te la scrive tuo padre:
"Caro Salvian,

ti scrivo perchè desidero che tramite le mie parole ti possa andare sempre tutto bene nella tua vita. Mi raccomando, sii uomo di parola, affinchè tu venga sempre rispettato. Prendi sul serio il matrimonio e ama tua moglie come te stesso. Educa i tuoi figli e non esasperarli. Sii moderato con l’alcol perchè può nuocere alla tua salute. Il gioco d’azzardo ha rovinato la vita di molte persone e so che alcune per la disperazione si sono suicidate.
Sii un gran lavoratore, onesto in ogni cosa e vedrai che ti andrà sempre bene."

se ora ti chiedo come tuo padre vede il matrimonio, la tua risposta dovrebbe essere positiva, cioè che è importante, vero? Lo stesso dicasi del educazione dei figli, di amare la moglie. Ma sul gioco d'azzardo, cosa rispondi? Eppure, nota che, non ti dice di non giocare d'azzardo. Puoi dire che lo vede di buon occhio? Se ci giocheresti, lo faresti felice?

Per noi vale lo stesso principio con il compleanno. Dio ne parla solo in un ottica negativa, come nella finta lettera il gioco d'azzardo [SM=g7566]

EverLastingLife
00mercoledì 14 ottobre 2009 10:09
Re: Re: Re:
salvian, 10/13/2009 6:49 PM:


Caro Ell, perchè mi hai "ripreso" solo su tale punto? che vuol dire, che sul resto del mio post sei d'accordo?.......




Questa è bella. In primis non ti ho 'ripreso' ma ti ho solo fatto notare che, per lo meno in questo caso, hai dato una sentenza senza possedere sufficiente cognizione di causa (il compleanno HA origini pagane, sono gli specialisti a dirlo). In secundis ho risposto 'solo su tale punto' perché è l'unico sul quale ho ritenuto di dire la mia. Non esiste alcun obbligo a contestare parola per parola gli interventi degli altri foristi. Se poi preferisci così puoi dirlo, è un gioco divertente, nel quale sono piuttosto bravo, salvo il rischio di diventare prolisso.

Tu intanto eludi la questione, sei ancora convinto che le origini pagane di questa celebrazione sia una 'deduzione arbitraria' dei testimoni di Geova?




sono sempre dell'idea che in tali eventi non ci sia nulla di male, al di là pure di tutti le citazioni di cui sopra.
Io e chiunque al giorno d'oggi partecipa ai compleanni non credo si vada mai a pensare a "riti magici", ecc...



Qui si rispettano le opinioni di tutti, purché sia ben chiaro che si tratta solo di 'opinioni' personali.



In analogia a quanto diceva l'Apostolo Paolo, riferendosi alla carne immolata agli idoli, era consigliabile astenersene solo se ciò costituisse scandalo per qualche fratello più "debole", altrimenti in se stessa non aveva nulla di male, al di là della sua attinenza con gli idoli pagani.
Non credi?



NO: l'attinenza non sussiste. San Paolo (in 1 Corinti 10:25-27) dichiarò semplicemente che non era necessario indagare le origini della carne impiegata a scopi alimentari, per esempio per appurare se fosse stata usata in precedenza nel contesto dell'adorazione idolatrica; il caso in cui tale origine impropria fosse palese era diverso, e questo non solo, come sempre Paolo ci dice nei versetti seguenti, 'a motivo della coscienza altrui', ma anche per salvaguardare la propria purezza spirituale. Leggiamo infatti poco prima (1 Coriniti 10:20, 21)

"dico che le cose che le nazioni sacrificano le sacrificano ai demoni, e non a Dio; e io non voglio che diveniate partecipi con i demoni. Voi non potete bere il calice di Geova e il calice dei demoni; non potete partecipare alla “tavola di Geova” e alla tavola dei demoni".

Quindi mentre da un lato non siamo scritturalmente tenuti a conoscere vita, morte e miracoli di tutte le questioni e le usanze comuni al mondo d'oggi, per essere sicuri al cento per cento che non abbiano derivazioni sataniche, se però si è in presenza di notizie certe e documentate di tali derivazioni (ed è questo il caso dei compleanni) il principio da salvaguardare è indubbiamente quello della purezza spirituale. L'apostolo Paolo conosceva di sicuro le indicazioni degli apostoli della Chiesa primitiva, per i quali (Atti 15:28, 29):

"Allo spirito santo e a noi è parso bene di non aggiungervi nessun altro peso, eccetto queste cose necessarie: che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato e dalla fornicazione. Se vi asterrete attentamente da queste cose, prospererete. State sani!”

Non si può pensare che nelle sue lettere ispirate fornisse indicazioni di segno diverso o comunque tendenti a minimizzare la questione.


Nella fattispecie abbiamo poi un'aggravante, che completa un quadro già in sé abbastanza chiaro: la Parola di Dio riporta due soli casi di celebrazioni genetliache, entrambi i festeggiati erano governanti pagani, immorali e sanguinari (faraone, Erode), entrambe le volte fu consumato un assassinio, nel secondo caso abbiamo anche la descrizione di danze sfrenate e lussuriose e di un contesto generale (l'adulterio di Erode, l'ambiguità calcolatrice dell'amante ruffiana Erodiade che non esita a strumentalizzare le grazie della figlia per accendere le passioni di lui, il martirio di Giovanni Battista) tutt'altro che sano o edificante. Cosa possiamo citare a fronte di questi esempi? Nulla. Non risulta che i patriarchi, Gesù, gli apostoli o altri primi cristiani abbiamo mai festeggiato il proprio compleanno o raccomandato di farlo.


Infine, anche ipotizzando che l'unica variabile implicata fosse la coscienza individuale, e non (come noi crediamo) una legge divina oggettivamente valida e vincolante per tutti, basterebbe che un testimone di Geova si dichiarasse 'violato nella coscienza' per indurre coerentemente tutti gli altri (per il principio da te invocato) ad astenersi da tali festeggiamenti e saremmo così tornati al punto di partenza.


ELL
christofer2006
00mercoledì 14 ottobre 2009 10:32
In realtà c'è un motivo ancora più serio per non festeggiare il compleanno:
(tratto da rivista Focus)
Morby968
00mercoledì 14 ottobre 2009 11:19
Re: Re:
EverLastingLife, 13/10/2009 18.25:



E' evidente che non hai letto per intero il commento iniziale di Seabiscuit: riporto un paio di citazioni:


Altre opere di consultazione trattano con dovizia di particolari l’origine delle feste di compleanno: ‘In Europa a un certo punto si cominciò a festeggiare il compleanno. La gente credeva negli spiriti buoni e cattivi, a volte identificati con fate e streghe. Tutti avevano paura di questi spiriti, temendo che facessero del male a chi compiva gli anni, per cui la persona veniva circondata da amici e parenti i cui auguri e la cui stessa presenza l’avrebbero protetta dai pericoli occulti che il giorno del compleanno portava con sé. Fare regali costituiva una protezione ancora maggiore. Mangiare insieme era un’ulteriore salvaguardia e permetteva di propiziarsi gli spiriti buoni. Lo scopo della festa di compleanno, quindi, era in origine quello di proteggere la persona dal male e di assicurare un buon anno avvenire’. — Birthday Parties Around the World, 1967.

Il libro spiega pure l’origine di molte usanze legate ai compleanni. Per esempio dice: “[L’uso delle candeline] si può far risalire agli antichi greci e romani, i quali pensavano che le candele avessero proprietà magiche. Facevano preghiere e auguri, sperando che la fiamma delle candele li portasse in alto agli dèi. Gli dèi avrebbero quindi concesso le loro grazie e forse esaudito le preghiere”.



altre citazioni:


"Le varie usanze con cui oggi la gente festeggia i compleanni hanno una lunga storia. Affondano le radici nel reame della magia e della religione. L'usanza di fare gli auguri, i regali e una festa - con tanto di candeline accese - aveva nell'antichità lo scopo di proteggere dai demoni il festeggiato e di garantirne la sicurezza nel nuovo anno. . . . Fino al IV secolo il cristianesimo respinse la celebrazione dei compleanni giudicandola un'usanza pagana". - Schwäbische Zeitung (supplemento Zeit und Welt) del 3-4 aprile 1981, p. 4.

"I greci credevano che ognuno avesse uno spirito protettore o dèmone che era presente alla sua nascita e vigilava su di lui durante la sua vita. Questo spirito aveva una relazione mistica con il dio nel cui compleanno la persona era nata. Anche i romani accettavano questa idea. . . . L'usanza delle candeline accese sulla torta ebbe origine dai greci. . . . Venivano messe sugli altari dei templi di questa dea [Artemide] torte al miele tonde come la luna e con candeline accese. . . . Nella credenza popolare, le candeline sono dotate di uno speciale potere magico per esaudire i desideri. . . . Le candeline accese e i fuochi sacrificali hanno avuto uno speciale significato mistico sin da quando l'uomo ha eretto i primi altari ai suoi dèi. Le candeline della torta di compleanno sono pertanto un omaggio e un tributo al bambino che compie gli anni e portano fortuna. . . . I saluti e gli auguri di buon compleanno sono una parte essenziale di questa festa. . . . L'idea trae le sue origini dalla magia. . . . Gli auguri di buon compleanno possono esercitare un'influenza buona o cattiva perché quel giorno si è più vicini al mondo degli spiriti". - The Lore of Birthdays, di Ralph e Adelin Linton, New York, 1952, pp. 8, 18-20.



Come vedi, l'origine pagana del compleanno (e delle usanze ad esso legate) non è 'una deduzione' dei testimoni di Geova.

ELL





[SM=g1871116]


Araldo73
00mercoledì 14 ottobre 2009 12:03
Re: Re: Re: Re: Re:
Caro Salvian,

i discorsi stanno a zero.

Non vi è nessun motivo per non festeggiare un compleanno.

Davvero vuoi arrivare al punto di pensare che potresti star offendendo Di operchè vai al compleanno di tua nipote o perchè festeggi il tuo? Pensaci bene, è un consiglio.

Ha origini pagane? le candeline simboleggiano? si idolatra la persona? Ma veramente credete a queste baggianate???

Di pagano non ha un bel nulla (se mai lo aveva) da secoli se non oltre, si festeggia la nascita di una persona e normalmente la festa non la fa colui che è nato quel giorno ma sono le altre persone che lo festeggiano in quanto sono contente che tu sia venuto al mondo. Evviva Dio aggiungo io!

Il resto amici miei sono tanti zuccherini che non significano nulla..lo posso festeggiare tutti gli altri giorni e quindi? ma non puoi rinunciarci per amor di Dio..ma che vuol dire? Certo e tu non puoi rinunciare ad andare in macchina per amor di Dio? tanto è la stessa cosa..visto che a Dio questo non interessa.

Salvian pensaci bene perchè questo atteggiamento non lo hanno solo con il compleanno.

Pax
Araldo


salvian, 13/10/2009 20.13:

Seabiscuit, 13/10/2009 19.47:

il fatto che non ci vedi nulla di male o come te la maggioranza, non vuol dire che non c'è realmente nulla di male. Non potrebbe darsi che si tratta solo di ignoranza (nel senso di non conoscere), come in molti altri casi? Ad esempio, perchè ancora oggi si usa soffiare le candeline? Se chiedi ad un bimbo il perchè soffia le candeline cosa ti risponde? La sua risposta non potrebbe essere che, desidera che si adempie un suo desiderio? Ma ti risulta che i cristiani le loro preghiere a Dio le fanno in questo modo?


Non credo che siano tutti i compleanni ad avere queste caratteristiche.
Al fatto delle candeline, c'è chi ci crede e chi no. Ma quasi sempre è solo un gioco, che nulla ha di offensivo.

Seabiscuit, 13/10/2009 19.47:

Questo è solo un piccolo esempio per farti notare che alcune usanze non hanno nulla a che fare con il vero cristianesimo. Siccome noi tdG ci teniamo di compiacere Dio e seguire l'esempio dei primi cristiani, ci asteniamo da usanze che hanno a che fare con la superstizione o riti che non hanno nulla a che fare con la pura adorazione.


Non sono le usanze o gli eventi di fuori che possono condizionare la nostra coscienza (se è fedele a Dio). Non è quello che entra dal di fuori che rende impuro l'uomo ma quello che esce, perchè viene dal "cuore", diceva giustamente Gesù.
Con questo paragone voglio dire che non sarà una festa di compleanno ad allontanarmi dal vero cristianesimo.
E' un fatto di coscienza, se sono fedele a Dio e faccio la Sua volontà, non ritengo di mettere in pericolo il mio "essere cristiano", anche partecipando a dei compleanni con la giusta disposizione, cioè senza avere mai in mente tutte quelle cose negative a cui potrebbe essere associato.


Ciao - Salvian





admintdg3
00mercoledì 14 ottobre 2009 12:15
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Araldo73, 14/10/2009 12.03:

Caro Salvian,

i discorsi stanno a zero.

Non vi è nessun motivo per non festeggiare un compleanno.

Davvero vuoi arrivare al punto di pensare che potresti star offendendo Di operchè vai al compleanno di tua nipote o perchè festeggi il tuo? Pensaci bene, è un consiglio.

Ha origini pagane? le candeline simboleggiano? si idolatra la persona? Ma veramente credete a queste baggianate???

Di pagano non ha un bel nulla (se mai lo aveva) da secoli se non oltre, si festeggia la nascita di una persona e normalmente la festa non la fa colui che è nato quel giorno ma sono le altre persone che lo festeggiano in quanto sono contente che tu sia venuto al mondo. Evviva Dio aggiungo io!


Araldo








Lo stesso ragionamento che tu fai per il compleanno lo fanno molti cattolici verso Halloween: "mica faccio riti satanici", "ormai nessuno pratica più riti pagani durante quella festa", "non adoro mica Satana".

Eppure così commenta tale festa un esponente della Chiesa:

HALLOWEEN: UN RITO SATANICO COLLETTIVO

Attenzione alla pseudo festa di Halloween esaltata il 31 ottobre come un apparente carnevalata mentre nasconde un grande rituale satanico collettivo.
Un appello al mondo cattolico, ai genitori e a tutti coloro che credono nei valori della vita affinché sappiano che festeggiare Halloween significa adorare satana. Il sistema imposto di Halloween proviene da una cultura esoterico-satanica in cui si porta la collettività a compiere rituali di stregoneria, spiritismo, satanismo che possono anche sfociare in alcune sette in sacrifici rituali, rapimenti e violenze. Halloween è per i satanisti il giorno più magico dell’anno e in queste notti fomentano i rituali satanici come le messe nere, le iniziazioni magico-esoteriche e l’avvio allo spiritismo e stregoneria.


www.donaldobuonaiuto.it/blog/?p=37


Criticando il nostro modo di considerare i compleanni (e affermando che le origini non contano, che mica compi riti satanici, etc.) stai automaticamente criticando proprio l'approccio che ha la Chiesa verso Halloween.

Araldo73
00mercoledì 14 ottobre 2009 17:08
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
admintdg3, 14/10/2009 12.15:



Lo stesso ragionamento che tu fai per il compleanno lo fanno molti cattolici verso Halloween: "mica faccio riti satanici", "ormai nessuno pratica più riti pagani durante quella festa", "non adoro mica Satana".

Eppure così commenta tale festa un esponente della Chiesa:

HALLOWEEN: UN RITO SATANICO COLLETTIVO

Attenzione alla pseudo festa di Halloween esaltata il 31 ottobre come un apparente carnevalata mentre nasconde un grande rituale satanico collettivo.
Un appello al mondo cattolico, ai genitori e a tutti coloro che credono nei valori della vita affinché sappiano che festeggiare Halloween significa adorare satana. Il sistema imposto di Halloween proviene da una cultura esoterico-satanica in cui si porta la collettività a compiere rituali di stregoneria, spiritismo, satanismo che possono anche sfociare in alcune sette in sacrifici rituali, rapimenti e violenze. Halloween è per i satanisti il giorno più magico dell’anno e in queste notti fomentano i rituali satanici come le messe nere, le iniziazioni magico-esoteriche e l’avvio allo spiritismo e stregoneria.


www.donaldobuonaiuto.it/blog/?p=37


Criticando il nostro modo di considerare i compleanni (e affermando che le origini non contano, che mica compi riti satanici, etc.) stai automaticamente criticando proprio l'approccio che ha la Chiesa verso Halloween.




Premesso che non credo che il compleanno sia uguale ad Halloween,
comunque ti posso tranquillamente dire che se la mia partecipazione non ha nulla a che vedere con riti esoterici o satanici ma consiste nell'uscire con amici/figli mettermi una maschera e a chiedere le caramelle, io in tutta coscienza mi sento libero di farlo.

Pensa credo anche che nessuno potrebbe aver nulla da ridire e se lo fa vuol dire che purtroppo per lui ancora non è Libero in Cristo.

Pax
Araldo


barnabino
00mercoledì 14 ottobre 2009 17:35
Caro Araldo,


comunque ti posso tranquillamente dire che se la mia partecipazione non ha nulla a che vedere con riti esoterici o satanici ma consiste nell'uscire con amici/figli mettermi una maschera e a chiedere le caramelle, io in tutta coscienza mi sento libero di farlo.



In coscienza potresti sentirti anche libero di divertirto mascherandoti da nazista e simulare di uccidere bambini ebrei, forse la tua partecipazione ad una festa del genere potrebbe non aver nulla a che fare con una professione di nazismo o antisemtismo, ma capiresti da solo che la cosa sarebbe poco ortodossa.


Pensa credo anche che nessuno potrebbe aver nulla da ridire e se lo fa vuol dire che purtroppo per lui ancora non è Libero in Cristo



Capisco che per voi cattolici la cosa riveste poca importanza, dato che la maggior parte di voi si sene "libera in Cristo" di porta statuine ed mmagini in processione, di inginocchia davanti ad esse o di "adorare" il dio della guerra offrendo i vostri figli in sacrificio ad esso, proprio come facevano i pagani. Noi TdG cerchiamo solo di essere più coerenti con la nostra fede.

[SM=g7566]
Araldo73
00mercoledì 14 ottobre 2009 17:43
Re:
Caro Barnabino,


comunque ti posso tranquillamente dire che se la mia partecipazione non ha nulla a che vedere con riti esoterici o satanici ma consiste nell'uscire con amici/figli mettermi una maschera e a chiedere le caramelle, io in tutta coscienza mi sento libero di farlo.




In coscienza potresti sentirti anche libero di divertirto mascherandoti da nazista e simulare di uccidere bambini ebrei, forse la tua partecipazione ad una festa del genere potrebbe non aver nulla a che fare con una professione di nazismo o antisemtismo, ma capiresti da solo che la cosa sarebbe poco ortodossa.



Lascio a te capire che le cose non sono paragonabili, comunque dato quello che hai scritto (grassetto mio) si credo che sono in grado di capirlo che la cosa non sarebbe ortodossa. [SM=g7566]


Capisco che per voi cattolici la cosa riveste poca importanza, dato che la maggior parte di voi si sene "libera in Cristo" di porta statuine ed mmagini in processione, di inginocchia davanti ad esse o di "adorare" il dio della guerra offrendo i vostri figli in sacrificio ad esso, proprio come facevano i pagani. Noi TdG cerchiamo solo di essere più coerenti con la nostra fede.



Si entra nel merito di tanti punti, quindi non rispondo per non andare OT.
Che dirti, anche noi ci sforziamo di essere coerenti con la nostra fede che ci permette di non sentirci sempre e comunque anche per normali svaghi sotto l'occhio del dio giudice pronto ad incenerirti anzi ti dirò che neanche ci piace questo dio, preferiamo quello che ci ha mostrato Cristo.

Pax
Araldo
barnabino
00mercoledì 14 ottobre 2009 17:54
Caro Araldo,


Lascio a te capire che le cose non sono paragonabili



E che cosa non le rende "paragonabli"? Solo la distanza nel tempo? Dal punto di vista di Dio scimiottare una liturgia o simboli che erano legata all'adorazione di divinità pagane non è meno grave dell'usare simboli e liturgie legate a fatti come quelli ricordati.

Nel I secolo dei cristiani morirono per evitare l'uso di tali simboli, riciclarli oggi per "divertimento" come potrebbe essere rispettoso della mamoria di quei martiri?


Che dirti, anche noi ci sforziamo di essere coerenti con la nostra fede che ci permette di non sentirci sempre e comunque anche per normali svaghi sotto l'occhio del dio giudice pronto ad incenerirti



Tu ci insulti e bestemmi Geova, e ti prendi un warning. Ti abbiamo spiegato 1000 volte che la nostra posizione non dipenda da un "dio giudice pronto ad incenerirti" (questa per noi è UNA BESTEMMIA) ma del timore di Dio e il nostro amore per lui. Che tu debba insistere con queste sciocchezze è insopportabile. Vedi di rispettare la nostra fede, che è in un Dio d'amore, e non in un freddo giudico, capito?

Noi riteniamo che adottare gesti e liturgie in diretta relazione con lo spiritismo e il paganesimo disonori Dio, cosa che noi, per suo amore, vogliamo assolutamente evitare.


preferiamo quello che ci ha mostrato Cristo.



Perché? Ti risulta che Cristo avesse adottato o tollerato gesti e liturgie pagane?

Shalom
salvian
00mercoledì 14 ottobre 2009 23:28
Dopo il mio ultimo post ci sono stati vari interventi ai quali sarebbe complicato rispondere compiutamente proprio a tutti, perchè sarebbe troppo lungo.
Comunque avevo pure preparato una risposta un po’ “lunghetta” ma ho preferito non postarla, per il momento, perché forse non ne vale la pena, visto che non si vuole capire che:
1) non sono affatto quel che si dice un “oppositore”, cosa che si intravede “tra le righe” dei vari interventi;
2) non intendevo affatto difendere i compleanni, visto che in genere non li festeggio in prima persona, né vi partecipo tanto spesso come si vuol credere;
3) volevo solamente significare che la ragione principale per negare i compleanni non è di certa origine biblica, perché nei soli due casi in cui se ne parla non è specificatamente detto che si debbano evitare, ma che a questa conclusione ci si giunge solo attraverso ragionamenti apparentemente logici, ma alla fine falsi e capziosi, in altri termini sofistici. Con questo tipo di ragionamenti è facile individuare tutta una serie di eventi del tutto normali, ma eventualmente connessi in qualche modo con lontane circostanze pagane o idolatriche;
4) non volevo assolutamente mancare di rispetto alla v/s posizione, ma contemporaneamente mi aspettavo altrettanto rispetto per il mio pensiero, visto che qui, come dice Ell, “si rispettano le opinioni di tutti, purchè sia ben chiaro che si tratta solo di ‘opinioni’ personali”: ebbene! Da parte mia tutto il rispetto possibile, nel cercare di manifestare una mia opinione “personale” verso una domanda non certo postata dal sottoscritto.

Dunque,
a) se non si vuole capire che a me non interessano affatto i compleanni in se, ma che credo che gli stessi possono e/o debbano essere evitati per tutt’altre ragioni piuttosto che quelle religiose (un esempio ce lo ha dato Christofer2006, oppure, secondo me per la loro intrinseca “banalità”);
b) se qualcuno non coglie nemmeno una mia evidente battuta (“… perchè mi hai "ripreso" solo su tale punto? che vuol dire, che sul resto del mio post sei d'accordo?....... ) visto che a seguire avevo pure detto “scherzi a parte”, come si può parlare di una pretesa mia “…sentenza senza possedere sufficiente cognizione di causa”?

allora a che vale continuare.

Buona permanenza in questo 3D.
Salute e bene a tutti.
Salvian

ortodox
00mercoledì 14 ottobre 2009 23:41
Re:
salvian, 14/10/2009 23.28:

ragionamenti apparentemente logici, ma alla fine falsi e capziosi, in altri termini sofistici.



... sempre con il dovuto rispetto per i Sofisti Ateniesi dell'antichità, si intende [SM=g10765]

Saluti
ortodox


christofer2006
00giovedì 15 ottobre 2009 10:31
Re:
salvian, 14/10/2009 23.28:



allora a che vale continuare.

Buona permanenza in questo 3D.
Salute e bene a tutti.
Salvian




Caro Salvian, io sinceramente mi trovo d'accordo con quanto da te scritto poc'anzi.

E' una questione quella dei compleanni su cui non esiste un esplicito divieto biblico e fore neanche implicito.
Tuttavia i tdG in genere (e non solo loro) preferiscono non seguire questa usanza per varie ragioni dedotte da varie fonti: dalle scritture, dall'esempio dei cristiani antichi, da fonti patristiche e per altre ragioni socio-antropologiche.
Ma eviterei dogmatismi di sorta. Del resto conosco varie persone, anche non religiose, che ritengono del tutto ridicolo festeggiare un determinato giorno dell'anno perchè ricorre la data della propria nascita e/o perchè va di moda farlo. Se poi uno vuole festeggiarlo faccia pure. Tutto qui...
Araldo73
00giovedì 15 ottobre 2009 10:40
Re: Re:
christofer2006, 15/10/2009 10.31:



Caro Salvian, io sinceramente mi trovo d'accordo con quanto da te scritto poc'anzi.

E' una questione quella dei compleanni su cui non esiste un esplicito divieto biblico e fore neanche implicito.
Tuttavia i tdG in genere (e non solo loro) preferiscono non seguire questa usanza per varie ragioni dedotte da varie fonti: dalle scritture, dall'esempio dei cristiani antichi, da fonti patristiche e per altre ragioni socio-antropologiche.
Ma eviterei dogmatismi di sorta. Del resto conosco varie persone, anche non religiose, che ritengono del tutto ridicolo festeggiare un determinato giorno dell'anno perchè ricorre la data della propria nascita e/o perchè va di moda farlo. Se poi uno vuole festeggiarlo faccia pure. Tutto qui...



Ovviamente concordo con quanto da te scritto.
Ma se io tdG festeggio o partecipo ai festeggiamenti di un compleanno e i miei confratelli lo vengono a sapere, succede qualcosa o non interessa a nessuno?
La domanda è sono relamente libero di decidere se festeggiarlo o meno?
Ci sono conseguenze in caso lo festeggiassi?

Pax
Araldo


Seabiscuit
00giovedì 15 ottobre 2009 11:16
Re: Re: Re:
Araldo73, 15.10.2009 10:40:



Ovviamente concordo con quanto da te scritto.
Ma se io tdG festeggio o partecipo ai festeggiamenti di un compleanno e i miei confratelli lo vengono a sapere, succede qualcosa o non interessa a nessuno?
La domanda è sono relamente libero di decidere se festeggiarlo o meno?
Ci sono conseguenze in caso lo festeggiassi?

Pax
Araldo





caro Araldo,

noi TdG non ci lasciamo guidare solo dai principi bibblici ma anche dal amore cristiano. Su certe questioni, dove non ci sono dei chiari divieti bibblici, ci lasciamo guidare dalla coscienza che è addestrata in base alle scritture. Le scritture ci impongono di non creare inciampo ad un nostro fratello. L'apostoo Paolo è stato molto chiaro su questo. Quindi, se il festeggiare il compleanno porta a far inciampare un fratello perchè lo ritiene un usanza pagana, allora per amore di questo fratello me ne astengo. Se invece voglio a tutti i costi festeggiare il compleanno e lo faccio in maniera che altri vengono a sapere che lo faccio liberamente, quasi fregandomene della loro coscienza, allora la congregazione dovrebbe prendere provvedimenti per farti capire che stai causando inciampo.

io la penso così...altri forse diversamente

admintdg3
00giovedì 15 ottobre 2009 12:27
Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 15/10/2009 11.16:



caro Araldo,

noi TdG non ci lasciamo guidare solo dai principi bibblici ma anche dal amore cristiano. Su certe questioni, dove non ci sono dei chiari divieti bibblici, ci lasciamo guidare dalla coscienza che è addestrata in base alle scritture. Le scritture ci impongono di non creare inciampo ad un nostro fratello. L'apostoo Paolo è stato molto chiaro su questo. Quindi, se il festeggiare il compleanno porta a far inciampare un fratello perchè lo ritiene un usanza pagana, allora per amore di questo fratello me ne astengo. Se invece voglio a tutti i costi festeggiare il compleanno e lo faccio in maniera che altri vengono a sapere che lo faccio liberamente, quasi fregandomene della loro coscienza, allora la congregazione dovrebbe prendere provvedimenti per farti capire che stai causando inciampo.

io la penso così...altri forse diversamente




[SM=g8335]

Inoltre è bene porre dei limiti: se fosse detto "festeggiate liberamente i compleanni anche se le loro origini sono discutibili", potrebbe crearsi un effetto dòmino in base al quale ognuno riterrebbe di festeggiare qualsiasi festa, anche la più paganeggiante, solamente perchè "per i compleanni non c'è nessun problema riguardante le origini, perciò anche per altre feste non c'è nessun problema".
E via con Capodanno, carnevale etc. [SM=x67]


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