00 14/05/2012 01:06
Quanto segue è la traduzione di una parte di articolo apparso in
Int J Emerg Med. 2012; 5: 7.
Pubblicato online 2012 February 1. doi: 10.1186/1865-1380-5-7


Walpoth e collaboratori hanno passato in rassegna i risultati di vittime di arresto cardiaco accidentale ipotermico (con bassa temperatura) di durata variabile tra 30 minuti e 4 ore che erano stati riscaldati con successo con la circolazione extracorporea.

6 ore e 52 minuti è il tempo più lungo riportato fino al ritorno della circolazione spontanea e ripresa senza conseguenze fisiche o mentali dopo arresto cardiaco ipotermico. Si tratta di un recente caso di un uomo intossicato dall'alcool di 41 anni che è caduto in un fiume sula costa della Norvegia del nord dopo una festa privata tra le 3 e 4 precise del mattino del 30 dicembre scorso
Un precedente caso di un uomo
intossicato dall'alcool che era stato trovato all'aperto in arresto ardiaco e con temperatura rettale di 23.2° C. sottoposto a riscaldamento di superficie combinato con lavaggio intraperitoneale e infusione venosa di fluidi caldi presso l'ospedale di zona, ha ripreso la circolazione spontanea con ritmo sinusale e una temperatura rettale di 28° dopo 6 ore dall'inizio della Rianimaziome Cardio Polmonare CPR. Tuttavia la valutazione neurologica prima delle dimissioni mostrò "lenta cerebrazione" e disfunzione neurologica periferica in entrambe le braccia

Recentemente dei colleghi del nostro ospedale hanno riportato il caso di una sciatrice fuori pista che era caduta ed era stata incastrata a testa in giù tra le rocce e ghiaccio sovrastante, era stata bagnata con acqua ghiacciata in faccia fino all'arresto cardiaco. Con una temperatuira corporea che raggiunse il minimo di 13.7 °C e un arresto cardiaco di circa tre ore fu felicemente resuscitata con Bypass cardio -polmonare seguito da un periodo di ossigenazione extracorporea a membrana per insufficienza respiratoria severa. Due anni dopo non aveva postumi.