In sintesi, caro speakingofnow,
a loro va bene qualsiasi scelta tu faccia, purché tu lasci i tdG.
Troverai gente che propaganda l'uso di hashish, amanti di escort, gestori di siti porno, e via dicendo. Tale 'approdo', considerato una vergogna da qualsiasi cristiano, è invece esaltato come "conquista di libertà", una scelta che rappresenta la liberazione dai tdG, e quindi considerata degna di rispetto e addirittura acclamata e applaudita.
Questo atteggiamento incoerente e lontano mille miglia dal cristianesimo, dimostra come nella loro mente scatti un meccanismo di difesa, atto a respingere il pensiero che tra i tdG vi sia del bene.
Non è un caso che ogni volta che qualcuno più assennato inizia a dire che tra i tdG ci sono cose positive o sono felici, si tira fuori la comparazione con qualche film tipo Matrix, o dove i protagonisti sono degli imbecilli con gli occhi a punta di spillo, imbottiti di farmaci.
Di qui, generalmente, il noioso copione prevede che si inizi a parlare di pillole rosse e blu, e si paragona la vita del tdG a quella di un decerebrato che preferisce essere felice credendo in un inganno, piuttosto che disilludersi e prendere atto della 'realtà'.
E qui occorre fermarsi a riflettere, e rientriamo nel tema del thread.
Su quale sia questa 'realtà' (a parte il dire che i tdG hanno sicuramente torto) non si sbilanciano - astutamente, direi, altrimenti vi sarebbe una disgregazione di tutto il loro discorso - visto che poi finirebbero per proporre 1.000 realtà alternative e contrastanti, ciascuna delle quali può avere dal punto di vista di ciascuno lo stesso identico valore della criticata realtà del tdG: quella dell'omosessuale, quella dell'ateo, quella del credente non praticante, quella dello spiritista, quella dell'adultero, quella del drogato e così via. E ciascuna di queste realtà, ritenute tali dal singolo, si scontrerebbe con la realtà dell'altro: il giochetto è capovolgibile all'infinito. Per cui l'ex tdG ateo direbbe all'ex tdG divenuto cattolico che anche lui prende la pillola come i tdG, con la differenza che i tdG credono nella vita sulla terra e lui nell'anima immortale.
L'ex tdG cattolico potrebbe ribaltare la cosa e dire all'ex tdG ateo che è lui che viene condizionato e costretto a credere, dalla realtà secolarizzata, che Dio non esiste, e sotto sotto preferisce abbandonarsi a quell'idea, perché ciò gli permette di fare quel che vuole senza che si senta giudicato da un'entità superiore.
E così via, con decine di altri esempi.
Insomma, con questo espediente del parallelo, si sono creati il sistema per negare a loro stessi anche la più grande delle evidenze, e cioè quella che i tdG siano un popolo felice.
Studiano la Bibbia? "La loro Bibbia è manipolata".
Producono frutti eccellenti? "Li producono anche singoli appartenenti ad altre religioni".
Sono felici? "La loro felicità si basa su menzogne, quindi non è vera felicità".
Mi ricorda tanto chi viene cacciato da lavoro dopo aver commesso atti indisciplinati, e ora - rimasto disoccupato - cerca di accampare giustificazioni mentali per ricrearsi, nella sua mente, quello stesso lavoro che ha apprezzato per anni, descrivendolo come se fosse il lavoro più infimo e pericoloso del mondo.
E' un espediente che può salvare dalla depressione e dal suicidio, ma che ti allontana dalla realtà dei fatti.
Guadagnano tanto? "Eh, ma si stressano, conosco uno che 35 anni fa si è suicidato in quell'azienda"
Fanno un lavoro comodo? "Ma lo hai letto lo statuto? Non puoi parlar male dell'azienda altrimenti rischi il licenziamento...preferisco la libertà!"
Ma perché te ne sei andato? "Dissenso...nelle linee di lavoro"
La pillola nera va presa tutti i giorni: li aiuta a non avere rimpianti e a credere che i tdG siano il male.
[Modificato da admintdg3 06/12/2011 15:45]
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