00 20/01/2012 20:12
La Baia degli Angeli, oggi nota come Baia Imperiale, è una delle più famose discoteche italiane. Si trova sulle colline sopra Gabicce Mare, al confine tra le province di Rimini e di Pesaro, e richiama pubblico sia dalla regione Marche sia dalla Romagna. La discoteca sorge a strapiombo sul mare, e gode di una ampia vista panoramica.
Fu aperta al pubblico il 29 giugno 1975, dopo un anno in cui era stata gestita come sporting club (cioè locale d'intrattenimento con l'ingresso riservato ai soci); il titolare era l'imprenditore Giancarlo Tirotti.
L'interno dell'edificio ospitava ambienti fastosi ed eleganti, in cemento bianco con foto di Marylin Monroe. Tutto l'interno era illuminato da una batteria di fari posta su un braccio meccanico che poteva muoversi da una pista all'altra. La pista da ballo centrale era circondata da due piscine, mentre un'altra piscina era sovrastata da una passerella in cristallo sulla quale i clienti potevano ballare. La consolle del disc-jockey era posta all'interno di un ascensore con le pareti di vetro. Il dj poteva quindi, a piacere, salire al primo piano, dove aveva una vista completa della pista esterna, adiacente alla piscina. Era anche presente un negozio di abbigliamento che si chiamava Happy Fashion.
Ancor di più dell'arredamento, fu la musica a rendere famoso il locale in tutt'Italia. Tirotti faceva viaggi per affari negli Stati Uniti e frequentava la scena disco newyorchese. Alla metà degli anni settanta, a New York i club di tendenza avevano soppiantato la "scaletta" tradizionale dei locali da ballo, che prevedeva l'alternanza di cinque pezzi veloci con di cinque pezzi lenti (abitudine seguita universalmente, anche in Italia). I dj suonavano sempre e solo dance music per tutta la sera, mixando un brano con l'altro. A Tirotti quest'idea piacque e decise di importarla in Italia. In un locale ascoltò le selezioni di Tom Season e Bob Day e li scritturò per il suo locale. La Baia fu quindi la prima discoteca italiana a suonare musica da ballo "veloce" nonstop.
Inoltre la musica che si sentiva alla Baia non si sentiva negli altri locali. Season e Day, infatti, avevano stipulato un accordo con i rivenditori di dischi della Grande mela che assicurava loro l'esclusiva in Italia delle novità discografiche. Tom e Bob, compagni anche nella vita, si recavano tutti i mesi a New York per scegliere le novità da suonare nel locale. La Baia fu anche la prima discoteca in Italia a chiudere alle ore 6 del mattino; queste caratteristiche peculiari resero il locale molto rinomato, e gli diedero fama nazionale. Dal tetto dell'edificio veniva lanciato un raggio laser, come "stella cometa" per il popolo della notte, che così sapeva dove orientarsi per raggiungere il locale. Anche in questo la Baia fu la prima in Italia.
L'importanza del locale fu evidente nel triennio 1976-1979, quando la Baia si ritagliò la fama di luogo di tendenza grazie alle scelte musicali innovative ed all'orario prolungato fino all'alba.
Season e Day lasciarono il locale alla fine del 1977[1], sostituiti da Daniele Baldelli. Successivamente iniziò la sua carriera alla Baia DJ Mozart[2], che diventerà un personaggio simbolo del locale. La Baia faceva conoscere la propria musica anche con le audiocassette registrate dal vivo. Così, anche chi non poteva andarci (a metà degli anni settanta pochi giovani possedevano un'auto propria) poteva ascoltare il suono di Baldelli e Mozart. Le selezioni dei due dj era uniche e mai sentite prima. Mostrando un'attitudine e una versatilità non comuni, mixavano la disco (la disco music di Season e Day) con l'elettronica dei Kraftwerk e il jazz-rock di Jean-Luc Ponty, inserendo il funky come il collante di tutto.
Nel 1979 la discoteca si trovò al centro di un fatto di cronaca nera: nel parcheggio del locale venne ritrovato un giovane deceduto in stato di overdose. In seguito all'inchiesta, il locale fu chiuso. La proprietà cercò di riaprirlo col nome di Nepentha, l'angelo della Baia, con lo slogan "L'unica droga è la musica". Questo locale ebbe poco successo, tanto che la nuova avventura terminò dopo circa un anno.
La discoteca è stata riaperta nel 1985 in veste completamente rinnovata: col nome di Baia Imperiale; il locale da più di venti anni si presenta come un'enorme villa romana dell'età augustea, ed è diventato famoso in Europa per l'alto livello di tematizzazione. Molti film popolari italiani (Abbronzatissimi, S.P.Q.R.) e fiction televisive come pure alcune trasmissioni estive, spesso hanno avuto per sfondo l'imponente scalinata d'ingresso con l'alto colonnato e le statue di nettuno collocate alle parti.
Molti locali sorti in Italia alla fine degli anni ottanta, trassero spunto dalla Baia Imperiale scegliendo anch'essi una tematizzazione in stile Roma Imperiale



46 minuti di musica dei tempi che furono