00 10/02/2014 11:35
Re:
speculator, 10/02/2014 01:15:

"Addormentarsi" (nella morte) è di chi può essere risvegliato.
Era il destino degli unti del primo secolo morti fedeli.

Personaggi tipo Nerone Caligola Pilato Hitler Stalin Cesare Attila non possiamo dire con certezza che si sono addormentati nella morte. Certo è che sono morti. Il giudizio spetta a Geova tramite il Cristo-Padre-eterno.

Lo stesso dicasi di tutte le persone che sono morte prima del sacrificio di Cristo e dopo, tranne quelle che la scrittura dice espressamente che sono viventi o addormentate


Tess. 4:13-17 ......
e quelli che sono morti in Cristo risorgeranno per primi, poi, in seguito noi viventi che sopravvivremo [fino alla parousìa di Cristo] saremo rapiti nelle nubi, con loro, per incontrare il Signore...”



Viventi si intende in senso spirituale.


Vorrei sottolineare quel "poi in seguito" che chiaramente stabilisce un tempo che viene dopo.

Inoltre" noi viventi che sopravvivremo" se inteso letteralmente è un ossimoro, cosa ovvia inutile, mentre mi pare sia una traduzione più corretta :"noi viventi che rimarremo".

PS è talmente una cosa ovvia che alcuni manoscritti non hanno "che sopravvivremo"




Quel ''fino alla parousia di Cristo'' tra parentesi al vers 17 nn c'è nel testo greco. Semmai è fino all'erchemonen visto che Gesù in Matteo 24 disse che durante i giorni della grande tribolazione questi giorni sarebbero stati abbreviati per farsi che qualcuno si salvasse fino al momento dell'erchemonen. Gesù fa capire che qualcuno scampaerà e quindi nn morirà. E' chiaro che prima dell'erchemonen alcuni rimarranno in vita in senso letterale vero e proprio. Paolo sta dicendo espressamente che nn tutti moriranno fisicamente. Quindi non è viventi in senso spirituale e poi Paolo dicendo ''noi'' nn parla solo ad alcuni, ma parla a tutti.

''Noi viventi che rimarremo'' non è la traduzione letterale. La traduzione letterale è: nn tutti moriremo.