Articolo scritto da Rachael de Vienne
truthhistory.blogspot.it/2013/08/a-rant-of-sorts.html
uno sproloquio di sorta di Rachael de Vienne - CONTINUAZIONE
CONTINUAZIONE
Storrs menzionò una lettera di Miller stampata nel giornale avventista Voice of Truth (Voce della Verità), dicendo che Miller e i suoi collaboratori, incapaci di attaccare il suo ragionamento, attaccavano lui. Gli attacchi da parte degli avventisti milleriti continuarono per tutta la carriera di Storrs. Apollo Hale e Sylvester Bliss pubblicarono una lista di dieci dottrine fondamentali che Storrs era colpevole di aver abbandonato. Era ampiamente e consapevolmente falso. Storrs fece notare la falsa affermazione, dimostrando anche che Hale e Bliss conoscevano nei fatti la verità in questione. Li chiamò “sprezzanti a un livello e in una misura che deve riempire ogni animo onesto che conosce i fatti di disgusto”. Disse che il loro attacco “porta sulla faccia la prova di un disegno atto a stigmatizzarci volontariamente”. Storrs mise, pezzo per pezzo, ciò che aveva effettivamente scritto a fianco degli artifizi scritti da Hale e Bliss, sottolineando che avevano nelle loro mani il suo articolo originale. Il loro comportamento era inescusabile: “Questo sforzo di rovinare la nostra reputazione e distruggere la nostra influenza non è il primo che viene dallo stesso quartiere, finora è stato sopportato in silenzio, e per noi ora è doloroso sentire il dovere che ci chiama a rimproverare apertamente coloro che hanno peccato in questa faccenda. Abbiamo per molto tempo mantenuto la nostra pace, mentre una fiumana di calunnie è stato versata su di noi da uomini che, se le loro professioni potessero essere considerate, sono i rappresentanti di Gesù Cristo quanto il Papa lo è di San Pietro. Ma Dio giudicherà tra di noi”. [13]
James White ripubblicò un articolo di Storrs del 1843 sul ritorno degli ebrei nel “Advent Review and Sabbath Herald”, mancando di far notare che quella non era più la convinzione attuale di Storrs. “Quando un’associazione, o individui pubblicano opinioni a cui l'autore ha rinunciato pubblicamente - e non danno alcuna notizia della rinuncia - tutti gli uomini, che sono a conoscenza dei fatti devono dichiararlo un atto di disonestà”, scrisse Storrs. White replicò nel numero del 12 maggio 1853 del “The Review and Herald”:
Ci rammarichiamo molto che la data di questo discorso non è stata data. Ci rammarichiamo anche che non abbiamo scritto che George Storrs aveva rinunciato a una parte, almeno, della verità contenuta in quel discorso, perché non abbiamo mai avuto il minimo desiderio di nascondere questo fatto. Il nostro obiettivo nel pubblicarlo era per la verità che contiene ...
Siamo anche molto dispiaciuti che l'editore del Bible Examiner debba così avventatamente accusarci di “disonestà”, e quindi trattenere da noi il suo giornale contenente questa accusa. Se non fosse stato per la gentilezza di un fratello del Massachusetts ... avremmo potuto rimanere nell’ignoranza riguardo alla sua accusa fino a questo giorno.
Se il corso perseguito dal Bible Examiner è, o non è, secondo il vangelo di Cristo, ora lo lasciamo giudicare ai sinceri. [14]
La nostra simpatia di storici riposa interamente con Storrs. I coniugi White accumularono meritate accuse di plagio e false dichiarazioni nel corso della loro carriera. La lamentela di White che Storrs non gli aveva inviato il numero del Bible Examiner contenente la sua esposizione di disonestà del “Review and Herald”, era una specie di depistaggio. Si accusava la parte lesa di essere stata offesa. Storrs era più gentile di quello che siamo noi, "cordialmente” li perdonò al ricevimento del scuse.
Fine estratto dal libro
Nel commento che ha generato questa discussione qualcuno ha suggerito che la fede nel secondo avvento rende automaticamente avventisti. Questa è una immotivata idiozia. Il prossimo ritorno di Cristo è la convinzione comune della cristianità. L’avventismo ha delle dottrine distintive, come fece notare Storrs. La maggior parte delle chiese rimangono nella tradizione letteralista, anche se non ne conoscono la storia.
Nel quarto capitolo del nostro libro, dal tema “un’identità separata”, consideriamo gli inizi della classe biblica di Allegheny. Ricostruiamo le loro credenze sulla base delle fonti originali. Le credenze che prendiamo in considerazione nel dettaglio riguardano: la fine del sistema di cose, la seconda probazione, riscatto ed espiazione, parusia e restituzione, la restaurazione dei Giudei, la distruzione del mondo nel fuoco, il battesimo, la risurrezione, il loro quadro profetico e la cronologia della fine dei tempi, la trinità, il diavolo e i demoni, la grande piramide, e le ordinanze della Chiesa.
Vi diciamo quali libri Russell leggeva, chi conosceva, e da proveniva ognuna delle sue dottrine. Gli avventisti discesi da Miller respingevano l'insegnamento di Russell in ogni zona a eccezione di due: la trinità, e il diavolo e i demoni. Ogni altra dottrina di Russell veniva dalla comunità letteralista. In America, ai giorni di Russell, erano chiamati credenti nella Age-to-Come (nota roberto – non ho ancora trovato un termine corrispondente in italiano che mi soddisfi, ma letteralmente significa “età che viene” o come è scritto attualmente nella nostra Bibbia “nuovo sistema di cose”). Le conoscenze di Russell erano incentrate su un piccolo gruppo associato con la rivista religiosa “The Restitution”.
Alcuni di voi insistono che Russell era un avventista perché credeva nel ritorno di Cristo. Avete una vaga idea di quanto sia stupida questa affermazione? Vi siete mai presi la briga di leggere una – una sola – annata del Bible Examiner e considerarla degna della vostra attenzione? Avete annotato chi ha scritto per quella rivista, quello che hanno detto, la loro opinione dell’avventismo? Altre riviste e giornali non sono impossibili da trovare. Li avete letti, o vi siete presi un cucchiaio pieno di veleno intellettuale? Noi non siamo responsabili dell’ignoranza quelli che affermano che Russell era avventista.
Sapevate che Stetson aveva abbandonato la dottrina avventista in favore della dottrina Age-to-Come? Sapevate che scriveva per The Restitution, una rivista che si opponeva all’avventismo, e per The Rainbow, una pubblicazione letteralista britannica? Probabilmente no.
La tua (chi ha scritto che Russell era avventista) definizione di Avventismo è sbagliata. Nessun avventista al tempo di Russell l’avrebbe accettato. Nessun altro l’avrebbe accettato. Il pastore della chiesa congregazionalista che Russell frequentava scrisse e predicò il ritorno di Cristo. Questo non è un segreto. Chiunque lo può verificare. Se leggete il suo sermone pubblicato sul tema, si vedrà che egli non insegnò la dottrina millerita. Insegnava quella dottrina letteralista che la maggior parte degli scrittori americani e britannici trovavano scritturale.
Nel primo capitolo del nostro libro, intitolato “Lo sviluppo di una voce religiosa”, vi raccontiamo i primi contatti di Russell col pensiero profetico. Contrariamente a ciò che di solito è scritto, questo accadde in gioventù. Ecco due brani tratti da questo primo capitolo: .......
[13] G. Storrs: Misrepresentations Corrected, Bible Examiner, agosto 1851, pagine 127-128.
[14] J. White: Hear Us; Then Judge, Advent Review and Sabbath Herald, 12 msggio 1853, pagina 208.
CONTINUA
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[Modificato da roberto.dahen 22/10/2013 18:37]
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