00 13/06/2012 16:35
Re: Re:
Ioseb-Bassebet, 13/06/2012 13.50:



Non ho molto capito questo tuo intervento Rathalos..

Non credo che il tuo argomento "c'è gente che di lavoro fa queste cose" o "migliaia di persone di decine di discipline" servano a molto, in questo caso, sopratutto dopo i chiari esempi postati da anto_netti.

Hai anche detto cose giuste ma restando sempre così vago, generico e, consentimi, anche un po' retorico, non credo che le tue argomentazioni possano mettere in dubbio che le datazioni abbiano grosse falle..

Se hai qualcosa di più specifico sono interessato: tieni presente che l'argomentazione principale è la questione dilavamento.



Io intendo dire che forse non abbiamo le capacità di smentire studi scientifici. Nessuno di noi sa più di quello che leggiamo. Sono cosciente dell'esistenza di errori, ma non credo che alcuni errori possano invalidare tutta una scienza.
Chi di noi ha studiato all'università o lavorato in quei laboratori e conosce la teoria e la pratica di certi studi? Parliamo solo per sentito dire. Detto ciò, fidarci di chi se ne intende più di noi viene abbastanza logico. Almeno per quello che mi riguarda.

E a riguardo del dilavamento dei reperti, beh, nella prima riga del mio intervento ho risposto a questa cosa. L'acqua non invecchia i reperti, ma li mantiene giovani. Quindi l'errore che si può commettere è l'opposto di quello che tu ritieni. Non è lavando un oggetto che fai decadere gli atomi di carbonio-14.

Poi questo non è il mio lavoro quindi non posso far altro che fidarmi degli scienziati che dedicano tutta la loro vita a questo (e che non hanno niente da guadagnare nel dire delle bugie). Se non lo facessi forse farei la stessa figura che hanno fatto i giudici che hanno condannato Galileo Galilei: derisi per il resto della storia.

Il dubbio comunque è sempre legittimo.

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L'ignoranza fa aprire la bocca invece della mente (Rachid Ouala)