00 05/07/2012 14:43
Re: Re:
Caro Garoma

(garoma), 05/07/2012 12.12:


Carissimo, analisi la tua molto razionale che mostra la giusta preoccupazione perchè chi sceglie di battezzarsi lo faccia con logica e convinzione. Qualsiasi genitore si preoccupa giustamente che il/i propri/o figlio faccia una scelta con cognizione e ragionamento. Il punto però è come si può determinare quando un ragazzo è pronto per il battesimo? Dobbiamo forse attendere che il ragazzo sia in grado di spiegare la trinità, l'evoluzione, il sangue o altre cose del genere?
Se fosse così allora anche tanti adulti non sarebbero idonei per il battesimo




Quando ci battezziamo dobbiamo poter rispondere con una ragionevole consapevolezza alle domande del battesimo prima e alla due domande del discorso del battesi dopo.
Non dico che si debba saper spiegare le dottrine delle altre religioni come se fossimo cattolici, induisti o altro ma almeno poter dire perchè rifiuto con una certa consapevolezza che non sia solo quella che proviene dalle informazioni che ho ricevuto dai miei genitori altrimenti è una risposta autoreferenziale! Ecco perchè ho parlato dell'importanza dell'andare in predicazione per un giovane!


*** sh cap. 1 pp. 8-10 Perché interessarsi di altre religioni? ***
Perché investigare?
12 Vi è mai capitato di pensare o di dire: ‘Ho la mia religione. È una cosa privata. Non ne discuto con nessuno’? È vero, la religione è una cosa molto personale: praticamente dalla nascita ci vengono inculcate idee religiose o norme morali da genitori e parenti. Ne consegue che di solito seguiamo gli ideali religiosi dei genitori e dei nonni. La religione diventa quasi una tradizione di famiglia. Con quale risultato? Che in molti casi altri hanno deciso la nostra religione per noi. Tutto è dipeso da dove siamo nati e quando. O, come indicò lo storico Arnold Toynbee, l’adesione a una certa fede è spesso determinata “dall’accidente geografico del luogo di nascita”. — Storia e religione, traduzione di L. Fenghi, Rizzoli, 1984, pagina 149.
13 È ragionevole presumere che la religione impostaci alla nascita sia necessariamente e interamente la verità? Se foste nati in Italia o nel Sudamerica, in tal caso forse, senza possibilità di scelta, sareste stati allevati come cattolici. Se foste nati in India è probabile che sareste di conseguenza diventati induisti, o sikh se foste stati del Punjab. Se i vostri genitori fossero del Pakistan, allora ovviamente sareste musulmani. E se foste nati negli ultimi decenni in un paese socialista, non avreste potuto avere altra scelta che essere educati come atei. — Galati 1:13, 14; Atti 23:6.
14 Pertanto, la religione ricevuta alla nascita è automaticamente quella vera, è approvata da Dio? Se questo fosse stato il criterio seguito nel corso dei millenni, molti fra il genere umano praticherebbero ancora lo sciamanismo primitivo e gli antichi culti della fertilità, basandosi sul presupposto: ‘Ciò che andava bene per i miei antenati va bene anche per me’.
15 Data l’immensa varietà di espressione religiosa sviluppatasi nel mondo durante i passati 6.000 anni, capire ciò che altri credono e come hanno avuto origine le loro credenze è come minimo istruttivo e permette di allargare le proprie vedute. E potrebbe anche aprire a voi lettori nuove prospettive di una speranza più concreta per il futuro.

Alla luce di questo commento del libro l'uomo alla ricerca di Dio che differenza c'è tra una giovane che cresce in una famiglia testimone di Geova e uno in una cattolica, se nel dare ragione della propria fede non sa dire perchè rifiuta un credo rispetto ad un altro? Ad entrambi è stato insegnato ad amare Gesù e a farlo il proprio modello ...

Capisci che per noi adulti la questione non si pone, abbiamo avuto modi di fare esperienza e di approfondire.

Saper dire il sì della scelta religiosa senza saper dire il no, anche se non punto per punto ma su questioni fondamentali mi pare che rientri in quel dedicarsi a Dio con tutta la mente. Dipenderà molto anche dai genitori stimolare il figlio in questa direzione cosicchè la sua consapevolezza non debba aspettare troppo - come vedi non faccio cifre nè incoraggio a rimandare o a anticipare quindi non mi sento di andare contro le riviste che tu mi hai postato - ad essere soddisfatta!

Lo stesso si può dire sul cosa significhi che la Bibbia è la Parola di Dio ...

Lasciare che sia solo l'innamoramento per Geova e Gesù a spingere un giovane a dedicarsi a Dio, secondo la mia personale esperienza, porta con sè un'incoerenza di ragionamento che rivolgiamo a chi incontriamo nella predicazione, ed evidenziato sopra, e manca di soddisfare la componente razionale (mente) che fa parte di ogni uomo e che Dio vuole di pari passo col nostro cuore!

L'altro capitolo, della mancanza di conoscenza di come spiegare ad esempio il nostro rifiuto sul sangue, sarebbe molto interessante ma è meglio non aprirlo perchè dilaterebbe ancor di più il tempo di questa scelta richiesta da Dio!

Leo

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Il "mistero" non permette lo scontro, ma favorisce l'unità tra ricerca e offerta della verità!
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