00 13/02/2013 23:33
Caro VVRL,


Visto che non capisco niente, devo dedurre che non capisce niente anche chi ha tradotto la CEI e chi ha tradotto la nuova riveduta



Come detto se harpagmos in genere significa "afferrare qualcosa che non si possiede" lascio a te trarre le conclusioni.


Dite chiaramente che la TNM è l'unica corretta e la finiamo qui. Non credi che sia molto più onesto da parte vostra?



Non ho mai detto che la TNM è l'unica che traduce correttamente, ma finora tu non mi hai portato molti argomenti lessicali per cui dovrei pensare che qui la CEI sia più corretta.


Sul significato di harpagmos al trove non discuto, ma, come ripetuto più volte, qui il contesto è particolare dato che è riferito ad una condizione divina che non può certo essere paragonato ad un oggetto materiale



Non vedo proprio grammaticalmente come il contesto riferito alla "morphé divina" possa cambiare il significato di harpagmos...


Guarda non posso valutare, una cosa è certa però, la bibbia di Gerusalemme traduce con il significato di "tenere stretta l'uguaglianza con Dio", le note non credo che lette nel complesso possano negare tale evidenza



A parte che quella che ho postato è la nota della TOB, ma anche la Bible de Jerusalem ammette che "l'idea di una preda che si vuole conquistare" è quella più probabile. La BJ va addirittura più in là, dicendo chiaramente:

"Alla lettera "non considerò lo stato di uguaglianza con Dio come una preda" (da non mollare o meglio da prendere)"

E poi:

"Non si tratta dell'uguaglianza di natura, supposta dalla "natura divina" e di cui il Cristo non potrebbe spogliarsi, ma di un'uguaglianza di trattamento, di dignità manifestata e riconosciuta, che Gesù avrebbe potuto rivendicare, anche nella sua esistenza umana. Si può pensare all'atteggiamento opposto di Adamo"

Vedi che i biblisti cattolici sono un po' diversi da certe cornacchie che circolano sul web o che scrivono i testi a Radio Maria...


E' la conseguenza della vostra traduzione ad essere assurda e paradossale: Gesù non volle farsi come Dio perchè lo riteneva superiore e questo sarebbe l'atto di umiltà assieme al fatto che si fece servo. Non credo proprio che Paolo potesse scadere in tanta banalità



A quanto pare, invece, sia la TOB che la Bibbia di Gerusalemme sono proprio di quest'avviso... ma forse non hai capito molto in che senso Gesù non considerò di farsi uguale a Dio.


Da tutti chi? Dai cattolici? Dagli evangelisti? Mi dici chi oltre a voi attibbuiscono questo significato in Fil. 2,6? Non vorrei sbagliarmi, ma tra i cristiani probabilmente siete gli unici.



Credo che non vi sia un solo dizionario che non attribuisca ad harpazo il significato principale di "rapina". Ripeto, sarei davvero stupito di trovare un dizionario che lo negasse! Se poi dici che siamo gli unici a tradurre usando il significato principale e più comune... non posso che darti ragione.

Shalom
[Modificato da barnabino 13/02/2013 23:42]
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