00 14/08/2012 20:59

“Non ti pare che questa sia la logica del soddisfatto o rimborsato? Una logica che può andar bene per gli oggetti ma che svilisce il concetto di persona e di amore tra di esse?”



A me invece pare che svilisca molto più il concetto di persona la costrizione a rimanere insieme anche se non c’è più alcun motivo per farlo, cioè senza amore, quando la vita potrebbe offrire tante altre nuove possibilità, anziché far restare due persone in ciò che percepiscono come un carcere.
Provare invece ad amarsi, e rimanerne delusi, decidendo dunque di rescindere la relazione, mi sembra un atto del tutto rispettoso tra due enti di ragione.


“Per i rapporti sessuali pre-matrimoniali alla base c'è sempre lo stesso concetto elevato che Dio ha di noi come persona: non siamo oggetto del desiderio di qualcuno”



E’ piuttosto ingenuo credere che potremmo non essere “oggetti di desiderio”, ciò che possiamo auspicarci è al massimo di non essere solo questo. C’è sempre una componente di dominio, anche nell’amore nuziale. Nietzsche lo dice perfettamente:

"Il nostro amore per il prossimo - non è un anelito verso una nuova proprietà? E non è tale anche il nostro amore del sapere, della verità? E in genere ogni nostro anelito verso le cose nuove?

Poco per volta proviamo fastidio per ciò che è vecchio, posseduto in tutta sicurezza, e ritorniamo a tendere le mani; perfino il più bel paesaggio, dove abbiamo vissuto per tre mesi, non è più certo del nostro amore, e un qualche lido lontano attira la nostra cupidigia: il possesso viene per lo più diminuito dal possedere.
" (F. Nietzsche, La Gaia Scienza, Adelphi, Milano, 1977, p. 67)


“ma persone che si donano completamente l'uno all'altra senza limiti di tempo”



Mi spieghi perché per donarsi totalmente a qualcuno occorrerebbe impegnarsi a farlo senza limiti di tempo? Ci si può donare totalmente perché innamorati nell’istante x, e tuttavia non essere più in grado di farlo 10 anni dopo perché quell’amore non c’è più, ma ciò non toglie che 10 anni prima ci si era donati genuinamente e totalmente.


“questo lo si fa quando ci si unisce davanti a Dio con una promessa che Lui ritiene senza limiti.”



Gli esseri umani non possono promettere una cosa che non è in loro potere, come spiega bene Nietzsche:

Ciò che si può promettere. Si possono promettere azioni, ma non sentimenti, perché questi sono involontari. Chi promette a qualcuno di amarlo sempre o di odiarlo sempre o di essergli sempre fedele, promette qualcosa che non è in suo potere; invece può ben promettere quelle azioni, che sono sì, di solito effetto dell'amore, dell'odio, della fedeltà, ma che possono anche scaturire da altri motivi: giacché a una azione conducono più vie e più motivi.
La promessa di amare sempre qualcuno significa cioè: finché ti amerò, compirò verso di te le azioni dell'amore; se non ti amerò più, continuerai a ricevere da me le stesse azioni, anche se per altri motivi, sicché nella testa del prossimo persiste l'illusione che l'amore sia immutabile e sempre il medesimo. Si promette, dunque, di continuare nell'apparenza dell'amore quando, senza accecarsi da sé, si giura a qualcuno eterno amore.

(F. Nietzsche, Umano, troppo umano, vol. I, trad. It. di S. Giammetta, Adelphi, Milano, 1979, p. 61.