00 28/08/2012 14:25
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 28/08/2012 08.29:

Caro Armando, solo pochissimi minuti, poichè alla mattina lavoro e non mi è assolutamente possibile scrivere.....



Il tuo discorso, Armando, non è assolutamente condivisibile, neppure lontanamente!
Ovviamente, la Bibbia parla di persone reali (spirituali e non), che svolgono attività intellettuali, azioni, ecc.
Ma come sai la Bibbia personifica molte cose, attribuendo loro azioni e sentimenti, ecc.
Queste, caro Armando, non sono affatto persone allegoriche, ma sono banalmente personificazioni, cioè cose o qualità a cui vengono ascritte volontà, azioni o sentimenti umani.



Ciao Aquila. Grazie per aver risposto. Cercherò di essere più breve. Cmq, non ti preoccupare, puoi rispondere quando vuoi tu.

Allora iniziamo a vedere qualche versetto. Del ruolo dello Spirito Santo come Consolatore nè parla Gesù nel Vangelo di Giovanni. Poi negli Atti degli Apostoli si parla spesso del ruolo dello Spirito Santo. Cmq, si deve tener presente che gli Atti degli Apostoli NON è un testo con stile poetico come i Salmi, i Proverbi ecc; ma adotta uno stile NARRATIVO.

Cmq,vediamo qualche versetto:

-> ATTI 10,9: ... lo Spirito disse... ;
-> ATTI 15,28: Abbiamo DECISO, LO SPIRITO SANTO E NOI, di non imporvi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie:

Sicuramente i tdg considerano queste cose una ''personificazione''. TUTTAVIA, si deve tener presente che gli Atti degli Apostoli adotta uno stile letterario NARRATIVO E NON POETICO come i Salmi, i Proverbi e gli altri libri poetici.

Ma andiamo più avanti:

Gesù afferma che le parole che LUI DICE le ha RICEVUTE dal Padre e le HA TRASMESSE agli uomini (GIOV 8,28; GIOV 17,8). Ora, ANALOGAMENTE, lo Spirito Santo NON parla da sè, ma DICE ciò che UDISCE da Cristo. Infatti, leggiamo GIOVANNI 16,12-14: 12 HO ANCORA MOLTE COSE DA DIRVI; ma non sono per ora alla vostra portata; 13 quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché NON PARLERA' DI SUO, MA DIRA' tutto quello CHE AVRA' UDITO, e vi annuncerà le cose a venire. 14 Egli mi glorificherà perché PRENDERA' DEL MIO e VE LO ANNUNCERA'.

DOMANDO: Quindi, SE lo Spirito(Santo) è SOLO una forza impersonale, come fa lo Spirito A SENTIRE da un altra persona e ad ANNUNCIARE ad altre persone le cose che UDISCE dalla prima?

Nei capitoli 14,15 e 16 vengono utilizzati dei PRONOMI in relazione allo Spirito. Tuttavia, ''egli'' viene considerato come una ''personificazione''. Allora vediamo un passo dove viene utilizzato un altro PRONOME:

-> ATTI 13,2 (NR): 2 Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo DISSE: «MetteteMI da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati».

-> ATTI 13,2 (C.E.I.): Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per ME Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati».

DOMANDO: SE lo Spirito Santo è SOLO una forza impersonale, PERCHE' viene utilizzato un PRONOME PERSONALE (ME) con riferimento allo Spirito? Altra personificazione? Cmq, il libro degli Atti non è un testo con stile poetico.


Per ora fermiamoci qui. Saluti.